AMG | Torna illuminato il sottopassaggio di Via Crispi

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Più di ventidue punti luce riaccesi nel sottopassaggio di via Francesco Crispi. L’intervento è stato eseguito dalle squadre del servizio serale di Amg Energia Spa, nell’ambito di un progetto complessivo di recupero dell’area di piazza Tredici Vittime avviato dal Comune di Palermo con il supporto delle società partecipate.

I tecnici di Amg hanno completato nella tarda serata di ieri un intervento complesso di revisione e ripristino dell’illuminazione del sottopasso, con l’ausilio della polizia municipale e la chiusura temporanea, in modo alternato, delle due carreggiate. Sono stati riaccesi ventidue punti luce. Soddisfazione per l’intervento è stata espressa dal sindaco, Leoluca Orlando: ‘E’ la conferma della buona prassi che questa amministrazione ha avviato attraverso la piena sinergia tra le sue società’. Un ringraziamento agli operai, ‘sempre al servizio della città’, è stato rivolto anche dal presidente di Amg, Giampaolo Galante.

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18 Thoughts to “AMG | Torna illuminato il sottopassaggio di Via Crispi”

  1. A Palermo la “normale amministrazione” degli interventi viene vista come una cosa straordinaria! Siamo talmente abituati e assuefatti al disservizio costante che quando si fa una cosa da paese civile ci meravigliamo. Comunque ogni tanto qualcosa viene riparata. Spero sempre nel progresso civile di una città meravigliosa che spesso non si merita i suoi cittadini e gli amministratori di turno.

  2. danyel

    Bene … ma questo sottopassaggio andrebbe totalmente ristrutturato .. è invaso dalle erbacce e l’intonaco sta letteralmente cadendo a pezzi .. i calcinacci sono ovunque!

    1. Irexia

      Condivido!
      Si potrebbero rivestire i lati di maioliche che costituiscano un unico disegno che rappresenti la città (come visto nei tunnel sotto le città in Portogallo) oppure fare un bel murales con lo stesso tema! Siamo sempre in zona porto e vicinissimi al centro storico, zona di forte attrazione turistica, costituirebbe una specie di biglietto da visita della città!

      1. danyel

        Splendida idea! Come proporla?

      2. Fulippo1

        Veramente una bella idea. Saerebbe da proporre realmente (ed ovviamente in maniera invana).

  3. phrantsvotsa

    Ringraziamenti ufficiali, squilli di trombe, discorsi altisonanti……Ma chè è? il ponte sullo stretto di Messina?
    Ma da quando la sotituzione di punti luce in una città europea rappresenta un obbiettivo raggiunto da reclamare con “vivaevibrantesoddisfazione”?
    Avete ripristinato i punti luce…bene, siamo tutti contenti, ci mancherebbe, ma…..sono solo dei punti luce!
    Se questa è una manutenzione straordinaria…quale sarebbe quella ordinaria?
    Il questo sottopasso l’unica cosa straordinaria è lo stato di abbandono e degrado!

  4. Fabio Nicolosi

    Il problema delle maioliche è il mantenimento. Sappiamo che ciò che è bello poi va mantenuto e le varie amministrazioni hanno sempre dimostrato che non è così semplice

    1. Irexia

      Lo sappiamo, purtroppo… :.(
      Ecco perché suggerisco anche il murales… una passata di bianco e se ne disegna uno nuovo!
      Anche se le maioliche hanno l’indubbio vantaggio di non annerire a causa dei gas di scarico…

      1. Athon

        Penso sempre che se la città fosse amministrata dagli utenti di Mobilita Palermo, l’Aquila spiccherebbe il volo. Infatti capita frequentemente di leggere proposte interessanti per la valorizzazione della città e puntuali per quanto riguarda le infrastrutture. Poi ovviamente tutto si presta sempre alla discussione e i pareri possono essere divergenti. Quello che conta però è che c’è un movimento di idee. Ecco la differenza tra chi è mosso dalla passione disinteressata e chi invece fa il semplice burocrate.

        Quello che penso io è che accanto alla funzionalità bisognerebbe sempre puntare anche alla bellezza, che è importante non meno della prima, anzi direi prioritaria. Una città, oltre che di strade, ponti e servizi, è fatta anche di un’anima. Una città che dimentica se stessa, la propria indole e il valore della bellezza, si degrada e si imbarbarisce in tutto, nelle infrastrutture, nella veste architettonica e nella società; una città che invece riscopre la propria storia e la propria bellezza, torna a nuova vita.

        Tra le maioliche e il murales, meglio le prime. I murales si degradano facilmente e finiscono col diventare scarabocchi: sono realizzazioni precarie ed effimere. Le maioliche invece, per quanto necessitino anch’esse di un mantenimento, resistono nel tempo. La scalinata di Caltagirone o quelle di Sciacca esistono da cinquant’anni, e davanti hanno ancora parecchi secoli.

        Per quanto sia ragionevole ravvisare la necessità del mantenimento di un’opera come quella immaginata da Irexia, questa non dovrebbe essere assunta come causa sufficiente a scartare a priori l’idea. D’altra parte non c’è nulla che non abbia bisogno di una manutenzione. Trovo sia sbagliato rinunciare a fare le cose soltanto in base alle problematiche connesse che si ravvisano nel futuro. Semmai, la presa di coscienza e la lungimiranza dovrebbero sollecitare a realizzare le buone cose predisponendo da subito la risoluzione dei problemi che si prevede si possano determinare nel futuro. Per esempio, la realizzazione della copertura in maioliche e la sua costante manutenzione potrebbe essere affidata per sempre agli studenti dell’Accademia delle Belle Arti. È solo un’idea. D’altra parte le maioliche tendono comunque a conservarsi. Forse sarebbe necessario cambiarne solo qualcuna ogni tot di anni. Non penso sarebbe insormontabile il problema della manutenzione.

        Infine invito a riflettere sul fatto che dire «Il problema delle maioliche è il mantenimento», in fondo non è molto diverso dall’affermare «Il problema dei rimboschimenti è che poi scoppiano incendi» oppure «Il problema dell’apertura di piccole imprese è che magari poi qualcuno verrà a chiedere il pizzo», e cose così. Ravvisare i problemi dovrebbe, anziché essere un freno, sollecitare alla risoluzione di questi, preventivamente. È vero che a Palermo in genere non funziona così. Tuttavia, fino a quando la città non assumerà tale postura mentale, e in questo i cittadini e Mobilita Palermo possono giocare un ruolo determinante, si rimarrà sempre in una specie di limbo.

  5. Athon

    In cosa consiste il progetto complessivo di recupero dell’area di piazza Tredici Vittime? Per recuperare davvero quell’area occorrerebbe aprire più cantieri, e l’istallazione di punti luce dovrebbe essere uno degli atti finali.

    Qui si tratta solo della revisione e del ripristino dell’illuminazione di un bruttissimo sottopasso che cade a pezzi.

    In quell’area ci sarebbe moltissimo da fare. Oltre al “sottopasso abbandonato”, risulta abbandonata da decenni anche l’area archeologica degli Schiavoni che si estende dalla chiesa di San Giorgio dei Genovesi fino a piazza Tavola Tonda, subito dietro il Conservatorio. Lì sotto, assieme a buona parte delle mura della città, c’è pure da tirar fuori la porta di San Giorgio dei Genovesi. Nuovi lavori dovrebbero interessare anche l’area archeologica del Castello a Mare. Anche lì c’è altro da portare alla luce. Ovviamente un serio recupero dell’area dovrebbe prevedere anche la demolizione delle barriere rispetto il mare e l’area archeologica: palazzo Brancagel e strutture del Mercato ittico (che tra l’altro sotto nasconde i resti di Santa Maria di Piedigrotta). Fino a qualche anno fa ancora si parlava vivacemente della necessità di abbattere queste strutture. Oggi pare che non se ne parli più.

    Recuperino il sottopassaggio assieme a tutto ciò che sta attorno. A lavori ultimati saranno legittimi tutti i roboanti proclami che vogliono. Ad oggi non è il caso.

    1. Irexia

      Ben detto! 🙂

    2. punteruolorosso

      dal foro italico-cala-crispi passano ogni giorno centinia di tir diretti al porto.
      proporrei di interrare tutto l’asse dal fiume oreto al porto, riqualificando gli spazi in superficie e ricollegando il centro storico col mare. il quartiere degli schiavoni, su cui insisteva un progetto di edilizia popolare, andrebbe unito al castello a mare in un unico percorso archeologico. giusto abbattere mercato ittico e brancagel, e giustissima l’opposizione di orlando all’acquario al posto del mercato ittico, in piena area archeologica.

      1. Athon

        Questa è un’idea che ho sempre avuto anch’io. Sarebbe l’ideale.

        Tuttavia credo che oggi sarebbe complicato farlo per l’intero asse dal fiume Oreto al porto. Bisognerebbe capire se, nonostante il collettore fognario nella zona del Foro italico, sia ancora possibile immaginare un interramento della strada.

        Ammesso che ciò sia complicato dalla Cala al fiume Oreto, non lo è invece per tutta l’area di Piazza XIII Vittime. Lì sarebbe ancora fattibile interrare la strada e valorizzare la superficie, unendo l’area archeologica del Castello a Mare con quella degli Schiavoni.

  6. Ma il sottopassaggio della rotonda di Via Belgio, direzione Trapani, come mai è ancora chiuso?

  7. friz

    …..la cosa più inquietante di tutta questa vicenda è che Orlando prenda in considerazione questo “grande” intervento come un esempio….. hanno cambiato 4 lampadine e neanche bene…..infatti diverse lampadine già non funzionano più….. e tutto l’intonaco continua a cadere a pezzi….. come in tantissimi altri sottopassaggi della città…..
    …..e come al solito gli aspetti estetici delle opere pubbliche a Palermo sembrano essere secondari…. invece basta andare in città e paesi governati meglio che si comprende che gli aspetti estetici diventano, OVVIAMENTE, fondamentali….. dico OVVIAMENTE perchè è normale che se vuoi aumentare il turismo lo devi attirare mostrando il Bello….. e non ovviamente quello schifo di sottopassaggio che ha l’intonaco che cade a pezzi…. e magari fosse l’unico a Palermo…. ma purtroppo di esempi di questo genere a Palermo ce ne sono parecchi….
    P.S …..le maioliche mi piacciono…. e mi piacciono parecchio anche i murales….. che in qualche modo nascono dall’esigenza di “evadere” dalla tristezza e dalla povertà di certe schifezze architettoniche nate negli anni 50….60…70….. …..in un certo senso, i murales, quando vengono realizzati da grandi artisti, sono quasi dei moderni affreschi…. e in certi casi, ma non in tutti, andrebbero preservati esattamente come certi affreschi rinascimentali….. magari realizzandoli in pannelli da ricoprire con plastica trasparente per preservarli dalla pioggia…. ma questa era solo un’idea…. niente di più…. Ciao a tutti!!!

  8. friz

    …..e aggiungo ancora una cosa: giusto radere al suolo il palazzo Brancagel (ovviamente non penalizzando economicamente gli attuali proprietari)…. e speriamo che prima o poi possa essere eletto a Palermo qualche sindaco che si possa occupare della questione…. e dubito che sia Orlando perchè dopo tre mandati, se avesse avuto una qualche intenzione di intervenire in tal senso, lo avrebbe già fatto….
    …..e ritornando alle decorazioni del sottopassaggio aggiungo una suggestione….. una fantasia…. sarebbe bello vedere un piccolo bosco dipinto nelle pareti del sottopassaggio…. …..degli alberi sotto terra? degli alberi disegnati sulle pareti di un sottopassaggio? Perchè no…. un modo come un altro per contrastare il grigio….
    …..ad ogni modo ribadisco che le maioliche sarebbero interessanti…. ma se mai qualche sindaco futuro, per abbattere i costi, puntasse sui murales, sarebbe bene realizzarli su pannelli da poter eventualmente ricoprire con plastica trasparente….

  9. BELFAGOR

    PIOVE SUL BAGNATO
    Nel sottopassaggio di via Crispi inizieranno i lavori.
    Finalmente !!!
    Ma purtroppo tali lavori non riguardano la manutenzione delle pareti ma la…… ristrutturazione degli impianti di illuminazione pubblica in piazza XIII Vittime e nel sottopasso di via Francesco Crispi.
    E’ stata pubblicata un’ordinanza del “famigerato ” Servizio Mobilità Urbana del Comune che limita ulteriormente la circolazione nel sottopassaggio, rendendo ancora più caotico il traffico in uno degli snodi cruciale della circolazione veicolare palermitana .
    L’ordinanza ha validità fino al 30 giugno 2022, ma è probabile che venga prorogata.
    Ricordiamo che una parte del tunnel, nella direzione Cala-Ucciardone, da almeno due anni è ristretta a causa di una recinzione per lavori mai avviati.
    Secondo l’ ordinanza comunale gli interventi nel sottopassaggio di via Crispi dovranno essere eseguiti in due fasi distinte e separate: in un primo momento le maestranze si occuperanno della direzione di marcia Cala-Ucciardone e successivamente della direzione opposta Ucciardone-Cala. “Non si potrà dare inizio ai lavori nella fase successiva (direzione di marcia opposta) – si legge nel documento dell’amministrazione – senza avere ultimato quelli della fase precedente”.
    Il cantiere potrà ( teoricamente) rimanere attivo anche di notte, nei giorni festivi e nei prefestivi.
    Quella che sta per iniziare è l’ultima tranche delle opere finanziate con 3,5 milioni di euro e previste nell’ambito di “PON METRO Luci sul mare”.
    E’ prevista l’installazione di 13 nuovi pali su piazza XIII VIttime e di 72 proiettori nel sottopassaggio di via Crispi (36 per l’illuminazione radente e 36 fari a parete).
    Nello scorso dicembre il sindaco Orlando aveva inaugurato il nuovo impianto sul Foro Italico.
    Purtroppo fu una mezza delusione perché stranamente non sono stati installati pali sul lato della villa Giulia e non è stata ripristinata l’ illuminazione dentro la villa e nel prato del Foro Italico.
    L’ ennesima occasione mancata di un sindaco che, speriamo, nessuno rimpiangerà .

    P.S. Già nel lontano 2016 era stato rifatta l’ illuminazione in tale sottopasso ma, come accade a Palermo, le cose non furono fatte a “regola d’ arte” tanto che dopo soli …. 7 anni si deve ….rifare l’ impianto elettrico.
    COMPLIMENTI!!!!!

  10. BELFAGOR

    CHE FINE HANNO FATTO I LAVORI DEL SOTTOPASSO DI VIA CRISPI?
    Mentre si attende l’ inizio dei lavori per l’ impianto di illuminazione del sottopasso , ci siamo chiesti che fine hanno fatto gli interventi del coprimuro .
    Gli interventi di manutenzione sul sottopasso di via Crispi, cioè i lavori del coprimuro laterali del sottopasso, erano stati inseriti nell’accordo quadro triennale 2017-20.
    Dopo anni di attesa, la cosi detta “Amministrazione Comunale” aveva annunciato l’inizio dei lavori sul sottopasso a ……..gennaio 2021.
    La solita assessora Maria Prestigiacomo aveva annunciato trionfalmente   che “proprio quello di via Crispi sarà fra i primi interventi, essendo il progetto già pronto“.
    Finalmente!!!!!
    Nella realtà solo il  9 febbraio 2021 veniva firmato l’accordo con la Tecno Costruzioni, impresa che si era aggiudicata i lavori.
    Da allora sono passati oltre un anno ma di inizio dei lavori…….. nemmeno l’ ombra.
    Chiaramente dal Comune nessuna spiegazione di tale ritardo .
    Sembra che il motivo di tale ritardo sarebbe dovuto alle solite inefficienze burocratiche comunali e soprattutto alla redazione del cosiddetto piano di sicurezza( ma non era tutto pronto?).
    Da alcune indiscrezioni sembra che finalmente gli uffici comunali avrebbero “partorito” tale piano ma…….. risulterebbero scaduti alcuni atti propedeutici alla redazione dei contratti attuativi ( sob!!!!).
    Non sappiamo se si dovrà …ricominciare da capo ma quello che è certo è che i lavori , sempre che si facciano visto che i finanziamenti scadevano nel 2020, se ne dovrà occupare il nuovo sindaco.
    COMPLIMENTI!!!!!

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