La metropolitana a Palermo: una storia impossibile?

Spread the love

L’entrata in funzione del sistema di trasporto tranviario a Palermo ha fornito l’occasione all’Amministrazione Comunale di proporre, sulle ali dell’indubbio successo di pubblico riscosso, la sua estensione con altre 7 linee distribuite in tutto il territorio urbano, e non solo come tra centro e periferia.

Questa scelta, che deriva da una fiducia incondizionata al tram come soluzione del problema della mobilità nell’area, ha suscitato ampie discussioni nell’opinione pubblica. Anche perché coincide, di fatto, con l’accantonamento del progetto di Metropolitana Automatica Leggera (MAL) già previsto in appositi strumenti di pianificazione dei trasporti cittadini. Una novità di non poco conto, se si considera che  l’idea di una vera e propria linea di trasporto pubblico su sede propria, che fornisse un supporto ad un sistema viario non più adatto allo sviluppo della motorizzazione privata, è molto più datata di quanto non lo sia la MAL stessa. La realizzazione di una vera e propria metropolitana a Palermo, è infatti già prevista in atti di pianificazione vecchissimi, ed è sempre stata rilanciata, ad intervalli regolari, nel tempo. E ciò non soltanto con semplici studi sulla mobilità, ma anche nell’ambito di veri e propri progetti.

Provo di seguito ad elencare i punti più salienti di questa “storia impossibile” della metropolitana di Palermo:

  • PRG del 1959: prevede già una rete di metropolitana, di tipo tradizionale, sugli assi Villabate-Mondello e Borgo Nuovo-Arenella, nella (giusta) previsione che la rete viaria ipotizzata non avrebbe potuto soddisfare la domanda crescente di mobilità.
  • Proposta De Gregorio, del 1965: redatta dal direttore dell’ Istituto di Trasporti dell’Università di Palermo, che prevedeva una linea urbana lungo l’asse Guadagna-Oreto-Libertà-Strasburgo-San Lorenzo.
  • Studio Caronia, 1969: redatto dall’apposita Commissione comunale, individuata per accedere ai finanziamenti previsti dalla Legge 1042. Lo studio individua per la prima volta l’area metropolitana della città, prendendo in considerazione l’intera area costiera compresa tra Termini Imerese e P. Raisi. Per servirla al meglio, prevedeva il rafforzamento della rete FS (l’attuale Passante) e la realizzazione di una linea di metropolitana pesante parallela ad essa lungo l’asse Brancaccio-T. Natale. Una seconda linea avrebbe collegato Borgo Nuovo e l’Acquasanta.
  • Piano Trasporti del 1980, redatto dal prof. Giuseppe Tesoriere, preside dell’Istituto di costruzioni stradali della facoltà di Ingegneria dell’Università di Palermo:  prevedeva il potenziamento della linea ferroviaria passante e la realizzazione di una linea metropolitana pesante in parallelo lungo l’asse Stazione centrale-Francia, in corrispondenza dell’omonima stazione del passante. La linea urbana si sarebbe snodata lungo l’asse di Roma-Carini-A.Gentili-Libertà-Francia con stazioni ad interasse intorno ai 1.000 m.  La capacità prevista era di ben 24.400 viagg./h per direzione.
  • Studio Metropalermo, redatto dal prof. Correnti, docente di Tecnica ed Economia dei Trasporti della facoltà di Ingegneria dell’Università di Palermo, nel 1987: le previsioni di flusso lungo l’asse Stazione centrale-San Lorenzo comportarono l’ipotesi di una metropolitana PESANTE proprio su questo asse. I flussi previsti erano tali da coprire un’offerta di 20.000 pax/h per direzione a regime.
  • Studio del prof Jaforte, docente di Infrastrutture di Viabilità e Trasporto della facoltà di Architettura dell’Università di Palermo, del 1988: prevedeva per la prima volta la tecnologia sutomatica VAL, ai tempi appena entrata in esercizio per la prima volta (Lille) . La rete prevista prevedeva ben 6 linee per una lunghezza complessiva di 60 km, 68 stazioni ed 8 nodi di interscambio. Lo studio era anche dotato di una analisi di fattibilità, in base alla quale si ipotizzava la soglia di 275.000 viaggiatori/giorno per ottenere il pareggio dei costi di gestione. Secondo le stime effettuate, tale soglia veniva abbondantemente superata.
  • Studio Agensud, 1996: la stima dei flussi condusse alla valutazione di una domanda pari a 14.000 pax/h per direzione lungo la direttrice principale Falsomiele-Mondello (linea A), alla quale si assegnava una linea tipo VAL (Vehicule Automatique Legere): il sistema di metropolitana automatica leggera messo in esercizio a Lille per la prima volta nel 1983. Altre due linee VAL percorrevano gli itinerari Roccella-Basile-Calatafimi-Rocca e Borgo Nuovo-Notarbartolo-Don Orione (guarda caso le direttrici delle attuali linee 1 e 3 del tram). Lo studio è alla base del primo progetto di massima della metropolitana automatica di Palermo, commissionata dalla Provincia Regionale.

    Il progetto Agensud

Piano Strategico dei Trasporti (PST), redatto dal comune di Palermo a partire dal 2006 ed approvato nel 2011:  prevede trasporti il ridisegno complessivo del sistema della mobilità urbana, nell’ambito di una visione globale che comprende l’intera area metropolitana. Le stime dei flussi di traffico, sostanzialmente in linea con il progetto Agensud, conducono alla previsione della Mal, oltre alle tre linee di tram oggi attive.

  • Progetto Preliminare della MAL: approvato nell’aprile 2014, prevede una sola linea, come sappiamo, lungo il percorso Svincolo Oreto-Mondello sdoppiata da via Archimede a viale Strasburgo lungo gli assi Libertà e Notarbartolo-Sciuti. Scelta molto oculata, in grado di distribuire l’offerta su un’area molto vasta. Per quanto concerne la prima tratta da realizzare, Oreto-Notabartolo, i flussi massimi stimati dai progettisti sono di 12.400 passeggeri/ora: valori che confermano, in considerazione della minor estensione della linea, i valori previsti per la linea A del progetto Agensud. La sua realizzazione è possibile anche facendo ricorso al Project Financing.
pst-x-pubblicazione
Il Piano Strategico per la città di Palermo

Tutti gli studi, si guardano bene dall’ipotizzare la presenza del vettore tranviario, tanto meno a sostenere, da solo, la domanda di trasporto pubblico. Anzi, ad eccezione del PST, non c’è traccia di alcuna previsione di linea tranviaria, che compare prepotentemente soltanto nei primi anni ’90, con la prima elezione diretta del sindaco Orlando.

Naturalmente, pensare che il Passante Ferroviario, da solo, sia capace di surrogare una vera metropolitana urbana, è pura follia. Basta leggere i numeri: il sistema in fase di realizzazione è concepito per frequenze di 1/15’, ed in queste condizioni (qualora fossero disponibili convogli in numero sufficiente) significa un’offerta massima di 3.200 pass/h per direzione. Utile, se tutto va bene, per veicolare i flussi centro-area metropolitana e viceversa, funzione per la quale il sistema è stato concepito. Ma niente più. Peraltro, non è certo compito di RFI risolvere i problemi di congestione della città di Palermo: infatti, proprio per questo motivo il PST, invero redatto egregiamente, previde la MAL, affiancandola al Passante proprio nella tratta urbana in cui la domanda di trasporto aumenta esponenzialmente.

In conclusione, si può asserire che l’ipotesi della metropolitana a Palermo come sistema risolutivo dei problemi di mobilità urbana trova conferma in un gran numero di studi e progetti, ad opera di numerosi ed insigni esperti della materia. Sarebbe opportuno riprendere in considerazione la sua realizzazione, prima di consegnare la città ad un sistema di trasporto i cui limiti tecnici non consentono di dare le risposte adeguate alla domanda di mobilità della città.

Post correlati

64 Thoughts to “La metropolitana a Palermo: una storia impossibile?”

  1. basilea

    Uffa che noia !!!

    1. Palerma La Malata

      Uffa che noia davvero!
      Che Palermo ha bisogno di una metropolitana vera e propria è un’esperienza che tutti i suoi abitanti possono sentire sulla propria pelle e senza dovere aver conseguito prima una laurea in ingegneria.
      Che i Palermitani hanno bisogno di potersi spostare in metro non aveva mica bisogno di essere dimostrato col “gran numero di studi e progetti, ad opera di numerosi ed insigni esperti della materia”. Noi ne abbiamo bisogno a prescindere da quello che avrebbero scritto gli accademici con i loro vari Studi, Piani e Progetti. E comunque anche se gli studi degli “insigni esperti della materia” dimostrano la necessità di costruirla essi non sembrano aver avuto nessuno effetto sui cervelli dei nostri governantucci, presenti e passati. Studi, Piani e Progetti hanno tutti fatto un buco nell’acqua. Forse a quei documenti mancava la forza ed il potere del convincimento.
      Quindi patate.
      E ci possiamo attaccare al tram.
      P.S.: e sostengo Orazio, sotto, che parla di “numeri sempre diversi, numeri a muzzo come i cavoli a mazzo”.

  2. punteruolorosso

    ok ma la metro da sola non basta. ci vogliono numerose linee tram che la intersecano. ad ogni modo, preferisco il tram sull’asse nord-sud al potenziamento dei bus proposto da altri candidati.
    chi si oppone al tram in via libertà per sostenere la metro rischia di essere assimilato a chi vi si oppone perché è ideologicamente contrario ai mezzi pubblici o alla riduzione dei parcheggi abusivi e dello spazio per i suv.
    non sopporto i palermitani che si appellano alla salvaguardia del bene pubblico e del verde per contrastare un’opera che al verde non farà alcun danno. non capisco quelli che confondono il tram con l’anello. non comprendo quelli che dicono che sarà l’ultimo capitolo del sacco di palermo.

  3. Templare

    Accontentiamoci del tram sull’asse Stazione/Strasburgo anche se non soddisfa le reali esigenze in termini di flussi. Accontentiamoci delle panchine e dei vasi con le piante anche se da sole non rendono pedonale un’isola. Accontentiamoci delle strisce bianche sul marciapiede in via Livertà, anche se non basta la vernice a fare del cemento una pista ciclabile. Accontentiamoci della ZTL di Orlando, anche se è peggio di quella di Cammarata. Accontentiamoci, accontentiamoci, accontentiamoci… Quello che serve veramente facciamolo realizzare a realtà che non si accontentano e provano a spendere, piuttosto che a buttare, i soldi. Tristezza infinita.

  4. Effettivo

    Non capisco perché la realizzazione del tram debba escludere la metro, l’una deve integrare l’altra, come in gran parte delle città del mondo.

    1. Athon

      Tram e metropolitana non si escludono vicendevolmente e aprioristicamente. Sono infrastrutture, dici bene, utili a costituire un unico sistema integrato.

      Tuttavia, se lungo gli assi che si presterebbero ad essere interessati da una linea metropolitana, come per esempio via Libertà, oggi realizzi invece linee tranviarie, è chiaro che in futuro risulterà improbabile che queste siano smantellate per realizzarvi una linea metropolitana. Ciò che si realizza oggi, sulla base dei finanziamenti che l’Ue mette a disposizione (che ha deciso di puntare sul trasporto tranviario piuttosto che sulle metropolitane da realizzarsi ex novo), segna il solco per il domani. È questo il punto. Palermo ha perso l’occasione qualche decennio fa, qualche l’Unione europea era ancora disponibile a finanziare nuove reti metropolitane (oggi al massimo finanzia il potenziamento di quelle già esistenti). Rimediare alle pur discutibili scelte del passato, attualmente appare difficile.

    2. Roberto Palermo

      Non mi sembra di aver scritto, nell’articolo, che tram e MAL si escludono a vicenda, anzi. In un ambito urbano molto esteso, i sistemi di trasporto possono e devono convivere in cooperazione fra loro.
      Sbaglia, casomai, chi ritiene che uno solo di essi basta a soddisfare la domanda di trasporto, dovunque e comunque. Esattamente come ha fatto l’Amministrazione comunale puntando solo ed esclusivamente sul tram.

    3. “integrarsi”, non “sovrapporsi”. Il punto è che in questo piano le linee di tram si SOVRAPPORREBBERO al percorso della metro, il che con un traffico atteso di 14 mila pph sarebbe una follia e uno spreco. Non succede nemmeno in città molto più grandi e con carichi molto maggiori di Palermo: a Parigi, Londra, Madrid, Barcellona i tram funzionano da adduttori su direttrici con domanda media (troppo per un bus ma troppo poco per una metro).

      Restando in Italia a Milano, altra città con carichi di traffico molto superiori a Palermo, ci sono oltre 20 linee di tram e quasi tutte attraversano il centro, ma NESSUNA si sovrappone alla metro se non per brevissimi tratti. Quando fu inaugurata la M3 nel 1990 il tram 13, che seguiva lo stesso percorso, fu abolito completamente. Quando nel 2013 è stata aperta la prima tratta della M5 lungo viale Fulvio Testi il 31, che percorreva tutto il viale ed era pure stato inagurato pochi anni prima, è stato “tagliato” ad un capolinea molto più periferico.

      La metro illustrata nell’immagine è quella di Brescia, che è un ottimo caso studio. Anche contando l’area metropolitana, Brescia è molto più piccola di Palermo eppure la sua metro — 13 km e 17 stazioni — riesce a racimolare 15 mln di passeggeri l’anno. Ovviamente a BS non hanno fatto anche il tram, ma solo dei bus rapidi che fanno da adduttori alla metro.

  5. danyel

    Indubbio successo della rete tramviaria???

    1. Orazio

      Considerata la regolarità delle frequenze e considerata la buona frequentazione in termini quantitativi e qualitativi, si direbbe proprio di si.

      1. danyel

        Continuo ad avere dei seri dubbi!!

  6. Benedetto Bruno

    Cerco un grafico/web designer disposto a mettere su un sito la mia rete ideale di metropolitana per Palermo sulla quale ho lavorato per 20 anni: 6 linee metro + 1 linea passante ferroviario + 2 funivie.
    [email protected]

  7. Athon

    La riflessione è condivisibile. Anch’io trovo che la realizzazione della Mal sarebbe utilissima a Palermo.

    Tuttavia sembrerebbero esserci ragioni di oggettiva difficoltà. Per definire compiutamente il quadro, occorre esplicitare anche queste.

    Sappiamo tutti che per realizzare grandi opere infrastrutturali non si può prescindere dai finanziamenti messi sul tavolo dall’Unione Europea. La fattibilità della realizzazione di linee tranviarie di contro alla difficoltà, almeno oggi, di realizzare reti metropolitane ex novo, dipenderebbe dal fatto che nel secondo caso il reperimento dei fondi, almeno sulla base di ciò che si sostiene, risulti difficile, per non dire impossibile.

    Pare infatti che l’Europa abbia deciso di finanziare solo la realizzazione di linee tranviarie. Nel caso delle reti metropolitane, finanzia soltanto l’eventuale potenziamento delle reti metropolitane presenti nelle città che già da tempo se ne erano dotate.

    Non a caso la città di Catania, per esempio, ha recentemente ottenuto finanziamenti per migliorare la metropolitana già esistente. Al contrario, una città senza nemmeno una linea metropolitana che oggi volesse dotarsene, non otterrebbe alcun finanziamento, e all’eventuale richiesta verrebbe risposto: ” progettate linee tranviarie e vi daremo i fondi”.

    Il decennio chiave per l’eventuale realizzazione di una metropolitana a Palermo è stato quello degli anni ’90. Fino ad allora sarebbe stato ancora possibile ottenere finanziamenti. Dopodiché le porte si sono cominciate a chiudere.

    Questo è quanto viene spiegato da più parti. Che la spiegazione che viene data sia fondata sulla verità oppure sia una “scusa”, ognuno lo valuterà da sé. Francamente, per quanto mi riguarda, non ho ragione di credere che le cose non stiano davvero così e che , effettivamente, la realizzazione della Mal (che anche a me piacerebbe!) sia ad oggi qualcosa di impossibile, a meno che lo Stato italiano, la Regione siciliana e la città di Palermo non dovessero decidere di affrontare da soli, senza l’Ue, le spese.

    Dunque che fare? Realizzare oggi fattibili reti tranviarie lungo percorsi che si presterebbero però ad essere attraversati dalla Mal (rinunciando anche per il futuro alla dotazione di una metropolitana), oppure non far nulla al momento e attendere cambi di direzione nei prossimi decenni?

    A ognuno la sua scelta.

    1. Roberto Palermo

      Athon, le cose non stanno proprio così. Se si vuole, i finanziamenti si trovano, come si sono trovati per l’ampliamento della rete VAL di Torino. Ma c’è di più: la MAL è finanziabile, almeno in parte, con fondi provati, attraverso il ricorso al Project Financing appositamente previsto nel progetto preliminare, da me citato nell’articolo. cosa che renderebbe l’investimento pubblico per la MAL praticamente uguale a quanto assegnato dal Governo per l’ampliamento della rete tranviaria. Un intervento a mio avviso scriteriato che finirà per vanificare l’utilità del tram stesso, aumentando a dismisura i costi di gestione già altissimi.

      1. Athon

        Roberto Palermo, ho basato le mie osservazioni su quanto Leoluca Orlando ed altri esponenti dell’amministrazione hanno più volte dichiarato. Pur mantenendo il progetto della Mal tra le grandi opere strategiche da realizzarsi a Palermo, è stato più volte sostenuto, e da più parti, che vi sarebbero difficoltà nel reperimento dei fondi per realizzare un’opera del genere ex novo. Qui uno dei tanti articoli con le dichiarazioni rese: http://livesicilia.it/2016/06/06/palermo-tram-nuove-linee-metropolitana-leggeraa-mal-rischia-di-restare-un-sogno_755293/

        Ad ogni modo, tutte le mie osservazioni sono state esposte facendo largo uso del condizionale, lasciando ad ognuno la libertà di dar credito o meno a quanto è stato affermato da chi di dovere.

        Sulla Val di Torino non sono molto informato, ma ho appena letto che i lavori lì sono partiti nel 2000 nonché in vista di un evento come le Olimpiadi invernali. La prima tratta è stata inaugurata nel 2006. Sono poi stati reperiti fondi per l’AMPLIAMENTO di una rete metropolitana già esistente a Torino, come d’altra parte anche la città di Catania non ha avuto difficoltà a ricevere finanziamenti per potenziare la propria.

        Il punto è: è vero che l’Ue anziché finanziare progetti per la realizzazione di nuovissime reti metropolitane punta invece sul trasporto tranviario, destinando le risorse solo alle città che già possiedono una qualche linea metropolitana?

        Non so se sia vero, ma questo è quanto è stato detto più volte.

        Per il resto, sono il primo ad augurarsi che le difficoltà paventate siano infondate o comunque superabili, che il Project Financing possa essere una soluzione e che quindi Palermo possa davvero dotarsi

        1. Athon

          di una metropolitana leggera. Servirebbe indubbiamente.

        2. Roberto Palermo

          Quella della Comunità Europea che finanzia solo tram è, perdonami, una balla colossale. La verità è che la UE punta alla “mobilità sostenibile” come riportato nell’Obiettivo tematico 7 della programmazione 2014-2020: “Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete”. E, fino a prova contraria, un sistema che non inquina e neppure si vede in superficie, come la MAL, togliendo migliaia di veicoli inquinanti dalla superficie, rientra in questa categoria.

          1. Athon

            Può anche darsi che sia una “balla colossale”. Non lo escludo. Torno a dire che, non avendo io, in prima persona, contatti diretti con l’Ue, mi sono solo limitato a riportare il succo di quanto affermato da chi ha invece li ha, e l’ho fatto mantenendo un certo margine di dubbio.

            Parlando di possibile realizzazione della Mal a Palermo, bisogna pur riportare quanto viene sostenuto oggi da chi eventualmente dovrebbe trovare i fondi e avviare i cantieri.

            Francamente non ho inequivocabili prove del fatto che quanto affermato sia fondato sulla verità o meno. Non affermerei perentoriamente né che le cose stiano effettivamente così né che invece si tratti una balla colossale. Onestamente non lo so. Ritengo però che realizzare linee tranviarie piuttosto che una metropolitana, per quanto entrambi i sistemi rientrino nella categoria della “mobilità sostenibile”, comporti una spesa inferiore, e che dunque possa anche essere possibile che l’Ue preferisca finanziare le prime che non la seconda, fermo restando che anch’io vorrei la metropolitana leggera a Palermo, giudicandola il miglior sistema di trasporto possibile.

          2. phrantsvotsa

            Premesso che per motivi che ho ampiamente discusso, sono contrario alla costruzione di una linea di metro.

            Detto questo, vorrei chiarire una cosa a tutti i postatori della domenica, in modo che di questo, almeno, non se ne parli più: Il fatto che la UE non finanzi più metropolitane ma solo tram è solo una leggenda urbana!
            Capito?
            Una leggenda urbana!!

            I sistemi di trasporto urbano europei sono finanziati tramite il programma europeo Horizon 2020, con una linea di intervento specifica per il settore dei trasporti chiamata ‘Smart, Green and Integrated Transport’; l’obiettivo del programma “Smart, green and integrated transport” è realizzare un “sistema di trasporto europeo misto, integrato, efficiente sotto il profilo delle risorse, rispettoso dell’ambiente, sicuro e regolare a vantaggio dei cittadini, dell’economia e della società”

            A sua volta il programma ha altre due linee di intervento:

            1) MOBILITY FOR GROWTH: mirato a finanziare sistemi di gestione integrata dei trasporti “Intelligenti” (sostanzialmente software ed elettronica innovativa per la gestione dei trasporti)
            2)GREEN VEHICLES: mirata ad aumentare l’efficienza energetica dei veicoli di superficie e l’uso di nuovi tipi di energie non convenzionali nel settore. Le attività oggetto dei fianziamenti includono: riduzione del peso dei veicoli, migliore aerodinamicità, maggiore resistenza. Come vedete in questa specifica voce rientrano anche interventi per i trasporti di superficie classici, come gli autobus.

            Infine ci sono ancora i FONDI PER IL TRASPORTO URBANO NELLA POLITICA DI COESIONE, che sono altri fondi ma con obbiettivi identici.

            E’ vero che città che stanno avendo uno sviluppo economico recente (come Cracovia) hanno preferito il Tram, ma solo per motivi legati al costo, visto che l’UE non finanzia comunque più dell 85% dell’opera. A volte invece la scelta ricade sull’opera fattibile…e questo viene deciso dagli studi preventivi (compreso quelli geologici)

            Va bene? Basta fare i sapientoni e parlare per voci di corridoio.

            Detto questo…io vedo una MAL solo a completamento di un sistema integrato che comprenda tram in primis…anche perchè, se il sistema non è integrato, non viene finanziato!

            E quà mi taccio 😉

  8. Joe_Pa

    Come scritto in passato ben vengano tram, mal, passante e anello ferroviario, funivia, collegamento marino e qualunque altra idea possa aiutare la viabilità di Palermo e provincia.
    Fatta la premessa voglio adesso fare una provocazione :
    L’Amat gestore del servizio si trova in difficoltà a i costi di 3 linee del tram sono pari a 30 mln€, il solo ricavo dalla vendita di biglietti/abbonamenti e affitto degli spazi pubblicitari a bordo dei tram non copre la cifra su indicata, il comune corre in aiuto all’Amat creado le ZTL per fare cassa.
    Mi chiedo con la realizzazione della mal etc. etc. per sopperire i costi di gestione l’amat e il il comune cosa dovranno inventarsi per rientrare dalle spese ?????

  9. Orazio

    Studi di di fattibilità con numeri sempre diversi, numeri a muzzo come i cavoli a mazzo. e questa l adedico a quelli che ritengono credibili tali studi.

    Poi, la foto del trenino automatico rende giustizia del fatto – da me precedentemente scritto – che la stessa avrebbe una capacità più o meno uguale a quella del tram.

    Questo a prescindere dalle scelte, ma quando un’idea diventa ideologia, come quella degli anti-tram per principio, è bene scriverle certe cose.

    1. Roberto Palermo

      Ecco finalmente un genio: in grado di confutare decenni di studi (e PROGETTI regolarmente approvati) ai più alti livelli accademici. E di valutare la capacità di un sistema di trasporto dall’osservazione di una foto. Complimenti !

      Se poi hai a disposizione studi più credibili, cortesemente, rendici edotti!

      1. Orazio

        No non ne ho, ho altri studi ed un’altra professione, e dal suo pulpito conosco, per averlo visto praticato da molti altri, cosa voglia dire sfornare marchette in forma di pareri tecnici.

        Parliamo di cose serie adesso, e quindi, com’è che quei numeri sono nel frattempo tutti serii e tutti diversi ? No dai dimmelo tu. 🙂

        1. Però nel caso specifico lei si sbaglia. Non basta vedere a occhio che un tram è lungo più o meno come un treno della metro leggera per dire che hanno la stessa capacità (se così fosse, non ne esisterebbero così tante nel mondo, visto che costruirle costa molto di più di un tram, non le pare?). Bisogna considerare altre caratteristiche tecniche.

          Tanto per cominciare, la metro leggera viaggia in una sede completamente separata da qualsiasi tipo di interferenza ed è quindi indenne dalle possibili interruzioni cui è invece soggetto un tram, anche quando viaggia in sede protetta. In secondo luogo, le metro automatiche possono scendere a una distanza minima tra un treno e l’altro di 70-80 secondi e anche meno, una cosa impossibile per un tram, il che moltiplica tantissimo la loro capacità rispetto a quest’ultimo. Inoltre, le metro leggere sono predisposte per l’aggiunta di vagoni se lo richiede un aumento di traffico (ovviamente, le banchine devono essere progettate fin dall’inizio con maggiore lunghezza), cosa invece molto complicata e costosa da fare con un tram, che oltretutto deve rispettare dei limiti massimi di lunghezza imposti dal codice della strada.

          Inoltre nelle vecchie proposte si parlava di VAL (come a Torino), un sistema con treni molto stretti da 2.40 m, ma altri sistemi come quello di Brescia mostrato in foto, che è quello della Hitachi ex Ansaldo usato anche nelle linee 4 e 5 di Milano, hanno treni più larghi da 2.65 m e possono arrivare anche alla larghezza di una metro standard, come la Linea C di Roma (2.85 m).

          Quindi in conclusione, no, la capacità non è la stessa.

          1. Roberto Palermo

            Ottima precisazione, che denota grande conoscenza tecnica della materia. Aggiungo, se mi consenti, che l’interdistanza temporale tra due treni successivi in un sistema MAL può arrivare anche a 50 secondi, ciò che aumenta la capacità di trasporto a 15.000 viaggiatori/h per direzione.

  10. punteruolorosso

    cari colleghi, qui la scelta è fra il tram e il nulla. nessun candidato ha finora citato la metro.

  11. Binario

    Purtroppo alla gente piace “attaccarsi al tram” , piuttosto che pensare alla metropolitana!

  12. Roberto Palermo

    Perchè magari si tratta proprio di studi seri. Ovvero non copiati l’uno dall’altro. Mi chiedo quale sarebbe stato, a tal proposito, il tuo parere se i numeri fossero stati proprio gli stessi. Ad ogni modo, e te lo dico da esperto, quello che interessa in questi casi è che tutti gli studi, differenze numeriche a parte, confermano la necessità di un sistema di trasporto su sede esclusiva.

    Sulle marchette, il discorso potrebbe farsi lungo e noioso. Mi limito a ricordare, in questa sede, che è proprio la varietà di pareri susseguitisi nella storia e la diversità delle fonti che possono metterci al riparo da certi “sospetti” più o meno legittimi. Ma attenzione a non fidarsi dei pareri tecnici, per due motivi:

    – l’alternativa quale sarebbe? Andare a sentimento? Consultare un mago, uno stregone? Io, personalmente, quando ho il mal di denti vado dal dentista, non dal carnezziere.

    – Se marchette ci sono, stai tranquillo che vanno in tutte le direzioni. Anche in direzione opposta rispetto a studi e progetti che ho citato. E magari molto meno autorevolmente. Ti sei mai chiesto, per esempio, quali siano gli studi che supportano il progetto (in realtà uno studio di fattibilità) dell’estensione della rete tranviaria?

    1. Roberto Palermo

      Per essere chiari: era la mia risposta ad Orazio, inserita nel posto sbagliato 😀

    2. Orazio

      Amico, vuol dire che il mondo è bello perchè è vario. Una metro conviene se porta gente magra, l’altra se trasporta gente grassa. 🙂

      Come forse avrai letto – ma lo puoi fare – io non mi schiero pregiudizialmente pro o contro, dico solo che a senso architetti, ingegneri e geometri saranno bravi a progettare ma li terrei lontano dai momenti decisionali. Prenderne un paio, pagarli per esprimere un parere – quel parere non un altro – non mi pare esercizio di intelligenza per una società civile. Ma per i gonzi va bene. Così… a naso. 🙂

      1. Roberto Palermo

        Invece a chi si dovrebbero affidare le persone intelligenti? Se non il parere dei tecnici, quale parere occorre acquisire per decidere se fare o no un’opera pubblica? Chi va pagato per questo? Spiegalo tu, che non sei gonzo.

        1. Orazio

          Comunque imagino che pure sui tram ci siano studi di fattibilita’, magari con numeri piu’ realistici di quelli che Palermo puo’ esprimere. 14.000 passeggeri per ora per ogni senso di marcia da Falsomiele a Mondello ad es. mi sembrerebbero appunto numeri a muzzo.

          1. Roberto Palermo

            Opinioni personalissime, smentite, come abbiamo letto, da decine di studi (che attendono di essere confutati, in maniera altrettanto autorevole). Prendo comunque atto che continui a non rispondere alle mie domande.

  13. Templare

    Vabbè, non puoi parlare di studi, di numeri, di scienza con i talebani. Se Allahorlando dice che è necessario il tram per collegare Palermo e Ustica è così e basta. Per il resto, tornando a noi miscredenti, l’argomento è talmente limpido, l’avversione ideologica così conclamata e l’arroganza così spudorata, che rischiamo di ripetere sempre le stesse cose. E non per colpa di chi porta dati e fatti invece che chiacchiere da bar.

    1. Orazio

      Sebbene il nick rievochi situazioni a carattere fondamentalistico-religioso di altra religione, pure tu appari “leggermente” talebano in effetti… gli studi parlano di offerta di trasporto non di domanda, su questo non è che legga riflessione alcuna… eppure si dovrebbe partire da li.

      Salam. -)

      1. Templare

        È vero, sono un fondamentalista, ma della logica, non ho idoli da seguire fino in paradiso. Cosí come sostengo da sempre la validità delle linee tram esistenti (valide, ma non perfette, vedi mancanza di collegamento fra i depositi) nell’ambito del PIT che prevede la metro come spina dorsale del progetto, cosí condanno senza mezzi termini questa follia di una città invasa da ulteriori linee e quello che mi fa più schifo è la falsità di Sindaco e fedelissimi a proposito della linea centrale copia di 101 e prevista MAL. Si tratta di una scelta esclusivamente ideologica, immotivata, di un modo di pensare tipico di Orlando e dell’orlandismo.
        I talebani sono quelli che vedono la luce del sole e impongono agli altri la notte, io aspetto qualcuno che porti studi seri che dimostrino che il tram in via Roma va fatto perchè utile e sostitutivo della metro e non perchè Renzi ha promesso soldi da spendere. A quel punto ne prenderò atto e dirò di essermi sbagliato, ma fino ad allora blablabla e basta.

  14. Roberto Palermo

    Concordo pienamente.

  15. Athon

    A me piacerebbe parlare di tram e metro cercando di costruire un quadro che sia il più compiuto possibile.

    Riferire quando sostenuto da chi dovrebbe trovare i fondi e avviare i cantieri, pur usando i condizionali e mantenendo un certo margine di dubbio, riconoscendo agli altri la libertà di valutare la fondatezza o meno di certe dichiarazioni, rientra tra i fattori utili a costruire un quadro compiuto della questione “metropolitana leggera a Palermo”.

    Tra le cose che dici, molte sono condivisibili. Tra queste però è insidiata una “chiacchiera da bar”: affermare perentoriamente che sia “cosa falsa” il fatto che l’Ue tenda a finanziare più le linee tranviarie che non le metropolitane.

    Sei proprio sicuro che quanto affermi non sia solo frutto di una “considerazione personale”? Di una speranza? Hai contatti diretti con l’Ue? Hai chiesto tu, in prima persona, i finanziamenti? Puoi rendere lapalissiano e incrontrovertibile quanto sostieni? Te lo chiedo per favore.

    Ribadisco che si può anche non dar credito a quanto dichiarato da Orlando, Arcuri e altri, ma affermare con solida certezza che le cose non stiano effettivamente come hanno detto loro, mi pare alquanto azzardato, e quindi si tratta fondamentalmente un’affermazione che si potrebbe sentire durante una chiacchierata al bar.

    Per quanto mi riguarda, non ho prove inoppugnabili del fatto che l’Ue abbia deciso di finanziare linee tranviarie piuttosto che nuove metropolitane in città che ne risultano sprovviste. Tutto ciò che ho riportato, è stato espresso con un largo uso di condizionali.

    Visto che invece tu affermi, perentoriamente, che è “cosa falsa”, e considerato che anche a me farebbe molto piacere che l’Ue sia in realtà ben disposta a finanziare metropolitane ex novo, e che dunque anche Palermo potrà avere la sua, ti chiedo di portarci le prove su cui sono fondate le tue certezze. D’altra parte mostri di essere sicuro di ciò che dici, mentre io ho dei dubbi che mi piacerebbe sciogliere, perchè, ti dirò, anche a me piacerebbe la Mal a Palermo.

    1. Athon

      *si tratta fondamentalmente di un’affermazione…

  16. Dahfu

    Condivido l’osservazione secondo la quale realizzare un tram senza sede separata su via Roma e via Libertà non abbia molto senso. D’accordo sulla assenza di palificazioni ma togliere anche le barriere impedirebbe, a mio avviso, quella velocità di crociera che rende il tram preferibile al bus. Tanto varrebbe allora potenziare la flotta di bus acquistandone un paio di centinaia a metano o gpl per ottenere l’effetto ecologico del tram. Non è soltanto questo, tuttavia, il motivo per cui realizzare un’opera da centinaia di milioni di euro: la sua efficienza in termini di frequenze e puntualità è imprescindibile per far si che si possa davvero liberare Palermo dalle auto. In questo senso mi chiedo e Vi chiedo: perché non cogliere l’occasione e unitamente al tram progettare delle vere piste ciclabili degne di questo nome? Saluti a tutti

    1. basilea

      In via Roma e via liberta’ i tram saranno in SEDE OPROPRIA, infatti la sede dei binari sara’ piu’ alta rispetto alla strada per le auto, e sara’ protetta da un cordolo in muratura. In pratica basta guardare le linee attuali ed eliminare la cancellata di separazione.In questo modo i binari si potranno attraversare e queste linee saranno linee tranviarie e non metrotranvie come le attuali.La velocita’ sara’ piu’ bassa ma sempre superiore a quella degli autobus e la capacita” di trasporto e la COMODITA’ saranno nettamente superiori.
      L’unico rischio e’ che non essendoci le ringhiere continue,ci potra’ essere qualche pedone distratto che attraversera’ a casaccio e finira’ sotto il tram….cosi’ l’opinione pubblica dira’ Il tram assassino e non IL PEDONE CRETINO !

  17. Orazio

    Roberto Palermo. La risposta alle tue domande mi pareva fosse implicita. Metto i sottotitoli comunque.

    D. “l’alternativa quale sarebbe?”
    R. sarebbe quella di leggere i numeri in modo critico perchè non è possibile che per lo studio “A” l’offerta è di X pax/ora, per lo studio “B” di Y pax/ora, per quello “c” di Z pax/ora. E più i numeri differiscono, meno TUTTI quegli studi sono affidabili. Una volta vagliati criticamente detti numeri, magari, dopo non prima, decidere. 12.400 pax/ora per senso di marcia per 24 ore fanno 595.200 pax/giorno di 24 ore o 446.400 pax/giorno di 18 ore (esclusa la notte) e mi sembrano una barzelletta, anche considerati due spostamenti/giorno a persona. Oppure quei numeri sono solo i flussi che “possono” essere trasportati, sono quindi l’offerta e non la domanda di trasporto? Probabile che sia così, anzi mi pare proprio che sia così. In questo caso tutti i discorsi che si fanno attorno a quei numeri sono errati perchè frutto di cattiva interpretazione o perchè frutto di mala fede. Sarebbe come costruire case per 5.000 persone a fronte di una domanda residenziale magari di 1.000 persone.

    Ed ho preso i numeri più bassi, ce ne sono pure di più fantasmagorici.

    D. “quali siano gli studi che supportano il progetto (in realtà uno studio di fattibilità) dell’estensione della rete tranviaria? ”
    R. non so, ti sarei grato se li facessi conoscere tu che mi pare di aver capito essere competente in queste materie, ci saranno ma non so, faccio altro nella vita e da cittadino m’interessa solo viaggiare al meglio e vivere in una città non inquinata, non con quale mezzo viaggiare. Spero – ove ci siano, e certo ci saranno – che siano meno “forfettari” di quelli della metro perché se fossero forfettari come quelli allora siamo a posto… 🙂 .

    Infine ribadisco: il mio è un discorso di mera applicazione di logica banale, non amo sfoggiare sapienza e cultura, non mi piace applicare ideologie anche sulla scelta tra metro e tram, però quando leggo cose infondate spacciate per scienza IO rido, QUALCUNO si altera se rido ed ALTRI abboccano felici.

    Mi si dica qual’è la domanda di trasporto – non l’offerta – e ne potremo riparlare. Finora sono state chiacchere inutili.

    1. Roberto Palermo

      Ti consiglio di rileggerti l’articolo: scoprirai che si parla sia di “domanda” che di “offerta”.
      Cmq si vede benissimo che ti occupi di altro: l’errore di moltiplicare i flussi dell’ora di punta per 24, è clamoroso 🙂

      1. Orazio

        Riletto e non una volta. Si parla di offerta o al massimo di flussi previsti per coprire un’offerta.

        Ho moltiplicato per 24, poi per 18, ma pur moltiplicando per 1 sono numeri ridicoli se rapportati alla domanda, realistici se rapportati all’offerta. E infatti sono numeri di offerta e non di domanda. La domanda è presa in considerazione in quanto meramente abbinata all’offerta.

        Mi occupo d’altro ma non sono cretino anche se farebbe comodo che lo sia per molti. 🙂

        1. Roberto Palermo

          Non sei cretino, ma forse non sai leggere. La domanda prevista, c’è, eccome. Per comodità ti riporto, qui sotto, le parti dell’articolo che possono rendere chiara anche a te questa evidenza:

          “• Studio Metropalermo, redatto dal prof. Correnti, ……… I flussi previsti erano tali da coprire un’offerta di 20.000 pax/h per direzione a regime.
          • Studio del prof Jaforte, ………Lo studio era anche dotato di una analisi di fattibilità, in base alla quale si ipotizzava la soglia di 275.000 viaggiatori/giorno per ottenere il pareggio dei costi di gestione. Secondo le stime effettuate, tale soglia veniva abbondantemente superata.
          ……..
          • Studio Agensud, 1996: la stima dei flussi condusse alla valutazione di una domanda pari a 14.000 pax/h per direzione lungo la direttrice principale Falsomiele-Mondello
          ……
          • Progetto Preliminare della MAL: ……. Per quanto concerne la prima tratta da realizzare, Oreto-Notabartolo, i flussi massimi stimati dai progettisti sono di 12.400 passeggeri/ora…..”

          Faccio sommessamente notare che lo nello studio Jaforte si parla di 250.000 passeggeri trasportati al giorno su una rete di 6 linee, che se considerati su base oraria e per la direttrice della linea principale comportano numeri del tutto assimilabili alle altre tre stime riportate. I cui valori, se consideriamo i percorsi non identici e le diverse metodologie di stima, non presentano, tecnicamente parlando, differenze apprezzabili. Per maggior precisione, sottolineo che il progetto preliminare MAL (stima 12.400 i pax/h/dir.) interessa solo una parte della lina A Agensud, la cui domanda raggiunge, infatti, valori maggiori (stima 14.000 pax/h/dir.): anche in questo caso, le stime si confermano a vicenda, in maniera persino sorprendente.

          Piccola chiosa: come fa, uno che “si occupa di altro” a definire “ridicoli” questi numeri? O conosce la materia meglio di tutti gli esperti citati, ed allora dovrebbe illuminarci rivelandoci i numeri “veri”, da lui stimati, oppure

        2. Roberto Palermo

          … oppure si tratta di tratta di persona che vive di preconcetti e che, con una buona dose di presunzione, nega ogni evidenza.

          1. Orazio

            Qua se c’e’ uno coi preconcettitra te e me quello sei tu. Io non ho una soluzione, tu si, ma sarei io quello coi preconcetti.

            Comunque mi sono annoiato e sento che stiamo annoiando.

  18. phrantsvotsa

    Il giorno in cui ci faremo il giro inaugurale della MAL offro a tutti (ma proprio a tutti!) un aperitivo a base di caviale House & Prunier, Crostacei di Davan e una fetta (per ciascuno!) di Ribeye di Koba.
    Il tutto innaffiato da Goût de Diamants Taste of Diamonds a volontà!!

    Che ne dite…vi conviene? 😉

  19. cirasadesigner

    La cosa triste è vedere che dopo decenni siamo ancora fermi agli studi.
    Si è cominciato forse nello stesso periodo di Milano, con la sola differenza che li sono alla 5 linea di metropolitana pesante e non so quante linee di passante oltre ad avere mantenuto le caratteristiche linee tranviarie con i mezzi del 29′ che circolano beatamente…
    Provate ad immaginare un bus del 29 circolare sulle nostre strade e vedrete che alla fine investire sui tram ha comunque una logica ben precisa a livello di ammortamento dell’investimento in rapporto a km percorsi.
    Ritornando all’oggetto del post, credo sia la centesima volta che scrivo sull’argomento e non mi stancherò mai di farlo, illudendomi in questo modo di dare un contributo costruttivo all’argomento.
    Credo che alla luce degli ultimi investimenti fatti in città e all’esercizio delle 3 linee di tram o 4 come vorrebbero farci credere, la Mal ha sempre più ragione di esistere e il progetto di essere portato alla luce…
    Solo con un asse nord /sud di questo tipo, si riuscirebbe davvero a risolvere i problemi di mobilità di Palemo.
    Le stazioni di testa dovrebbero essere però quelle di Oreto e lo Zen, in corrispondenza degli ingressi alla città dai due lati e in corrispondenza di importanti strutture future che negli stessi posti dovrebbero sorgere, vedi stadio. Escludo l’utilità della Mal fino a Mondello, sarebbe del tutto inutile e potrebbe benissimo essere sostituita da una linea tranviaria che fa il giro all’andata passando per Viale dell’Olimpo e Viale Regina Margherita e al ritorno passando per Partanna Mondello, Tommaso Natale per rientrare verso lo Zen in corrispondenza dello stadio.
    Solo in questa maniera si riuscirebbe davvero a creare quella dorsale che attraversa la città da nord a sud servendo il centro in maniera veloce ed efficiente.
    I tram o meglio le future linee dovrebbero intercettare questa dorsale, o attestandosi con i relativi capolinea o intersecandola con una logica radiale che servirebbe, come del resto fa già oggi, la periferia al centro.
    Chi dice che questi convogli della Mal hanno le stesse capacità di trasporto del tram, sa di dire una sciocchezza.
    Questo tipo di servizio è concepito per essere potenziato nel corso della giornata a seconda delle ore di punta fino ad una corsa ogni 90 secondi, una frequenza che nessun altro mezzo potrebbe garantire.
    Quindi in questo credo stia davvero la sfida, l’infrastruttura dovrebbe essere concepita poi con un insieme di parcheggi scambiatori alla testa del percorso che garantirebbero agli utenti che arrivano da fuori Palermo di poter facilmente parcheggiare la proprio auto in prossimità della stazione e recarsi in centro con il mezzo pubblico.
    Più vuole ho indicato l’esempio di Lille come illuminante, purtroppo non sono mai riuscito ad avere un seguito alle mie indicazioni da parte dei ragazzi della redazione. Ci riprovo postando questo video, è in francese ma le immagini sono molto chiare.
    Buona visione
    https://www.youtube.com/watch?v=mEdZ_kPHnQM

    1. Dahfu

      Avere una metro come quella di Lille sarebbe un sogno che si realizza. La verità è che purtroppo per importanza politica ed economica questa città conta molto poco. Uniamo a tutto ciò la lungimiranza dei nostri politici che, specie negli anni del sacco mafioso, avevano ben altri interessi rispetto a quelli della collettività ed il gioco è fatto: hanno distrutto la città costruendo palazzoni orribili di cemento armato perché conveniva ma hanno dimenticato tutto il resto e men che mai glie ne poteva fregare qualcosa dei mezzi pubblici di trasporto di massa. Non so perché la mal sia stata accantonata. Non mi risulta però che qualcuno si sia fatto avanti con Project financing. Sui tram credo si debba andare avanti per completare un sistema che così com’è appare incompleto e monco. Occorre che i tram entrino in centro città. La Metro per fortuna la prenderemo a Milano, Roma, Torino e a Catania. Loro sono stati più bravi e politicamente sono più avanti di noi. Noi abbiamo i politici che ci meritiamo.

    2. Roberto Palermo

      Ottimo intervento. Il sistema VAL, come accennavo nell’articolo, è quello che ha ispirato il progetto Agensud, grazie al suo successo indiscusso. Basti pensare che i costi di gestione sono talmente bassi da consentire un evento pressochè impossibile nei sistemi di trasporto pubblico: possono non solo essere recuperati con i soli introiti tariffari, ma abbondantemente superati, garantendo un attivo di bilancio. Somme che, a Lille, vanno coprire i deficit degli altri sistemi esistenti nell’ara metropolitana, vale a dire bus e tram. Un aspetto del tutto sottovalutato dai nostri amministratori che, puntando sul tram, hanno accettato di sostenerne i costi, del tutto irrecuperabili con la vendita dei biglietti.

  20. Orazio

    “Chi dice che questi convogli della Mal hanno le stesse capacità di trasporto del tram, sa di dire una sciocchezza.”

    https://it.wikipedia.org/wiki/Metropolitana_leggera

    https://it.wikipedia.org/wiki/Rete_tranviaria_di_Palermo

    Ecco le mie fonti, linkate sopra. L’arroganza per quanto comune al giorno d’oggi resta sempre una brutta cosa.

  21. Orazio

    “Chi dice che questi convogli della Mal hanno le stesse capacità di trasporto del tram, sa di dire una sciocchezza.”

    Vedere su wikipedia alle voci “metropolitana automatica leggera” e “rete tranviaria palermo”

    Il sistema non mi consente di linkare le fonti ma sono facilmente reperibili. Altro che sciocchezza, il problema sarebbe l’arro ganza piuttosto.

    1. Templare

      Te lo hanno scritto più volte che un tram ha una capienza e limiti di frequenza massima che portano ad una offerta bassa in termini di pax/h, mentre una metro può avere frequenze teoriche anche di 40 passaggi ad ora e continui a difendere l’impossibile. Dicci la verità: sei Arcuri, ma ti fai chiamare Orazio… 😀

      1. Orazio

        No sono Leoluca di nome e Giusto di fatto.

        CMQ mi sono rotto i cabbasisi 🙂 Non è un problema mio, io vado in bici.

    2. Roberto Palermo

      Se uno si riduce a scrutare su wikipedia, con l’intenzione di confutare, in questo modo, non solo studi scientifici, ma persino l’evidenza, allora significa che è messo veramente male, ad argomenti.
      Tanto è vero che, vista la “mala parata” con nostro grande sollievo, abbandona la discussione.

  22. cirasadesigner

    @orazio
    se mi dai dell’arrogante credo che ti sbagli, chi mi conosce potrà testimoniarlo, io controbattevo alle tue dichiarazione per semplice logica. Un convoglio del tram ha dei limiti fisici e strutturali insormontabili, mentre l’elasticità di un mezzo come la Mal ti da più possibilità. A Lille, per rifarmi al link che ho postato, con gli attuali convogli a due carrozze che circolano, hanno la possibilità di mettere in esercizio un convoglio ogni 60”… nelle ore di punta, mentre nel resto della giornata la frequenza scende e nelle ore di meno traffico scende a 5’…
    Adesso che hanno superato i 400milioni di utenti all’anno, stanno semplicemente raddoppiando i convogli e le stazioni, come si vede bene nel filmato, garantendo una risposta del 100% in più… Un tram ha una capacità limitata, in più non sarebbe possibile fare transitare un convoglio ogni 60”, quindi se la logica ha un senso, trai tu le conclusioni… Alla faccia della mia ARROGANZA

    1. Roberto Palermo

      Tutto giusto, Cira. Aggiungo che la differenza fondamentale tra tram e metropolitana automatica è che il primo marcia “a vista” (e non potrebbe essere altrimenti, in sede separata con frequenti attraversamenti o addirittura promiscua) mentre la seconda viaggia “a blocco” o meglio, nel caso della VAL, col “blocco mobile” sperimentato proprio in questo sistema nel lontano 1983. Non mi soffermo sui particolari tecnici, ma è proprio il sistema che consente di far viaggiare i convogli così ravvicinati, arrivando anche a 50″ di tempo tra l’uno e l’altro. E senza conducente a bordo.

  23. Orazio

    Ragazzi, facciamo una cosa.

    Avete ragione voi. Tutte le statistiche giuste e gli studi sensati li avete voi. A Lille addirittura passa ogni 20 secondi, tanto è automatica e leggera. 🙂

    Io penso al mio.

    Salutatemi bus, tram e metro, io vado in bici. E sinceramente vedervi la gente far bile nel traffico a questo punto non è problema mio.

    A Lille collega banlieu con banlieu passando dal centro, tutt’altra cosa di un tracciato che più o meno è il vecchio 1 dell’AMAT.

    (Parlare di queste cose con ingegneri, architetti & affini è un’impresa impossibile, hanno lo stiile del condomino pedante all’assemblea condominiale. Ma, soprattutto gli architetti, per il resto, sono persone simpaticissime 🙂 ed ottimi commensali.

    CHIUSO. CLIC.

  24. friz

    Ciao a Tutti!
    Credo che la storia della Metro possa essere utile per capire cosa sarebbe bene fare a Palermo…
    Verso la metà dell’800 Londra era una città in forte espansione, ma aveva un centro cittadino ipertrafficato…. troppi pedoni nelle strade….troppi cavalli….troppe carrozze…. ed allora decisero di provare a far passare un treno all’interno della città, restringendo alcune strade, e prevedendo molte fermate….ma presto si resero conto che l’esperimento fu fallimentare…. ed allora ebbero un’idea geniale, geniale per quel periodo, infatti decisero di far passare un treno sotto terra, prevedendo una serie di fermate sotto la superficie di Londra….e in questo modo “venne alla luce” la prima metro del mondo…. ….fu un SUCCESSONE e infatti incominciarono presto a costruire altre linee metro…. e allo stesso tempo, città con problematiche simili a quelle londinesi, come Parigi e New York, “copiarono” la Metro di Londra e costruirono qualcosa di simile…..
    P.S ….Complimenti per l’articolo!!!
    P.S 2 …..ciao Cirasadesigner…. condivido quasi tutto quello che hai scritto….tranne una cosa però…. io sinceramente vedrei molto bene un prolungamento dell’eventuale Mal fino a Mondello…. o in prossimità….magari tra Mondello e Partanna Mondello…. cioè in qualunque posto ci sia lo spazio per un parcheggio gratuito…. per spingere la gente del luogo a lasciare la macchina (senza dover pagare nulla) e usare la metro fino al centro cittadino….
    Buona giornata aTutti!!!

    1. Roberto Palermo

      Grazia Friz!. E grazie del contributo, che dà un’idea di quanto si sia studiato, e sperimentato, nel campo dei trasporti urbani di massa negli ultimi due secoli.

  25. cirasadesigner

    @Orazio… forse è meglio che ti vai a fare una passeggiata in bici come dici tu, per schiarirti le idee e non postare inutili commenti a proposito di architetti e di arroganza.
    20” secondi… non li ha mai scritto nessuno, al limite 50”, ma tu in bici riuscirai a fare meglio., ne sono sicuro.
    Mi spiace che alle volte qualcuno diventi così logorroico senza poi argomentare.
    Gli articoli postati non smentiscono quello che ho scritto quindi fattene una ragione hai scritto solo delle inesattezze…
    La cosa grave è che vuoi avere ragione per forza, ma non sono interessato al tuo gioco e mi riprometto di non rispondere più ai tuo commenti, visto che non sono compreso…
    Buona pedalata…

    1. Orazio

      Si hai ragione 🙂 Salutami Bruxelles. 🙂 Li tante seghe non ve lefate. 🙂

  26. Orazio

    …mentali ovviamente, ma si era capito.

Lascia un commento