Quanto dovrai pagare per salvare Palermo?

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Ci giunge il seguente comunicato dai ragazzi del Progetto STEF (vi spiegheremo in seguito di cosa si tratta):

Vuoi capire quanto dovrai pagare di più nel 2012 di tasse a Palermo per salvare il comune di palermo dal dissesto finanziario ?
(aumenti di Irpef, IMU cioè nuova ICI, e Tarsu).
Vai a questa PAGINA WEB:

1) In alto a sinistra e premi file, poi scendi fino a scarica come e seleziona Excel.
2) Salva il foglio Excel sul tuo pc e immetti i tuoi dati personali in piena riservatezza.

Il foglio di calcolo troverà quanto dovrai sborsare individualmente per salvare il comune di Palermo dal dissesto finanziario, euro più euro meno.
Ma i candidati sindaco non ne parlano affatto.

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9 Thoughts to “Quanto dovrai pagare per salvare Palermo?”

  1. V:E:N:D:E:T:T:A

    certo che è assurdo che un comune può nascondere formalmente la bancarotta. É un sistema che chiude un occhio sulle amministrazioni incompetenti. Dovrebbe essere il commissario straordinario a certificare la bancarotta, invece può lanciare solo degli allarmi. Mah!
    CAMMARATA LA PAGHERAI !
    E dov’ era Faraone quando non ha denunciato il mega buco nelle casse del comune?

  2. annibalec

    Mi permetto di segnalare un errore (forse). Nel file viene riportato 200€ come detrazione sulla 1^ casa, solo che se uno come me non ha case, il risultato finale è negativo perchè quel -200 porta ad un risultato moooolto più bello della realtà. Intervenendo manualmente e cancellando quel 200, il mio risultato è 73.

  3. mediomen

    dopo che la Petix ha fatto il servizio del possibile fallimento del Comune, qualcuno scrive una lettera al Giornale di Sicilia dicendo che i conti sono a posto! ed il giornale la pubblica pure. ma perchè dobbiamo pure essere presi in giro?

  4. Più volte ho avuto il piacere di leggere “Stef” su rosalio, soltanto dopo un po di tempo è venuto fuori che Stef è una sigla che identifica un gruppo di persone sicuramente molto competenti e ben informate.

    Spero di poter apprezzare ancora il loro contributo e, perchè no, dar loro una mano se possibile.

  5. stef

    il -200 euro viene in automatico nel foglio di calcolo perché fa riferimento alla detrazione Imu per la prima casa. Non è un errore. Chi non ha una casa neanche come prima, deve calcolare solo l’aumento Tarsu di 0,10 euro a mq della casa in cui vive anche se non è propria e l’aumento Irpef da 0,4% a 0,8% sul proprio reddito.
    Mediamente per una famiglia con 1 figlio sotto 26 anni con una sola casa e un solo reddito l’aumento dei tributi è di circa 200 euro dal 2012.
    Ma di questo nessun candidato ne parla neanche come accenno.
    E questi aumenti saranno in vigore sia che Li approva l’attuale consiglio comunale, sia che viene dichiarato il dissesto finanziario del comune.
    Ci saranno e basta.
    Sull’argomento regna il silenzio candidati.

  6. stef

    Stef è un collettivo web based. Individui che non si sono mai visti in faccia.
    E’ acronimo di Socially Territory Equity Forgetfully
    Per le prime 3 non c’è molto da spiegare.
    La quarta F di forgetfully fa riferimento alla tendenza dei palermitani di dimenticare quanto accade nel passato, dimenticare in fretta. Ecco quindi queste pagine web e tanti link per ricordare e non dimenticare.

    Stef è un iniziativa web based (socially – territory), che ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza dei lettori-elettori, in vista delle elezioni a sindaco di Palermo nel 2012, attraverso la formulazione di domande consapevoli ai candidati, in riferimento allo stato attuale di Palermo e ad alcune normative nazionali recenti con ricadute non indifferenti sugli enti locali. Domande alle quali dovrebbero seguire altrettante risposte consapevoli.

    Stef dimostra come già dal web è possibile ricavare una mole notevole di informazioni preziose che organizzate possono fare aumentare il livello di consapevolezza dei cittadini, almeno quelli più attenti e con voglia di capire a fondo i fenomeni della nostra Palermo, a prescindere dalle propagande elettorali.

    A breve il sito web di stef che fa da database informativo, per chiunque voglia approfondire oltre gli slogan elettorali.

  7. Templare

    “Chiunque farà il sindaco, comunque, dovrà affrontare una situazione di cassa drammatica. Palazzo delle Aquile deve pagare 20.500 stipendi, può spendere 132 euro pro capite per i servizi sociali (a Milano sono 320 euro), riesce ad incassare 164 euro di imposte (la media del Sud è 326 euro) e a raccogliere 84 euro a testa per i servizi tariffati (media italiana 362 euro).”

    Tratto dal Corriere online di oggi. Avevo letto le stesse cifre sul GdS. Sembrerebbe che in effetti paghiamo poco di tasse locali e che queste vengono utilizzate male, pagando cioè troppi stipendi, spesso “improduttivi”.

    Quindi pagando di più a testa (avvicinandoci a quella media riportata per iul Sud Italia), lavorando molto sul nero che a Palermo è la prassi e provando a dare almeno una riorganizzazione decente all’impiego pubblico, non dovrebbe essere così difficile fare quadrare i conti nei prossimi anni. O è un’analisi troppo semplicistica?

    Stef cosa ne pensa?

  8. stef

    il lavoro in nero deve essere combattuto con un programma organizzato e capillare di lotta all’evasione.

    Altra cosa è aumentare i tributi locali tutti insieme (IPREF, IMU e TARSU) per evitare il dissesto finanziario.

    La prima iniziativa è a medio lungo termine, la seconda è subito attuativa e comporta introiti per il comune immediati da chi già paga le tasse e non può evadere in quanto già registrato nei database tributari del comune.

  9. Templare

    Bene. L’offensiva di controllo fiscale avviata dal governo in queste ultime settimane ha un doppio effetto: da un lato porta a scoprire gli evasori e a recuperare dunque denaro, dall’altra scoraggia chi non è ancora stato scoperto e lo induce a mettersi quanto più possibile in regola. Quest’ultimo punto mi consta personalmente, in questi ultimi giorni vedo tanti amici negozianti che stanno riscoprendo l’uso di bolle e fatture dopo anni di totale assenza… 😀

    Quindi adesso saremo pochi fessi a vederci aumentare le tasse, ma fra qualche tempo si dovrebbe assistere ad un riequilibrio. Va da se che senza una coraggiosa ed anche impopolare opera di revisione del lavoro pubblico, il cammino sarà decisamente più lungo.

    Tutto perfetto, a meno di un piccolo particolare: qui siamo nella terra dei furbi e lo sanno benissimo pure i politici che si apprestano a governarci per i prossimi cinque anni, per cui temo che alla fine cambierà tutto perchè non cambi niente…

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