(Sala Suite “The Space Cinema” – foto di milanospia.it)
Ecco un elenco riepilogativo sui “numeri” che il nuovo multisala The Space Cinema porterà, una volta che sarà terminata la sua costruzione nell’area dell’ex fabbrica Coca Cola a Partanna-Mondello, prevista per settembre 2013.
– 15 milioni di euro d’investimento
– 70/80 nuovi posti di lavoro
– 11 sale completamente digitalizzate
– 1 sala suite da oltre 30 poltrone recrinabili, bar privato e pranzo a buffet
– Offerta alternativa: concerti, eventi sportivi, opere, balletti, eventi culturali
– 3000 spettatori
– Ristorazione
– Sale gioco
Quando si investe sul territorio è sempre un bene. Bisogna solo capire a) se i 70/80 posti di lavoro saranno ad appannaggio dei “soliti noti” un po’ come avvenuto nei vari centri commerciali b) se questi saranno comunque sottopagati e c) quanto potranno durare poltrone così belle come quelle presenti nella foto…
Penso che le poltrone della foto, essendo quelle della sala suite, saranno sorvegliate per benino dagli addetti, sono daccordo , sul fatto che comunque un investimento del genere può solo essere positivo per le città, indipendentemente da chi saranno gli assunti, e solo attraendo investimenti che si può’ innescare un circolo virtuoso.
sale gioco, ossia bingo slot machine e altre porcate del genere!? è un’offesa a quello che ha rappresentato dalla sua nascita ad oggi il cinema!! -___-
si sa niente invece delle poltrone delle altre sale? quante persone potranno ospitare le singole sale? grandezza dello schermo e qualità? impianto audio? impianto 3d?… insomma, qui si è felici solo con cibo e gratta e vinci!?!?!?…
raggiungibile solo in macchina.
chissà perché non fanno una cosa del genere in centro o nelle borgate, ma in autostrada.
penso alla galleria delle vittorie di via maqueda.
@punteruolososso Una Multisala in centro? In centro ci sono già i piccoli cinema, che quando chiuderanno tutti sarà sempre troppo tardi, gestiti male (nella migliore delle ipotesi) e dalla mafia (nella peggiore delle ipotesi). Ma ti immagini 3000 persone alla Galleria delle Vittorie (bellissimo posto in completa decadenza sic!)? Mille automobili dove le posteggi in via Maqueda? Ah già possiamo andarci a piedi, o in autobus oppure in bici … sì certo a mezzanotte nella nostra Palermo.
@Faber per sale gioco si intende le classiche sale gioco dove andavamo a giocare da bambini: tavoli da biliardo, videogames, popcorn! Sempre con sti allarmismi 😀
blackmorpheus Hai ragione, inutili allarmismi, che derivano sopratutto dalla paura che a Palermo si possa pensare di fare cose normali, credo come te che si tratti di sale videogiochi e credo che il progetto sia davvero valido sotto tutti i punti di vista. Credo inoltre che se davvero si volesse recuperare le sale del centro, si potrebbero utilizzare come cine teatri. Mi ricordo quando andai invitato al Maurizio Costanzo show, il teatro Parioli era un vecchio cinema che lo stesso Costanzo, compro’, riadatto’ e messa su una casa di produzione, comincio’ a produrre e vendere programmi. Mi chiedo cosa vieterebbe la stessa cosa a Palermo. Siamo davvero anni luce indietro.
Secondo voi, un luogo di questo, dove potrebbero esibirsi artisti siciliani, e non sono pochi… Ficarra e Picone, Teresa Mannino, Mago Forest, Antonio Albanese… per fare il loro mestiere sono dovuti andare a Milano e Roma…. Ma perché????
@Marco
Per quel che si vede all’estero, le mega sale si trovano spesso in citta’. L’edificio e’ provvisto di parcheggi sotterranei o esterni, il cui costo e’ incluso nel biglietto.
Queste multi-sale sono spesso raggiungibili con i mezzi pubblici.
Circa la location, non e’ male. In ogni caso e’ pur vero che per raggiungerla credo che non esistano mezzi adeguati, soprattutto nei festivi e negli orari serali.
Ben vengano queste iniziative. E cerchiamo di essere ottimisti sui posti di lavoro. Io piuttosto verificherei che i contratti e gli orari di lavoro di coloro che lavorano nei CC. Ho sentito di persone che pur di avere il posto “si pagano i contributi”, restituendo cash dalla busta paga, e/o lavorano 12 ore al giorno.
Che almeno queste mega strutture portino ad una regolarizzazione vera del mercato del lavoro…
@Luca appunto all’estero. Ci sarà un motivo per cui Ucicinemas e Space Cinema preferiscono investire in queste tipologie di strutture situate nelle periferie. Sono velocemente raggiungibili dagli svincoli autostradali (nel caso del Forum il Comune sta facendo pena) e gli ampi parcheggi consentono di arrivare puntuali all’inizio degli spettacoli.
Informazioni sul reclutamento? Io ho già lavorato per il The Space di Bologna e sono molto interessato…
@ punteruolorosso, la Galleria delle Vittorie di via Maqueda andrebbe certamente recuperata ma farne un cinema sarebbe riduttivo e svilente. Ha un potenziale molto più alto. Speriamo che un giorno qualcuno se ne preoccupi.
X cirasadesigner
ma perchè scrivete sempre che a Palermo non si muove nulla?? Hai mai sentito parlare del Teatro Jolly nato da pochissimo che ospita artisti siciliani?? Le cose si muovono e dobbiamo anzi incoraggiare chi fa queste iniziative invece di scrivere sempre che a palermo nonsi muove nulla
@blackmorpheus, sono contento di questa smentita! 😀
ipotizzavo già il peggio vista la moda dei bingo e l’andazzo degli ultimi mesi in Italia [vedi solo gli spot in tv], specialmente a Palermo dove sono nate da ieri ad oggi tantissime nuove sale giochi di tipo bingo, slotmachine, macchinette mangiasoldi & co! 😉
lo ripeterò sempre: ben venga qualsiasi cosa che faccia smuovere un territorio da decenni assopito nel torpore più totale. . .forse qualcuno sottovaluta un pò superficialmente che x 50 anni siamo stati fuori dai circuiti europei e internazionale x una certa piaga da cui siamo afflitti, la mafia. adesso che qualche cosa si sta smuovendo possiamo solo sperare in meglio visto che sempre più investitori sono disposti a investire i loro soldi a palermo, che siano fondi europei o privati investitori. . .
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sul discorso mafia sarei prudente… Se proprio adesso cominciano ad aprire centri commerciali, punti snai e slot machine a tutto spiano un motivo ci sarà. E quel motivo si chiama riciclaggio. E’ solo per questo che finora siamo stati tagliati fuori dai circuiti europei e internazionali. La mafia è sempre stata lì, non se n’è mai andata
ha ragione @blackmorpheus,pensare che la mafia non sia più un grande problema è da ingenui….tutte queste nuove aperture in Sicilia nella maggior parte dei casi non sono altro che riciclaggio di soldi sporchi.
La piu’ grande sala bingo d’Europa, non a caso a Palermo, e’ in amministrazione controllata, sequestrata a dei prestanome mafiosi.
Cosa credete che ci sia dietro le autorizzazioni facili e le successive aperture di tutti questi centri commerciali?
Senza un briciolo di cognizione di causa, si e’ disintegrato il commercio nel centro cittadino.
beh Luca, in realtà la disintegrazione del commercio cittadino era nell’aria da anni. La colpa sta soprattutto in quei commercianti che, senza alcuno spirito imprenditoriale, non hanno saputo rinnovarsi e adeguarsi. In tutti quelli che hanno sempre cercato di fregarti e che ora ne piangono le conseguenze. In tutti quelli che sapevano che i centri commerciali sarebbero prima o poi arrivati e credevano di poterne arrestare l’arrivo con qualche protesta inutile. I centri commerciali sono arrivati, questo è un dato di fatto. Poi è irrilevante se ci siano state autorizzazioni facili o meno…anche se fosse tutto regolare non sarebbe cambiato assolutamente nulla per i commercianti. E tra l’altro Palermo possiede solo tre centri commerciali in periferia, a differenza di una città come Catania che ha la più alta concentrazione di centri commerciali in Italia, per densità abitativa e dimensioni del tessuto urbano. La colpa a mio avviso è da imputare per lo più alle corte visioni dei commercianti quindi, che all’arrivo della prevedibile concorrenza. La colpa l’hanno tutti quegli ignoranti che ancora oggi sbraitano e rovesciano cassonetti contro le isole pedonali, che fanno da ostacolo a qualsiasi tentativo di riqualificazione del centro storico, che non spendono un euro per rinnovare i negozi e dar loro un minimo di decoro, o in tutti quelli che non hanno la capacità di aprire un’attività finalizzata a un’offerta competitiva e originale.
@blackmorpheus condivido appieno il tuo post, anche io credo sia una questione prettamente culturale e se i piccoli esercizi commerciali chiudono, non è certo per colpa della grande distribuzione che a Palermo poi non è così presente.
In via Roma in via Maqueda ci sono negozi che non hanno subito un rinnovamento da almeno 30 anni, cosa aspettano? Se si volesse investire in questo, sarebbe un buon viatico per i progettisti, per le imprese edili che poi dovrebbero realizzare il negozio, per l’utente che vedrebbe il suo negozio evolversi. Perché io ad esempio dovrei preferire un brutto negozio in centro rispetto ad uno in un centro commerciale? Non ci sta alcuna ragione nel farlo. Se i piccoli negozia,ti si accorgessero che non si può’ fare concorrenza alla GD senno accetti di inventarti cose nuove e di puntare a target differenti.
Dicevi bene Catania ha la più alta concentrazione non solo in Italia, ma in Europa, ma del resto se ancora qualcuno di noi acchiappa la macchina e si fa una passeggiata a Catania, non lo fa solo per andare a vedere l’Ikea.
A proposito di Ikea, qualche tempo fa parlavo dell’indice Ikea, che gli economisti utilizzano per valutare il tessuto socio economico di una città, se a Palermo il colosso dell’arredamento low cost non è ancora arrivato, è proprio per colpa di questa situazione e di questo livello socio economico che abbiamo.
Palermo avrebbe tutte le carte in regola per decollare sia dal punto di vista economico, sociale turistico etc etc… ma sono sempre le stesse problematiche che l’hanno zavorrata…
Il fatto che vi siano più aperture di eurobet, punti snai o di sale slot machine rispetto al passato lo addebiterei soprattutto alle liberalizzazioni del 2007 della legge Bersani che solo al riciclaggio dei soldi della mafia. La mafia c’è sempre stata e c’è ancora, ma come si suol dire una cosa è derivata dall’altra…
L’idea è buona, anche quella della suite che presumo sarà accessibile pagando un prezzo più alto del normale. Un modo per differenziare l’offerta di intrattenimento di questo settore. Piuttosto sarei un po’ scettico sulla data della fine dei lavori, visto che stanno costruendo da zero… è più probabile secondo me che apra i battenti per dicembre.
qui c’è un breve video che riguarda il “The Space” di Milano e la relativa sala suite. Non sembra niente male…per una volta siamo in anticipo rispetto al resto di Italia http://www.youtube.com/watch?v=tBzQG17FqFU
@black
Per carità’ sfondi una porta aperta con me sul discorso commercio.
Il mio era solo un appunto in tema di autorizzazioni facili e riciclo di danaro. Non a caso la moltitudine di sale bingo.
Circa il commercio, ne abbiamo parlato varie volte in molti post da te stesso proposti e pienamente condivisibili.
I miei genitori sono da poco venuti a trovarmi qui a Monaco e sono rimasti scioccati dalla quantità di persone nell’immenso centro pedonale, negozi e caffè ovunque, parcheggi e tram che attraversano il centro stprico.
Per non parlare di un contesto di quartiere ormai quasi scomparso da noi. Dal fruttivendolo sotto casa, alla farmacia, al panificio, al ferramenta e colori, alla merceria, al negozietto di cose particolari, al barbiere, alla cartoleria…
Quando passo dalla via dove sono cresciuto, in pieno centro, mi sembra di passare da Beirut: desolazione, degrado, sporcizia, dove prima c’erano proprio tutte quelle cose di cui parlavo…
Il territorio di catania si presta maggiormente alla diffusione di più centri commerciali, in quanto l’intera provincia etnea è concentrata a ridosso del capoluogo etneo, dunque la costruzione dei centri commerciali serve bene l’intera provincia e non solo catania.
Il solo comune di Palermo , con tre centri commerciali, tutto sommato è ben servito, in quantogli stessi sono dislocati bene dal punto di vista logistico. C’è da considerare che Palermo, da acqua dei corsari a sferracavallo, copre un area vasta più del doppio di catania città, che senza il suo comprensorio è una realtà molto più ridotta del capoluogo siciliano. Come dire che, un solo centro commerciale, per il solo comune di Catania andrebbe più che bene.Se Palermo avesse gli altri comuni della sua provincia a ridosso (pensate a Bagheria, Cefalù, Termini Imerese, Corleonee partinico, a circondare Palermo assieme a carini, villabate, Misilmer)come catania, e in maniera molto più vasta Napoli, avrebbe bisogno di almeno altri 4/5 grossi centri commerciali….
@sicano75 e il “bisogno” di 4/5 centri commerciali da cosa è dettato scusa?
@sicano75
io anziché farne di nuovi ne abbatterei un paio
Ci sono varie ragioni per aprire un CC a Catania: una è il fatto che il territorio è diviso in molti piccoli comuni adiacenti e questo facilita le fasi di autorizzazione (ovviamente, chi vuole pensare male ha tutto il diritto di farlo); il secondo è che c’è ancora molto spazio vuoto a disposizione, ed è “a chiazze”, cioè rimangono degli spazi utilizzabili anche vicino alla città; moltissimi catanesi vivono nelle villette e quindi il modello CC+villette è comodo in quanto comunque si deve utilizzare l’auto per fare la spesa; la terza ragione, che riguarda i CC a livello regionale (tipo Etnapolis o Ikea), è che CT è più baricentrica. Riguardo al discorso della distribuzione della popolazione, vorrei invitarvi a considerare CT ed suoi dintorni come un tutto unico, semplicemente perchè questa è ormai la realtà dei fatti. La distinzione tra città e provincia nel nostro caso è fuorviante. Prima o poi i confini comunali si adegueranno.
non condivido totalmente il discorso sulla mafia. . .la magistratura palermitana è quella che ha gli occhi più aperti di tutti e ha ormai cosi tanta esperienza che si fa scappare ben poco. . .quindi prima o poi con il tempo si scopre tutto. al momento non ci sono dati per pensarla diversamente: i centri commerciali aprono qui semplicemente perchè ormai la sicilia era l’unico spazio del mondo in cui non ci fossero. cosi come i multisala e altre strutture. le sale gioco, bingo, eurobet ecc. sono in italia un modo facile e semplice di avviare un’attività abbastanza redditizia, sulla scorta della malattia x il gioco che ormai attanaglia moltissimi italiani. non dico che dietro tutte queste aperture ci siano rose e fiori, ma finchè non ci saranno iscrizioni nei registri degli indagati non siamo autorizzati a pensarla diversamente
Riguardo i Mezzi pubblici non è vero che è poco servito. Abitavo in zona fino a due anni fa, e ci sono Tre linee (615, 614, 677) che dallo stadio (da dove più o meno passano tutti i bus) portano proprio lì davanti. Poi vi è il 628, che vi lascia a Tommaso Natale, circa 200 mt di passeggiata a piedi. Vi è la Fermata delle FS a Tommaso Natale (Metropolitana). Poi vi è il 516 che da piazzale giotto vi lascia sempre a Tommaso Natale. Quindi a chi dice che è poco servita dai mezzi pubblici beh.. ve ne ho appena dati 7 o 8 modi per raggiungerla.
@miguel orlando veramente io mi sento autorizzato a pensarla diversamente, proprio perché per fortuna del pensiero non mi sono mai privato. Non sono uno di quei garantisti che aspetta la sentenza per giudicare…altrimenti allo stesso modo potrei dire che Berlusconi è un santo. La giustizia ha i suoi limiti, e al giorno d’oggi è fortemente ostacolata per motivi prettamente politici. Ormai il potere giudiziario è totalmente subordinato a quello legislativo, il che rende la macchina della giustizia lenta e inefficace. Questo non mi impedisce però di conoscere bene le dinamiche del mio paese e capire come vanno certe cose.
ok però io aspetterei un attimo prima di dire che tutti i centri commerciali e le agenzie di scommesse siano delle macchine ricicla denaro illecito. su questo voglio essere ottimista, magari anche un po forzato ma voglio che sia cosi. . .esistono anche degli imprenditori sani che investono ed esiste un’economia sana x fortuna. . .
Confermo le mie sensazioni già espresse in precedenze, e cioè che si tratti principalmente di una speculazione immobiliare, ed a questo proposito mi vien da ridere quando si sostiene apoditticamente che in centro città sarebbero soldi mafiosi mentre qui nella famigerata piana dei colli no.
Il sito confina da un lato con una montagna, da due con uno stradone che porta ad un’autostrada, da uno sempre con lo stesso stradone che lo separa da un ghetto di palazzoni sbrecciati ai cui piedi germogliano cumuli di immondizia, cui si accede da una strada senza nemmeno marciapiedi. Da questa parte, c’è pure una stazione che sarà servita dal servizio cosiddetto metropolitano di Trenitalia, si spera non con la non-frequenza di oggi, e c’è pure una borgata che ha due nomi propri ma è senza cognome, anch’essa di scarso spessore sociale almeno in via di massima. Il servizio AMAT esiste, per lo più virtuale. Credere di poter andar li senza auto è un’utopia, e del resto li attorno c’è il deserto, e questo è un dato letteralmente incontestabile.
Si tratta quindi di una realizzazione urbanistica di dubbio spessore (se non appunto speculativo) e comunque lontanissima dagli standard europei (che ve lo dico a fare, tutti avete viaggiato, vedo, quindi lo sapete). Infatti questa sala sarà una navicella calata in un deserto, che non renderà “luogo” quel “non luogo”. (Vedi alla voce Marc Augé, sociologo).
Quindi: era necessario farla li e così la multisala con le poltrone in pelle umana? (oh… la cosa in sé non è male!) Ridisegnate la zona, legatela alla città con un sistema di strade, piste, piazze, parchi, anche edifici per abitazione o uffici, e nel contesto la multisala ci può pure stare.
Sul profilo culturale della grande distribuzione cinematografica abbiamo già da tempo steso veli pietosi, ma credo sia un problema mio e di quelli che amano il cinema e odiano vederlo ridotto così a livello di distribuzione.
Ed infine vedo che qualcuno parla dei centri commerciali catanesi. E’ da precisare che anche li parliamo in gran parte di speculazioni immobiliari, alcune con infiltrazioni mafiose su cui l’autorità giudiziaria sta indagando, e la cosa è palese nella misura in cui molti di essi, iniziando da quelli ubicati nella fascia nord, sono in crisi e rischiano il tracollo a seguito della crisi e della chiusura degli ipermercati alimentari (vedi vicenda Aligrup che ha assunto dimensioni da allarme sociale) che sono il volano della riuscita dell’intero centro.
E allora, tornando a noi: ma di che stiamo parlando?
@Orazio il tuo discorso è condivisibile, se non fosse che tutti quegli aspetti che hai elencato non dipendono certo dai proprietari del cinema, ma dall’amministrazione comunale. Sul discorso cinema concordo in pieno invece, perché anche io sono un amante del cinema (anzi, provo pure a fare del cinema per conto mio). Ma di contro c’è da dire che a Palermo non c’è mai stata un’offerta diversificata, quindi non cambia nulla. Alla fine i film che trovi nel multisala sono gli stessi che troveresti nelle sale singole, quindi non cambia veramente nulla. Anzi, mi lasciano sperare più che altro le dichiarazioni dell’amministratore delegato di “The Space” inerenti la possibilità di offrire contenuti alternativi, e magari anche del cinema d’autore.
mah, mi dispiace fare la voce fuori dal coro ma a me questi mega centri non piacciono per nulla. Spero solo che i proprietari dei cinema del centro città trovino le idee per rispondere e non scomparire (vedi l’amministrazione del Marconi). A fronte di 70/ 80 posti di lavoro ne perderemo ancora con la chiusura dei vecchi cinema (già molti hanno chiuso) ed i veri guadagni dell’attività andranno fuori Palermo, saremmo solo dipendenti. Non sarebbe bello avere un centro pedonale con cinema sparsi qua e là? E poi basta scappare dal centro! capisco gli ipermercati, ma i cinema perchè? Dove sta l’intelligenza di fare chilometri in auto invece di un percorso in autobus in una città con meno auto? Spero nelle politiche di rivalutazione del centro cittadino (Spero che il sindaco chiuda tutto se non agli autobus e ai residenti)
@Fra_bru:
Si, sarebbe bello un centro pedonale con i cinema qua e là come dici tu. Però quando si cerca di fare qualcosa, quegli stessi commercianti/cinemari/baristi/bottegai che dovrebbero gestire le attività sono i primi a lamentarsi delle pedonalizzazioni. Poi l’amministrazione ci abbagna il panuzzo ed ecco che non facciamo mai un passo avanti.
Se poi arriva la multinazionale che paga tutto e subito, magari offre al comune qualche opera pubblica pur di aprire il suo centro, tutto si risolve in un minuto.
[…] Fonte: Mobilita Palermo […]
A me pare evidente che ormai si aggredisce o si riutilizza il territorio Palermitano al di fuori del centro per un discorso di pura necessita’.
Lo sviluppo del centro citta’ e’ ormai soffocato da quelli che ancora nel 2013 si definiscono commercianti.
Di fatto in citta’ non si muove nulla, non si pedonalizza, non si costruisce nemmeno.
Pensate, qui dove vivo i vecchi edifici del centro citta’ vengono riutilizzati al massimo, estesi, meravigliosamente ristrutturati e talvolta, ove possibile abbattuti e ricostruiti.
Vecchi edifici che diventano appartamenti di lusso e sedi di grosse aziende, proprio in centro. Immaginate gli uffici di google in un vecchio palazzo antico, sotto al quale hai una forneria e un paio di negozi stupendi…
C’e’ un fervore incredibile in un centro (tutto pedonale) in cui i commercianti e i cittadini stessi chiedono la creazione di isole per estendere quanto piu’ possibile questo trend di sviluppo.
La citta’ ne ha beneficiato incredibilmente, trattandosi appunto di opere a costo zero per la comunita’. E’ un rinnovamento urbano incredibile, avallato solo da investimenti seri nel trasporto pubblico di massa.
In fondo da noi sta avvenendo piu’ o meno lo stesso, in direzione opposta. Togli di qua e sposta la. Solo che a perderne e’ la citta’, il cui cuore pulsante si va sempre piu’ spegnendo.
Io aspetto solo il fallimento di questi commercianti da strapazzo. E’ un viatico inevitabile perche’ possa avvenire un rilancio della nostra citta’…
@fra_bru, orazio
pienamente d’accordo con voi, sia nella forma che nella sostanza. si tratta di speculazioni come quelle del sacco di palermo. e a chi dice che è raggiungibile coi mezzi pubblici, consiglio di aspettare un autobus in periferia alle 22:30 all’uscita dal cinema. inoltre suddette fermate si trovano distanti e collegate in modo malsicuro col cinema, che trovasi in strada pericolosissima in quanto corsia di accelerazione per l’ingresso in autostrada. la zona è priva di parcheggi, di bus decenti, di piste ciclabili, e di percorsi pedonali.
detto ciò, chi vuole prendere la macchina e fare lunghe code per vedere un film, liberissimo di farlo. io preferisco un centro pedonalizzato coi cinema o anche le multisale raggiungibili a piedi.
Che discorsi inutili e irrazionali. Ma chi è che di sera se ne va al cinema con i mezzi pubblici? A Palermo poi! Siamo seri. Tra tutti i problemi dell’eccessivo uso dei mezzi privati nella nostra città, vi dovete fissare con il fatto che si prenda la macchina per andare al cinema la sera? Mi sembra fuori luogo. E comunque ve lo sta dicendo uno che ogni giorno fa 20-25 Km in bicicletta per andare all’università!
@ Luca S.
è esattamente quello che dicevo. Anche io vivo fuori in una città dove il centro è usato ottimamente.
Abbiamo un centro da fare invidia a grandi città europee. Pensate a corso vittorio emanuele restaurato, pedonale, e con gli edifici antichi ma di scarso valore storico riadattati a negozi, di quelli bombardati mantenere il prospetto e farci dentro posteggi o qualsiasi altra cosa.
La verità è che è più facile continuare a costruire palazzoni orrendi (vedi sacco di palermo in via libertà). La città è piena e ci si sposta in periferia. Andrebbe imposto il riutilizzo dei palazzi esistenti. Peridincibacco, piazza bologni da sola farebbe vergognare le piazze di molte città europee! E no, non sono d’accordo ad ampliare ancora una città in cui il centro è abbandonato. Sarebbe stato più intelligente dire alla multinazionale ‘vuoi lo spazio? Prendi quel palazzone e restauralo con tutti i santi crismi, mantieni l’esterno e ricostruisci l’interno (sono cose che si fanno ovunque tranne qua)’. Ci sarebbe un multisala in centro. A Palermo si deve insegnare che l’auto si usa solo quando è necessario, e che è più comodo ed economico non usarla. PS: io vivo in centro e vado, notte e giorno, a piedi, ed è bellissimo.