Piovono oltre 50mm di pioggia e come di consueto, i soliti ben noti punti critici ritornano a far parlare di se’ per gli allagamenti. Dai sottopassi di viale Regione Siciliana a corso dei Mille, fino alla fiumara che scorre su via Notarbartolo.
Vero è che una quantità notevole di pioggia (oltre i 50mm) in poco meno di un’ora crea problemi ovunque e non è di certo un’esclusiva di Palermo, ma è giusto pretendere notizie circa i vari progetti di rifacimento della rete fognaria e collettori, ma anche sugli impianti di sollevamento dei vari sottopassi, molti dei quali tutt’ora guasti. Parliamoci chiaramente: pulire i tombini non basta. Agli Assessori Bazzi e Giuffrè rivolgiamo questi quesiti e pretendiamo risposte e interventi certi, perché non possiamo più attendere.
Qui pubblichiamo le immagini di una zona a molti sconosciuta, la via Pietro Calandra dove accogliamo il grido d’allarme lanciato dai residenti.
Buonasera, sono Giuseppe Schiraldi, residente in via Piero della Francesca. Oggi pomeriggio a causa del nubifragio su Palermo, più di 600 persone, come me residenti nella zona sono rimaste bloccate senza via d’uscita a causa dell’allagamento nel sottopasso di Via Pietro Calandra (lato monte autostrada Palermo-Mazara del Vallo. L’acqua alta nel punto più alto 1,50m ha inghiottito letteralmente la macchina che vedete nella foto.
La situazione che si presentava davanti ai miei occhi era un lago artificiale di immondizia galleggiante. Tengo a precisare che la via Pietro Calandra è una strada-bretella che si estende parallela all’autostrada e collega Sferracavallo con Tommaso Natale. Ebbene anche lato Sferracavallo un allagamento leggermente di dimensioni inferiori bloccava il transito. Mi chiedo ..ma in queste ore se avessimo bisogno di un ambulanza in caso di malore di uno dei 600 e passa residenti in zona, il comune in caso di conseguenze gravi dovrebbe risarcire …e qui mi fermo .. Noi paghiamo la tares come tutti, e questo è il risultato.. E’ da anni che quando piove a causa sia del sistema fognario insufficiente che dell’inciviltà di taluni che buttano l’immondizia per terra a circa 200 metri dal citato sottopasso si crea un tappo e la zona diventa un”lager” senza uscita.Spero che mobilita palermo pubblichi questa lettera e che dia voce a più di 600 abitanti di questa magnifica e impeccabile città della cultura !!! grazie
Giuseppe Schiraldi
grazie
Si devono costruire strade nuove o basta pulire? Progetti sbagliati alla nascita?
ps. Non dimenticate questa di alluvione a Palermo! – http://www.caliaesemenza.it/2012/09/18/alluvione-a-palermo-21-23-febbraio-1931/
io introdurrei nelle scuole il corso di sommozzatori obbligatorio
Progetti sbagliati in quanto il sistema fognario non è adeguato, servono le pompe sommerse che si attivano in caso di bisogno ed è inutile dirlo perché funzioni non deve esserci nemmeno un rifiuto per strada.
Manca il collettore sud-est
Ragazzi non ci sono risposte da dare: queste persone si devono dimettere. In qualsiasi posto civile chi non sa fare il proprio lavoro si deve dimettere e se non ha la dignità per farlo va cacciata. Almeno il viale regione siciliana deve essere perfetto, invece impraticabile persino quello. E abbiamo non so quante migliaia di dipendenti pubblici, non mi dite che mancano i fondi o le forze, non manca proprio niente tranne dei dirigenti capaci ed è evidente che gli assessori in questione devono andare a casa subito.
Da palermitano mi sento umiliato
A parte i consueti problemi fognari questa volta la cosa è stata molto grave e nemmeno un impianto nuovo di zecca poteva risolvere la cosa.
http://www.mondopalermo.it/palermo-maltempo-violento-temporale-0mette-ginocchio-palermo-citta-sottacqua-15foto/
L’articolo esprime con relative foto la gravità dell’accaduto cominciando da viale regione le cui parti sotto il livello stradale sono diventate una piscina pubblica e poi una foto sconfortante, ovvero quella del tram interamente sommerso nonostante l’impianto fognario dedicato di ultimissima generazione.
è sempre la solita storia ogni autunno! problemi infrastrutturali GRAVI di fondo e incapacità nella gestione delle emergenze
Mi sento di sottoscrivere ogni vostra parola. La questione di fondo però è un’altra e credo che peppe2994 l’abbia centrata in pieno: l’immondizia, la sporcizia e la spazzatura. Si possono fare fogne nuove, collettori, scarichi e tubature di ultima generazione, ma se c’è sporcizia di qualsiasi tipo, anche organico, s’intasa tutto e queste sono le conseguenze. Questo deriva da una mancanza basilare di igiene pubblica e tutti sappiamo di chi è la colpa.
Per non parlare delle tonnellate di aghi di pino in viale regione. E’ per quelli che si intasano i tombini e l’acqua oggi è arrivata ad un metro e passa di altezza.
In una città normale è prevista la pulizia della strada con gli appositi macchinari automatici. Io ne ho visto solo uno che gira in maniera perpetua alla stazione centrale praticamente ogni giorno, non si capisce bene a che scopo visto che passa sempre negli stessi punti.
Per il comune servizio di igiene pubblica significa svuotare i contenitori il che è assurdo perchè è la minima parte del lavoro. Altrettanto fondamentale è il servizio capillare di raccolta differenziata, svuotamento cestini (abbandonati al proprio destino soprattutto in periferia), pulizia strade e smaltimento erbacce insieme ad una squadra FISSA di giardinieri che intervengono solo ed esclusivamente su segnalazione dei residenti in modo da essere sicuri di intervenire ovunque.
Sono cose davvero banali da organizzare e da eseguire, di una semplicità disarmante. Il motivo per cui tali cose non avvengono è un mistero come altrettanto misterioso è che fine fanno i soldi della tares che dovrebbe essere la più facile da gestire visto che in teoria copre gli interi costi del servizio nettezza urbana. Al momento pagniamo per non ricevere alcun servizio che vada oltre al minimo sindacale, anzi al minimo sindacale non ci si arriva nemmeno.
Andate a Milano o in qualunque altra città d’Italia dove per esempio il servizio di pulizia strade viene effettuato la notte per annullare il disagio in giorni prestabiliti con tanto di cartelli affissi ed arrivato il momento di pulire arrivano anche i carri attrezzi per portare via tutte le auto parcheggiate che hanno ignorato il giorno della pulizia della strada interessata.
Qui non funziona nulla, dalla cosa più banale. Figuriamoci come si possano mai intraprendere complesse strategie di sviluppo…
Ho letto il maxi dossier per diventare capitale della cultura 2019 e viene soltanto da ridere con tutti i progetti illustrati che sono oltre la fantascienza in questa città.
Sicuramente la nostra citta’ e’ carente di infrastrutture di ogni tipo, da strade di collegamento all’aeroporto, ai collettori fognari etc.
Ma Signori, guardate la sporcizia che resta a galla, quanti di questi tombini erano gia’ otturati (mi chiedo da quanti secoli non si puliscano) o quanta sporcizia esce dagli stessi a seguito della portata d’acqua. Ieri i tombini schizzavano come nulla, segno anche della scarsissima capacita’ del nostro sistema di incanalamento delle acque.
Siamo a mare in tutto, nel vero senso della parola.
Ho visto le immagini scattate e pubblicate in vari quotidiani on line relativamente al nubifragio di giorno 6 ottobre u.s.. Oltre ai disagi procurati, daranno mai risarcite le vittime dei danni arrecati alle autovetture? E relativamente all’incolumità pubblica, a seguito di queste continue bombe d’acqua che si abbattono a Palermo, e ai Tombini sempre intasati, chi ne risponderà?
Tutte le persone danneggiate devono fare causa al comune e verranno risarcite