Foto| Parco Cassarà nemmeno tre mesi dopo…avanzamento lavori

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Mi sono recato al parco dopo l’inaugurazione del 26 Novembre con l’obiettivo di scorgere dei progressi nei lavori all’interno dell’area.

Inanzitutto ho notato una pattuglia della polizia che girava per i vialetti interni, il chè mi ha confortato non poco dopo l’atto vandalico di qualche mese fa. L’area intanto era pulita, i cestini vuoti e nessun rifiuto per terra.

La parte limitrofa Villa Forni si presenta bene, con i prati in ottimo stato e i percorsi ben definiti:

Nuove panchine sono state installate.

Alcuni rettangoli di terreno risultano transennati in quanto sono oggetto di lavori. Come questo, dove si sta installando una recinzione in legno. Non sappiamo cosa verrà realizzato all’interno.

Allontanandoci dall’area più vicina all’ingresso di C.so Pisani si notano ancora ritagli di terreno incolti o prossimi alla cantierizzazione (speriamo). Le recenti piogge abbondanti hanno reso il paesaggio più “lagunare”, ma in alcune parti si notano nuove palificazioni in legno che fanno presupporre nuove strutture tematiche.

Non si capisce bene se alcune zone saranno esentate da interventi di definizione dei vialetti, dove non sembra ci siano stati progressi rispetto alla data di inaugurazione.

In altre è evidente che c’è ancora molto da lavorare. Qui siamo nel versante di via Basile.

Sempre in questo versante, è in corso la rasatura delle erbacce nel grande cerchio perimetrato dalle palme, dove è previsto un prato all’inglese da progetto. Nella foto è evidente la linea di demarcazione dell’area ancora incolta:

Spostiamoci nel laghetto artificiale:

ad eccezione della prima, tutte le vasche sono vuote. O meglio, parzialmente riempite dall’acqua piovana di questi ultimi giorni. Ricordiamo che durante l’inaugurazione era riempita soltanto la prima vasca. La novità che ho trovato è questo tubo che pompava di continuo l’acqua sulla seconda vasca. Forse la si sta riempiendo per provare la tenuta dello strato impermeabile di fondo?

Infine è arrivata anche l’acqua potabile per coloro che vorranno dissetarsi tra una corsa e l’altra.

Cercheremo di contattare il responsabile dell’area per avere  news ufficiali e maggiori dettagli su quanto appena esposto con questo reportage.

Intanto ognuno tragga le proprie valutazioni.

 

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11 Thoughts to “Foto| Parco Cassarà nemmeno tre mesi dopo…avanzamento lavori”

  1. tasman sea

    grazie mille per queste notizie

    è un parco dalle potenzialità enormi.

    il wifi?

    speriamo che soprattutto il lato via basile, con quella collina tutta piena di erbacce e avvallamenti, venga sistemato.
    per i laghetti, vero fiore all’occhiello del progetto, va fatto un pressing costante. non vorrei che andasse a finire come alla zisa, dove le vasche, per un errore progettuale, sono sempre vuote.

    lati negativi: nessun collegamento con viale delle scienze, nessun accesso dall’università. perché?

    nessun collegamento col parcheggio basile, il quale è a sua volta scollegato dall’università. fra il parcheggio e il parco ci sono cento metri di rifiuti e catapecchie. perché non levarli di mezzo, e far cominciare il parco direttamente dal parcheggio? quest’ultimo è sempre vuoto anche perché totalmente staccato dal contesto. in cambio, le macchine posteggiano in doppia fila davanti a via basile- insomma, integrare le strutture, e farle funzionare insieme.

  2. giorgio32pa

    Devo dire che qui il comune sta gestendo molto bene questo nuovo parco, io ci vado ogni sabato i miglioramenti non si vedono granchè ma vi posso dire che il lato Basile fà veramente pena solo fango e erba alta fino alle ginocchia….L’unica cosa pulita??? I bagni….

  3. il problema è proprio questo..a parte quell’angolino attorno a villa forni, si può dire che il 70% del parco giace in condizioni pietose. La mia paura è che, ora che Cammarata si è fatto fotografare all’inaugurazione tra mille sorrisi, non ci sia più intenzione di proseguire i lavori. In tutto ciò, vorrei capire per quale motivo non è stato completato il progetto, per quale motivo quel laghetto fa così schifo e nessuno si impegna a risolvere il problema, e soprattutto…dove sono finiti tutti i soldi necessari a completare il parco? Purtroppo non posso fare a meno di provare la nausea quando vedo cosa hanno avuto il coraggio di presentare al pubblico, e se penso invece a quello che avrebbe potuto essere. Questo parco ricoperto di fango ed erbacce è lo specchio perfetto di quell’indecenza vergognosa che è stata l’amministrazione Cammarata. E se penso che nessuno mai pagherà per quello che hanno fatto a questa città, viene quasi voglia di farsi giustizia da soli

  4. sebastièn

    La recinzione in legno ha tutto l’aspetto di un’area di sgambatura per i cani.

  5. Ottima l’idea dell’acqua potabile! Ma non è che significa che a breve vedremo i panormosauri con i bidoni che fanno scorte di acqua per portarsele a casa?? 😀
    Per il resto manca l’apertura del collegamento più importante del parco ovvero quello di Via Altofonte che collegherebbe il parco al Cus.

  6. Templare

    @ Blackmorpheus: storia vecchia, si iniziano le opere con tanto di proclami e poi le finiscono i nuovi sindaci. Mi vengono in mente Case Rocca e la Zisa con i cantieri chiusi lasciati in eredità dall’ex-sindaco prima di Cammarata di cui in questo momento mi sfugge il nome… 😀

    p.s. lungi da me difendere Cammarata, ma non pensiamo che sia stato un extraterrestre venuto dal nulla.

  7. Luca S.

    Storie vecchie che si ripetono e si ripeteranno sempre, per sempre!
    Innaugurano SEMPRE opere incomplete e poi spariscono tutti. Dalle amministrazioni alle imprese edili che hanno in appalto l’opera. E infine, i soldi necessari a completarle.

    Dovremmo vietare innaugurazioni di opere incomplete.
    Stiamo sempre a monitorare, inseguire, avvilirci, commentare.
    Io mi sento avvilito. Non cambia mai nulla, nemmeno quando i cittadini gli stanno con il fiato sul collo.
    I voti arrivano a prescindere!

    Sono sdegnato!

  8. tasman sea

    sì, stiamogli col fiato sul collo.
    speriamo che la nuova amministrazione riesca a completare il parco, e a farsi fotografare con i laghetti pieni, e il lato basile sistemato

  9. tasman sea

    e i collegamenti con parcheggio, università, cus

  10. Otto Mohr

    Ma i paletti della foto quattro non fanno parte di alcun cantiere…. 🙂 fanno parte di un esercizio del percorso fitness, in cui bisogna fare lo slalom fra di essi e lo scatto finale…c’è pure il cartello! 🙂 C’è ancora molto da lavorare…una cosa ottima, di cui non mi aspettavo, è che i palermitani se ne sono impossessati. Ogni sabato e domenica c’è tantissima gente e questo è un buon segnale e uno stimolo per potere completare i lavori, cosa che sono sicuro sarà fatta prossimamente dato che finalmente anche noi, a brevissimo, avremo un sindaco in carne e ossa!!

  11. Athon

    Ogni volta che nelle foto che ritraggono alcuni angoli di Palermo, vedo sullo sfondo quei palazzoni enormi, anonimi e grigi, non posso fare a meno di sognare ad acchi aperti che un giorno a qualcuno venga in mente di migliorare l’aspetto architettonico della città anche su questo versante, trovando importanti fondi per il finanziamento ed elaborando uno storico progetto estetico di recupero di questi angoli di città che risani la ferita che Palermo ha subito a partire dal “sacco”, chiamando a partecipare una bella squadra di architetti ed artisti.

    E’ qualcosa di fattibile: a Torino, in occasione delle Olimpiadi invernali del 2006, hanno fatto una cosa del genere, riuscendo a migliorare molti angoli di città che risultavano squallidi ed anonimi.

    Il danno che Palermo ha subito nei decenni passati, paradossalmente, oggi la rende avvantaggiata rispetto altre città italiane, per la coscienza che si ha degli orrendi frutti della speculazione edilizia. Proprio l’altra sera guardavo un programma-inchiesta in tv sulle speculazioni edilizie attive oggi a Milano, Reggio Emilia e altre città italiane. A quanto pare lì a nessuno interessa il risultato estetico; a tutti interessano solo i quattrini. Le stanno dunque distruggendo e il tutto avviene nella quasi totale indifferenza generale.

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