In realtà non ve ne siete resi conto ma la crisi non c’è, così come non ci sono problemi. E’ tutta una farneticazione, un’invenzione dei giornali.
I comuni vivono sugli allori, le città sono fiorenti e la disoccupazione è ai minimi storici. I bilanci comunali presentano sempre il segno più, le strade sono sgombre dal traffico e ci si muove a piedi e sui mezzi pubblici.
Poi mi sveglio.
L’immondizia ci sovrasta e molti giovani lavorano ai call center a 200€ al mese. Le strade sono piene di buche e le pensiline dell’Amat sono distrutte, sporche e abbandonate.
Quando piove serve una barca per spostarsi, tante aziende chiudono e centinaia di lavoratori bloccano perennemente piazza Indipendenza per riavere il proprio posto di lavoro. La Fiat ci saluta, migliaia di lavoratori rimangono in mezzo alla strada, decine e decine di riunioni parlamentari non partoriscono nemmeno il topolino.
Mi capita di accendere la tv e udire personaggi che si impegnano a risolvere tutti i problemi, che garantiscono impegno e dedizione.
Ah, a proposito di Amat… nemmeno 8 mesi fa si insediava la nuova amministrazione comunale che ovviamente annunciava una svolta rispetto al passato. E come consuetudine nominava dirigenti per ogni singola poltrona fosse libera nel territorio comunale.
Le parole davanti ai microfoni mi fanno pensare che forse è la volta buona, che abbiamo toccato il fondo e che a questo giro siano stati scelti dei professionisti che hanno a cuore la mia città e che si impegneranno a fare qualcosa di buono per Palermo, che ne ha tanto bisogno.
Ettore è uno di loro. Dall’Amat non trapela più nulla, forse si sono chiusi negli uffici di via Roccazzo per impegnarsi veramente a risolvere i problemi. Finalmente qualcuno ha un pizzico di sensibilità e capisce che bisogna darci dentro, altrimenti non se ne esce fuori.
Ettore Artioli, neo presidente dell’Amat, invece si tira indietro. A pochi mesi dalla sua nomina si è già dimesso. Si è dimesso perchè?
Forse l’Amat cova qualche bella “patata bollente”? Formalmente Artioli lascia l’Amat e la sua presidenza per candidarsi alle elezioni del prossimo febbraio. Elezioni già note ai tempi della sua nomina.
Un dirigente di un’azienda importante come quella del servizio di trasporto pubblico lascia per candidarsi. Alla faccia dell’impegno per la città. L’azienda rimarrà in mano a due componenti del cda, quasi sicuramente si ripartirà da capo con una nuova nomina.
Alla faccia della continuità di programma e di progetto.
Leggo i complimenti del sindaco Orlando ad Artioli, per la “sensibilità” mostrata sulla vicenda, dimettendosi ancor prima della presentazione delle liste.
No caro sindaco , la sensibilità verso la città e verso l’incarico che aveva ricevuto nei confronti della collettività dove la mettiamo? Un lavoro preso in estate e già abbandonato per ambire a glorie politiche.
Speriamo che in questi pochi mesi di mandato sia stato fatto qualcosa di utile e produttivo per l’azienda e per il servizio in generale, che possa essere ripreso e continuato dal suo successore.
A nome della città, grazie!
complimenti ad Artioli. Lesto a fare le valigie tanto quanto a prendersi incarico e stipendio. Palermo nel frattempo resta sempre qui coi suoi problemi. E io pago
io non ci vedo nulla di strano.. per lavoro andava in giro con una 850 special.. ora gli propongono una giulietta.. ma cu e’ stu fissa??? chissa cosa avra visto ‘lla dentro… certo un po schettino lo e’..
A mio modesto parere queste cose ci saranno sempre se non ci si libera totalmente di una classe dirigenziale che vede nella politica lo sbocco naturale della propria carriera.
Le nomine sono politiche, gente assolutamente incapace si ritrova ad amministrare spesso in modo clientelare aziende con centinaia di dipendenti.
Non è forse il caso specifico, tuttavia qui si evidenzia come fare politica equivalga al raggiungimento di obiettivi personali.
Non mi interessa se Artioli aveva preannunciato la sua candidatura: o non accetti l’incarico, o non lo nomini.
Ollanno, u papà, e’ anch’egli espressione di un modo di fare politica inefficace e purtroppo controproducente per la nostra città.
Solo ieri lo scandalo degli iPhone e le pseudo smentite vendute come malintesi.
Si sente parlare solo di nomine qui è li, di Gesip e di rivoluzione nella municipale, che come scritto qui in precedenza non è mai avvenuta.
È’ una vergogna. Ho poco più di trent’anni e da almeno venti sento parlare della stessa gente.
Io credo che sia ingeneroso parlare del Dott.re Artioli in questi termini, io credo che che si sia ben distinto per il lavoro svolto prima all’AMIA e adesso all’AMAT. Se poi le sue aspettative professionali e professionali lo spingano a tentare l’avventura in Parlamento, credo che anche li farà valere le sue capacità. I veri disastri all’AMIA e AMAT li hanno fatti la banda Bassotti del Sindaco Cammarata, basta leggere gli ultimi bilanci. Volevo aggiungere una cosa, scusate lo sfogo, sono appena rientrato da Palermo, e devo dire che lo spettacolo che ho trovato in città e sopratutto in provincia Capaci, Isola, Carini, Cinisi e Terrasini era davvero raccapricciante… E’ possibile rassegnarsi a tanto schifo?