SI STANZIANO I SOLDI PER IL RECUPERO DEL PARCO LIBERO GRASSI MA …..TUTTO RIMANE FERMO
Il presidente della Terza commissione del consiglio comunale di Palermo ,Paolo Caracausi è intervenuto sulla annosa vicenda del recupero della Costa sud :
“Comune di Palermo e Regione da anni promettono il recupero del parco Libero Grassi e della costa sud della città, ma a parte qualche intervento di pulizia non si è visto granché. Il parco, il fiume Oreto e l’eliminazione degli scarichi fognari abusivi devono essere una priorità per le istituzioni, se vogliamo che questo tratto di litorale torni al suo antico splendore e che si recuperi il rapporto con il mare. Il recupero del parco Libero Grassi è essenziale per riqualificare e rilanciare la costa sud di Palermo: da troppi anni i residenti della Bandita, di Acqua dei Corsari e Romagnolo aspettano di vedere rifiorire un litorale che negli anni ‘60 era il fiore all’occhiello della nostra città e che grazie al connubio mafia-politica è diventato una discarica a cielo aperto, distruggendo la flora e la fauna marina .Il consiglio comunale deve essere pronto ad approvare il Pudm che, mi auguro, l’assessore Catania porterà presto in Aula”
Un duro atto di accusa di un importante esponente comunale di questa maggioranza verso il sindaco e la sua Giunta.
Il presidente Caracausi ammette il fallimento della politica della Giunta Orlando e della Regione che nonostante i periodici proclami “a parte qualche intervento di pulizia non si è visto granché”
Giustamente il presidente Caracausi sostiene che:
“Il parco, il fiume Oreto e l’eliminazione degli scarichi fognari abusivi devono essere una priorità per le istituzioni” ma purtroppo non si è fatto ancora niente” .
Sul caso “PARCO LIBERO GRASSI “è intervenuto l’assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon.:
“La Regione ( nel mese di febbraio )ha già finanziato a Palermo 11 milioni e mezzo di euro per la messa in sicurezza e il ripristino ambientale dell’ex discarica di Acqua dei corsari, dove è prevista la realizzazione del Parco urbano intitolato a Libero Grassi”
Tutto bene?
Purtroppo no.
Lo stesso assessore ammette che la strada è lunga:
“Il decreto di finanziamento è subordinato alla sottoscrizione di una convenzione che sarà firmata dall’Ufficio competente per le operazioni. Gli uffici mi assicurano che non c’è alcun grave ritardo anche perché nel frattempo il Comune deve preparare il progetto di bonifica esecutivo che deve andare in conferenza di servizi. Ho sentito il dirigente generale del dipartimento Acque e rifiuti, Salvo Cocina, e mi ha assicurato che l’iter va avanti“.
In parole povere tutto è fermo perché gli uffici competenti regionali non hanno fatto niente perché aspettano che il Comune prepari il progetto di bonifica esecutivo che deve andare in conferenza di servizi.
Tutto chiaro?
Per niente.
Infatti l’assessore Giusto Catania sostiene il contrario :
“Auspichiamo che al più presto il Dipartimento regionale per l’acqua e i rifiuti ci trasmetta la bozza di Convenzione da sottoscrivere, passaggio senza il quale non si può andare avanti nell’importante percorso per il recupero e la fruibilità del Parco Libero Grassi.”
Siamo al delirio !!!!
La Regione aspetta che il Comune prepari il progetto di bonifica esecutivo e il Comune aspetta la bozza di Convenzione da sottoscrivere.
Il classico “gioco dello scaricabarile”
P.S. Al di là della buona volontà dell’assessore regionale Pierobon e del presidente della Terza commissione del consiglio comunale di Palermo Paolo Caracausi, temo che non si farà niente.
E mentre si continua lo stucchevole ” gioco dello scaricabarile” il deputato nazionale Aldo Penna ha annunciato :
“Da domenica 25 agosto e per i prossimi giorni, inizio uno sciopero della fame per sollecitare l’amministrazione comunale di Palermo sulla necessità di velocizzare i tempi per la presentazione del progetto del bando di bonifica e disinquinamento del parco pubblico intitolato a Libero Grassi, nell’ex discarica di Acqua dei Corsari”. “Libero – aggiunge – ha rappresentato e rappresenta il riscatto e la ribellione alla tracotanza mafiosa e perciò è importante aprire alla pubblica fruizione quel parco che porta il suo nome, perché quella zona della città inerme, così come tutte le altre periferie, seguano il suo esempio, liberandosi dall’influenza culturale della mafia”.
che peccato