Mercatino settimanale | Viale Campania come Kabul?

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Palermo – Si, il paragone probabilmente è azzeccato perché le immagini narrano da sole. Non è la prima volta in questi anni che documentiamo lo stato delle aree adibite a mercatino e come vengono trasformate.

Fra abusivi e bancarelle fuori dagli stalli loro assegnati, evidenziamo come queste aree si trasformino in zone franche da controlli dove chiunque ne fa uso e consumo proprio. L’apice è al termine del fatidico orario in cui si svolge questo mercatino.

Notate bene, qui sono le 15:40 e in fondo ci sono uomini e mezzi della Rap all’opera.

mercatino viale campania

mercatino viale campania

Ore 18:15 la Rap è ancora al lavoro. Il mercatino è già cessato da oltre 4 ore. Eppure guardate la mole di uomini e mezzi che vengono utilizzati per ripulire quanto lasciato dai cosiddetti mercatari.

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Notare il liquido che scivola via non è acqua, ma il puzzo di pesce lascia già immaginare tutto…

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Ma ecco il “capro espiatorio”,  la ciclabile!

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Immaginate queste risorse come potrebbero essere impiegate se ci fossero reali controlli e sanzioni. Ma soprattutto aree appositamente dedicate allo svolgimento di queste attività. Perché di certo non sono da farsi in mezzo alla strada stravolgendo il traffico di zona, la vita dei  residenti e aumentandone i disagi. Oltre ai costi per movimentare personale e mezzi per ripulire le aree.

E abbiamo documentato viale Campania, ma la stessa situazione si verifica da anni qui come in altri mercatini sparsi in città.

Qui la situazione in via Galilei con le auto che transitano a ridosso delle bancarelle, aumentando il rischio per i fruitori

Sicuramente non mancano aree più idonee allo svolgimento di queste attività, manca invece la volontà all’interno dei Palazzi….

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4 Thoughts to “Mercatino settimanale | Viale Campania come Kabul?”

  1. per non parlare di cosa succede quando arriva la pioggia. i ‘mercatari’ regolari sono soggetti al pagamento della tassa di occupazione suolo pubblico temporanea, che include anche una quota per i servizi di pulizia. Pulizia normale, non raccolta dei rifiuti che lasciano a terra. Se la RAP deve provvedere con costi e risorse extra a questi interventi, come pure alla bonifica delle discariche abusive di ingombranti, non può riuscire a dare un servizio decente. Se aggiungiamo che la Tari non viene pagata da circa il 35% dei soggetti regolarmente iscritti…

  2. augustedupin

    I palazzi a sinistra sono praticamente circondati dal mercatino. In un paese come l’Italia, dove per aprire una gelateria da asporto devi mettere la mappa con le vie di fuga, la cosa è surreale. Il giorno che, durante il mercatino, ci sarà in uno dei palazzi un principio d’incendio o un infartuato, qualcuno dovrà spiegare con quale logica si è spostato il mercatino in questa zona e avendo riguardo a quali criteri di sicurezza.

  3. Come ebbi a dire qualche giorno addietro, nell’articolo riguardante la realizzazione della ciclabile, mi fa specie che ancora nel tardo pomeriggio la strada non sia percorribile. Quando dopo le diciassette passo da viale Lazio nell’aria persiste ancora il fetore di pesce perchè proprio lì all’angolo dove il pescivendolo lascia il ghiaccio a terra con i liquami colati dal banco di vendita e persino le scatole di polistirolo con dentro le viscere dei pesci venduti. Boh, tutto normale, anzi, normalissimo, ma ci mancherebbe. Anche questi moderni Max Biaggi su monopattino che ti fanno il pelo quando cammini a piedi e vogliono anche ragione del fatto che siano loro sul marciapiede. Tutto nella norma. Beh…

  4. rudi gi

    Povera Palermo. Non c’è speranza. Ci hanno abituato a far passare tutto questo e tanto altro per la normalità, ma non è così. Tutti gli amministratori che sono passati da Palazzo delle Aquile hanno fallito. Non parlerò di cimiteri, di traffico, di edilizia popolare, di spazzatura, di ponti precari, di decoro……

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