Due ingenti furti di cavi di rame in Favorita e in via Luigi Sarullo, traversa di via Roccazzo. Sono stati scoperti dagli operatori di AMG Energia durante le verifiche effettuate sul funzionamento degli impianti di illuminazione. Un furto di cavi è stato compiuto all’interno del parco della Favorita, nel lungo tratto di strada da Case Rocca sino alla curva direzione Palazzina Cinese: disattivati i due circuiti di alimentazione, rimangono spenti circa 100 punti luce. L’altro furto è stato compiuto in via Luigi Sarullo, in zona Uditore, dal civico 15 sino all’incrocio con via Roccazzo, e determina la disattivazione di 16 punti luce.
I furti sono stati compiuti ad impianti di illuminazione accesi e in tensione: gli operatori di AMG hanno provveduto a metterli in sicurezza. Si tratta di furti di ingente entità per i quali è in corso la quantificazione; per entrambi è stata presentata denuncia alle autorità competenti. Al momento non è possibile prevedere tempi di ripristino, in considerazione della necessità di approvvigionare i materiali nel rispetto della normativa vigente. “E’ un evento che ci preoccupa – sottolinea l’Amministratore unico, Mario Butera –: non si erano più verificati furti da oltre un anno e ne registriamo due consistenti e contemporaneamente. E’ un costo davvero notevole per l’azienda e si crea un pesante disservizio, perché i furti vanno a danneggiare impianti funzionanti”.
Sul fronte delle riparazioni, gli operatori di AMG Energia hanno definito il ripristino degli impianti di illuminazione nella zona compresa fra via San Lorenzo, via Tommaso Natale e via della Ferrovia: sono tornati in funzione circa 160 punti luce. Sono stati riparati entrambi i circuiti di media tensione denominati Besta/San Lorenzo 1 e 2, su cui si sono verificati guasti in momenti successivi. Tornano ad essere illuminate via San Lorenzo, via Fabio Besta, via Villa Cardillo, via Tommaso Natale (tratto Costantino/Besta), via della Ferrovia, via Casimiro Drago e via La Placa. E’ stato completato anche l’intervento in zona Aurispa con la riparazione e riattivazione del circuito Campolo/Serradifalco 1. Altri interventi, con riparazione di guasti ed attività specifiche di riaccensione dei punti luce, sono stati eseguiti in via Luigi Einaudi, in cortile Trapani e in via Ammiraglio Rizzo.
Ma…perché gradualmente non passano all’alluminio ?
37,7 × 106 Siemens/m , a fronte di 59,6 × 106 S/m del Cu ??
E quindi ?
e quindi l’Al conduce meno e spreca più energia, riscaldandosi. Il futuro dei cavi elettrici è il grafene e i nanotubi.
Non si fanno così i conti per l’illuminazione pubblica. Comunque tu non c’entri. Tentavo di instaurare una conversazione costruttiva, ma Metropolitano scaglia la pietra e si defila.
se è un dialogo a 2, si dialoga in privato. Per fortuna siamo ancora in democrazia e chiunque ha libertà di intervenire in un luogo pubblico.
“Non si fanno così i conti per l’illuminazione pubblica. Comunque tu non c’entri. Tentavo di instaurare una conversazione costruttiva, ma Metropolitano scaglia la pietra e si defila. ”
@ peppe2994
Comprendo la tua ignoranza, ma tentare di nasconderla con delle scuse è da meschini. Lo sa tutto il mondo che l’alluminio è meno conduttore del Rame, motivo per il quale la risposta la avresti già intuita. Volevo aggiungere un’altra cosa per te ma ho preferito di non infierire. Ad ogni modo ti basta cercare con Google o Bing per capire la conduttività dei diversi metalli.
Caro Metropolitano, tutto il mondo è pieno di informazioni errate. perché reperite dalle fonti sbagliate. Ma è giusto che sia così, non è che tutti devono sapere tutto.
I metalli hanno un parametro caratteristico che è la conducibilità elettrica od il suo inverso, la resistività elettrica. Su questo siamo d’accordo e lo trovi cercando su Google o su Bing.
Quello che non si trova cercando su Google o su Bing, è che la resistività è solo uno dei fattori in gioco. L’elettricità viaggia sui cavi circolari. Il valore di resistività dipende anche dalla lunghezza e dalla sezione del cavo stesso. È perfettamente possibile realizzare cavi in alluminio che dissipino la stessa potenza di quelli in rame modificandone opportunamente la sezione.
In particolare, a parità di potenza dissipata un cavo di rame ha semplicemente una sezione più piccola del 61 %, quindi un diametro il 78% minore del cavo in alluminio.
Quindi perché usare l’alluminio ?
Rame ed Alluminio hanno diverso peso specifico. Il rapporto tra il peso specifico del rame diviso quello dell’alluminio è 3,29, ovvero per i cavi a sezione circolare significa che a parità di altre condizioni la massa del rame necessario è doppia rispetto alla massa di alluminio, quindi c’è un 50 % di risparmio in termini di peso, che si traduce in un pesante risparmio in termini di costi d’acquisto del materiale. Non solo, l’alluminio costa pure meno del rame, quindi risparmio sul risparmio.
Chiaramente non lo si usa per gli impianti civili perché occupa più spazio. Ma stiamo parlando di illuminazione pubblica. Raddoppiare un cavo sotto la strada non è un problema da nessun punto di vista, anzi si porta dietro tanti vantaggi.
Per i ladri rubarlo non è più economicamente conveniente perché il valore è misero (rispetto al rame), la fatica tripla. È molto più difficile da maneggiare avendo caratteristiche meccaniche peggiori, e non si può neanche avvolgere comodamente come il rame, nasconderlo e scappare.
Quindi aumento della possibilità di essere scoperti, difficoltà tecniche molto pesanti, al limite dell’insormontabile per il ladro poco pratico e non organizzato, valore di mercato molto inferiore.
Questo è un buon metodo per arginare se non sconfiggere del tutto il fenomeno dei furti di cavi. Il comune risparmierebbe un mare di soldi, ed i cittadini non avrebbero disagi, considerato che a volte i furti sono così clamorosi che non ci sono soldi che bastano tra materiale e ripristino, con lavori spesso posticipati e da approvare come manutenzione straordinaria.
Si tratta di soluzione già adottata a Catania. Non fantascienza quindi. Poi non capisco di elettricità quindi mi astengo dal valutare il merito.
Per scoraggiare i ladri basta solo avere piu controlli con le forze dell’ordine e soprattutto la videosorveglianza, ma per alcuni avere troppe guardie è da regime. Solo che a me non interessa, prima vengono la sicurezza e la legalità, cose che qualcuno non sa applicare. Non conviene usare metalli con un minore livello di conducibilità elettrica.
Quando hanno fatto negli anni cinquanta il primo elettrodotto sullo Stretto, aveva dei cavi d’acciaio sospesi lunghi oltre 3km ed aveva il limite di 150KV di tensione ed importare energia era costoso, poi sostituito con un cavo subacqueo nel 1992 e nel 2016 con un altro elettrodotto da 380KV Sorgente-Rizziconi che a sua volta ha sostituito il secondo elettrodotto. Dunque si era usato pure l’acciaio fino al 1992 ma con risultati alterni. Volendo si possono usare altri metalli ma è un lusso che non ci possiamo permettere ormai.
Se ho ragione non prendertela a male, ma chi mette pollici in giù a chi ha ragione o a chi non ascolta la voce della collettività è da meschini e messi male. – per + fa meno, come, dare torto a chi ha ragione equivale ad aver torto. Qualcuno non solo sbaglia, ma vuole pure aver ragione. Un atteggiamento poco comprensibile a mio parere.
Avere troppe guardie non è un problema di essere regime, è che le guardie bisogna pagarle, come pure i mezzi, i locali, l’addestramento, le armi ed ogni quant’altro. Una spesa non indifferente che va ad appesantire la collettività già a stecchetto e che per sostenerla si dovrebbero ridurre le spese per la sanità, la scuola, la giustizia (quella dei processi) ecc… Se poi inseguiamo una presunta sicurezza dei cittadini (o rassicurazione degli elettori meticolosamente allarmati) si finisce in un vortice potenzialmente infinito.
Avere troppe guardie… è troppo oneroso, del “regime” me ne fotto. Se poi per regime intendi quel governo che per aumentare le guardie fa debiti che pagheranno i miei figli e nipoti o toglie sanità, scuola, investimenti in infrastrutture ecc… allora sono contro quel regime in quanto stupido.
Senza contare che quando ci sono molte guardie si finisce col creare molta corruzione proprio nella massa di guardie inevitabilmente meno selezionate, che cedono facilmente al mercimonio picchiando i pusher in strada (come piace tanto al governo che li ha fatti assumere) e facendo lavorare tranquilli i trafficanti, i quali non si preoccupano certo se un pusher è morto o finito in galera, gente disperata o solo avida da mandare in strada se ne troverà sempre a volontà
Giusto… come se non ne avessimo bisogno; vuol dire niente perché è sarcasmo.
E poi siccome siamo tutti onesti a Palermo e in tutta Italia, non servono. MA DAI !
I crimini ed i criminali sono e saranno sempre in ogni paese del mondo, anche in Scandinavia. E la polizia è indispensabile.
Se poi intendi che in Italia servono più guardie perché c’è una emergenza crimini ti faccio osservare che in questi anni non c’è stata alcuna emergenza, anzi dopo la grande crisi del 2013 la maggior parte dei crimini più gravi sono costantemente in calo, dagli omicidi ai furti d’auto. Solo che qualche politico trova molto facile farti abboccare alla storia che “non se ne può più!!”. http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=dccv_delittips
Ma immagino replicherai che all’ISTAT sono tutti fighetti comunisti col rolex, che le case farmaceutiche fanno soldi coi vaccini che provocano malattie, che sono i tedeschi a provocare lo spread ecc…