FOTO | Passante Ferroviario: Prosegue la bonifica della Cava Troia

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Una delle opere a corredo del raddoppio del passante ferroviario di Palermo è la riambientalizzazione della cava Troia.


Nelle ex cave Impiso e Troia verranno smaltite terre e rocce da scavo; queste saranno trasportate direttamente sui siti compatibilmente con la ricettività della rete viaria.

I lavori prevedono un lavoro per fasi: la prima fase in cui vengono depositati in acqua materiali grossolani, in modo da garantire il massimo della permeabilità e non influenzare il livello libero delle acque, seguita dal deposito di terre più fini al di sopra del livello di falda.
Si continuerà in modo del tutto analogo finché il lago non sarà stato completamente ricoperto.

La gradualità dell’operazione è fondamentale al fine di assicurare la stabilità del livello di falda.

Dalle foto possiamo apprezzare che l’operazione è già in fase avanzata e permetterà di eliminare questa “pozza” ricettacolo di zanzare e insetti che per anni sono stati la piaga della zona

Ringraziamo giovanni75 per gli scatti:

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9 Thoughts to “FOTO | Passante Ferroviario: Prosegue la bonifica della Cava Troia”

  1. marcus

    Ma dopo la bonifica è un programma un recupero e riutilizzo dell’area ?
    La location è eccellente per un numero sconfinato di possibili utilizzi !

  2. friz

    ….l’area è grande e realmente interessante…. se dipendesse da me ne dedicherei la metà al verde e l’altra metà a strutture sportive dove poter praticare sport gratuitamente…. almeno un campetto di volley…. e magari uno di basket…. in mezzo al verde, in memoria dell’acqua prima presente, sarebbe bello veder nascere una fontana… ovviamente una fontana che abbia un qualche valore artistico…. disegnata e lavorata da qualche scultore in gamba….. …..e ovviamente delle panchine…. si spera originali ed esteticamente accattivanti….

  3. cirasadesigner

    É un posto che si presterebbe molto a diventare un parco urbano, con spazi pensati a servizio delle borgate di Sferracavallo e Tommaso Natale, si potrebbero realizzare vari cose, ma invece di immaginare e fare un “toto progetto”, servirebbe un bel concorso di idee… magari il Prof. Maurizio Carta potrebbe prenderlo come oggetto del suo progetto di qualificazione urbana in fase di sviluppo al Politecnico dell’Università…

  4. punteruolorosso

    e l’altra cava? quella su monte gallo…
    quest’estate passando da via nicoletti ho notato che anche quella è parzialmente riempita. ci vorrebbe un report anche lì.

    1. Binario

      Sì, quella è l’ex cava Impiso, menzionata nell’articolo.

  5. krazykikko

    ma perchè invece non si pensa a bonificare l’area visto che ormai è popolata da varie specie di uccelli che migrando passano di lì si potrebbe magari stringere un pochino visto che è lungo 120m e largo 80m e profondo una 30ina.
    una bonifica seria in modo da non dar più fastidio alle abitazioni vicine e creare un’area tipo giradino marino attorno al lago con possibilità di immersione e osservazione della natura anzicche cementare tutto come al solito viva il degrado

    1. friz

      Ciao Krazykikko….. non sapevo nulla degli uccelli…. e quindi penso che anche quello che proponi tu sia utile e giusto, ma purtroppo temo che ormai sia troppo tardi…. questa amministrazione comunale ci mette mezzo secolo per prendere una decisione e raramente torna sui suoi passi…. voglio dire che ormai stanno coprendo tutto….

  6. krazykikko

    si mi son reso conto che hanno cementato ormai quasi tutto non c’è quasi più traccia del lago che si era venuto a creare ti dico che più di una volta sono sceso lì sotto in bici e apparte le zanzare c’erano vari tipi di uccelli che stavano lì considera che una volta ci ho visto pure dei fenicotteri che sono molto rari da queste parti e poi via con cardellini e delle specie strane tutte colorate e poi i gabbiani che si buttavano in picchiata in acqua era uno spettacolo.Poi le immersioni si potevano fare perchè si era creata un sacco di fauna attorno e il fondale con degli esperti sarebbe stato bonificato e poi magari che so si potevano visitare i vecchi tunnel della miniera

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