IL CASO “ PISTA CICLABILE” ARRIVA IN PROCURA : PRESENTATO UN ESPOSTO
Giovanni Pizzo, ex assessore ai trasporti regionale, e Mario Bellavista, ex presidente dell’ AMAT, hanno presentato un esposto in Procura :
Tale decisione , è stata presa , dichiara l’ex assessore regionale del governo Crocetta, dopo che :
“Tre settimane fa ho visto un incidente fra una bici e una macchina perché i posteggi piazzati praticamente in mezzo alla carreggiata impediscono una corretta visibilità. Tutto bene per i coinvolti. Poi l’indomani un altro incidente, fra auto, nella zona di via Principe di Villafranca, per uno sportello aperto che aveva ridotto ancor di più lo spazio per transitare. A mio avviso sono stati due segnali di cose fatte male.”
Con tale esposto i due “ esperti” i mettono in evidenza alcune “criticità dell’opera :
“Sia per la sicurezza stradale della pista Villafranca-Praga, perché provoca traffico e incidenti ,sia sulle modalità di finanziamento per comprendere se la spesa sia stata corretta. In pratica, dove vanno i soldi?”.
“Il principio tecnico, da ex assessore ai Trasporti, è uno: l’asse lungo il quale è nata la nuova pista costituisce l’unica arteria che porta a viale Lazio e viale Strasburgo, e qualsiasi cardiologo sa che ostruire un’arteria è pazzia”.
Secondo l’ex assessore Pizzo, dietro la scelta dell’amministrazione Orlando ci sarebbe la sola “opportunità di visibilità estrema”.
L’ex presidente dell’AMAT , Mario Bellavista aggiunge:
“Chiediamo alla magistratura di verificare se le cose rispondano ai criteri di legge. Traduciamo in maniera giuridica una protesta dei cittadini e la trasformiamo in maniera legittima”.
Tale esposto è sostenuto da ben 10.000 cittadini, cifra che continua ad aumentare , che hanno firmato un appello su Facebook.
P.S. Normalmente gli esposti e i ricorsi alla Magistratura non servono a niente. Ma il fatto che due “ esperti “ mettono l’accento , non solo sulla sicurezza dell’opera ma anche sul costo, forse potrebbe creare qualche imbarazzo .
Non sanno cosa fare per avere rilevanza mediatica. Non avremo mai esito perché non esiste alcuna rilevanza penale su fatti del genere. Non è nemmeno chiaro chi sarebbe l’autore dei reati, di che reati si tratti etc etc.
La vicenda verrà archiviata e già da dopodomani sarà dimenticata. Almeno con la ZTL abbiamo avuto il piacere di ridere a crepapelle dopo le pronunce favorevoli al Comune, qui nemmeno questo. Con buona pace degli esponenti odierni.
P.S.: su quella pista trovo ogni volta due o tre auto posteggiate sopra, trovo le moto che la percorrono, lì si che quando succederà qualcosa c’entrerà il diritto penale, ma a carico del palermosauro di turno oggi tanto ben rappresentato.
….queste piste ciclabili sono ridicole…. oltretutto in una città piena di ingorghi stradali prima di restringere altre strade bisogna usare la testa… inoltre queste piste non rispettano diverse normative, infatti sono state fatte nella parte della carreggiata sbagliata…. molti, giustamente, stanno chiedendo le dimissioni di coloro che le hanno pensate…. o a mio avviso i responsabili devono pagare le spesse di tutte le modifiche necessarie…. non vedo perchè mai le spese per rimediare ai tantissimi errori progettuali le debbano pagare i palermitani….
Buongiorno!
intanto sembra che il cordolo rosso di via villafranca sia già stato distrutto.