Una Domenica tra mezzi Pubblici e aree pedonali

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Oggi ho passato il pomeriggio presso il centro commerciale di Borgonuovo e presso il centro storico, con questo ho il piacere di raccontarvi la mia esperienza con i mezzi pubblici.

Parto da casa, via Ciaculli, ore 14:30, prendo la linea bus 212, mi reco alla stazione Centrale e da li spendendo solo 1,50€ del biglietto “Urbano di Palermo”, (sono abbonato all’Amat, per tutte le linee e pago 22€, perché ho meno di 26 anni), e prendo il treno del Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM), alle ore 15:09, arrivo alle ore 15:20 alla stazione Notarbartolo. Salgo verso il terminal delle linee tram, attendendo la linea L3, per dirigermi verso il centro, dopo pochi minuti arriva il tram e poi parte, arrivando alle 15:50 alla fermata “Michelangelo”.

Esco dal centro verso le ore 17:20, mi metto alla fermata, dopo pochissimi minuti, arriva il tram e arrivo alla stazione, verso le ore 17:35. Mi reco verso la biglietteria automatica, per acquistare il biglietto del treno, per ritornare alla stazione centrale, però era occupata da altre persone e perdo il treno delle ore 17:42. Salgo su, prendo il 102, alle ore 17:50, che passando dalla via della Libertà, mi avrebbe lasciato in piazza Verdi, però c’era il tratto piazza F. Crispi e piazza Politeama, chiusa al traffico, tutti i mezzi venivano dirottati nella strada laterale, siccome c’era confusione decido di scendere in piazza F. Crispi, alle ore 18:10, passeggiando lungo l’aera pedonale, raggiungendo la stazione Centrale.

Passeggio lungo la via della Libertà, notando intorno a me, molte persone che passeggiavano, molte mamme col passeggino o genitori con i loro bambini in bici e altri che passeggiavano con i loro cuccioli. Dai loro volti si vedeva quanto erano contenti, mentre vedevo i volti di chi guidava che sembravano (lo sono) esasperati!

Senza che me ne accorsi, arrivai fino in piazza della Vergogna, con tanto di musiche classiche e la grande statua illuminata con giochi di luci con vari colori, decisi di proseguire lungo la via Maqueda e arrivare tranquillamente fino alla stazione, percorrendo circa 2,5 km. Era bello vedere quel lungo tratto pedonale, fra la piazza F. Crispi e i Quattro Canti, con un fiume di persone!

Arrivai alla stazione alle ore 19:00, arrivò la linea 212 dopo 15 minuti e alle 19:30, partì, subito dopo anche la linea 1 è partita, però arrivò in via Amedeo d’Aosta prima del bus, infine sono arrivato a casa alle ora 19:50.

Alla fine è stata una piacevole giornata, tranquilla e devo dire che non mi sono stancato!

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32 Thoughts to “Una Domenica tra mezzi Pubblici e aree pedonali”

  1. Garrone71

    Bellissimo articolo, ma con un piccolo appunto.

    Scrivi, esco dal centro alle 17.20 e arrivo a casa alle 19.50 ossia dopo 2 ore e mezza.

    Se sei fuori per passeggiare allora e’ tutto perfetto, ma se devi lavorare e’ inpensabile che si impieghino 2 ore e mezza.
    Forse in questa città la mobilità urbana e’ finalmente a livello del passeggiatore medio, ma e’ ancora distante anni luce dalle dinamiche del lavoratore pendolare che deve impiegare al massimo 20 minuti per raggiungere il centro partendo da una delle periferie.

    1. Saro Panormo

      Caro Garrone71 se scrive che si è fatto da piazza Crispi alla stazione a piedi, il tuo appunto mi sembra un pò fuori luogo. Poi ognuno può liberamente vederci quel che vuole tra le righe di quest’articolo

      1. Garrone71

        Ha fatto a piedi, ma non per libera scelta…
        … in ogni caso qualcosa non va bene nelle tempistiche.

        Egli scrive: “Arrivai alla stazione alle ore 19:00, arrivò la linea 212 dopo 15 minuti e alle 19:30, partì, subito dopo anche la linea 1 è partita, però arrivò in via Amedeo d’Aosta prima del bus, infine sono arrivato a casa alle ora 19:50.”

        Scusate ma a me 50 minuti dalla stazione alla via Amedeo d’Aosta sembrano davvero troppi.
        Il tram dovrebbe essere ogni 5 minuti ma al momento non e’ cosi’.
        30 minuti di attesa per un mezzo non sono accettabili

        Mettiamo tram ogni max 4/5 minuti, facciamo si che le onde verdi esistano, (e vi assicuro che fino pocansi ho visto sia in via Leonardo da Vinci il tram con il semaforo rosso e le auto con il semaforo verde e anche in via Giafar situazione analoga) e vedrete che le auto in circolazione diminuiranno.

        Servono altri mezzi, anche se non comprendo poi il fatto che alcuni a quanto sembra sono nei depositi di via Castellana fermi senza un motivo.

        Confidiamo nel futuro in tempi piu’ celeri o davvero chi va a lavoro e’ costretto suo malgrado a usare le auto private.

    2. Salvo

      sono l’autore dell’articolo.
      infatti ho camminato a piedi, se non ci fosse stata la pedonalizzazione (giorno feriale) sarei arrivato subito!
      PS .non voglio contestare la pedonalizzazione

      1. Salvo

        ma dove leggete 50 minuti dalla stazione fino a via amedeo d’aosta? :O
        è partito il bus 212 alle 19e30 e sono arrivato alle 19e50, impiegando 20 minuti, ma sappiamo leggere?
        e poi il tram ha impiega 5 minuti fino alla via a. d’aosta…

  2. surferman

    Sig. Garrrone, esce alle 17.20 e arriva alle 19:50 perchè si è fatto la passeggiata, non per altro. Che volevi che andava al centro commerciale e tornava subito a casa? Nel titolo dell’articolo c’è scritto”Una Domenica tra mezzi Pubblici e aree pedonali” normale che ha perso tempo

  3. fabio77

    In base all’esperienza di Salvo, che parte da Ciaculli, quindi da una delle periferie più lontane di Palermo, si ricava che nei giorni di festa la mobilità tramite mezzi pubblici funziona. Però non bisogna sottovalutare quanto detto dal sig. Garrone: l’efficienza dei mezzi pubblici va testata anche (e direi soprattutto) in un normale giorno lavorativo, per verificare se è conveniente, riguardo ai costi ed ai tempi, lasciare a casa il mezzo privato e muoversi esclusivamente con i mezzi pubblici.

    1. Salvo

      sono l’autore
      da quando c’e il nuovo piano amat, la linea 212 è più frequente e ho anche altri testimoni, che hanno trovato la 101 e la 124 molto frequenti, in giorni feriali.

  4. peppe2994

    Non cominciamo a dire fesserie sul trasporto pubblico che funziona, perché la Domenica i bus sono quasi dimezzati. Già che 200 è una miseria assoluta per la città nei giorni feriali.
    Il tram? Anch’esso ridotto.
    Il treno? Uno ogni ora.

    Affermare che il trasporto pubblico funziona è prendersi in giro. Il signore che ha scritto l’articolo ha avuto molta fortuna con le coincidenze, tutto qui.
    La cosa può anche andare bene per il passio feriale o festivo, ma per andare a lavorare e praticamente anche a scuola prendere il bus è impossibile.
    Nelle periferie la mattina ne passa uno ogni 20 minuti che già parte stracolmo dal capolinea lasciando a terra tutti quanti, che dopo un po’ si stufano e ripiegano sull’auto.
    Avere un mezzo efficiente sotto casa sarebbe il sogno di mezza città, purtroppo però non è così.

    Il nuovo piano serve frequentemente e male il centro, ed abbandona le periferie. Non c’è assolutamente la speranza nel breve medio termine di poter lasciare a casa l’auto.

    1. Salvo

      non è stata fortuna! ho provato un giro simile nei giorni feriali

  5. augustedupin

    Certo che non ti sei stancato: hai 26 anni, e hai fatto benissimo a non prendere la macchina. In quest’ottica però, consentimi, tutto è diverso e più facile. Applichiamo la stessa situazione a una persona di settant’anni, o a una mamma con bambini piccoli, o a chi deve fare acquisti, e magari questa “intermodalità” apparirà ancora non adeguata.

    1. Salvo

      ho 22 anni*
      ancora non ho la patente.
      c’e da dire che in un giorno feriale, la pedonalizzazione non c’e quindi la stazione la raggiungevo subito…

  6. Fulippo1

    Sono d’accordo con molti di voi, si sono fatti dei rilevanti passi avanti, ma siamo partiti da una situazione a dir poco disastrata. Quindi siamo ben lontani dal raggiungere la piena efficienza che permetterà di fare degli spostamenti in tempi più o meno brevi.

    Riguardo al nuovo piano Amat, credo che ancora non ci siano elementi per poter dire che non funziona. Dopo appena 10 giorni (festività comprese) non ci sono i presupposti per poter capire se realmente è un piano non funzionale. Tra l’altro sono già state apportate delle modifiche che partiranno dal 1 febbraio.

    1. Salvo

      qualcuno che dalla periferia si muove fino in centro, ha visto il 101 e il 124 puntuali (meglio di prima)

  7. Benedetto Bruno

    Perché non hai usato il treno da FS Roccella a FS Notarbartolo e viceversa?

    1. fabio77

      Mi perdoni, come fa a spostarsi da Ciaculli a Roccella con i mezzi pubblici?

      1. Benedetto Bruno

        La mia domanda era provocatoria e con essa intendo evidenziare a tutti che alla stazione FS Roccella manca sul suo lato sud un sottopasso oppure un ponte che possa accogliere abitanti, bici, moto, auto e bus provenienti dalle zone di Regia Corte, Ciaculli, Croce Verde. Lì c’è un mondo oltre al Centro Commerciale Forum e priva di un varco sud la stazione è sottoutilizzata come dimostra Salvo, abitante di Ciaculli che invece di prendere un bus da Via Ciaculli a FS Roccella ha dovuto prendere un bus da Via Ciaculli a FS Centrale. Ennesima dimostrazione che le opere realizzate a Palermo sono brillanti esempi di mediocrità.

        1. fabio77

          Giusta provocazione. Ciaculli e Croce Verde, come ho avuto modo di dire in precedenti interventi, scontano un cronico deficit di viabilità, essendo esclusivamente servite da un paio di strade-budello. Non sono state messe in atto le previsioni del prg del 2002 contemplanti nuove strade (prolungamento della provinciale per Belmonte Mezzagno , collegamento Favarella – via Messina Montagne) e l’allargamento delle esistenti. Inoltre in relazione all’isolamento di questa fetta di territorio pesa come un macigno l’ingiustificato ed ingiustificabile mancato completamento dello svincolo Brancaccio.

    2. Salvo

      c’e una strada che da casa mia mi porta alla stazione Roccella (2 km ) però è scomoda.
      ho preferito prendere il bus (ho la fermata accanto) e fare il cambio col treno 😉
      per quanto riguarda la situazione tragica del traffico di ciaculli, è data da mezzi pesanti e pullman che passano da li, bloccandosi anche tra di loro.

      1. fabio77

        La strada alla quale ti riferisci è scomoda perchè è stretta (il solito budello) e fra l’altro nell’ultimo tratto – da via Conte Federico a Viale Regione – è pure a senso unico, e quindi al ritorno non è percorribile e bisogna fare un gran giro da via Conte Federico. Fra l’altro questa strada non è percorsa da alcun mezzo pubblico, pertanto giustamente hai optato per prendere il 212 che ti passa sotto casa, perchè l’alternativa in direzione Roccella sarebbe farsela a piedi e considerate le strade non mi sembra il caso. Infine in relazione al passaggio di mezzi pesanti a Ciaculli, la soluzione c’è ed è prevista nel prg del 2002: il prolungamento della provinciale per Belmonte Mezzagno fino all’autostrada all’altezza dell’attuale incompleto svincolo Brancaccio. La soluzione c’è ma non si vede e soprattutto – purtroppo – non si attua.

  8. Siamo per definizione disfattisti.
    L’autore ha puntigliosamente raccontato di una “passeggiata domenicale” in cui ha attraversato quasi tutta la città partendo da Ciaculli per arrivare a Borgo Nuovo con i mezzi a sua disposizione e che trattandosi proprio di giorno festivo erano pure in numero “ridotto” (tranne il numero degli schiffarati ) riuscendo a godersi la città e lo shopping o la nuova multisala del centro in questione.
    Anche io domenica con moglie e figli (2) al seguito ho fatto il mio esperimento TRAM. Con l’auto in poco tempo ho raggiunto P.le Giotto, parcheggiato, e raggiunto a piedi la St.ne Notarbartolo. Avrei voluto arrivarci in tram, ben disposto a spendere il costo di quattro biglietti per andare e tornare, ma alla fermata “Pacinotti” e “Ziino” in quel senso di marcia non ci sono macchinette automatiche (questa si che è una pecca). Ci siamo goduti in armonia e allegria il tratto fino alla stazione commentando anche il silenzio e i dettagli che la linea del tram ha apportato. Al ritorno, ticket alla mano abbiamo preso il tram per tornare all’auto. Solo tre fermate, ma ne è valsa la pena. Il tram della Linea 4 a quell’ora (18:15) era abbastanza pieno e la gente mi è parsa soddisfatta sia del servizio che dei controlli a tappeto (spero non si esauriscano mai) dei controllori alla partenza e lungo la tratta.
    Sicuramente non è la soluzione a tutti i problemi che “il ctraffico” di Benignana memoria “attanaglia” la nostra città ma è un primo, piccolo passo avanti e se come diceva Padre Puglisi “Se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto”. Mediatiamo gente, meditiamo

  9. Ovviamente se devi “tampasiari”, va bene, ma per i giorni feriali c’è molto da fare e il piano ha disastrato quel poco di buono che funzionava in centro.
    Ogni giorno mi reco da Michelangelo a Centrale. Impiego un’ora. 35 minuti se trovo la coincidenza col treno a Notarbartolo. Devo pagare ovviamente un altro biglietto. Ciò non è accettabile.
    Col bus sono costretto a fare un ulteriore cambio che col precedente piano non avrei fatto. Il 101 non rispetta le frequenze. Fino ad oggi 20 minuti di attesa e poi 4 bus di fila. Quasi sempre stracolmi perché lo hanno sovraccaricato con la rimodulazione delle linee.
    Senza biglietto (e non dimentichiamo anche abbonamento) integrato e una revisione di alcune linee, questo piano sarà un disastro.

    1. Salvo

      un mio amico dice che il 101 e il 124 è frequente

      1. Guarda, ti posso dire che prendendo il 102 e il 101 ogni giorno, che non è così. Le frequenze non vengono rispettate. Proprio domenica alle 19, in viale Crocerossa, ho visto passare 4 bus 101 in direzione stadio e nemmeno uno in direzione stazione. Ergo, sono andato a piedi e non ho incrociato nemmeno uno lungo la strada.
        Io sono per i mezzi pubblici, però questo piano non è efficiente.
        Se non fanno qualcosa all’incontro che ci sarà a breve col sindaco e i rappresentanti della cittadinanza, prenderò in considerazione di non rinnovare l’abbonamento.

  10. Salvo ha fatto una splendida passeggiata domenicale ma mi chiedo siamo tutti obbligati la domenica a fare come lui o qualcuno può avere altri progetti, interessi o impegni??? se x pura disgrazia hai altro da fare (x piacere o dovere) e usi l’auto incrociando, certamente in modo scellerato, le splendide vie vicine a le meravigliose isole pedonali cosa altro puoi notare apparte il fatto che x fare poche centinaia di metri ti ritrovi a allungare di molto il percorso, allungando i tempi di passaggio e x logica anche l’inquinamento che produci tuo malgrado??? io nn vedo un progamma di mobilità ma di immobilità!!!
    PS: in questo post dobbiamo continuare a darci del lei o si può passare a un più informale tu???

    1. giuseppe83

      Mannaggia Lio…ma sta macchina non la vuoi proprio lasciare eh? 😉

      1. no vabbe spesso la lascio a casa… e esco con la moto 😉

        1. giuseppe83

          ma quale moto!! ti voglio vedere in bici!! 🙂

          1. sa futteru a bici!!! 😀

  11. Garrone71

    “Arrivai alla stazione alle ore 19:00, arrivò la linea 212 dopo 15 minuti e alle 19:30 partì”

    Lo hai scritto tu non io.
    30 min di attesa a mio modesto avviso sono inaccettabili.

    1. Salvo

      ho aspettato 30 minuti la linea 212, no che il tram ha impiegato 50 minuti dalla stazione fino in via amedeo d’aosta!

      tu hai scritto: ” Scusate ma a me 50 minuti dalla stazione alla via Amedeo d’Aosta sembrano davvero troppi.
      Il tram dovrebbe essere ogni 5 minuti ma al momento non e’ cosi’.”

  12. rudi gi

    Anch’io ho fatto due passi con mia moglie e una coppia di amici sabato sera dopo una pizza, in via Libertà, da via Agrigento al teatro Massimo e ritorno. Non è la prima volta, ma trovo sempre questo percorso sporco. Nonostante la chiusura al traffico veicolare e il grande afflusso di pedoni, in quello che dovrebbe essere, si diceva una volta, il salotto di Palermo, non si vede neanche uno SPAZZINO. E a terra si vede di tutto. SI VEDE, è inutile che facciamo finta che non c’è. E’ vergognoso accettarlo.

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