Vi ricordate il roseto di Fondo Terrasi? Finalmente…

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… sono state rimosse le erbacce che erano visibili in questo articolo, o più semplicemente è stata ripulita l’area.

Ma i lavori non sono mai ripresi. Un progetto partito nel Febbraio 2010 e tutt’ora incompiuto.

Dapprima l’adeguamento del progetto che clamorosamente non prevedeva scivoli per disabili. L’ex assessore che nel gennaio 2012 (in scia verso le elezioni) annunciava la ripresa dei lavori.

Le ultime voci da parte dell’amministrazione volevano un ulteriore adeguamento del progetto che contiene in se “troppo cemento” per essere un roseto.

Agli inizi del mese l’area si presentava così:

 

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18 Thoughts to “Vi ricordate il roseto di Fondo Terrasi? Finalmente…”

  1. Andrea Bernasconi

    Decisamente osceno. Non ho ben capito perchè una distesa di cemento (perfino i vialetti!!) debba chiamarsi “giardino”.
    Ora, siccome sono un contribuente e questa è un opera pubblica io PRETENDO di conoscere il nome del progettista, del suo CV e la precedente esperienza dello stesso nel settore ville&giardini.
    Non scherzo, chiedo agli amici di MB di provare a trovare le carte che riportino in nome di questa persona. Che qualcuno ci (ri)metta almeno una volta la faccia, quest’obbrobrio non può essere (come sempre accade) figlio di nessuno (leggi: “amministrazione-calderone”).
    A mio avviso l’impianto di questo spazio va completamente stravolto, vanno decementificati i vialetti per posare del semplicissimo e sempre attuale pietrisco, le vasche devono essere quantomeno rivestite esternamente con pietra viva perchè, tra agenti atmosferici e irrigazione continua, sappiamo tutti in un biennio come si presenteranno quei muretti…

  2. Andrea, questo è il classico esempio di come spendere i soldi pur di spenderli e dire “abbiamo fatto questo”.
    La mancanza di uno scivolo per disabili la dice lunga sull’attenzione che è stata rivolta al progetto e alla sua attuazione.
    Adesso la riconversione richiederà nuovi tempi di riprogettazione, etc. etc.

    Mi piacerebbe proprio sapere cosa direbbe oggi la Grisafi che per tutti questi anni è stata responsabile di “ville e giardini” e puntualmente si sbilanciava assicurando la realizzazione dell’opera.

    Figlia della mala politica.

  3. Andrea Bernasconi

    Caro Portacarbone, tutto verissimo. Ma una firma in calce a questo progetto deve esserci se non altro per legge. E io voglio, pretendo di conoscere il nome di chi ha legato una sua prestazione professionale a questo risultato. Sono atti pubblici, no?

  4. caudino

    Ma è orrendo… ma a che serve? cos’è?
    Ma soprattutto perchè?!

  5. @ andrea: certo che c’è, ma sai, spesso nei cartelli di cantiere mettono solo la ditta che esegue i lavori e non riempiono i campi inerenti il progettista, la data di consegna dei lavori…

  6. Andrea Bernasconi

    Beh, in questi casi io farei un salto all’ufficio tecnico. Sono atti pubblici in fondo. Io voglo conoscere il nome di questo professionista, è un mio diritto e come giustamente dici tu dev’essere pure apposto sul cartello di cantiere per legge.

  7. Ma anche se facessero un roseto…mica parliamo di paliificurindia! Un roseto vuole una grande attenzione e manutenzione. Io riempirei ste vasche di terra e pianterei delle piante grasse…a sto punto, se aspettiamo la riprogettazione e i lavori di adeguamento (sempre che ci siano i soldi) volano altri 10 anni.
    Io ci vedo molto l’impronta del giardino della Zisa…forse la precedente amministrazione voleva fare un tentativo di creare un nuovo stile all’interno della antica e nobile arte del giardinaggio? Volevano entrare nella storia dei parchi italiani? Stili di giardino:italiano, inglese, zen e CAMMARATA STYLE ah ah ah !!
    Che manica di stronzi!!!!!

  8. fabdel

    commento? nessun commento… :/

  9. ligeiro

    semplicemente osceno…come tutto lo schifo lasciato dal vostro amico zamparini al conca d’oro

  10. esseidea

    @Andrea Bernasconi, se vuoi conoscere il nome del progettista e le figure interessate all’opera basta che vai a leggere il cartello posizionato sul lato di viale campania, se non è stato tolto, e non credo proprio, dovrebbe essere ancora là.

  11. restako81

    Più che CAMMARATA STYLE io lo chiamerei PALERMO STYLE!!!!!!

  12. xemet

    @phrantsvotsa

    o forse volevano semplicemente comprare un po’ di cemento da qualche “amichetto”??

  13. Andrea Bernasconi

    @ esseidea: mi riprometto di passarci e sbirciare il cartello 😉

  14. punteruolorosso

    questa si chiama impermeabilizzazione del suolo.
    e come hanno risolto il dislivello con verde terrasi? c’è ancora quel cancello assurdo che separa le due aree?

    cammarata, zisa style, la firma è quella

  15. E che dire dello splendido giardino di piazza S.Agata alla Guilla?
    http://4.bp.blogspot.com/-x2FBYrN175s/TZjDF3t2JRI/AAAAAAAADLU/FDiIuZ7HyDc/s1600/P1060969.JPG
    Questo merita una pubblicazione sull’autorevole rivista “The Garden”.
    Ci vedo la mano dello stesso progettista 😉
    Ma questo quì di cosa si occupava prima di diventare un paesaggista? Progettava latrine alla turca?

  16. fabdel

    ^ uno spettacolo di esilarante bruttezza l’ingresso grigio con la colonna rossa, da far rivoltare lo stomaco davvero. ma nepure nelle dogane del Kosovo si vedono cose simili

  17. punteruolorosso

    sant’agata alla guilla: un po’ sconcertante, ma molto meglio di terrasi e della zisa. invece mi piace molto quello di piazza fonderia. peccato che non abbiano mai aperto il caffe’ letterario, e lo spazio sia in mano a una cosca di parcheggiatori abusivi minorenni capeggiati dalla mamma.

  18. […] di rampe per i disabili e non si sa quali altri problemi, è stato abbandonato fino al 2012, quando magicamente i lavori sembravano ripresi, poi è nuovamente caduto tutto nell’abbandono […]

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