Nel perenne dibattito sulla mobilità sostenibile, il mezzo elettrico si sta progressivamente imponendo come “il mezzo”, e lo dimostra la straordinaria diffusione di servizi in sharing sul territorio (dal monopattino, al car e bike sharing).
Stiamo vivendo un momento di transizione, oltre che energetica anche infrastrutturale, nel tentativo di assecondare questa evoluzione tecnologica attraverso una lenta ma progressiva trasformazione delle città. Probabilmente è ancora troppo presto per immaginare un contesto urbano totalmente electric-friendly, ma qualcosa si sta muovendo, soprattutto grazie al privato.
Da un lato le amministrazioni sono alle prese con l’individuazione delle aree in cui applicare una conversione, dismettendo ciò che era relativo ai precedenti utilizzi e dotando il sottosuolo della necessaria tecnologia per l’installazione delle colonnine di ricarica a servizio di questo parco mezzi sempre più nutrito.
Dall’altro un intero patrimonio di spazi privati costituiti da parcheggi condominiali, box, garage o grandi aree di stazionamento attendono di poter evolvere la propria destinazione d’uso senza necessariamente incappare nelle lungaggini burocratiche del settore pubblico, fatto di gare d’appalto, autorizzazioni e conferenze di servizio.
Tra l’altro, proprio in ambito energetico, qualcosa si muove anche su altri fronti.
Le aree private e i garages dei condomini sono all’attenzione del Parlamento e delle autorità competenti che stanno studiando una revisione dell’intera normativa. Lo scenario che sembra prospettarsi all’orizzonte prevede l’istituzione di comunità energetiche e delle “UVAM” (unità virtuali abilitate miste) attualmente in sperimentazione.
Le UVAM sono aggregazioni di piccoli produttori e consumatori che diventano un unico soggetto collettivo capace di produrre, utilizzare e condividere energia sul mercato, traendone anche un vantaggio economico.
Dunque, nell’attesa che le norme facciano il loro corso e che sempre più territori incrementino la loro dotazione tecnologica a servizio dei cittadini, quali margini di manovra ha a disposizione il privato per potersi garantire un uso costante ed efficace dell’energia elettrica nella quotidianità?
Trasformare uno spazio privato in un garage intelligente
Attrezzare uno spazio esistente con le più moderne tecnologie è un’azione sempre più ricorrente da parte degli utenti più smart. Garage, box e spazi comuni si stanno progressivamente infrastrutturando per rimanere al passo con i tempi.
Oggi è decisamente più semplice reperire le competenze necessarie a realizzare il proprio punto di ricarica indipendente. La palermitana Electrigo è un’azienda che ha aperto ai privati e si propone come operatore ideale per assistere gli utenti in questa conversione.
My Electrigo
Attraverso un accompagnamento passo-passo, l’utente che intende rendere autonoma l’operazione di ricarica del proprio veicolo elettrico potrà realizzare una postazione domestica smart.
I dettagli e le tecnologie saranno definite a seguito di un sopralluogo di esperti Electrigo, che supporteranno l’utente nella definizione dell’infrastruttura più adatta alle sue esigenze (potenza della ricarica, bilanciamento del carico, etc.) e produrranno il preventivo finale propedeutico all’avvio dell’intervento.
Non solo postazioni domestiche
Il servizio My Electrigo si rivolge anche ai gestori delle aree destinate al parcheggio delle auto, come garage privati, spazi condominiali e box diffusi. Un consulente saprà consigliare la soluzione più idonea a definire un vero e proprio snodo della mobilità sostenibile in cui incrementare l’offerta dei servizi attraverso l’istituzione di uno o più punti di ricarica per veicoli ibridi o elettrici.
Se disponi di uno spazio privato e vuoi saperne di più sulla conversione in uno smart garage, contatta Electrigo per richiedere un appuntamento.