Vedi il Teatro Massimo e poi muori…

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….dalla puzza. Una segnalazione di un utente sulla fruizione di una delle piazze più importanti della città:

Per ragioni di lavoro capita che faccio il cambio autobus a piazza Verdi per scendere fino alla stazione ed ogni volta non faccio altro che pensare a quanto sia stata negli anni passati una piazza così animata, piena di gente e “viva”: il marciapiede è quasi deserto, non vi è più l’orologio, manca il carrettino dei “bomboloni” ed il venditore di caramelle, resiste soltanto l’edicola dei giornali ed il chioschetto di un vecchio fioraio.

Il teatro sembra un elefante addormentato in quanto non si rileva nessuna attività ne dentro, ne fuori; gli stessi turisti oramai passano dentro i pullmans con l’aria condizionata che si fermano sul limite della fermata degli autobus (tanto passano così di rado) per un paio di minuti mentre la guida illustra con poche parole il monumento che vedono solo di sfuggita.

Tutto ciò è poca cosa in confronto al fatto per tutta la piazza è presente un fetore così forte da sconsigliare anche di attraversarla. Dopo un poco ci si accorge anche del perchè: proprio davanti al teatro (di questo si deve ringraziare la nostra amministrazione comunale) stazionano inamovibili almeno tre carrozzelle. Questo è normale senonchè i poveri cavalli fanno la pipì abbondante e la popò spesso e tutto questo va a finire a terra e siccome nessuno provvede a lavare e disinfettare per terra il risultato è quello che tutti potete andare a vedere o meglio “a sentire”.

Ad essere corretti e sopratutto “giusti” ho visto uno “gnuri” che forse nel rispetto (a testa sua) dell’ordinanza comunale che fra le altre cose obbligava all’uso del cesto per gli escrementi del povero animale, si serve di un suo “creato” per raccogliere “al volo” ancora calda la defecazione del cavallo e mentre è ancora “fresca fresca”, siccome ama la natura, va a concimare l’albero che sta sul vicino marciapiede.

Stavolta l’immondizia non c’entra. La sensazione più diffusa della piazza è che andrebbe decisamente rivalutata attraverso delle semplicissime operazioni:

  • chiuderla totalmente al transito di auto e motorini, con dissuasori fissi. Le piante attuali sono troppo facili da spostare
  • risistemare il marciapiede antistante il teatro, invaso da bancarelle e sporcizia.
  • potare costantemente gli alberi che occludono la vista del teatro

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10 Thoughts to “Vedi il Teatro Massimo e poi muori…”

  1. mediomen

    Una volta si usava un’autobotte che buttava acqua e lavava le strade, ma questa è ormai storia passata!

  2. bloodflower

    Il problema della cacca di cavallo si risolve facilissimamente. Ricordo che lo usavano in un paese tecnologicamente avanzato: il Marocco.
    Bastava mettere un panno dietro al sedere del cavallo, a raccogliere le deiezioni. E sostituirlo quando fosse stato pieno.

  3. Prometeus

    Questi proprietari dei calessi sono dei trogloditi. non capiscono che se c’è quel fetore insopportabile di urina e feci di cavallo i turisti non si avvicinano per fare il giro in carrozza. E’ esattamente come se un panettiere facesse fare davanti all’ingresso del panificio i bisogni al proprio cane. D’altra parte al Comune c’è un’epidemia di lassismo e menefreghismo. Basterrebbe un’ordinanza, ammesso che non ci sia già, che imponga ai proprietari dei cavalli di dotare questi ultimi di apposite sacche per la raccolta delle deiezioni. e spostare il punto di sosta delle carrozze in un’area adiacente al Massimo ma dotata di tombini e fontanella per la pulizia del suolo.

  4. malignetto

    Sono appena tornato dalla Tunisia. Anche lì come in Marocco hanno una meraviglia tecnologica….. Una saccoccia legata ai quarti posteriori del cavallo che raccogliere tanta pupù…..

  5. MAQVEDA

    Ragazzi, non ne sono sicurissimo, ma ricordo che l’ordinanza che obbliga all’utilizzo di queste saccoccie è stata già emessa da tempo, infatti ci sono carrozze che ne sono munite, ma la maggior parte no, che schifo, del resto è molto più facile per i cocchieri fare fare al proprio cavallo la pupù a terra piuttosto che dover ogni volta svuotare la suddetta saccoccia. La puzza che opprime (per fortuna non a tutte le ore) piazza Verdi opprime anche piazza Bellini, via Maqueda, via Roma, insomma qualsiasi luogo dove passano carrozze che lasciano i loro “souvenir”. Basterebbero solo controlli e multe a chi non si dota di ogni accessorio necessario, ma come al solito le soluzioni più semplici sono sempre le più irraggiungibili.

  6. MAQVEDA

    Per quanto riguarda il verde nella città storica e nel dettaglio davanti il teatro Massimo, lo stesso La Duca parlò del problema, sperando in un ripensamento serio e coraggioso del verde, che in molti casi occulta irrimediabilmente i monumenti. Intendiamoci non sto dicendo no al verde nella città antica, è sempre troppo poco per me, ma in molti casi è disposto in maniera disordinata e poco studiata, e piazza Verdi ne è un esempio, come le chese della Martorana e di S. Cataldo, assolutamente soffocate da piante diventate giganti, o gli alberi nella parte finale di corso Vittorio Emanuele (vicino porta Felice) che lasciano cadere centiania di frutti che rendono l’asfalto scivoloso e pericoloso, o come ancora gli alberi sotto le Mura delle Cattive, che come abbiamo potuto constatare in passato, sono parecchio pericolosi se non potati periodicamente (penso che tutti ricordiate il ragazzo che perse la vita lo scorso inverno). Come suggerisce saggiamente l’articolo, non è necessario abbattere alcunchè, ma basterebbe una potatura periodica.

  7. io vorrei andare a fare una foto al teatro con la mia stenopeica, per non vedere tutte queste brutture…….dovrò accontentarmi dell’ effetto dato dalla lunga esposizione? Cioè tutto o quasi cancellato?

  8. Piazza Verdi in una città “normale” sarebbe abbellita e resa fruibile a cittadini e turisti. Invece rispecchia lo stato di degrado e di abbandono ormai cronici della nostra città!
    Anch’io ho notato più volte la puzza di urina, nei caldi pomeriggi estivi o la sera, quando i cavalli non ci sono più e rinfrescando risalgono gli “odori”….. semplicemente nauseante!
    Ma non è solo quello, NON ESISTE UNA PANCHINA IN TUTTA LA PIAZZA! tutta la pavimentazione -piazza,strada e marciapiede- è rivestita di uno strato di “grascia” (sporco)… pochi cestini (sporchi anch’essi e quasi sempre strapieni), dissuasori praticamente inesistenti e conseguente libero accesso a auto e moto, nessun controllo da parte delle forze dell’ordine… più volte ho rischiato la lite per essermi ribellato a comportamenti intollerabili come lanciare bottiglie di vetro… (in un occasione, dato che i soggetti disturbavano tutta la piazza, mentre tutti ci allontanavamo chiamai anche i carabinieri ma non arrivò nessuno….).
    🙁

  9. Daniele

    Avete sentito il Tgs? Meno turisti a Palermo “per degrado e mancanza di servizi” .. Che vergogna!!!

  10. rob

    credo che bisogna fermare questa crudelta’ contro i cavalli a palermo. possono usare benissimo le moto ape. basta con la sofferenza . i cocchieri se ne facciano una ragione.

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