Ritorniamo sull’argomento Nuova rete Bus Amat, annunciata di recente dal Presidente Bellavista.
In riferimento ai vari articoli dei quotidiani, dove mal si interpretava la notizia, e destava qualche preoccupazione, l’Amat manda un comunicato stampa che riportiamo qui di seguito:
“L’Amat ha parlato di razionalizzazione del servizio di trasporto pubblico e non di epurazione delle linee”. Lo afferma Mario Bellavista, presidente dell’Amat. “Ad una diminuzione delle linee esistenti – aggiunge il presidente -, che dopo 16 anni non coincidono più con le mutate condizioni viarie e di traffico in città, corrisponde il potenziamento, il prolungamento e le deviazioni delle tratte delle linee che compongono il nuovo piano”.
Solo per fare qualche esempio, il percorso del 220 (Falsomiele) sarà coperto dal 243; a coprire la zona di Brancaccio al posto del 221 ci sarà il 231, e così il 109, con le opportune deviazioni e prolungamenti di tratta, coprirà il percorso del 234. Quindi – conclude Bellavista -, non si parla di cancellazioni di linee tout court, ma di una visione moderna della rete degli autobus che permetterà di avere passaggi più frequenti – si passa da un tempo medio di 27 minuti a 13 – e un maggior numero di mezzi utilizzati per ogni linea”.
La nuova rete del servizio di trasporto pubblico, che nei prossimi giorni sarà presentata alla cittadinanza, entrerà in funzione gradualmente e dopo il via libera del Comune.
Ovvio che eliminando alcune linee che risultano “doppioni”, non significa che ci ritroveremo con meno bus in circolazione.Anzi, l’intera flotta potrà essere meglio “spalmata”. Per farne un esempio più pratico, se attualmente circolano circa 290 vetture, e saranno soppresse 30 linee, non significa che domani circoleranno 260 vetture 😀
La matematica è scienza esatta. Altrimenti le altre 30 dove le mettiamo?? Le rottamiamo magari? E’ chiaro che razionalizzando il servizio, si distribuirà meglio il numero delle vetture sulle nuove tratte, allungate e alcune opportunamente rivedute.
Vengono eliminati dei capolinea quali Piazza Indipendenza, Piazza Camporeale e Piazza Sturzo. Ma ciò non significa che i bus non passeranno più da questi siti. Da una parte sarà più decoroso vedere queste piazze senza più le macchie d’olio concentrate per terra a causa di alcuni mezzi. Ed anche un sollievo per i residenti che sopporteranno meno rumore dovuto alla sosta dei bus. Penso che la gente preferisca rimanere quanto meno possibile nei capolinea e nelle fermate, e avere un servizio celere.
L’auspicio è questo. Appuntamento alla prossima settimana dove vi daremo ampia documentazione sulla nuova rete.
io rimango scettico.
il comune di palermo ha tagliato 10 milioni di euro all’amat quest’anno.
penso che questa sia la conseguenza del taglio, che stanno provando a farci ingoiare come razionalizzazione del servizio…
Sono sempre pessimista
E’ chiaro che ad una taglio di fondi a disposizione, ne consegue una carenza nel servizio e nella qualità del servizio. Sarebbe più opportuno far lavorare in modo più proficuo il personale, razionalizzando i turni, incentivandolo e controllandolo, ma questo ovviamente richiede maggior impegno dello staff dirigenziale. Concordo con eliminare i capolinea, un autobus fermo è un mezzo che non produce, e poi si eliminano tutti gli assembramenti del personale che vi stazionano. Dopo un periodo di incremento dei controlli, credo, si è ritornato nuovamente ad un periodo di rilassamento. Per esperienza, su quattro corse che effettuo quasi giornalmente, da circa un anno, mi è stato controllato il biglietto solo due volte. Il controllore oltre ad effettuare i controlli ai passeggeri dovrebbe dover controllare anche la qualità del servizio, segnalando tutte le anomalie.
Per esprimere un giudizio definitivo è giusto attendere il dettaglio delle variazioni programmate. Già da questa prima anticipazione emergono tuttavia delle perplessità (mi auguro infondate): la 109 collegava direttamente (per quanto possibile) il nodo della Stazione con quello Indipendenza. Se si modifica il percorso per arrivare al Villaggio Santa Rosalia al posto della sopprimenda 234 ecco che i viaggiatori sono costretti ad un “giro turistico” di cui avrebbero fatto a meno…
Ancora non abbiamo elementi sufficienti per un giudizio definitivo: ripeto, attendiamo il dettaglio delle variazioni.
Un elemento a favore di questa razionalizzazione è che dalle ultime grandi modifiche del 1994 ci sono molte linee periferiche che vedono pochissimi “fogli” (in gergo tecnico sono le vetture in turno su ciascuna linea), se quindi per una linea sono previste solo due o tre vetture basta che se ne guasti una per aumentare insopportabilmente le attese alle fermate. Se abbiamo meno linee con più vetture in turno le “corse saltate” avranno un minore impatto sulla attese alle fermate.
Non lo so se riducendo il numero delle linee non si riduca il numero di bus. Il parco bus è vetusto e carente, siccome soldi per nuovi bus non ce ne sono mi sa che lo stanno facendo xke non riescono ad avere un adeguato numero.
Inoltre che cosa fa pensare che il tempo medio si riduca da 27 a 13 minuti? In questi 16 anni sono riusciti a ridurre il traffico? Hanno aumentato le corsie preferenziali? E’ migliorato il senso civico dei palermitani? Non me ne sono accorto!
Vabbè eventualmente il 109 arriverebbe a villaggio Santa Rosalia per potere collegare la stazione c. anche col parcheggio di via Basile…cmq speriamo bene che i percorsi per le periferie rimangano pur sempre garantiti.
Io, per mia natura, sono un ottimista. Ce ne sono di cose che non vanno in questa città, ma credo che questa idea dei dirigenti dell’AMAT non sia per nulla peregrina. Anzi, mi pare che, se messa in atto con la giusta dose di capacità previsionale, potrebbe donare alla città un servizio più decente di quello che siamo abituati a ricevere.
Se la guardo in prospettiva, mi vengono i brividi. Rete dei bus cittadini efficiente, passante ferroviario a pieno regime, anello ferroviario interno, nuova linea metropolitana, nuova rete tranviaria, aeroporto più efficiente e moderno… accidenti, quasi ho paura di vedere tutte queste realizzate. E i palermitani? riusciremo a maturare insieme ai servizi della città o resteremo sempre ancorati al nostro inestinguibile provincialismo?
Riuscirà questa città a proiettarsi verso una dimensione europea, diventare davvero il cuore del Mare Nostrum?
Io, da buon siciliano di scoglio, sono fiducioso e credo nella mia gente.
Staremo a vedere.
Ragazzi, attendiamo tranquillamente le nuove mappe e percorsi.Così da valutare tutti insieme.
Non è da escludere che da Piazza Indipendenza, chi deve arrivare alla stazione c.le avrà un’altra linea 😀
Magari la 389 prolunga fino ad intersecare via roma-via maqueda, e da lì potersi prendere un altra vettura.
Notate come 309,389, 339 e 105 abbiamo il percorso quasi interamente in comune.
Questo è solo un esempio, ed ipotesi.
Attendiamo la prossima settimana 😉
Sono d’accordo che non bisogna fasciarsi la testa prima di rompersela, però spiegatemi come mai la linea 309 che ha una frequenza media 18 minuti, la linea 389 con una frequenza media di 24 minuti, la 339 con frequenza di 48 minuti, e la 105 con frequenza di 30 minuti, aspattando l’autobus in piazza indipendenza angolo corso calatafimi bisogna aspettare 30 minuti minimo prima che passi un bus, basta vedere la quantità di persone che aspettano!
@ arabesk, semplicemente perchè le linee sono la metà di prima e quindi avranno a disposizione il doppio dei mezzi.
Anche io propendo per aspettare e vedere. Adesso si possono fare solo supposizioni.
Di certo, non mi dispiacerebbe se, in ambito a questo intervento, il capolinea di Piazza P.Camporeale e di Piazza Indipendenza venissero spostati rispettivamente al parcheggio di via Nina Siciliana e di via Ernesto Basile.
Speriamo che, durante la presentazione in comune, l’Amat e il Comune provvedino a integrare A MONTE entrambi i provvedimenti.
Ci sarebbe anche da rimuovere il capolinea nei pressi di via Balsamo e trasfeirlo al terminal del parcheggio in via Basile. Comunque il piano dell’Amat mi piace.
attendiamo i dettagli del nuovo piano, poi si possono fare critiche costruttive…naturalmente. Bellavista è in gamba, credo che possa fare bene per l’amat.
Si attendiamo… sono d’accordo. Però ricordo a voi, a me stesso e al Presidente Bellavista che sedici anni fa, quando fu varato il nuovo piano Amat, le motivazioni furono identiche, ossia dimezzare il percorso degli autobus per rendere i passaggi più frequenti. Il risultato è sotto gli occhi di tutti e speriamo che la storia non si ripeta.
@Paco, molti autobus sono veri e propri rottami e molte corse già adesso saltano x questo motivo. Quindi mi pare proprio che molti di questi bus saranno usati per fare pezzi di ricambio.. Questa cosa mi ricorda molto quanto hanno fatto con gli autocompattatori che essendo insufficienti di numero e non avendo pezzi di ricambio hanno deciso di fare piu turni di ritiro della spazzatura con minor numero di mezzi, e la qualità del servizio si è vista
arabesk, nessun autobus sarà usato per fare pezzi di ricambio
è una cosa semplicissima, attualmente ci sono 98 linee e 300 autobus, quindi mediamente ci sono 3 autobus per linea
dopo la modifica saranno 50 linee e 300 autobus, quindi mediamente 6 autobus per linea
nessun autobus in meno, ma la frequenza di tutte le linee verrà RADDOPPIATA
E’ chiaro che ogni soluzione puo’ portare sia vantaggi che svantaggi; inoltre e’ giusto che le scelte vengano riviste con il tempo.
Tuttavia ho qualche perplessita’.
Ricordo, per esempio, quando esistevano, fine anni 80, linee piuttosto lunghe, come il 27: Boccadifalco – Vergine Maria; il risultato e’ che accumulavano ritardi mostruosi, soprattutto nelle ore di punta.
Ho notato un certo miglioramento nelle frequenze delle corse, quando queste sono state accorciate.
Non satremo facendo un passo indietro?
La mia idea è: attendiamo per lo meno le mappe, poi discuteremo. In periferia (almeno dalle mie parti) c’è molta attesa e qualche sano dubbio. Vedremo