Da qualche giorno è stata emessa la circolare territoriale n°43 del 2023.
Ma come mai vi documentiamo la pubblicazione di un documento di RFI? Perchè contiene una fondamentale novità.
Dal 03/12/2023, giorno di validità della circolare, viene ridenominata la LdS di “Punta Raisi” in “Palermo Aeroporto”.
Riportiamo dalla CT: Alla data e ora di attivazione della presente Circolare, l’attuale LdS di Punta Raisi, posta al km 30+810 sulla linea Palermo Notarbartolo – Punta Raisi, sarà ridenominata “Palermo Aeroporto”.
La nuova denominazione, “Palermo Aeroporto”, è un chiaro segnale dell’accentuato ruolo di questa stazione come punto di accesso primario per i viaggiatori diretti all’aeroporto e viceversa.
Il cambio di nome non è solo una questione semantica, ma rappresenta un adeguamento strategico per migliorare l’identificazione e la facilità di accesso alla stazione per i passeggeri in transito.
La stazione, situata sulla linea principale che collega il cuore della città di Palermo con l’aeroporto, svolge un ruolo cruciale nel collegamento del centro urbano con uno dei suoi nodi di trasporto più vitali.
L’iniziativa potrebbe anche contribuire a promuovere il trasporto pubblico ferroviario come opzione preferibile per i viaggiatori diretti all’aeroporto.
La denominazione “Palermo Aeroporto” è intuitiva e immediatamente comprensibile per i passeggeri, rendendo più agevole la pianificazione dei loro spostamenti e rafforzando la connessione tra la stazione ferroviaria e l’aeroporto.
Questo cambiamento rientra probabilmente in una serie di iniziative volte a migliorare l’esperienza complessiva dei viaggiatori e ad ottimizzare l’efficienza del trasporto pubblico.
L’adozione di una nomenclatura più coerente con la funzione principale della stazione sottolinea l’impegno delle autorità ferroviarie nel facilitare i flussi di passeggeri e migliorare la connettività tra i vari nodi del sistema di trasporto.
Non capisco perché non gli é stato dato il vero nome cioè AEROPORTO PALERMO FALCONE BORSELLINO e no Punta Raisi, sarebbe stata l’oppurtunità di dare il nome di una stazione della metropolitana a questi due grandi eroi Italiani
Anch’io mi chiedo perché non chiamare la stazione semplicemente “Aeroporto Falcone Borsellino”; non è che Malpensa si chiami Aeroporto di Varese, il treno appositamente fatto (seppur con anni di ritardo) si chiama Malpensa express e non c’è alcun dubbio che porti ad un aeroporto, né quel treno è usato da soli viaggiatori ma da studenti e pendolari di cittadine come Busto Arsizio o Saronno. Insomma, il nuovo battesimo della stazione non mi sembra porti alcuna novità, se non obliare il nome dei due Magistrati cittadini e ingenerare, anzi confusione dato che l’aeroporto di Palermo ha un nome 🙁
Sono d’accordo con la nuova denominazione.
Anzitutto, “Punta Raisi” per un forestiero non significa niente; è come chiamare l’aeroporto di Bologna “Borgo Panigale”…
Poi, con tutto l’enorme rispetto per le due prestigiose figure, “Palermo Aeroporto” è molto più chiaro. Chi sa che Linate si chiama Forlanini, o Ciampino Pastine, o Birgi Florio o anche Fiumicino Leonardo da Vinci? Malpensa non ha ancora un nome, ma è Malpensa…
L’aeroporto Punta Raisi è famoso (purtroppo, tristemente) in Italia, ma per un turista ritengo proprio che Aeroporto di Palermo sia un riferimento più chiaro.
Ricordo che quando ero in città straniere, con magari più di un aeroporto, dovevo preoccuparmi di impararne il nome per evitare di finire nel posto sbagliato!!! 🙂 🙂
Finalmente un po’ di buon senso e praticità.
Soprattutto a vantaggio di turisti stranieri che non parlano Italiano e per il cui viaggio in treno verso l’aeroporto, un nome talmente lungo era totalmente irrilevante e soprattutto li mandava in confusione; bastava guardare le loro facce perplesse rivolte al display sulla banchina delle stazioni del Passante.
preferivo punta raisi. stava ad indicare che l’aeroporto sorge sul mare, ed era un nome curioso, sicuramente di origine araba. di falcone e borsellino ce n’è duemila: scuole, piazze, parchi (perfino quello in cui al famoso andrea alongi fu detto: tira fuori la roba). insomma, molto più interessante il nome punta raisi rispetto alla retorica degli eroi antimafia, sbeffeggiati da tutti (politici, imprenditori e cittadini) un secondo prima di saltare in aria. c’era chi si lamentava delle sirene delle scorte, chi del fatto che le loro inchieste danneggiavano l’economia siciliana. poi il grande pentimento, il mea culpa e la smania dei partiti di saltare sulla macchina delle celebrazioni.
ma chi si ricorda di tano badalamenti e della sua speculazione sui terreni su cui sarebbe sorto l’aeroporto? intitolare un aeroporto costruito dalla mafia a due eroi antimafia, non vi sembra un paradosso?
piuttosto che cambiare nome, perché non incrementano le corse? se ne potrebbe mettere una ogni dieci minuti.
Sarebbe utile anche modificare il nome della stazione Vespri; considerato che l’utenza di questa stazione consiste in studenti di Medicina, lavoratori e parenti dei pazienti del Policlinico, il nome più utile dovrebbe essere Vespri – Policlinico. Inoltre l’accesso al Policlinico lato Vespri dovrebbe essere segnalato con una insegna.
Mi è capitato più volte di dare informazioni in merito alla “fermata del Policlinico” a persone provenienti dalla provincia. Il nome Vespri non è chiaro per questa utenza
@Franz
Sul finire degli anni 80 ero ancora un ragazzino che stava muovendo i primi passi (non in senso figurato, ma proprio a piedi) dalla borgata in cui era nato e cresciuto verso la grande città che fino ad allora avevo visto solo dal finestrino posteriore dell’auto di famiglia durante le uscite domenicali.
In quei giorni due erano gli eventi “epocali” che destavano la mia curiosità di imberbe alla conquista della metropoli. L’apertura di “Città Mercato” in via Ugo La Malfa e l’inaugurazione della “Metropolitana di Palermo”. Decisi subito di saggiare in persona il vento di innovazione che soffiava fresco ed impetuoso in città.
Dopo aver soddisfatto l’impellenza di visitare il nuovo “centro commerciale” di cui ci eravamo finalmente dotati, corsi a provare l’ebbrezza di un mezzo di trasporto pubblico veloce ed efficiente come quello che avevo sempre visto nei film.
Rimasi un po’ deluso quando scoprii che molte delle nuove stazioni erano in realtà dei prefabbricati anonimi e un po’ alla buona.
Rimasi ancor più deluso quando, scendendo alla fermata “Stadio” mi accorsi che per raggiungerlo, lo stadio, ci voleva quasi un altro chilometro a piedi.
Mi dissero che la fermata si chiamava così per agevolare i tifosi che, per le poche partite disputate a Palermo durante il mondiale del ’90, avrebbero trovato giovamento da quella falsa indicazione.
Solo molti anni dopo, quando la vita, il caso e la necessità mi portarono a conoscere altre città, anche più grandi e dispersive di Palermo, mi accorsi che gli amministratori di quelle città preferivano richiamarsi alla storia o comunque al vissuto locale per denominare le fermate della metro, che essenzialmente prendono il nome dalla via o dalla piazza o al limite dal quartiere dove sono allocate.
D’altronde più spesso una via è intitolata ad un personaggio o ad un evento storico e quasi mai prende il nome di una attività commerciale o di un palazzo che in essa si affaccia.
@audace, d’accordo con te sull’importanza dei vespri e sul mantenimento del nome, bellissimo perché fa riferimento a un orario.
rispetterei anche la geografia, che spesso si ritrova nei nomi dei luoghi e ci aiuta a conoscerli meglio, quindi meglio punta raisi.
quanto a falcone e borsellino, sono stati quasi certamente ammazzati su ordine di quella stessa classe politico-imprenditoriale che poi ha intitolato loro aeroporti, strade ecc.
gli anni passano e la retorica continua, ma sempre più stanca e ripetitiva.
a parte l’azzeramento degli omicidi, la mafia c’è sempre, e le condizioni socio-economiche che l’hanno favorita, fra emergenze e speculazioni varie ai danni della gente, sono perfino peggiori di prima.
Probabilmente non hai letto attentamente il mio intervento. Non sto affatto proponendo di cancellare il nome “Vespri”, bensì suggerisco di modificarlo in “Vespri – Policlinico”, così come ritengo che anche “Palazzo reale Orleans” debba diventare “Palazzo reale Orleans – Università”.
Essendo un utente quotidiano della metro, percorro giornalmente la tratta da Notarbartolo a Orleans o alla Stazione Centrale, e considerando che viaggio almeno due volte al mese, mi sposto anche da Notarbartolo a Punta Raisi. Pertanto, ho una conoscenza approfondita di tutti gli aspetti della nostra metro, compresi i diversi utenti e le loro esigenze. Inoltre, essendo una persona attenta e curiosa, mi mantengo sempre informato e osservo attentamente l’ambiente circostante.
Nella mia prospettiva, il nome dovrebbe tener conto sia della storicità del luogo, sia della facilità di riconoscimento dell’edificio funzionale più vicino, che sia l’università, il Policlinico o l’aeroporto. Quindi, a un nome che rispetti la storicità del luogo dovrebbe essere affiancato un nome pratico, che funzioni come indicazione per gli utenti alla ricerca del luogo importante più vicino, là dove questo sia presente.