Verrà inaugurato ufficialmente mercoledì 29 Luglio 2009 martedì 4 Agosto 2009 il Parcheggio di piazza Vittorio Emanuele Orlando. Dopo numerose foto e aggiornamenti, è una delle prime opere che giunge a compimento sotto i nostri occhi. Speriamo che le aspettative non vengano deluse.
Appuntamento alle ore 11:00 presso la struttura.
Alla cerimonia dovrebbero partecipare alcune cariche istituzionali, tra cui l’assessore ai lavori pubblici, Patrizio Lodato.
Volete vedere che non sarà inaugurato neppure per il 4 Agosto ?? La Giunta ha tanti di quei problemi che ho paura di no.
si tratta di una posticipazione dovuta alla ricorrenza dell’anniversario di Rocco Chinnici.
chiffà u grapiearo?
Rocco chi… ?
Ma poi che significa che se c’è un evento di festa si rinuncia agli impegni già presi e si posticipa, manco per il giorno dopo… manco 2 o 3 giorni dopo, addirittura di appena una settimana?!? Sempre che sia vero che lo inaugurino per quel giorno. Mah !!
@Metropolitano, quel che hai scritto è veramente triste. Ogni commento è superfluo.
metropolitano, prima di dire sciocchezze offensive prima di tutto verso la tua stessa storia, utilizza quella simpatica funzione chiamata “ricerca” e aggiornati su chi era questo tal Rocco…
Eppure questo nome non mi è nuovo, solo che non ho ricordi nitidi di chi si tratta. Non sto offendendo nessuno e non era certo mia intenzione.
Stavo solo criticando l’ulteriore slittamento dei lavori. Ma io spero sempre che siano finalmente inaugurati per il 4 Agosto.
Ma prima di scrivere cazzate…aziona il cervello caro Metropolitano !
@Metropolitano: Tratto da wikipedia, ma troverai decine di libri a lui dedicati in qualunque libreria seria:
Dopo la maturità conseguita nel 1943 presso il Liceo Classico “Umberto” a Palermo, si è iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza di Palermo, si è laureato il 10 luglio 1947.
È entrato in Magistratura nel 1952 con destinazione al Tribunale di Trapani. Poi è stato pretore a Partanna per dodici anni, dal 1954. Nel maggio del 1966 è stato trasferito a Palermo, presso l’Ufficio Istruzione del Tribunale, come giudice istruttore.
Nel novembre 1979, già magistrato di Cassazione, è stato promosso Consigliere Istruttore presso il Tribunale di Palermo.
«Un mio orgoglio particolare» – ha rivelato Chinnici – «è una dichiarazione degli americani secondo cui l’Ufficio Istruzione di Palermo è un centro pilota della lotta antimafia, un esempio per le altre Magistrature d’Italia. I Magistrati dell’Ufficio Istruzione sono un gruppo compatto, attivo e battagliero». Il primo grande processo alla mafia, il cosiddetto maxi processo di Palermo, è il risultato del lavoro istruttorio svolto da Chinnici, tra l’altro considerato il padre del Pool antimafia, che compose chiamando accanto a sé magistrati come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Giuseppe Di Lello.
Chinnici partecipò, quale relatore, a molti congressi e convegni giuridici e socio-culturali e credeva nel coinvolgimento dei giovani nella lotta contro la mafia. È stato il primo magistrato a recarsi nelle scuole per parlare agli studenti della mafia e dei pericoli della droga.
«Parlare ai giovani, alla gente, raccontare chi sono e come si arricchiscono i mafiosi» – diceva – «fa parte dei doveri di un giudice. Senza una nuova coscienza, noi, da soli, non ce la faremo mai».
In una delle sue ultime interviste, Chinnici ha detto:
«La cosa peggiore che possa accadere è essere ucciso. Io non ho paura della morte e, anche se cammino con la scorta, so benissimo che possono colpirmi in ogni momento. Spero che, se dovesse accadere, non succeda nulla agli uomini della mia scorta. Per un Magistrato come me è normale considerarsi nel mirino delle cosche mafiose. Ma questo non impedisce né a me né agli altri giudici di continuare a lavorare».
Rocco Chinnici è stato ucciso il 29 luglio 1983 con una Fiat 127 imbottita di esplosivo davanti alla sua abitazione in via Pipitone Federico a Palermo, all’età di cinquantotto anni. Ad azionare il detonatore che provocò l’esplosione fu il killer mafioso Pino Greco. Accanto al suo corpo giacevano altre tre vittime raggiunte in pieno dall’esplosione: il maresciallo dei carabinieri Mario Trapassi, l’appuntato Salvatore Bartolotta, componenti della scorta del magistrato, e il portiere dello stabile di via Pipitone Federico Stefano Li Sacchi.
Spero di aver acceso in te una scintilla di curiosità.
Palermoforever sei un cafone ! Come ti permetti di scrivere interventi così offensivi ?
@ FS74, qualcuno me ne aveva già parlato… ecco chi era, però a quell’epoca non potevo accorgermi dell’accaduto. Ho invece avuto modo di rimanerci moralmente paralizzato con gli assassinii di Falcone e Borsellino 17 anni fa.
Grazie per la lezione di storia locale; è che da un po di tempo a questa parte non ci pensavo più a questo anniversario. Tanti sono i problemi ora in questa città che non mi è possibile bloccarmi sulle vicende passate.
Ricordiamoci che dimenticare le vicende passate, quando si tratta di martiri che hanno sacrificato la loro vita per il loro senso dello Stato (quello con la S maiuscola, non certo quello che doveva difenderli), vuol dire farli morire una seconda volta.