Palermo è la quinta città più trafficata al mondo, secondo quanto riportato da una ricerca della Tom Tom pubblicata qualche giorno fa. Finalmente abbiamo un primato per definirci “international”, sebbene come al solito negativamente. Dopo il record di strada urbana più trafficata e inquinata di Italia, ottenuto prima da via Maqueda e in seguito da viale Regione Siciliana, possiamo vantare un nuovo record, addirittura mondiale!
Ma Palermo è prima di tutto capitale mondiale dello squallore e della mala amministrazione. In nessun posto al mondo credo sia possibile trovare un luogo amministrato peggio, sia gettando un occhio al passato, che al presente e, probabilmente, al futuro. Ce la giochiamo forse con Città Juarez in Messico, ma lì il sindaco è dovuto letteralmente fuggire dichiarando che la città è in mano ai narcos e che non ci sono le condizioni per garantire la sicurezza per la vita dei suoi abitanti.
Quello che però fa riflettere, è che le prime quattro città in questa graduatoria poco nobile, sono tutte città altamente industrializzate, poli indiscussi del business dei rispettivi paesi: Mosca, Istanbul, Varsavia, Marsiglia. Parliamo di città dotate di ogni sorta di infastruttura possibile e inimmaginabile, con aeroporti trafficati, tangenziali, estese reti di metropolitana (Mosca ha una delle metropolitane più estese al mondo con 12 linee, 300 km totali e 182 stazioni), sistemi di trasporto pubblico avanzati, centri finanziari, etc. Palermo cos’ha di tutto ciò? Nulla. Industrie? Zero. Polo turistico? Un potenziale sfruttato al di sotto dello zero assoluto.
Palermo è trafficata perché non esistono politiche a supporto della mobilità. E’ stata lasciata al totale abbandono, da sempre. Nessun piano per il traffico, trasporto pubblico pietoso, nessun controllo del territorio, ridicoli piani per la ciclopedonalità, mancanza di infastrutture, e chi più ne ha più ne metta.
Palermo non è trafficata per cause imputabili all’assunzione di un ruolo rilevante sotto il profilo economico, Palermo è trafficata per abbandono totale da parte di chi dovrebbe amministrarla, e questo rende il dato fornito dalla Tom Tom ancora più grave di quello che sembra! Palermo è capitale mondiale dell’assenza di governo del territorio. E con tutti questi problemi sul piatto, si continua a parlare di come salvare il carrozzone politico della Gesip.
Voglio riportare un aneddoto raccontatoci da un nostro amico del corpo di Polizia Municipale, che mi ha fatto riflettere particolarmente:
“una volta ci recammo dalle parti del cinema Fiamma su segnalazione di alcuni cittadini che non riuscivano a uscire con la propria macchina perché della gente aveva parcheggiato in una zona dove non era consentita la sosta. Cominciai ad elevare verbali, sino a quando un automobilista mi fece notare che non c’era alcun cartello ad indicare che non si poteva sostare lì. Controllai, ed effettivamente era così, ma non perché il cartello non ci fosse, ma perché gli operai del cantiere lì a fianco semplicemente lo avevano buttato a terra in quanto dava fastidio ai mezzi che dovevano entrare e uscire. Chiesi dove fosse il capocantiere per elevare una contravvenzione, dopo un po’ di storie mi si presentò questo tizio che nel panico mi promise di rimettere il cartello al suo posto e mi consegnò pure la documentazione del cantiere, sebbene non l’avessi richiesta. Notammo che in quella documentazione c’era qualcosa che non andava. L’appalto, sebbene fosse pubblico, era stato affidato direttamente, come si fa tra privati (Licitazione Privata). Effettuando ulteriori controlli scoprimmo che quell’anomalia, per assurdo, era perfettamente legale. Era legale per il semplice fatto che era stata firmata dall’allora presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi un’ordinanza (n°001) attraverso la quale veniva conferita all’allora sindaco Diego Cammarata la qualifica di commissario straordinario per i problemi del traffico. Le ultime pagine di tale ordinanza consentivano al sindaco di agire in deroga alle leggi sugli appalti pubblici. Cosa c’entrino gli appalti pubblici col traffico non lo so. Immaginate però un porco“.
Ed io: “come scusa? un porco?”
Lui: “si, immaginate un porco al centro di questa sala. Un porco! Lurido, con le moschette che gli ronzano attorno e tutto quanto. Ora, se tu vedi un porco al centro di questa sala ordinata, ben arredata, dove tutto è al suo posto…il primo che entra nella stanza esclamerà “ma che è sta cosa?!”. Se invece attorno al porco c’è una stalla fetida, con le mura crepate, piena di letame e maleodorante, il porco si mimetizza perfettamente nell’ambiente e nessuno lo noterà, o se lo noterà comunque non si scandalizzerà. Palermo è così. Quando tu passi tutto il giorno in mezzo al traffico, nervoso, respirando porcherie, preoccupandoti per tutti i problemi tuoi e di questa città, figurati chi andrà a notare che esiste un cantiere non in regola, o qualsiasi altra schifezza ci circonda senza che neanche lo sappiamo”.
Ecco centrato il punto. Non è una questione di mancanza di soldi, di problemi culturali, di arretratezza economica e quant’altro. Almeno non totalmente. Qui il problema è di volontà politica. Si mantiene questa città nel caos per poter agire indisturbati e non violare i preziosi equilibri che si sono instaurati alle nostre spalle.
Dietro ogni stortura di questa città ci sono interessi che non si parano davanti ai nostri occhi, ma sui quali la città poggia come fossero pilastri. Solo che il terreno sul quale è stata costruita questa casa è instabile, fangoso. Così la casa affonda, e continua ad affondare senza che nessuno voglia far nulla.
Palermo è caos organizzato. Equilibrio all’interno dell’anarchia assoluta. Razionalizzazione dell’illogico. Architettazione dell’irrazionale. In questo perverso gioco di scacchi, i cittadini sono soltanto pedine mandate verso il martirio, sino a quando non inizieranno a guardarsi le spalle…
Credo che abbiamo anche un primato assurdo anche in tema di corsie preferenziali.. Pubblicato qualche anno fa su Rosalio..
Questo primato stride con il totale disinteresse di tutte le pubbliche amministrazione di questa città verso politiche di mobilità. Chiunque penserebbe che, visto il primato, la soluzione di questo problema sia al primo posto tra i pensieri di una qualsiasi amministrazione comunale, invece si vive come se il problema davvero non esistesse. Allucinante!
Complimenti per questo articolo giornalistico che rispecchia in pieno la realtà palermitana. Ma nonostante ciò dobbiamo combattere contro l’indifferenza unanime dei cittadini, contro tutti quei “e và ben, che ci puoi fare”. Si può fare, basta crederci, e partire dall’esempio di tutti quei cittadini che vogliono una Palermo diversa, una Palermo civile.
Tutto condivisibile e allarmante.
Il Caos genera anarchia, cela le illegalità, permette ai prepotenti di dettare legge, governare. La mafia può controllare meglio il territorio, la munnizza sparsa qui e la di permette di avere poter straordinari su questioni di rifiuti (fiumi di denaro), ti consente di buttare rifiuti tossici dove vuoi senza che nessuno se ne accorga. Un bidone qui e li non te lo nota nessuno…
Palermo e’ amministrata oggi come ieri da gente che si muove bene nel caos, lo sa sfruttare per far fruttare i suoi interessi. Il caos Gesip se risolto con un lavoro a queste persone porterà consensi ad Orlando, uno dei sindaci più amati d’Italia, nonostante la sua amministrazione fallimentare.
Pedonalizzazioni, turismo, traffico, mobilità. Solo su questi temi dovrebbe essere mandato via immediatamente.
vorrei che si avesse più rispetto per i maiali….
C’è veramente da chiedersi cosa facciano gli amministratori.L’unico momento in cui davvero si nota che si impegnano è durante la campagna elettorale quando imbrattano e riempiono la città di manifesti elettorali.
mi sembra ieri quando circa 5 anni fà ascoltavo a rgs l’ assessore al traffico tinervia che diceva che il put era pronto. e come non ricordara le ztl bocciate dal tar causa assenza del put.