Riprendiamo una vecchia rubrica pubblicata un paio di anni fa (qui il precedente articolo), questa volta portiamo avanti una proposta che ultimamente sta facendo discutere molto.
Paliamo infatti dei lavori tranviari lungo via L. Da Vinci Bassa, dei futuri lavori alla linea 3b e del possibile sviluppo. Da sempre in questo sito abbiamo evidenziato la necessità di un prolungamento della linea 3 che scorrerà lungo la circonvallazione, fino allo svincolo Calatafimi. Una linea che rappresenta un’incompiuta, se guardiamo alle vicissitudini del passato e alla bocciatura del suo tragitto originariamente previsto su corso Calatafimi fino a piazza Indipendenza.
Sviluppo della linea 3b e Circonvallazione: una linea tranviaria deve di fatto collegare 2 punti nevralgici, 2 punti d’interscambio Lo sono le prime 2 linee (con le stazioni Notarbartolo e Centrale), ma non di certo lo svincolo Calatafimi. E’ anche vero che nell’ambito dei prossimi lavori sulla circonvallazione, abbiamo posto come priorità la realizzazione dello svincolo Perpignano, che di fatto alleggerirebbe notevolmente i “carichi” presso lo svincolo Einstein e Pitrè.
Vetture a servizio delle linee 2 e 3: saranno complessivamente 8 le vetture e che saranno suddivise fra queste 2 linee. Il risultato in ambito di frequenza non sarà dei migliori visto che ci attesteremo intorno ai 15′-20′. Proprio per aumentare la frequenza delle vetture in entrambe le linee, sarebbe opportuno programmare l’acquisto di ulteriori 4-6 veicoli per garantire una frequenza intorno ai 7′-10′.
Solo con questi accorgimenti si potrà contare su una linea 3b che potrebbe rendere un ottimo servizio.
Ma se invece, si sfruttasse questa parte di finanziamento per una modifica alla linea 2, una modifica che aumenterebbe esponenzialmente il bacino di utenza, non aumenterebbe i costi e collegherebbe definitivamente le periferie al centro?
SI parla infatti della linea 2, quella che si attesterà davanti alla stazione Notarbartolo. Lavori tutt’ora in corso e che continueremo a vedere nei prossimi mesi. Immaginiamo però di voler far “entrare” il tram su via Libertà per attestarsi ad un nuovo capolinea a piazza delle Croci. Il numero dei potenziali utilizzatori aumenterebbe esponenzialmente. Il tragitto infatti intercetterebbe altri due assessorati regionali (Turismo e trasporti), la Corte dei Conti, centinaia di uffici privati ed una zona fortemente commerciale.
La larghezza della strada è tale da permettere la costruzione dell’opera, farlo scendere lungo la parte centrale di via Notarbartolo per poi svoltare su via Libertà a ridosso del Giardino Inglese. Da qui nascerebbero nuovi scenari e poco per spingersi successivamente fino al Centro Storico.
Le nuove fermate permetterebbero una migliore penetrazione verso il centro, e sarebbero in tutto 6 (Morello, Leopardi, Petrarca, Marchese Ugo, Giardino Inglese e piazza delle Croci). Qualcuno potrebbe porre il problema tale percorso coinciderebbe coon quello sotterraneo della futura metrò. Ma di quale anno parliamo? La tranvia ha tempi di realizzazione decisamente inferiori.
La proposta la vogliamo ufficialmente lanciare all’Amministrazione Comunale. Voi che ne pensate? Ma ecco altre immagini:
Transito lungo via Libertà in direzione incrocio Notarbartolo.
La rimodulazione dell’intera piazza con un’apposita rotatoria, che eliminerebbe i semafori presenti.
Valutare di spostare i fondi della linea 3b per dirottarli in un ipotetico prolungamento su via Notarbartolo? Siamo ancora in tempo? L’estensione della linea 3b è paragonabile a 1,5km e comporterebbe meno scavi, oltre che nessun taglio di alberi e probabilmente costi inferiori.
I prolungamenti dalla Stazione Notarbartolo potrebbero essere due: uno per piazza Croci che potrebbe anche spingersi fino a piazza Castelnuovo (Politeama); l’altro fino alla fermata metro RFI di piazza Giachery.
Assolutamente d’accordo con l’idea proposta anzi io prolungherei pure la linea 1 in va Roma (strada anch’essa molto ampia) sino a piazza Sturzo.
Invece ho una domanda: ma la ringhiera è assolutamente necessaria? non basterebbe un semplice cordolo basso magari in muratura a separare i binari dal resto della carreggiata? Onestamente le ringhiere, per quanto esteticamente gradevoli, danno un senso di separazione e restringono almeno visivamente le strade. Quanto sono belle le città europee dove il tram non ha grandi barriere..
Se per una notarbartolo-giachery trasversale sono d’accordo sul resto secondo me è stupido magari fantasticare, perché ricalca il percorso della metro sotterranea di cui esiste già anche l’iter, un tram in via roma o in via libertà sarebbe solo un inutile doppione
Della ringhiera si può fare a meno, ma basterebbe anche un semplice cordolo delimitatore.
L’utilizzo del ciottolato sembra perfetto.
@giosafat, considera che con un solo mezzo, dalle periferie arriveresti in pieno centro, ci sta che nelle zone più centrali ci siano più mezzi possibili, vista la maggiore utenza. Oltre al fatto che il costo sarebbe 0, sfruttando i soldi della 3B
@giosafat, anche io sogno la metropolitana leggera ma sono pure realista e penso che a palermo non si farà mai con questi chiari di luna. Ricorda che è un’opera che costa miliardi di euro e richiederebbe 20 anni di lavori.. il tram costa un ventesimo ed avendo già due terminal si potrebbe costruire in 2/3 anni (secondo me). Il tram lo vedo come una soluzione più efficace ed efficiente, ha un rapporto costi/benefici più alto secondo me..
@antony977, allora perchè mettono ste ringhiere? per fare abituare i panormosauri? si può sperare che in futuro le tolgano? anche perchè penso che in un ipotetico prolungamento in centro (libertà, via roma ecc.) starebbero maluccio…
Potrebbe essere una possibilità il prolungamento della linea 3b/1 con curva su piazza politeama in direzione porto e il prolungamento 3b/2 fino a piazza giachery con curva in direzione foro italico
Il tracciato del prolungamento fino a piazza Croci sarebbe un doppione di quello che dovrebbe essere il tracciato della futura metro leggera, per cui non penso abbia senso utilizzare fondi in tal senso.
Io mi concentrerei invece su zone che, anche nei programmi futuri, restano scoperte.
Darei priorità a una linea Politeama-Stazione Centrale via mare, che scendendo da via Amari percorrerebbe la via Crispi, la Cala e il Foro Italico, per poi risalire da via Lincoln.
Il capolinea alla stazione sarebbe in comune con quello della linea 1 e si servirebbe del deposito Roccella.
Così come penserei a una linea che unisca Mondello con la zona di viale Strasburgo (in modo tale da permettere un interscambio con il passante o con la futura metro).
Questa linea andrebbe a sostituire il tratto della metro pensato per questa zona della città, permettendo un notevole risparmio di denaro. L’unica difficoltà sarebbe la necessità di creare un ulteriore deposito, essendo impossibile l’interconnessione con le altre linee.
La linea per Mondello avrebbe a disposizione ampi spazi, considerata la larghezza di viale Lanza di Scalea. E ne approfitterei per completare via Aiace, da dove la farei passare (Partanna Mondello ha strade troppo strette), completando così anche un asse viario che sarebbe davvero utile per l’intera borgata.
@Huge, un doppione di qualcosa che, al momento, è solo sulla carta, non si conoscono i tempi e siamo alle vacche magre, se siamo fortunati non meno di 10/15 anni per vederlo realizzato, se non siamo fortunati non lo vedremo mai.
Questa sarebbe realizzabile in pochissimo, senza ulteriori costi, e se un domani dovesse esserci anche la metro leggera, tanto meglio, più linee collegano il centro meglio è.
Senza dimenticare che chi viene dalle periferie potrebbe arrivare in centro senza cambiare mezzo (cosa che criticano molti) e quindi avrebbero utenze diverse. Ed un domani si potrebbe finalmente unificare il percorso con la linea 1.
Poi si può anche pensare ad un futuro prolungamento anche verso piazza giachery.
@huge, parli della metro come se fosse già in cantiere ma in realtà c’è solo un’idea di massima o poco più. prima che si trovino tutti quei soldi (sempre che si trovino visto il periodo che stiamo passando) e s’indica l’appalto ci vorranno anni, poi il tempo che si aggiudica, che si fa la progettazione esecutiva e si svolgono materialmente i lavori ci vorranno 20 anni almeno (se tutto va bene) e non pensare che lo dico per polemica o per l’atavico pessimismo palermitano, è solo realismo e concretezza. Palermo non può aspettare 20 anni, sta morendo di smog e affogando tra le auto.
Beh, sì, se vista nell’ottica di una metro che chissà quando vedremo, è senza dubbio un’ottima idea. E che permetterebbe, prolungando la linea fino al Politeama e la creazione della linea via mare di cui parlavo prima, l’interconnessione con la linea 1.
@4 Canti
il primo stralcio è progettato, e se non ricordo male era addirittura il progetto definitivo e cantierabile.
Sono daccordo con te che in zone storiche sarebbe meglio una soluzione meno invasiva delle ringhiere, che anche io trovo carine, ma che in viale Libertà non amerei.
Comunque, io sono assolutamente d’accordo con l’articolo.
E parto dalla ferma convinzione, o forte speranza, chiamiamola così che è meglio, che la metro si farà.
Non credo sia un problema il fatto che l’ipotetico tracciato ricalchi per poche centinaia di metri quello della futura metro leggera. Si tratta di mezzi diversi, velocità differenti e con bacini di utenza altrettanto differenti. Parlassimo di una linea di tram lunga chilometri che ricalca in assoluto tutto il tracciato della metro, sarei d’accordo, ma un tratto in comune significa solamente più facilità di interscabio e maggiore capillarità dei vari mezzi.
Siamo anche d’accordo che un dovremmo anche aspettarci un collegamento con le zone oggi ancora scoperte, ma credo anche che sia auspicabile che le 3 linee si uniscano via centro, e la via più razionale da seguire è senz’altro l’asse Libertà.
Se poi si decide un prolungamento da via Roma o dalle vie Ruggero Settimo e Maqueda per collegarlo alla linea 1, credo poco cambi. Preferirei comunque la via Maqueda, passando dalla via Roma il tracciato in comune con la metro potrebbe diventare davvero esagerato.
Vorrei domandare a chi è più esperto in materia quali siano i benefici di un tram rispetto a quelli che può apportare un filobus. Immagino che i costi di costruzione di una filovia siano nettamente inferiori a quelli di una tramvia. Se la suddetta filovia fosse costruita in apposite corsie riservate, protette con barriere, similmente a quanto si stia giustamente facendo per il tram, così come è stato già fatto in altre grandi città, vedi Milano, perché non accogliere questa soluzione?
@mdm una filovia ha lo stesso difetto dell’autobus, campienze notevolmente differenti, un tram trasporta fino a quasi 200 passeggeri in comodità, neanche il bus snodato si avvicina anche lontanamente a queste cifre.
Inoltre l’inquinamento del filobus non si distacca tanto da quello di un normale bus, le polvere sottili infatti vengono alzate dai pneumatici in gomma. E sono queste le più pericolose.
Io invece non sono d’accordo, meglio utilizzarli per collegare le linee dalla via del mare come suggerito anche da huge. Sarò ottimista, ma credo nella metropolitana, anzi la linea del tram sarebbe magari una scusa per non farla subito.
Sarebbe utilissimo secondo me cominciare a snodare, cosi come descritto nell’articolo le varie linee tram sia da notarbartolo che dalla stazione centrale.
Secondo me però sarebbe molto meglio cominciare a pensare anche ai centri periferici, un pò abbandonati, come per esempio mondello o bonagia/falsomiele, completamente tagliati fuori da tutti i circuiti del trasporto di massa che siano tram, metropolitana leggera o passante ferroviario.
Premesso che l’idea è ottima a mio parere, non credo che si possa cambiare il progetto della linea 3b da qui al 2015 o almeno non in modo così radicale. L’idea comunque mi piace. A mio parere le linee 1 e 2 andrebbero collegate passando proprio dal centro città, la linea dovrebbe proseguire su via Ruggero Settimo e via Maqueda per unirsi alla linea 1 alla stazione centrale di Palermo. Il tram in centro storico sarebbe stupendo. Anche se la soprintendenza potrebbe porre qualche problema per quanto riguarda l’impatto estetico.
Se è vero che nel tratto centrale di fatto avrebbe lo stesso percorso della metropolitana va anche detto che questa servirebbe zone periferiche diverse da quelle che servirà il tram. Per esempio la metropolitana servirebbe tutta la zona di via oreto Nuova, la guadagna, la zona dello stadio, Partanna, lo zen, san lorenzo colli e altre zone che il tram non sfiora nemmeno.
La metropolitana comunque è molto più di qualcosa di irrealistico. Vi è un progetto preliminare e credo che si lavori ad un progetto definitivo del primo stralcio.
..ma per favore. Il tram è una ferita oscena sul volto di una città. Il Tram che passa davanti il British Museum? la Torre Eiffel? Gli Champs Elisee??? ma che orrore….a volte vi trasformate in palazzinari piuttosto che in un blog sulla mobilità! A copenaghen si va in bicicletta….i centri storici sono serrati e ci si sposta col piedino!
@bkdagos, quindi a Firenze sono tutti palazzinari visto che hanno riempito il centro di tram, stessa cosa ad Amsterdam o Roma dove arrivano a piazza del popolo.
Credo che pensare ad una linea che si estenda alla sola Pazza Croci non abbia alcun senso, minimo si dovrebbe arrivare a Piazza Politeama, ma direi che per dare un senso all’idea e proporre davvero qualcosa di serio per la città, sarebbe di pensare ad una linea che colleghi le due stazioni, facendo passare il tram sia per l’andata che per il ritorno sullo stesso asse. Credo che questo darebbe davvero senso alla cosa e poco importa se per qualche centinaia di metri corrisponda con la progettando metro leggera, ricordiamoci davvero che ammesso che la faranno mai, ci vorranno almeno 20 anni e come ha detto qualcuno, la città non potrebbe permetterselo. Di contro con una linea che mette in comunicazione le due stazioni si darebbe un impulso enorme alla pedonalizzazione del centro storico con la chiusura dell’asse Maqueda- Ruggero Settimo e contribuirebbe davvero a costruire una vera connessione tra le linee.
Se poi questa linea incontrerà sul suo percorso il passante, l’anello e la futura metro leggera MEGLIO…
Sinceramente l’idea di fare un tram in centro non mi piace molto. io Sono più dell’idea che sarebbe meglio coprire altre zone come:
– da svincolo calatafimi a viale delle scienze (secondo me si sta come al solito sottovalutando l’importanza dell’università di Palermo)
– da viale delle scienze a stazione centrale (diventerebbe un’unica linea fino a brancaccio)
– dalla stazione centrale al porto, passando dal lungo mare
Il centro di Palermo non lo toccherei in superficie, è troppo bello per rovinarlo con i pali del tram. (ma questo è un mio gusto personale).
Infine credo che una città debba costruire con un piano e una prospettiva precisa. Se si prevede la metro in centro, allora facciamo il tram nelle zone che rimarrebbero scoperte e che comunque sono zone molto frequentate (università, stazione centrale, lungomare)
non occorre metter pali per la catenaria, ci sonoi ytecnologie che consentono di alimentare il tram senza bisogno di pali, qualche settimana fa sono state pubblicate le foto del tram di Valencia e credetemi Valencia non ha nulla in meno del centro storico di Palermo… solo che è già del tutto priva di auto e magnifici scorci urbani intorno la Cattedrale , la Giralda e Al kazar
bkdagos, dillo ai milanesi che hanno il tram che passa davanti al teatro La Scala o al castello sforzesco. Informarsi prima di parlare sarebbe più saggio.
Il tram caratterizza il nucleo storico di molte città italiane ed europee, smettiamola di dire sciocchezze.
Allo stato attuale nulla si può fare. Il progetto è approvato, finanziato e progettato quindi va bene così, in ogni caso la scelta del tram in viale regione è eccellente.
Detto ciò parlando con il senno del poi la mia idea è la seguente:
L’università non va sottovalutata, considerato che come minimo in viale delle scienze ci sono almeno 6000 persone al giorno tutti i giorni feriali.
I flussi sono enormi sia dalla stazione centrale che da viale regione dove la coda per salire sul ponte di via Basile ogni sacrosanto giorno è immensa. Il tram collegherebbe il centro città (Notarbartolo) con l’università passando per una strada anch’essa densamente abitata come viale regione. La linea li servirebbe tutti coloro che abitano lato monte. Al momento tutte le macchine che vanno all’università sono con una sola persona a bordo con il tram diretto in tanti rinunceranno all’auto e quindi niente traffico mattutino e spostamenti più rapidi. Ovviamente il collegamento deve essere effettuato fino alla stazione centrale il che permetterebbe di smaltire velocemente e comodamente le centinaia di pendolari con valigia a seguito che devono andare alla stazione.
La buona notizia è che tale prolungamento da corso Calatafimi alla stazione centrale passando per via Basile è già stato proposto ed inserito nella programmazione europea 2014-2020 quindi di sicuro lo vedremo realizzato.
Poi, pieno appoggio all’articolo con l’idea proposta. Fortunatamente a Palermo abbiamo strade giganti, incredibilmente ed inutilmente larghe ed il tram calza a pennello.
La mia idea è quella di farlo scendere da via Notarbartolo, e farlo proseguire in linea retta fino alla stazione centrale quindi via Libertà, Politeama, Via Ruggero Settimo, Massimo e via Maqueda.
Parlando di fattibilità tecnica, non ci sono problemi. Da Calatafimi fino alla fine di via Basile il binario deve essere doppio con catenaria per l’alimentazione fino all’inizio di via Basile. Da li in poi niente catenaria e binari separati a destra e sinistra degli alberi (tanto lo spazio c’è). All’altezza di via Lodato il binario deve diventare unico percorrendo corso Tukory sul lato destro (al posto delle strisce blu)
prevedendo però una stazione intermedia a due binari tra via Avolio e via del Vespro dove ora c’è il mercatino abusivo dell’usato.
Riguardo la linea Notarbartolo-stazione centrale a doppio binario fino in via Libertà, poi a singolo binario sulla corsia preferenziale di destra(direzione stazione) fino a piazza Verdi. I bus andrebbero dirottati in via Marchese Ugo (cambio senso di marcia ultimo tratto necessario) e nella corsia parallela di via Libertà, successivamente tutti in via Roma dopo aver svoltato da via E.Amari.
Da piazza Verdi ai quattro canti andrebbe operata la pedonalizzazione definitiva con marciapiedi rialzati ed allargati con tram che passa al centro per poi tornare nella corsia laterale destra fino alla stazione centrale.
Per garantire una frequenza delle vetture buona all’altezza di piazza Croci e Verdi ci vogliono le fermate a doppio binario collocabili con facilità visto lo spazio in abbondanza.
Tutto quanto detto soltanto delimitato con muretti bassi e senza catenaria in modo da ottenere un mezzo di trasporto elegante ed efficiente ma soprattutto ad impatto zero in modo da salvaguardare il centro storico soffocato dallo smog.
Le due linee che ho proposto misurerebbero in totale 3,8 km la Notarbartolo-Centrale via centro città e 4.3 km da Calatafimi alla stazione Centrale quindi 8,1 km di cui nella linea via centro città 3 km a binario singolo e nell’altra 1 km a binario singolo per cui la metà
Un’opera del genere avrebbe costi decisamente inferiori rispetto ai 15 km in corso di realizzazione nonché tempi di cantiere più celeri.
Infine sarebbe necessario realizzare il capolinea alla stazione centrale che si può fare nel futuro terminal bus accanto il binario dieci ( sono nuovamente iniziati i lavori per portarlo a termine) con eventualmente un piccolo deposito convogli al coperto.
Poi ovviamente ci sono mille altri progetti di espansione fattibili fino all’ ex fiera. Alla prossima puntata.
Per tutti, viale Regione é una circonvallazione, non un’area pedonale. La chiusura degli svincoli porterà enormi disagi a chiunque la utilizza senza ripagare con grandi benefici. Una estensione della stessa linea estenderebbe i disagi, in pratica buona parte del traffico verrebbe smistato sulle corsie laterali già sature.
inoltre l’unico modo per farlo arrivare in via Basile sarebbe un semaforo a bloccare viale regione, praticamente un’eresia. Il prolungamento NON é inserito nella programmazione 2014/2020 come sostiene qualcuno, per fortuna direi.
Per quanto riguarda la catenaria, si può avere un sistema con oppure un sistema senza, non entrambi i sistemi in contemporanea perché cambiano i mezzi e la tecnologia. Il progetto delle nostre linee é del 2002/2003, la catenaria era ancora obbligatoria, non avrebbe senso buttare i mezzi e rompere tutte le linee per mettere un terzo binario per togliere qualche palo.
PS, il tratto di viale regione da via Pitré a via Basile ha una densità abitativa bassissima per lo piú concentrata all’altezza di via Palmerino. Questo basta a non giustificare una linea lì
Non è un problema, le vetture attuali si trasferiscono nelle linee in costruzione con catenaria in modo da potenziarle dimezzando le attese previste da 20 a dieci minuti.
Nessuno svincolo verrà chiuso, ne nel tratto attuale ne nel prolungamento proposto semplicemente si lasceranno i varchi aperti.
La necessità della linea è quella di abolire le macchine, non deve essere vista come un’ostacolo ma come un mezzo alternativo che riduce quindi il flusso veicolare.
Non ci abiteranno tante persone, ma tanti usano quella strada, anzi tantissimi visto che è la più trafficata d’Italia dopo la Pontina a Roma quindi perchè non percorrerla col tram al posto delle auto?
Il progetto di prolungamento lungo via Basile è già stato proposto nel lontano 2001 come prosecuzione naturale della linea 3, se prendi i documenti dell’amat di quell’anno lo trovi ben spiegato. Il sindaco ha confermato da poco che il tram andrà oltre e sono al lavoro per il prolungamento infatti è stato inserito nella prossima programmazione europea, sperano di poter continuare già dal 2015 la prosecuzione del cantiere. Se non ci vuoi credere niente ma il progetto preliminare esiste già.
Per passare in via Basile ci vogliono soluzioni innovative, assolutamente possibili. Basta l’esproprio di una fascia di terreno al momento non abitata e non coltivata sul lato destro di viale regione per far salire il tram sul ponte con una curva larga dal raggio non inferiore a 60 gradi, ponte che è largo il doppio del necessario non si capisce per quale strano motivo.
Non sono idee campate in aria ma volontà precise del comune.
qualunque aumento del tram è il benvenuto. specialmente in direzione centro e mare (lungomare e borgate). sarebbe bello parlare con qualche addetto di questi progetti futuri.
il tram in via libertà mi piace molto. perfino in via maqueda, dove i fili darebbero un’aria da città europea.
Cioè? fatemi capire. E’ ancora possibile discutere della linea 3?
Oggi passando dalla laterale dir TP guardavo quegli grandi alberi con cui sono cresciuto.. sono più di cento!
Visto che siamo in tema di sogni, qualcuno aveva proposto di fare un solo binario lato monte, essendo il tram reversibile.
Questo avrebbe alcuni vantaggi:
-metà costi a vantaggio di altre opere
-servirebbe il lato più abitato, emarginato e scollegato
-non sarebbe esclusivo visti i sovrappassi realizzati e brobabili futuri
-minori alberi sacrificati
-impegno della corsia più larga e meno trafficata rispetto al lato mare
– riduzione della velocità delle auto e maggiore sicurezza per i pedoni
Ripeto, ormai i giochi sono fatti. La linea tre verrà come sappiamo senza modifiche ulteriori. Hanno pure predisposto il raccordo che scende da via Leonardo da Vinci e curva verso destra.
[…] Abbiamo già trattato l’argomento, ma vorrei aggiungere qualche riflessione. La linea 3B è di fatto, ad oggi, una linea monca: un singolo binario che attraversa viale Regione sino all’altezza di Corso Calatafimi e poi torna indietro in piazza Einstein. Si dà quasi per scontato che nella prossima programmazione comunitaria 2014/2020 si vorrà prolungare questa linea sino all’Università, come è logico che sia. Tuttavia, trovo decisamente più stimolante l’idea di far passare il tram in centro, percorrendo tutta via Notarbartolo per poi svoltare lungo l’asse Libertà. L’apoteosi sarebbe riuscire a ricongiungere la linea 1 Roccella-Stazione Centrale con la linea 2 in futuro. In tal modo si avrebbe un unico asse di attraversamento della città in corsia protetta, garantendo quindi tempi di attesa brevi, certi e frequenze elevate. […]
[…] http://www.mobilitapalermo.org/mobpa/2013/11/14/tram-in-via-liberta-fra-sogni-e-opportunita/ […]
salve per quanto se ne parla del tram in via Libertà e quel video scioccante di ferrandelli io risponderei così http://www.palermocitynews24.it/tram-lungo-via-liberta-deturperebbe-viale-storico-immagini/