Disastro a Belmonte Chiavelli

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Ecco a voi due video scioccanti del disastro di Belmonte Chiavelli a seguito dei nubifragi di questi giorni. Le macchine trascinate via da veri e propri torrenti formatisi a seguito delle forti piogge. La rabbia della gente, abbandonata dall’amministrazione, dalle forze dell’ordine e pure dai media. A voi i commenti (il secondo video è preso da www.siciliainformazioni.com)

httpv://www.youtube.com/watch?v=sr1P4IZ8j0w&feature=player_embedded

httpv://www.youtube.com/watch?v=o4rjcAGowBw&feature=player_embedded

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3 Thoughts to “Disastro a Belmonte Chiavelli”

  1. Otto Mohr

    Io invece sono arrabbiato con la gente che ha rovinato un’intera montagna costruendo i propri villoni abusivi….è poi naturale che estirpando tutti quanti gli alberi si verificano episodi di questo tipo…

  2. r302

    Ho studiato una mappa IGM e le foto di Google Earth ed ho constatato alcune cose. Intanto come tutti possiamo vedere quasi tutti gli anni monte Grifone d’inverno è innevato, segno che per la sua esposizione e la sua configurazione orografica, in determinate situazioni metereologiche, la zona è particolarmente colpita dalle precipitazioni. A gennaio o febbraio queste precipitazioni sono nevose, a settembre come abbiamo visto piovose. A monte della borgata c’è una vallata percorsa da un alveo di un corso d’acqua sempre asciutto, tale alveo ad un certo punto si dirama dalla strada e punta a nord-ovest verso la borgata di Bonagia mentre la salita Mezzagno volge a nord-est. Diversi anni fa proprio in questo punto di incontro tra la strada e l’alveo è stato costruito un grande complesso religioso, con un piazzale antistante. Può essere successo che le acque riversatisi in questo piazzale anzichè imboccare l’alveo a sinistra (forse ostruito da qualche muro o parapetto) abbiano preso la strada a destra, con gli effetti che abbiamo visto. Ora visto che questo disastro è purtroppo possibile che si ripeta appare necessario ripristinare l’alveo del corso d’acqua, senza incalanarlo in inutili tubature ma ampliando l’antico alveo per accompagnare la corrente d’acqua, fortissima per la pendenza, verso la piana dove poi potrà essere opportunamente incalanata in modo da non fare ulteriori danni. Altra cosa che ho visto dalle immagini satellitari è che tutta la collina soprastante, dove si è originata la frana, era stata bruciata in un devastante incendio nella tremenda estate del 2007.

  3. gerry69

    Ottima esposizione r302.
    Aggiungo: alle spalle della chiesa del Bell’Amore è in corso una lottizzazione abusiva che nessuno ha il coraggio di interrompere. Sono stati apposti sigilli più volte e più volte sono stati tolti. Hanno addirittura costruito una palazzina di 3 piani che è visibilmente inclinata in una zona che è sotto la tutela della sovrintendanza in quanto uno degli ultimi “scorci” della conca d’oro.
    Un gruppo di villette in costruzione qualche anno fa è stato sequestrato ma i loro scheletri sono ancora lì. Hanno abbattuto alberi, alzato muri di recinzione dei lotti, creato strade d’accesso e questo nell’assoluto abusivismo…. vane sono le chiamate ai vigili.
    Ahhh dimenticavo, tutta questa zona è un enorme canale di smaltimento delle acque che provengono dalla montagna…..
    Ciao
    Gerry

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