Superato l’incrocio con la via Alloro arriviamo in via Butera (che prende il nome dal magnifico palazzo dei Branciforte di Butera, ancora in attesa di un recupero dei prospetti).
Ad angolo con la Salita Mura delle Cattive possiamo vedere un ripristino tipologico, su un’area prima vuota, accanto la scalinata che conduce alla passeggiata delle Cattive:
Sulla destra possiamo osservare il cantiere di palazzo Lanza Tomasi. Nel palazzo, che presenta un decoroso prospetto ottocentesco di gusto neoclassico con portale ad arco con lasene scanalate, visse gli ultimi anni Giuseppe Tomasi di Lampedusa (autore del Gattopardo) dopo che l’avito palazzo dei Lampedusa nella via omonima venne distrutto dai bombardamenti.
sul fronte sinistro incontriamo il ripristino tipologico del palazzetto Lanza Branciforte:
seguono un semplice e decoroso palazzetto e il ripristino filologico di palazzo De Francisci, oggi Hotel Porta Felice (nella prima foto con il piano terra ancora recintato durante il cantiere):
in una foto più recente:
oltre il vicolo Nuovo il cantiere di recupero di un catoio:
limitrofo il catoio sorge l’ex Oratorio di Gesù e Maria, purtroppo oggi utilizzato come magazzino. Proprio sopra quest’oratorio è presente una sopraelevazione dei primi del Novecento in stile liberty, che mostra un recente recupero:
poco più avanti un palazzetto in recupero (oggi completamente avvolto dai ponteggi):
prospettanti sul vicolo del Sant’Uffizio (che conduce a piazza Marina) possiamo osservare questi edifici recentemente recuperati:
Tra il vicolo Sant’Uffizio e il vicolo Niscemi invece c’è quest’area rimasta vuota dai bombardamenti, su cui sopravvive solo un palazzetto. Oggi recintata, verrà completamente ripristinata (la foto è ripresa dal vicolo Niscemi):
Superato il lunghissimo fronte del magnifico palazzo Branciforti di Butera, arriviamo in piazzetta Santo Spirito possiamo accedere ad un luogo estremamente suggestivo che da qualche anno è ritornato alla fruizione pubblica, la bellissima passeggiata sulle Mura delle Cattive, stretta tra la fila di dimore nobiliari, la bella sistemazione a verde del Foro Italico e il mare. Le Cattive erano le vedove che venivano qui a sfogare il loro dolore e osservare il pubblico passeggio della Marina lontano da occhi indiscreti (la parola infatti deriva dal latino captivus, prigioniero). La terrazza nell’Ottocento era chiamata pubblico parterre.
la Porta Felice:
Il palazzo dei Branciforti di Butera:
Il prospetto rivolto verso il mare del citato palazzo Lanza Tomasi, recentemente restaurato:
Prospettiva della passeggiata con sullo sfondo il Loggiato di San Bartolomeo:
l’altro lato della terrazza con sullo sfondo la facciata rivolta al mare dell’ex Noviziato dei Crociferi in via Torremuzza:
veduta dalla terrazza:
questa zona va pedonalizzata, non può esistere più sta porcata di farci camminare le macchine, è veramente un pugno nell’occhio…
bellissimo articolo, bellissima città poco sfruttata purtroppo.
dire che abbiamo il più bel centro storico d’europa.. va bene.,.. ma quando si vedono certi scorci e si pensa che siamo a palermo mi si apre il cuore…
chissà forse c’è una speranza….VENDOLA SINCADO di PALERMO!!!!!!!!
ps: qualcuno mi può qualcosa di più sul centro Wellness HF in foto?
Speriamo solo che non venga vandalizzata dai writer…
piuttosto che le bellezze l`occhio mi cade sul tappeto di macchine ovunque..
ma io mi chiedo in quale paese del mondo un imprenditore che vuole restaurare vecchie palazzine non deve assolutamente pensare ai problemi dei parcheggi??
sono sconfortato..qualcuno competente puo` spiegare il sistema per cui questi pseudo imprenditori coi fondi pubblici e i cofinanziamenti si arricchiscono alle nostre spalle con ricadute minime sul territorio, altrimenti sembra che il quartire rinasce..ma non rinasce niente, aumentano il solo il numero dei veicoli, inquinamento e valore degli immobili..
@ligeiro L’hotel con il centro wellness in questione è il seguente http://www.hotelportafelice.it/it/home/ Il logo è pessimo, dovrebbe rappresentare HPF (Hotel Porta Felice) ma quella P rivolta verso sinistra non si può guardare. Tant’è che anche tu hai letto solo HF. Spero almeno che ‘sto logo (!) non gli sia costato tanto, ma temo di sì. #bigfail
Ottimo lavoro, e complimenti al grande impegno dell’utente Maqueda per le belle foto e la precisione delle descrizioni dei monumenti.
Agli utenti che si lamentano bisogna ricordare che fino a 20-25 anni fa il centro storico era una zona altamente degradata in cui non si poteva entrare neanche di giorno… oggi è vivo di notte e di giorno, zeppo di locali e di gente che lo abita e lo frequenta… molto è stato fatto e molto resta da fare, il risultato a volte lascia a desiderare purtroppo, e questo anche per la mancanza di senso civico di parte dei palermitani.
Un grande applauso a Maqueda che ci delizia con questi suoi bellissimi post. Leggendoli mi rendo conto di quanto sia io ignorante su tutti i vicoli e palazzi storici che ci sono a Palermo…
Lavoro impeccabile come al solito.
Abbiamo un patrimonio enorme da rivalutare
Quanto sarebbe bello fare sparire quelle auto!
Ma veramente non esiste soluzione a Palermo. Ovunque i centri storici sono pedonalizzati e vietati alle auto.
Possibile che non si possano fare parcheggi sotterranei?
io nel centro ci sono nato e cresciuto e ricordo benissimo alti e bassi..
qualche rondine non fa primavera..
la mia domanda e` precisa..oltre che con i finanziamenti pubblici, questi imprenditori dove quadagnano se i prezzi delle case non salgono a causa della mancanza dei servizi collaterali??
io ho dei sospetti..uno che mi viene in testa e` qualita` dei materiali, per cui queste belle facciate le vedremo in un paio di mesi ricche di crepe e scolorite..e il secondo la totale mancanza del rispetto delle norme per il rispetto ambientale..
e poi non ultimo far aumentare il numero di abitazioni senza sviluppare i servizi a lungo termine e` un affare o no??
Tonio, gli interventi che ho inserito non sono tutti “freschi di vernice”, sono indicativamente dell’ultimo decennio. Eppure crepe non ne vedo 🙂 Con questo non voglio dire che in mezzo a tutti questi interventi non abbia visto porcherie, per fortuna non tante, ma ne ho viste (ad esempio un recente recupero in via Maqueda), a voi giudicare le foto.
I servizi a lungo termine (illuminazione, fogne, parcheggi, manutenzione stradale, arredo urbano etc etc) non credo siano minimamente competenza di chi restaura o acquista, bensì del Comune, che raramente si è visto attivo da questo punto di vista.
I parcheggi si realizzano dove possibile, principalmente sul perimetro della città vecchia, non penso sia fattibile sforacchiare il sottosuolo della città antica, a parte che spesso vicoli e strade sono così angusti che la realizzazione di rampe di entrata e uscita sarebbe impossibile.
Ne abbiamo spesso parlato, non si può imporre ai residenti, a meno che non abitino nelle vicinanze di un grosso parcheggio, di non parcheggiare nelle vicinanze. Nemmeno a Roma è così, vedi strade sgombre come via Condotti, ma ad esempio in via della Scrofa vedi le auto. Vanno immancabilmente reistituite le ZTL e impedire a chi non è residente o lavoratore nei quattro mandamenti, di entrare con l’auto.
Qualche rondine? siamo a più di ottocento recuperi solo nella città vecchia, e quasi con cadenza settimanale aprono nuovi cantieri 😉
Maqueda, il tuo lavoro è encomiabile, io mi innamoro sempre più della mia città e amo che la Kalsa riacquisti i suoi vecchi colori… dovrebbero metterti all’assessorato al turismo, oltre che per le competenze e le conoscenze della città, non fosse altro per la passione che ci metti…
Ecco bravo..basterebbe secondo me solo la passione…….che al comune non esiste proprio in qualsiasi settore….
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