Si è svolta stamani a Villa Niscemi la conferenza stampa di presentazione del gruppo di lavoro che si occuperà della questione Rom a Palermo. All’incontro con i giornalisti erano presenti il Sindaco Leoluca Orlando, l’Assessore alla Partecipazione e alla Migrazione, Giusto Catania, l’Assessore alla Cittadinanza Sociale, Agnese Ciulla e i tre componenti del gruppo, la dott.ssa Giulia Veca, la dott.ssa Clelia Bartoli e il dott. Michele Mannoia. Questi tre esperti in diritti umani, mediazione culturale e sociologia con una specifica esperienza legata a questa tematica, sono stati incaricati dall’Amministrazione, a titolo gratuito, di elaborare uno studio esplorativo di tipo politico e sociale sugli aspetti legati alla presenza di questa comunità a Palermo.
L’intento è quello di promuovere la loro partecipazione alla vita attiva della città e un loro più naturale inserimento nel contesto cittadino. A tal fine gli esperti si avvarranno della collaborazione con altri soggetti, istituzionali e non, impegnati a vario titolo sul fronte delle politiche e delle azioni nei confronti del popolo Romanì, di contatti personali e incontri con i Presidenti e i Consigli di Circoscrizione, i funzionari delle Forze dell’Ordine, gli esponenti dei Comitati di cittadini che a vario titolo si sono occupati della presenza delle comunità Rom in città, attingendo anche ad altre importanti risorse come tavoli tematici, assemblee e consulte di circoscrizione.
L’indirizzo mail del gruppo di lavoro è: [email protected]
“Vorrei dire grazie ai Rom per avere scelto di vivere nella nostra città – ha dichiarato il Sindaco Orlando, durante l’incontro – così come dico grazie ai palermitani che sono nati a Palermo e che scelgono di restare a Palermo. Questo grazie, però, se non vuole essere rituale deve essere accompagnato da parte dell’Amministrazione comunale da una serie di azioni volte a rendere la nostra città non soltanto viva, ma soprattutto vivibile per tutte le identità e le diverse culture presenti, applicando il principio che era proprio dei coloni nord americani quando sbarcarono sulle coste dell’Atlantico “essere diversi è essere uguali“.
È questo il senso complessivo dell’attenzione che noi vogliamo prestare alla presenza dei Rom nella nostra città: affrontare il tema della presenza dei Rom secondo la duplice logica dell’emergenza e del progetto. L’emergenza è legata alle condizioni igieniche minime nelle quali loro vivono e devono essere loro garantite. Mentre il progetto nasce da una conoscenza vera della realtà e ha bisogno di esperti: persone cioè che conoscono le caratteristiche identitarie della comunità Rom e le loro esigenze. La nostra – ha concluso – è un’operazione di conoscenza che mira a tener conto ed avere rispetto della diversità”.
“Su questa materia ci stiamo avvalendo della collaborazione di questi tre esperti perchè vogliamo conoscere e capire la complessità della questione – ha dichiarato l’Assessore Catania -. Spesso ci sono generalizzazioni, stereotipi. Emblematico quello che è avvenuto qualche giorno fa quando si è urlato al rischio di un nuovo accampamento al Foro italico e dopo si è scoperto che erano solo dei turisti spagnoli in visita nella nostra città. Noi vogliamo affrontare la questione seriamente, partendo dai dati sulla composizione numerica della comunità Rom, le cittadinanze presenti, la nazionalità di queste persone, il loro status giuridico. Una complessità della questione che oltre ad essere culturale è sociale, antropologica, storica e deve essere affrontata senza schematismi, senza stereotipi e senza smanie propagandistiche.
Per questa ragione – ha concluso Catania – sarà programmata tutta una serie di attività. Il primo incontro lo faremo il 21 marzo presso la Scuola De Gasperi che abbiamo individuato come sede operativa dell’attività di questo gruppo di lavoro”.
“Stiamo provando a costruire un modo diverso di approcciarci non al problema, ma al tema – ha precisato l’Assessore Ciulla – perchè se viviamo la nostra città soltanto con la visione di voler risolvere i problemi, credo che il rischio forte sia quello di affogare nelle emergenze. Il lavoro che ci apprestiamo a fare è quello di costruire una cornice all’interno della quale si abbia chiarezza delle specificità delle persone, uomini, donne, bambini e bambine Rom che vivono qui. Non sono tutti uguali e non hanno tutti gli stessi problemi. Questo aspetto è legato ai Rom, ma anche a tutti i fenomeni di migrazione che abitano nella nostra città. Questo primo passo, infatti, si inserisce in una logica più grande: come l’accoglienza delle diverse comunità, a volte migranti e a volte stanziali, può essere vissuta a Palermo. Dobbiamo cercare di evitare che si attivi una guerra tra poveri – conclude – nella quale ognuno vuole rappresentare il proprio disagio, la propria fragilità, contestando le altre”.
d’accordo sull’integrazione. sarebbe bello capire se i rom resteranno lì in quelle condizioni, o se saranno dati loro degli appartamenti in città. con un po’ di egoismo mi piacerebbe che quell’area fosse recuperata come case rocca, e che i rom abbiano una sistemazione più dignitosa.
@punteruolorosso sono d’accordo con te al 100%. Ogni volta che faccio quella strada penso a quanto sarebbe bello abbattere il muro che vieta la vista del verde della Favorita fino a Villa Niscemi.
non so…questo tipo di studi mi lasciano veramente perplesso!
i rom non vogliono essere studiati, non vogliono integrarsi perchè significherebbe vivere nella legalità (ed intendo pagare tasse e roba simile)
Se fossi al posto della nostra amministrazione non perderei tempo inutile ma mi concentrerei sulla riqualificazione e sull’integrazione della periferia e della gente che vive nei quartieri periferici e non sulla gente che vive a spese nostre e dopo un pò migra lasciando solo degrado e sporcizia.
Il mio non è e non vuole essere un discorso razzista, voglio sottolinearlo. E’ una considerazione personalissima.
No io sono d’accordo bacillino80, ben venga un progetto per la regolarizzazione dei rom ma, senza ipocrisie, sappiamo tutti che a Palermo ci sono zone altamente degradate, quartieri fortemente disagiati, ebbene, non spetterebbe a queste “nostre” realtà la priorità delle attenzioni amministrative? P.S. mi associo allo sdegno che provate quando passate dal campo nomadi della Favorita, spero che si riesca a recuperarlo al più presto.
Non c’è nulla da studiare e nulla su cui lavorare.. c’è solo da eliminare riconsegnando il parco alla città PUNTO!
Sizilianisch concordo PIENAMENTE !
Selladelmondo e Sizilianisch, il pensiero è lo stesso.
I rom sono un problema secolare.. ho il forte sospetto che non si risolverà niente ma TANTO DI CAPPELLO a questa iniziativa GRATUITA e raccomando al Sindaco di farla restare gratuita.. qualora volessero investirci soldi saranno solo soldi sprecati che finiranno in parte dentro la pancia dei rom e in parte nelle tasche dei tre professionisti che si occuperanno dell’integrazione!
MarcoC pure i razzisti sono un problema secolare. Non ti dico come mi appari.