Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa del Comitato Pendolari Siciliani circa la recente firma del contratto strategico fra Regione e Ferrovie.
Non comprendiamo le scelte che, il sindaco dei siciliani Crocetta e l’assessore ai trasporti e alla mobilità Bartolotta, hanno intrapreso. Anziché chiudere definitivamente il capitolo sul trasporto ferroviario sottoscrivendo con Trenitalia il Contratto di servizio, assicurando così ai Siciliani quanto gli spetterebbe di diritto, hanno pensato bene di sottoscrivere il contratto sugli interventi strategici per le infrastrutture siciliane con Rete Ferroviaria Italiana, non tenendo conto che la priorità era garantire e salvaguardare il trasporto ferroviario. Di certo loro non la pensano così!
Con l’attuazione dei Decreti Legislativi 422/97 e 400/99), il trasporto regionale e locale diviene competenza esclusiva delle regioni. Sono queste ultime a scegliere un concessionario, anche con gara d’appalto europea, ed erogare ogni anno i contributi per il servizio universale. A tutto questo fanno eccezione le Regioni a statuto speciale (Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia) che hanno rifiutato di ricevere il trasferimento di competenze. Di conseguenza i servizi ferroviari di queste Regioni sono rimasti di competenza diretta dello Stato.
Quasi tutti i contratti di servizio sono stati sottoscritti a Roma il 7 settembre 2009 con affidamento diretto a Trenitalia ed alcuni a seguito di gara europea. Da un comunicato della Regione Sicilia del 13 settembre 2011 apprendiamo che la giunta regionale aveva dato il via libera all’Accordo di programma con il Ministero che, di fatto, spianava la strada alla sottoscrizione del Contratto di servizio con Trenitalia. Ma ciò non è ancora avvenuto. Tale sottoscrizione avrebbe consentito alla Regione Sicilia di attuare una programmazione dei servizi più vicina alle reali esigenze dell’utenza e del territorio.
Trenitalia, con la sua Divisione Passeggeri Regionale, fornisce il servizio di trasporto ferroviario regionale su tutto il territorio italiano. Le Regioni decidono quali e quanti servizi intendono acquistare, stipulando con Trenitalia un vero e proprio contratto, della durata di 6 anni ulteriormente rinnovabili per altri 6. Con il contratto si definisce la Carta dei Servizi, un sistema di valutazione e monitoraggio della qualità dei servizi.
In ogni caso sono le Regioni a stabilire i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti, e a fissare nei contratti di servizio i livelli minimi di qualità (puntualità, pulizia, informazioni, ecc.) che il gestore deve erogare. Se tali obiettivi non vengono raggiunti, la Regione applica delle penali, detraendo tale importo dal corrispettivo che deve pagare a Trenitalia. Le penali sono utilizzate da molte regioni come strumento a favore dei pendolari abbonati, trasformando le risorse decurtate in sconti sugli abbonamenti futuri.
Giosuè Malaponti – Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani
Se non ho capito male, senza contratto Trenitalia fa quello che vuole e dobbiamo ringraziarla che qualche treno circoli ancora.
Senza contratto di servizio e ingenti risorse da parte di stato e regione non si potrà ammodernare il parco rotabili ergo non si potranno aggiungere nuove corse, anzi’ bisognerà tagliare, dato che il materiale rotabile più vecchio prima o poi andrà dismesso.
Il problema comunque è molto più complesso. Prima di tutto va detto che la regione Siciliana ha rifiutato anni fa la competenza del trasporto ferroviario locale(è assurdo lo so). Motivo per cui prima di tutto vanno trasferite le competenza dallo stato alla regione. Dopo di ché si sigla il contratto di servizio tra regione e Trenitalia. Ma non basta siglare il contratto di servizio. La regione deve aggiungere delle sue risorse. In Lombardia si sono fatti passi avanti importanti soprattutto da un punto di vista di frequenze e rinnovo del parco rotabili. Ma questo è avvenuto perché negli ultimi 15 anni gli investimenti della regione in questione sul trasporto ferroviario locale, sono stati ingenti.
Ricordo nel 1999, Palermo – Ragusa in treno, cambio a CL, poi a Gela, tempo di viaggio 8 ore e 30!!!!
Fin quando su questa tratta non si scenderà a 5 ore, non sarò soddisfatto!!!