CHE FINE HA FATTO LO “ SVINCOLO” DI BRANCACCIOhe fine ha fatto lo “svincolo” di Brancaccio ?
Ripropongo un vecchio articolo, pubblicato su “ MOBILITA PA” il 18/11/2019. Temo che da allora non si è mosso nulla
La storia di questa opera ,mai completata, è talmente paradossale che è arrivata anche alla stampa e alla televisione italiana ( ricordiamo i servizi su “STRISCIA LA NOTIZIA” La vicenda è molto lunga e forse anche un po’ noiosa ma è utile conoscerla per comprendere come mai Palermo è la capitale incontrastata delle opere incompiute.
In un articolo pubblicato su “ MOBILITA PA“ il 10 giugno 2016 è riassunto l’annoso iter.
Dello Svincolo Brancaccio si cominciò a parlare fin dal lontano 1996.
L’opera fu finalmente, appaltata nel lontano 2002 alla ditta messinese “De.mo.ter” ma si bloccò per «presunte infiltrazioni mafiose» (rilevate dalla Prefettura di Messina). Dopo anni battaglie giudiziarie però si scoprì che l’informativa antimafia era priva di fondamento.
Nel 2005 ripresero lavori ma furono quasi subito interrotti.
1/04 /2008 fu pubblicata la seguente notizia :
“La Giunta comunale ha dato via libera allo schema di transazione per il completamento dello svincolo di Brancaccio che collegherà l’autostrada direttamente all’area industriale. Potranno presto ripartire le attività del cantiere, sospese circa tre anni fa per la necessità sopravvenuta di elaborare una variazione al progetto. Dal momento in cui sarà riaperto il cantiere, per il completamento sono previsti 14 mesi di lavori. L’importo complessivo dell’opera è di poco superiore ai 10 milioni di euro.”
Bella notizia, che finalmente metteva fine a una annosa vicenda, che durava da diversi anni. Peccato che nessuno notò un piccolo particolare, la data ( 1 Aprile).
Che si trattava di un pesce d’aprile?
E infatti per alcuni mesi i i lavori procedettero lentamente per poi bloccarsi
Passano altri due anni e il 15/01/10 viene pubblicata un altra notizia:
“Si continua a lavorare per recuperare il tempo perduto a causa di Enel Distribuzione che ,dopo 8 mesi, ha spostato finalmente il cavo da 20.000 volts non segnalato nelle carte dei precedenti progetti. Si spera che entro febbraio si possano aprire al traffico le rampe lato mare (Forum). Non appena questo succederà, gli operai si sposteranno sul lato monte, per iniziare a cambiare il volto dell’attuale bretella laterale abbandonata da troppo tempo e relativa rampa”
Passano i mesi ma i lavori vanno sempre a rilento..
Il 5/08/2010 sembrò che la situazione si fosse finalmente sbloccata.
“Finalmente dopo mesi di rallentamenti, proseguono i lavori per il completamento dell’ormai famoso svincolo Brancaccio. Gli operai hanno cominciato ad eliminare gli alberi che delimitano l’autostrada, così da uniformare la struttura stradale è dare vita all’accesso verso il Forum. Per il mese di ottobre/novembre quest’ultima verrà asfaltata e aperta al traffico. Per la rampa di uscita, verso A19 si sta effettuando la posa dei pozzetti, i relativi marciapiedi e si sta ultimando la costruzione del muretto di confine della rampa. Da pochi giorni, alcuni operai stanno spostando le sottoreti nell’altra parte dello svincolo, quello lato Ciaculli. “
I lavori sembravano finalmente procedere in maniera celere , tanto che in un aggiornamento del 20/11/2010 si preannunciava l’apertura al traffico per dicembre 2010 ( chiaramente dello svincolo lato mare)
Purtroppo si trattava di un falsa speranza
Cambia il sindaco, ritorna dopo 12 anni Orlando e sembra che finalmente le cose si sblocchino.
Il 13/06/2012 l’assessore Liborio Giuffre annuncia solennemente:
“Stiamo cercando di capire come si può fare, in modo che a settembre( 2012) venga aperto. Manca solo un 5% dei lavori per poter riaprire la rampa dello svincolo lato nord”
Ma la cosa non era così semplice. Infatti pochi mesi dopo e precisamente il 20/09/12, in occasione della conferenza “Palermo: mobilità e trasformazioni urbane” l’Ing. Salfi dell’Ufficio Traffico del Comune di Palermo illustrò la situazione fino a quel momento
Era stato ovviamente rescisso il contratto con la De.Mo.Ter. Entro la fine dell’anno avrebbe dovuta essere bandita la nuova gara d’appalto per il progetto stralcio lato mare. Questo stralcio era già finanziato. I lavori per il completamento dell’opera, secondo quanto riferito dall’Ing. Salfi, avrebbero richiesto complessivi 8 mesi.
Perciò , se tutto andava bene, lo svincolo di Brancaccio, lato mare, sarebbe stato inaugurato entro l’estate 2013.
Chiaramente ciò non accadde.
Il 6/03/2014 fu pubblicata la seguente notizie :
“Sembra essere ripartito l’iter amministrativo che porterà all’apertura dell’ormai incompiuto svincolo autostradale presso il CC Forum a Brancaccio” .
In parole povere il sindaco Orlando parlò di una nuova convenzione e di un accordo con la “Multi Veste Italy”, proprietaria di FORUM.. Le due bretelle lato mare sarebbero realizzate a spese del centro commerciale invece le due lato monte sarebbero state realizzate dal Comune utilizzando fondi della Regione.”
Nella realtà le cose non erano così chiare, come sosteneva il sindaco.
In un articolo del 11/02/2016 , il consigliere comunale del Mov.139, Tony Sala dichiarò:
“Sono ormai trascorsi quasi due anni da quando si era trovata una soluzione per completare gli svincoli di Brancaccio sulla A19. C’è stato anche il tempo per inaugurare il sistema tramviario ed aprire la stazione Roccella del passante ferroviario. Ma degli svincoli ancora nulla. ….. Mi sono domandato, quindi, come mai tutto si è fermato. ….Si tratta di cifre e tempi di realizzazioni alla portata: 1.9 mln di euro e poco più di 5 mesi di lavoro per completare le due bretelle lato mare, con un grande beneficio sulla viabilità.
Nel frattempo a complicare la situazione entra di scena un contenzioso milionario . legato all’appalto del tram: il Comune espropria al centro commerciale FORUM un pezzo di terreno per far costruire alla SIS il deposito Roccella. Per l’esproprio, l’Amministrazione versò alla “Multi Veste Italy “ quasi 2,5 milioni di euro, ritenuti però insufficienti dalla stessa, tanto da ricorrere in Tribunale. Le perizie legali stabilirono che il valore dell’esproprio fu sottostimato e che il Comune avrebbe dovuto versare altri 4,6 milioni di euro.
Il solito pasticcio legato alla fretta di concludere i lavori del tram e non perdere i finanziamenti .
Passano gli anni è finalmente il 31 Agosto 2018 , leggiamo: “Svincoli di Brancaccio, trovato l’accordo. Arriva l’ok della Giunta: “Entro 3 mesi il progetto”
“Avanti, a piccoli passi. Tornano a muoversi, seppur lentamente, gli ingranaggi della macchina Comunale per il completamento di una storica incompiuta di Palermo: gli svincoli autostradali di Brancaccio. La Giunta comunale infatti ha approvato una delibera (n. 127 del 29/ 08/ 2018) quale «atto di indirizzo per il successivo invio al competente Consiglio Comunale» per sbloccare l’impasse sugli svincoli tanto attesi.”
Ma come si sa i tempi del Comune di Palermo sono mooolto lenti infatti di mesi ne occorreranno molto di più.
Il 30 /03/2019 “ilSicilia” annuncia trionfalmente :
“Svincoli di Brancaccio a Palermo: finalmente ci siamo, pronto il nuovo progetto”
“Dopo anni di attesa, si sblocca finalmente l’impasse sull’incompiuta “simbolo” di Palermo: gli svincoli di Brancaccio. La scorsa settimana il Comune ha finalmente approvato dopo ben 5 anni di carteggi burocratici il Certificato di Collaudo finale dell’opera”
Tutto bene?
Purtroppo no.
Il 21 Ottobre 2019 sempre “ ilSicilia” pubblica un articolo dal titolo che è tutto un programma :
“Svincoli di Brancaccio: nuovi ritardi, l’Odissea continua”
“La parola “Fine” sembra ancora lontana. L’Odissea degli svincoli di Brancaccio prosegue”
L’articolo faceva il punto della situazione: dopo mesi di silenzio, era ripartito l’iter burocratico per far avviare i primi lavori. L’opera infatti era stata divisa in due tranche:
– il primo blocco di lavori riguarda i due svincoli Nord (“lato mare”), visibili dall’autostrada A19 Palermo-Catania. Non si tratta semplicemente di asfaltare le due bretelle, ma occorre il rilancio delle acque che sedimentano sotto l’autostrada, spostandole al di là della fermata “Roccella” del Passante ferroviario. I lavori costerebbero circa 2 milioni e, quando inizieranno, dovrebbero durare circa 5 mesi. Tale opera dovrebbe essere realizzata dalla “Multi Veste Italy”.
– il secondo lotto riguarda invece i due svincoli Sud (“lato monte”), ancora da progettare. Il costo si aggirerebbe sui 3,6 milioni (e poco meno di un anno la durata dei lavori).. Questo lotto dovrebbe realizzarlo il Comune di Palermo ma , a quanto sembra ,non ha i soldi ne la volontà politica per farlo
Quale percorso era previsto?
«Il Comune ha ricevuto il nuovo progetto ad aprile 2019. Si aspetta la nomina di un RUP che poi dovrà essere coadiuvato da un tavolo tecnico per supporto e ok al progetto. Bisognerà riunire le varie parti (viabilità, sottoservizi, ecc…). Una volta approvato il progetto degli svincoli “lato mare”, serve l’ok alla nuova convenzione in variante tra Comune e “Multi Veste Italy”. che dovrà scrivere il Suap. E poi infine, serve l’ok del Consiglio Comunale come “opera di urbanizzazione a scomputo”, ratificando l’accordo dello scorso agosto. Dopo l’approvazione del Consiglio partirà un iter lungo altri ……25 mesi, cioè altri 2 anni».
Effettivamente da allora …. qualcosa si è mosso
Il 12 /11/2019 la Giunta comunale ha dato mandato al Suap :
«di acquisire i pareri tecnici necessari all’approvazione del progetto inoltrato dalla Multi per l’esecuzione di un complesso sistema di interventi edilizi e urbanistici. Contestualmente, si dà mandato al Capo dell’Area Infrastrutture di nominare il RUP dell’intervento per l’approvazione del progetto stesso e di incaricare il costituendo tavolo tecnico di predisporre lo schema di una nuova Convenzione Urbanistica che il SUAP – cui vengono attribuiti incarichi di impulso e coordinamento di tutte le attività sopra citate – sottoporrà alla Giunta comunale e successivamente all’approvazione del Consiglio comunale».( ????)
P.S. Insomma siamo ancora in …..alto mare.
Nell’ipotesi più ottimistica le due bretelle “lato mare” saranno pronte non prima del 2022.
Appare evidente che non sarà il sindaco Orlando ha inaugurare tale svincolo “lato mare”, d’altra parte questa amministrazione ha sempre detto che tale svincolo non era “ una priorità”.
Chiaramente le altre due bretelle , quelle lato monte, non saranno realizzate prima del 2022
Toccherà al nuovo sindaco decidere se realizzarle o meno.
P.S. Il progetto della “Multi Veste Italy”. è stato presentato dall’Ing. Antonio Cangemi che da più di 30 anni segue l’opera, dalle sue fasi embrionali fino ad oggi.: «Questo appalto – dichiarava nel 2013 – è stato davvero sfortunato: l’ha iniziato mio padre negli anni ‘80 e ora lo sto portando avanti io. È la dimostrazione che non basta una generazione a Palermo per finire un’opera pubblica».
Oggi aggiunge scherzando amaramente : «Tra qualche anno andrò in pensione e forse non basteranno due generazioni…»