Dopo la fermata De Gasperi lungo il Passante Ferroviario, la ferrovia in area metropolitana si appresta ad inaugurare una nuova fermata: dal 28 Ottobre inaugura la fermata Libertà, lungo l’anello ferroviario.
La fermata Libertà all’interno dell’Anello Ferroviario
La fermata “Libertà” è uno step dei lavori di prolungamento dell’Anello Ferroviario, di cui fanno parte anche i cantieri per la fermata “Porto” e “Politeama”, ancora in corso.
Sono passati tantissimi anni e si sono susseguiti molteplici ritardi, tuttavia da fine Ottobre i passeggeri potranno usufruire di questo nuovo servizio, così come risulta evidente dal fascicolo di circolazione delle linee di RFI.
Ricordiamo che l‘Anello Ferroviario è un sistema di ferrovia circolare inaugurato intorno agli anni 90, nato per collegare l’hub “Notarbartolo” con alcune aree nevralgiche e centrali della città, tra cui il porto e piazza Politeama. Ad oggi sono in corso i lavori di realizzazione per quest’ultime, mentre a breve verrà consegnata la progettazione esecutiva per il secondo stralcio dell’Anello Ferroviario, che andrà a completare la chiusura del cerchio, dal Politeama verso Notarbartolo.
Dove si trova la fermata Libertà
La fermata “Libertà”, rinominata da RFI “Palermo Libertà“, è ubicata lungo viale Lazio, nel tratto compreso tra gli incroci con via Libertà (appunto) e via Sicilia.
Servirà le aree adiacenti in cui ricadono, tra gli altri, il Quartiere Matteotti, l’Istituto “Don Bosco”, l’area di Viale Campania, Piazza Don Bosco e il complesso viario di via Brigata Verona – Piazza Leoni.
Di seguito uno scatto di archivio che documenta i lavori di realizzazione delle rampe di accesso alla fermata.
Meglio tardi che mai. Se penso alle persone ancora in vita nel 2014 con cui parlavo dei cantieri di viale Lazio, penso che il tempo sia stato veramente eccessivo
La cosa divertente è che c’è gente che non vuole i tram perchè ritiene Palermo debba darsi una rete metropolitana sotterranea come le “vere” metropoli. Si, ma tra in funzione 150 anni!
Buongiorno leggo su mobilita Catania ,il progetto metropolitano ,l anno scorso mi sono informato personalmente con una persona del luogo ,devo dire che i tempi rispetto a Palermo sono più rapidi. quindi non capisco perchè a Catania le opere pubbliche vengono fatte con tempi lunghi, ma, non secolari come a Palermo. Anche li è Sicilia? Viceversa Palermo farebbe parte della Sicilia direi da serie B .
Che tristezza, un’opera secolare, iniziata ben 26 anni fa, già obsoleta concettualmente, inefficace per la mobilità di una città come Palermo e che altro non è che un alibi per la mancata costruzione di una vera metropolitana
Non capisco perché prendendo il treno per andare all’università non si può scendere a Orleans direttamente ma si deve cambiare treno a Notarbartolo. La gente prende il treno per andare sul passante ferroviario. Il cambio treno non favorisce l’utilizzo.
Condivido la visione di Ciccio.
La cosiddetta Linea B ha poco potenziale se hanno deciso di farle fare solo Giachery-Notarbartolo-Giachery.
Non conosco i motivi alla base di questa decisione ma idealmente dovrebbe essere modificata in Giachery-Stazione Centrale-Giachery.
Quindi tu per esempio potresti andare all’ Università partendo direttamente da Libertà (a cui personalmente cambierei già il nome in Sicilia, ma questo è un’ altro discorso
Ed immettendo quindi i servizi di due linee B ed A sul Passante, il tratto Stazione Notarbartolo-Stazione Centrale-Stazione Notarbartolo otterrebbe una frequenza doppia rispetto a quella misera attuale.
Qualche giorno fa stavo tornando dall’aeroporto a casa in metro: un gruppo di quattro turiste con accento Laziale, stavano per scendere a San Lorenzo Colli ma poi si sono accorte dell’errore e sono scoppiate a ridere dicendo che dovevano scendere a Lolli non a San Lorenzo Colli (sono state ingannate dall’assonanza)
In maniera analoga prevedo alcuni futuri turisti depistati dal nome della nuova fermata “Libertà”; questi potrebbero partire, che ne so, da Stazione Centrale o Sferracavallo intenzionati ad andare in Viale Libertà diciamo all’altezza di Via Catania.
Ingenuamente prenderanno il treno e scenderanno sì in Viale Libertà ma alcuni kilometri lontani dalla loro destinazione.
Indubbiamente meno fuorviante rinominare sta nuova stazione in “Sicilia”.
E visto l’accaduto toglierei “Colli” e la rinominerei “San Lorenzo”