Continua il flop di Punta Raisi nel traffico passeggeri, soprattutto internazionale. Per renderci conto del disastro, basta dare un’occhiata ai dati presi da www.assaeroporti.it:
il traffico passeggeri Gennaio/Marzo 2010 vede Punta Raisi l’unico aeroporto in perdita tra tutti quelli italiani (oltre Pisa, che però subisce un decremento più contenuto), eccetto aeroporti minuscoli come Foggia dove anche l’annullamento di una rotta può incidere notevolmente sul traffico complessivo.
Analizzando i dati, scopriamo che il nostro aeroporto ha totalizzato nei primi tre mesi appena 802.350 passeggeri, con un calo dello 0,6% rispetto l’anno precedente. Tuttavia questo dato appare ancora più grave di quel che sembra se consideriamo che nel traffico nazionale abbiamo totalizzato 738.255 passeggeri, con un timido aumento dello 0,3% rispetto al disastroso anno precedente, e 59.113 passeggeri nell’internazionale, con un decremento vertiginoso di -13,9% rispetto l’anno scorso (dove ricordiamo che eravamo già in grave perdita). Se consideriamo che Birgi in questi primi tre mesi ha totalizzato nel traffico internazionale 53.911 passeggeri, con un incremento del 151,4%, ci renderemo facilmente conto che siamo stati raggiunti in poco meno di due anni, ovvero da quando la compagnia irlandese Ryanair è approdata nel trapanese. Inoltre, a parimerito, ci accorgiamo che Birgi offre molte più destinazioni internazionali di Punta Raisi, che si limita a concentrare l’intero traffico su pochissime rotte. Sono cifre che devono fare riflettere, soprattutto in quanto Gesap dal lontano 2005 prevede il raggiungimento della soglia di 5 milioni di passeggeri in un anno, invece siamo decresciuti costantemente. L’anno scorso c’era la scusa della crisi, ma adesso? Tutti gli aeroporti più importanti sono in crescita.
Dati Gennaio/Marzo:
Catania 1.162.138 passeggeri (+10,1% rispetto l’anno precedente)
Bologna 1.086.196 passeggeri (+29,2% rispetto l’anno precentente)
Bergamo 1.625.591 passeggeri (+14,1% rispetto l’anno precedente)
Cagliari 613.103 passeggeri (+17,9% rispetto l’anno precedente)
Malpensa 4.048.841 passeggeri (+9,0% rispetto l’anno precedente)
Fiumicino 7.279.817 passeggeri (+8,5% rispetto l’anno precedente)
….
Insomma, le compagnie internazionali abbandonano Punta Raisi, che si conferma ancora una volta aeroporto interregionale. Le poche rotte rimaste sono per lo più charter estivi o voli concentrati tutti su poche capitali redditizie come Parigi e Londra, anche se per quest’ultima ahimè siamo riusciti a perdere un volo consolidato come Palermo-Londra Stansted di Ryanair. Il paradosso è che, per posizione geografica, Punta Raisi si rivela un crocevia strategico per i paesi del mediterraneo. Dal nostro aeroporto si potrebbe tranquillamente far scalo per città importanti come Il Cairo, Istanbul, Atene ecc. Invece, se un siciliano volesse raggiungere una di queste tre capitali, dovrebbe paradossalmente salire sino a Milano per poi scendere nuovamente. L’aeroporto è l’infrastruttura più importante di una città in quanto apre la città al mondo esterno. La nostra politica si è rivelata ancora una volta fallimentare e del tutto inadeguata a gestire un nodo così importante, isolandoci sempre di più. Mancanza di competenza? Mancanza di volontà? Qualunque sia la causa, sarebbe ora di chiedersi seriamente se sia il caso di privatizzare Punta Raisi e cominciare a considerarlo come un’azienda, cedendo una volta per tutte le quote di comuni e provincia. Purtroppo “pubblico” in Italia è sinonimo di fallimento.
Come se tutto questo non bastasse, da un’indagine di AltroConsumo, associazione a tutela dei consumatori, risulta che Punta Raisi sia uno degli aeroporti peggiori del mondo; siamo infatti al 139esimo posto su un totale di 150, al pari di aeroporti come Heraklion e Hurghada. I criteri di valutazione dell’indagine si sono basati principalmente sulla qualità dei servizi in arrivo e in partenza su un campione di 10 mila viaggiatori. Sebbene da parte nostra riteniamo che questa indagine sia forse un po’ troppo severa, i dati sono da prendere comunque in seria considerazione. Attendiamo ancora risposte da Gesap in merito, sperando che ci si stia organizzando per portare avanti una strategia di pianificazione e privatizzazione che possa costituire un vero rilancio per un’infrastruttura così importante per il nostro territorio.
Palermo “hub del mediterraneo”? Se questo vuol dire che “siamo a mare” può anche darsi…
a che punto sono i lavori per la nuova punta raisi?
hanno inaugurato da qualche settimana i lavori di costruzione per la palazzina degli uffici, ma ancora c’è tantissimo da fare. Tra l’altro i lavori più importanti prevedono l’ampliamento dell’aerostazione lato mare e dell’area check in
Questa proprio non ci voleva. Allora molti preferiranno di più il treno a questo punto.
Confermo tutto..
tanto per dirne una mancano le indicazioni. Arrivi a PA e se nn hai la lingua non sai dove ritirare i bagagli, dove andare al bagno e peggio dov’è la metro!
Che poi è uno dei pochi aereoporti (se nn l’unico) che ha la metro che passa dentro l’aereoporto.. Una comodità sconvolgente!
(sono palermitano di adozione).
Non sono d’accordo quando si scrive “Birgi ci raggiunge”; in fin dei conti Brigi altro non è che il secondo aereoporto di Palermo, se così non fosse stato Ryanair non avrebbe mai pensato di ubicare proprio lì un suo Hub. Birgi è più o meno come Orio per Milano, che se fosse per Bergamo avrebbe ben più bassi numeri… Anche Birgi non farebbe quei numeri se non ci andassero migliaia (del milione circa) di palermitani e se il turismo in entrata non puntasse a tutta la Sicilia occidentale, e non solo sulla pur splendida provincia di Trapani.
@tuodeo
Birgi può essere considerato un secondo aeroporto solo in termini di vicinanza geografica, non certo dal punto di vista societario. L’aeroporto di Trapani è gestito dalla Airgest, quello di Palermo dalla Gesap. Sono due società in concorrenza tra loro, e Gesap si sta facendo mangiare viva dalla concorrenza. Non solo perché Trapani offre un’infinità di rotte, ma soprattutto perché Punta Raisi non è in grado di offrire alternative, questo perché non attrae nessuna compagnia low cost. Ok, non si può puntare su Ryanair? Vogliono incentivi sostanziosi? Perfetto! Allora si cerchi di puntare su Easyjet, Windjet e Wizzair…in realtà il nostro aeroporto non è appetibile, e non offre servizi all’altezza. Se a tutto questo aggiungiamo che i partiti che aggrovigliano la nostra provincia coi loro tentacoli non sono neanche in grado di dare un minimo di impulso al turismo, ma anzi fanno di tutto per distruggerlo, il gioco è fatto. Quello che succede è una vergogna sotto gli occhi di tutti.
Tra l’altro Birgi non è come Orio per Milano, perché Milano le rotte le ha comunque garantite..Palermo no. Anzi, l’unica rotta veramente vantaggiosa che Ryanair aveva da anni attivato per Londra, ci è stata portata via. Se tu da Malpensa o Linate vuoi raggiungere Londra, Parigi, Oslo, Stoccolma, Berlino, Francoforte o che so io…lo puoi fare tranquillamente anche senza andare a Orio. Per Palermo non è così, gli ultimi 4 voli li ho presi da Trapani, perché conviene ovviamente, e penso che lo stesso ragionamento facciano gli altri. Punta Raisi non sta facendo nulla per tener testa alla concorrenza, e non credo che interessi
Il punto è che gli aeroporti non si dovrebbero fare concorrenza tra loro, ma sistema, come in Spagna dove c’è un unica società di gestione. La concorrenza dovrebbe essere tra le compagnie. Gesap non ha i mezzi economici, che la provincia di Trapani da ad Airgest.
eh…ma è mesi che ripeto che il sistema spagnolo è il massimo! In Italia esistono più di 100 aeroporti, e l’80 per cento dell’intero traffico nazionale è diviso tra una decina di aeroporti. E di questi solo 5 o 6 superano i 5 milioni di passeggeri, e quindi vengono classificati come aeroporti internazionali! In Italia ognuno ha il suo aeroporto sotto casa, e ovviamente non costruendo aeroporti in base alle esigenze del territorio, ma solo in base alle volontà politiche e ai giochetti di potere, l’unico risultato è quello di fare entrare gli aeroporti tutti in competizione tra di loro. Alla fine in buona sostanza si danneggiano tutti tra di loro senza che nessuno esca vincitore. Tra l’altro la Spagna ha un unico ente aeroportuale, ovvero l’AENA, mentre in Italia ogni aeroporto è gestito da una società a se stante. Se poi metti che molti aeroporti esistono solo perché servono per fare campagna elettorale (vedi Malpensa che è diventato hub Alitalia solo per la volontà di quegli inetti che ci governano, e che ha decretato la fine della compagnia di bandiera) ci renderemo ancora una volta conto che in Italia niente è fatto per la crescita del territorio, ma tutto è fatto per le solite logiche di partito, quando non si tratta di mafia, corruzione o semplicemente incompetenza
Se diamo un’occhiata agli aeroporti spagnoli e li paragoniamo a quelli italiani:
Madrid: oltre 60 milioni di passeggeri l’anno (un hub mostruoso)
Roma Fiumicino: 35 milioni di passeggeri l’anno (solo perché adesso è l’unico hub Alitalia)
Barcellona: 33 milioni di passeggeri l’anno
Milano Malpensa: meno di 20 milioni di passeggeri l’anno dopo la dipartita di Alitalia
Palma de Mallorca: 21 milioni di passeggeri l’anno
Venezia: appena 7 milioni di passeggeri l’anno
Malaga: 12 milioni di passeggeri l’anno
Catania: appena 6 milioni servendo tra l’altro 7 provincie
Gli aeroporti spagnoli funzionano perché sono costruiti per le esigenze del territorio, e non si fanno concorrenza tra loro. In Italia i dati del traffico sono pessimi, e gli aeroporti si distruggono tra loro. Tra l’altro il solo traffico aeroportuale della città di Londra è maggiore di tutto il traffico nazionale Italiano
Beh però la cosa importante non è quanti passeggeri raggiungi ogni anno, ma che il tuo aereoporto non sia in deficit….e se non sbaglo nell’articolo c’è scritto che in italia sono tutti in positivo meno il nostro. La concorrenza non è sbagliata. Anzi dovrebbe servire a far sviluppare i modelli migliori e ad imitarli: se Birgi va meglio di Puntaraisi, allora quest’ultimo prenderà esempio dal primo e migliorerà anch’esso. (se a Puntaraisi ci sono pochi voli non è per colpa della concorrenza, ma per colpe proprie)
Inoltre bisogna considerare le diverse tipologie di territorio di cui parliamo. In Spagna hanno infrastrutture migliori che in Sicilia….immaginatevi quanta strada devono fare le persone che vengono da Sciacca, Menfi o Capo d’orlando per raggiungere Puntaraisi o Catania.
Allora avere più aereoporti potrebbe essere un incentivo a migliorare autostrade e ferrovie!
Anzi colgo l’occasione per dire che ci vorrebbero collegamenti migliori tra Birgi e il Palermitano (sia strade che ferrovie)
Matteo Ognibene, in Italia abbiamo una quantità industriale di aeroporti che chiudono il bilancio in deficit. da questo punto di vista Gesap non è il peggiore, dato che quest’anno dovrebbe aver chiuso con circa 400.000,00 di euro di perdite(dovute principalmente alle tariffe aeroportuali molto basse e per cui si parla di un aumento). Insomma rispetto ai 6.000.0000,00 euro di Forlì…… il problema del nostro scalo è un altro.
La concorrenza come ho già detto deve essere tra compagnie, non tra aeroporti. Soprattutto se i due aeroporti in questioni sono di proprietà di enti statali. Attualmente creare aeroporti nuovi vuol dire creare strutture che ogni anno chiuderanno il bilancio con perdite(a parte qualche eccezione). E la creazione di un aeroporto non credo possa essere un occasione per la creazione di infrastrutture. Non ci è riuscita Malpensa che registra un traffico intorno ai 20 milioni di passeggeri ogni anno….. Figurati scali come quelli proposti a Milazzo e a Licata. Le infrastrutture vanno realizzate obbligatoriamente, uno di Alcamo non può mica prendersi l’aereo per arrivare a Palermo.
Scusate ragazzi io su Hurghada ci sono atterrato e vi assicuro che sembrava di trovarsi in Svizzera. Invece proprio stamattina sono stato a Punta Raisi….una depressione totale, vuoto, con il controsoffitto ancora incompleto (ma…dico io, mettono un pannello al mese?), privo di indicazioni, senza parcheggi liberi, l’unica cosa decente e la metropolitana (anche se non è l’unico aeroporto con la metro sotto, Shipol per esempio ed altri 1000!!) anche se non esistono indicazioni e la biglietteria è da brivido, sembfra un cesso e non parlano neanche l’italiano. Sta perdendo tutti i voli…che schifo!
http://www.adesso24.eu/airport-hurghada-8.jpg
Le infrastrutture ferroviarie le stanno migliorando grazie agli interventi al Passante ed alla linea tirrenica (senza contare gli interventi di raddoppio Messina-Patti completati) ed alla PA-AG. E questo riguarda pure le autostrade, che dovrebbero però essere gestite meglio. Ormai il nostro presente e futuro si basa sui trasporti terrestri, perchè dopo il mediocre piano portuale, anche gli aeroporti versano in problemi di gestione (eccetto il Bellini a Catania). Quando sono andato a Perugia due volte lo ho fatto in treno in entrambe le occasioni con un solo cambio treno tra PA-RM e RM-PG. Chi viene da Agrigento lo può fare in treno, mentre realizzano l’asse di scorrimento AG-CL .Fare un altro aeroporto è un’idea stupida dal punto di vista strategico, pur risultando utile per i singoli passeggeri locali, ma un aeroporto rappresenta un sistema economico di gestione iuttosto complesso, e con ciò si spiega perchè sicuramente non lo realizzeranno.
Black, ti do una piccola, dolorosa notizia.
Reputo la scelta di avere un solo ente per la gestione degli aeroporti qualcosa di ASSOLUTAMENTE indovinato. Ed auspicherei qualcosa del genere a livello nazionale in italia. Ma…
L’anno scorso, tornando da Siviglia, ho notato che all’interno dell’aeroporto (molto scadente in verità, vecchissime poltrone in legno e scarsa indicazione e servizi igienici) erano affissi parecchi striscioni di impiegati Aena, che protestavano… contro la privatizzazione prevista di Aena.
Speriamo rinsaviscano e non seguano il nostro modello 🙁
non volevo dire che dobbiamo spostarci all’interno della Sicilia in aereo…volevo solo dire che non è detto che sia un male che ci sia qualche aereoporto in più.
Poi non so, magari era meglio ampliare puntaraisi e migliorare i collegamenti tra questo e il resto dell’isola.
Metropolitano, questa cosa che il nostro futuro si baserà sui trasporti terrestri mi giunge nuova onestamente. I trasporti terrestri per un siciliano possono andare bene solo per muoversi nell’isola(e questi come ho già detto vanno migiorati) e forse un giorno potranno servire per andare a Roma. Ma per andare nel resto d’Europa certamente non mi prendo il treno o la macchina. Piuttosto la Sicilia in futuro dipenderà sempre di più dal trasporto aereo, per via della sua posizione. Non riesco a capire cosa intendi per mediocre piano portuale. Ti posso solo dare ragione sul fatto che un altro aeroporto è inutile.
Matteo Ognibene, non fraintendermi, quella era solo una battuta. Per farti capire che le infrastrutture vanno create indipendentemente dalla presenza di un aeroporto. E che quest’ultimi non stimolano la costruzione delle infrastrutture terrestri di cui abbiamo bisogno.
Tre aeroporti più un quarto esistente solo sulla carta (Comiso) sono più che sufficienti per una sola regione che come la Sicilia ha 5 milioni di abitanti. Per lavoro e per piacere viaggio molto in aereo e vi assicuro che sugli aerei che fanno rotte internazionali o nazionali con le città principali italiane mi capita raramente di trovare stranieri (ovviamente escluso il periodo estivo) e questo sapete perchè? Perchè la regione Sicilia non spende concretamente un solo centesimo per pubblicizzare il proprio territorio. I dati dell’aeroporto di Palermo non sono tutti da imputare all’incapacità di Gesap (che sicuramente non è esente da colpe) ma alla Provincia di Palermo e alla regione Sicilia. Non è un caso che tutti gli aeroporti siano cresciuti, questa è una ovvia conseguenza del fatto che c’è una ripresa del settore turistico in Italia…tranne nel palermitano. Non sottovalutiamo l’emergenza rifiuti che sta danneggiando in maniera irreparabile l’immagine di una città già fortemente segnata dai fatti di mafia.
Solo quando avremo una città normale avremo un aeroporto degno di tale nome
Il fatto è che Punta Raisi è innanzitutto un aeroporto ubicato in un posto sbagliato, non solo scomodo per la città ma pure orientato il più lontano possibile dai bacini di utenza, verso Trapani cioè, verso il deserto quindi. Del resto basti aver visto il film “I cento passi” per capire che quest’aeroporto serviva solo a don tano. E il bello che tra li ed il deserto di aeroporti ce n’é un altro pure… in proporzione tra Fontanarossa e Comiso ce ne dovrebbero essere 15….
I tour operator scelgono CT- Fontanarossa pure per arrivare a Cefalù, basti ciò a confermare l’infelice ubicazione del F.&Bors..
Poi la politica della GESAP non deve essere la più intelligente possibile se dissipano montagne di soldi per pregare Ryanair di atterrare a casa loro, mentre la British Airways (cioè la compagnia di bandiera e non un carrozzone per poveretti in cui si salvi chi può per un posto) atterra a CT con volo diretto non solo gratis ma a tariffe uguali se non migliori.
Se a tutto ciò aggiungiamo un tessuto produttivo praticamente nullo nel palermitano a fronte di zone come il catanese / siracusano /ragusano in cui esistono ragioni produttive ed imprendioriali diffuse, il discorso è chiuso, perchè la crisi economica si riverbera pure sul traffico aereo.
Quanto all’interessante dibattito sul sistema aeroportuale ritengo che CT e PA bastino ed avanzino alla Sicilia (isola maggiore), che Comiso abbia una ragione per come sta nascendo, cioè solo come dependance di Catania per il traffico merci e che Trapani sia uno scempio di risorse pubbliche. La vera vergogna, che grida vendetta è che Punta Raisi sia in perdita. Ciò accade solo perchè il peggio dei trombati in politica di Cinisi e dintorni viene messo in ruoli chiave di GESAP, perchè si sperperano soldi per far atterrare Ryanair, di questo parliamone pure…
@Orazio
non credo sia ubicato cosi male l’aereoporto. Considera che serve molto bene la zona palermitana e quella trapanese. E se consideri che probabilmente questa è la zona piu bella della Sicilia (San Vito, Riserva dello zingaro, scopello, palermo, cefalu, segesta etc…), credo che la zona sia azzeccata. Il problema è che tutta la Sicilia Occidentale è più indietro di quella Orientale, e di conseguenza due aereoporti praticamente nello stesso luogo, in effetti forse sono un pò troppi. Comunque ripeto che non è detto che questo sia solo un male…
@ Orazio
perchè trapani è uno scempio di risorse?
Ti ricordo che l’ente di gestione (Airgest) è pubblica solo per il 54%, il rimanente 46%, che non è fatto poco, è privato e come tale bada molto al profitto cercando di massimizzare il più possibile i ricavi.
Ti ricordo inoltre che l’aeroporto di Trapani è ancora militare e come tale tutte le operazioni di assistenza al volo sono operati da militari e non da ENAV come succede nella maggior parte degli scali.
La verità è che sono stati capaci a intavolare e stringere accordi con Ryanair che potessero essere vantaggiosi per entrambe le parti.
Ti do piena ragione sulla posizione assolutamente infelice di Punta Raisi, l’aeroporto inizialmente doveva nascere nella zone di Bagheria ma poi…il resto è cronoca di mafia e lo sappiamo tutti.
Ragazzi Dico la Mia, per Noi Palermitani Punta Raisi è davvero comodo oltre la Metro’ c’è il pullman 5 euro sei in aeroporto molto puntuale, ma il problema è…Ma gli aerei dove sono? Le rotte? Io sinceramente preferisco arrivare a Trapani e prendere un low cost di Ryanair che sfruttare i voli alti che dà Palermo! Ma poi dico sai che la politica del viaggiatore del nuovo Millennio è Low cost e Noi di Low cost che abbiamo a Palermo? Ryanair con Pisa e Bergamo,e Easy jet che poi tanto low cost non è che propone Roma e Milano e Londra e Parigi! E il resto? Wind jet che mai preso un volo sotto i 100 euro a/r…! Ragazzi Palermo dovrebbe puntare piu’ su low cost, anche wizz ed airberlin hanno puntato a Fontanarossa, qualcosa fà allontanare tutto e tutti da punta raisi che potrebbe essere ben sfruttato dai Palermitani!
In realtà la Sicilia ne doveva avere tre di aeroporti: Catania Fontanarossa per la costa ionica, un aeroporto nella piana di Licata per la costa meridionale della Sicilia e un altro ad Acqua dei Corsari per la città di Palermo, la Sicilia Occidentale e la costa tirrenica. Poi negli anni 60 si sono fatte scelte assurde e ci ritroviamo Punta Raisi in una posizione scomoda, un aeroporto a Trapani, forse l’unica provincia ad non aver bisogno di un altro aeroporto e un aeroporto a Comiso di cui non si capisce l’utilità.
Per quanto riguarda il turismo il distretto di Palermo/Monreale è uno dei pochi che secondo i dati della regione registra un segno + nel 2009. Infatti chi atterra/parte a/da Birgi sono palermitani e turisti diretti/provenienti a/da Palermo e Taormina principalmente. Il motivo per cui Punta Raisi non attrae traffico internazionale è molto semplice. Gli altri aeroporti attuano dei contratti di Co-marketing con le compagnie low cost grazie all’impegno finanziario degli enti statali(nel caso di Birgi la provincia di Trapani). Per il Falcone Borsellino questo non viene fatto a parte rari casi(rotte per Londra Stansted e per New York finanziate rispettivamente da Comune di Palermo e camera di Commercio di Palermo). In realtà questo tipo di soluzioni va contro le regole comunitarie, ma vengono attuate da quasi tutti gli aeroporti in cui c’è una base low cost o numerose compagnie low cost.
Poi vorrei dire ad Orazio che Gesap a Ryanair da davvero ben poco a Ryanair, altrimenti Birgi la base Ryanair non la vedeva nemmeno col binocolo. British Airways non credo abbia le tariffe che ha Ryanair. Peraltro gli stessi catanesi, messinesi, siracusani e ragusani si lamentano dei prezzi alti che attuano le compagnie da Fontanarossa, che di compagnie low cost ne accoglie davvero poche. Il carrozzone dei poveretti permette a molta gente di volare a prezzi accessibili e ha reso l’aereo un mezzo di trasporto per non soli ricchi e borghesi.
Riguardo il famoso Aeroporto di Comiso, se realmente aprirà e se realmente Ryanair insieme a Wizz ne prende il controllo, sarà la fine anche per fontanarossa, anche perchè comiso catania la distanza non è molto eccessiva per quanto riguarda chi parte e per chi scende a Comiso!? Ha anche la bella Ragusa da visitare con dei Pulmini un aeroporto che potrebbe far vivere molto di turismo il tutto…Facciamo rinascere la bella Sicilia il turismo ci vuole!
@Calo, intendevo dire che neanche il piano dei porti è adeguato per una regione come questa. Anche la Calabria dovrebbe avere un piano portuale adatto, ma neanche quella regione ce l’ha (fatta eccezione per Gioia tauro forse). Insomma il piano intermodale tra porti ed autostrade e ferrovie non è ottimizzato e parlo anche per la sicilia, quindi oggi come oggi è meglio prendere un mezzo solo per raggiungere la destinazione, come per esempio il treno per Roma(ma anche per i collegamenti regionali), l’aereo per Parigi ed altre città fuori dall’Italia specie se si abita più vicino all’aeroporto, e Malta, Sardegna, Tunisia con la nave.
Per raggiungere Roma da ogni città conviene il treno perchè si arriva direttamente al centro. Con ciò non vuol dire che bisogna trascurare gli aeroporti solo perchè ci sono i treni (treni comuni ovunque, e treni AV da Salerno in su), ma che ci possiamo fare se la situazione della gestione aeroportuale è ormai compromessa (anche se non so esattamente quali sono le cause) ? Sinceramente non mi aspettavo affatto che il Gesap facesse questa fine. Se ciò è conclamato allora altro che nuovi aeroporti.
Punta Raisi è in una posizione pessima, però c’è anche da dire che negli anni è stata costruita una linea ferroviaria che collega l’aeroporto direttamente a centro città, che magari al momento ci impiega un po’ troppo, ma è sicuramente più economica e comoda dell’automobile e, una volta terminati i lavori del passante, permetterà di raggiungere l’aeroporto in 20 minuti. Il problema è che il resto delle ferrovie siciliane fa veramente schifo. Quindi è praticamente impossibile raggiungere Palermo in treno dalle altre località della Sicilia, per poi prendere la coincidenza per Punta Raisi. Non conviene neanche agli agrigentini, che forse hanno il miglior collegamento con Palermo di tutta la Sicilia (“appena” 2 h che potranno essere ridotte a 1h e mezza quando e SE finiranno i lavori, che vi ricordo sono portati avanti da una ditta disastrata come la CARIBONI). Non si può dire certo di meglio del collegamento autostradale, infatti chi viene da Palermo, ma anche da fuori Palermo, si trova costretto ad affrontare il tappo di viale Regione, che comporta enorme disagio a chi deve raggiungere l’aeroporto. Diversamente da noi, Fontanarossa è facilmente raggiungibile dall’autostrada, imboccando la tangenziale di Catania, senza dover neanche attraversare la città.
La colpa è imputabile a Trenitalia per le corse istituite, ma col Passante raddoppiato non ci saranno più scuse per non collegare meglio l’aeroporto con Agrigento, Cefalù, e la stessa Palermo. I lavori per la velocizzazione della ferrovia PA-AG vanno avanti mezza, perchè mentre la Demoter continua a realizzare le varianti, la famigerata Cariboni batte la fiacca.
Perciò la velocità di esecuzione dei lavori è stata ridotta e di conseguenza non vedremo neppure per il 2010 il completamento dei lavori di potenziamento previsti invece nel 2008.
Per le autostrade concordo che appunto il problema è il viale regione.
In effetti come ho letto (e detto) prima, nè la città di Palermo e neppure il suo aeroporto avranno i loro benefici fino a quando non rimuovono quel tappo presente sulla circonvallazione, facendola diventare così una specie di tangenziale interna che collega Cefalù con l’aeroporto Pnta Raisi. Questo spiega perchè i turisti che vanno a Cefalù preferiscono atterrare a Fontanarossa, per avere tempi di percorribilità certi.
Si potranno evitare intoppi anche grazie al sacrosanto passante fs non appena lo completano.
Questo è uno dei tanti motivi, e forse tra i principali perchè Gesap sta fallendo. Anche se l’alternativa è l’aeroporto Birgi siamo sempre lì: chi viene da Cefalù per andare verso Birgi anzichè al Falcone/Borsellino deve comunque attraversare il Viale Regione (e il semaforo perpignano, a cui ancora gli assessori del Comune e lo zio Diego sembrano troppo affezionati nostalgicamente per eliminare questo simbolo della “Vecchia e caotica Palermo”.
Inoltre se non realizzano le nuove tangenziali il territorio provinciale è destinato a collassare soffocato dalle proprie carenze infrastrutturali, e ciò penalizza anche il turismo come già succede.
Quindi il viale regione non è solo un incubo per i palermitani, ma per tutto il territorio interprovinciale della sicilia occidentale, cioè per chi viaggia lungo le autostrade.
Sopraelevata niente, nuova tangenziale ancora niente, nel rimuovere i tappi solo la rotonda Oreto e basta, vie alternative non ce ne sono per collegare fluidamente le due autostrade. Cosa hanno fatto di male i poveri pendolari per meritarsi tutto questo ??
Allora, vorrei precisare un po’ di cose. L’aeroporto di Birgi non è paragonabile a quello di Palermo per vari fattori:
1) Birgi è una divenuta base decentrata lowcost più qualche collegamento di continuità territoriale già preesistente.
2) Birgi ha un certo numero di destinazioni internazionali perché la Ryanair serve quei tipi di aeroporti.
3) Birgi è un aeroporto destinato inevitabilmente a collassare. Ha superato il milione di passeggeri, ma quest’anno l’offerta è aumentata e non potrà reggere quel traffico a meno che non amplino nuovamente l’aerostazione.
4) Birgi è peggio collegato di Punta Raisi. È un aeroporto che privilegia il trasporto su gomma invece di quello ferrato nonostante la vicina stazione. E non incentiva l’uso dei bus Terravision concessi dalla Salemi in quanto, come suo solito, Ryanair specula sulla tratta Palermo-Birgi (con fermata intermedia a Trapani) con l’esoso costo di un 24€ a/r con un tempo di percorrenza che ha dell’incredibile (2h o anche più a seconda del traffico), tanto che i passeggeri sono più indirizzati ad andare in auto e pagare il parcheggio, lasciando i pulmini puntualmente mezzi vuoti.
Passiamo poi ai famosi collegamenti internazionali. Sono quasi tutti aeroporti secondari come:
– Barcelona (Girona): 90km da BCN, 1h e 20m di pullman, 24€ a/r
– Billund: aeroporto in mezzo al nulla, solo il legoland e offerta alberghiera pressocché inesistente
– Brussels (Charleroi): 1h 10m da Brussels
– Paris (Beauvais): 50m da Paris Port Maillot 26€ a/r
– Düsseldorf (Weeze): 1h – 85 km
– Frankfurt (Hahn): se l’avessero pubblicizzato come aeroporto del Lussemburgo o di Magonza avrebbero fatto una figura migliore. Circa 120 km, più di 2h di pullman.
– Oslo (Torp): più di 2h di pullman, circa 40€ a/r
– Stoccolma (Skavstka): 1h e 20m
e potremmo continuare all’infinito. Poi mi chiedo quanto sia effettivamente lowcost…
A ben dire, le uniche rotte che servono aeroporti internazionali principali sono:
– Madrid-Barajas
– Valencia-Manises
– Ibiza
– Dublino
– Londra
– Bratislava
A Palermo mancano rotte internazionali, è vero, ma vi siete dimenticati le rotte tedesche con l’Airberlin, il PMO-BCN con Vueling/Clickair, Stoccolma-Arlanda con Norwegian Airlines, Lussemburgo con Luxair, Brussels-Zaventem con Brussels airlines.
Peraltro: il Palermo-London Stansted riprenderà questo autunno con Ryanair.
Qua molti pensano che Palermo si sia lasciata sfuggire l’occasione di essere base Ryanair, ma sicuramente non è un fatto di costi. Ryanair non ha granché interesse nel trasportare il maggior numero di passeggeri possibili, quanto quello di prendere più contributi dagli enti provinciali del turismo e spremere all’osso le spese anche di poco risultando ridicola (non utilizza il finger per l’imbarco – easyjet lo fa – che permette anche di accelerare i tempi di turnover e spesso mal digerisce che a PMO debba utilizzare i pulmini per accedere all’imbarco – cosa che rallenta i processi di sbarco/imbarco aumentando i tempi di turnover) esasperando il personale aeroportuale (parlando con i dipendenti, non erano per nulla dispiaciuti della riduzione degli operativi ryanair).
Il loro interesse è questo: turnover di 30min max, costi di sbarco/imbarco ridotti all’osso, evitare che la gente imbarchi bagagli per non pagare l’handling aeroportuale, contributi dagli enti e, se magari capita, spennare i polli sprovveduti che portano bagagli fuori misura o dimenticano la carta d’imbarco e di fare il check-in da casa per una scarsa confidenza con i mezzi informatici. Se l’aereo è pieno, bene, ma se non lo è, poco importa. A Birgi spesso volano aerei mezzi vuoti o anche peggio. È una realtà che non potrà durare. Birgi è pur sempre un microterminal reso esteticamente più gradevole, ma poco funzionale, con un unico bar, poche sedie e code per i controlli sempre al limite della saturazione. Se davvero Ryanair conta di portare quest’anno più di 2 mln di pax come dichiarato, ci sarà davvero da ridere (intendevo piangere).
Vorrei specificare che viaggio con una certa frequenza, utilizzo entrambi gli aeroporti e che non ho visto un turista a PMO perdersi per trovare le valigie o la metro.
Quoto in pieno Viajero Solitario; è tutto vero
@Viajero Solitario
è ovvio che Birgi non possa essere paragonato a Punta Raisi. Il problema è che qualsiasi aeroporto sia in competizione con Ryanair (vedi Linate con Orio al serio, Treviso con Venezia, ecc) offre delle alternative low cost. Punta Raisi invece perde le rotte e basta, costringendo letteralmente i palermitani a usare Birgi come aeroporto principale. Perché se è vero che Ryanair sceglie aeroporti “scomodi”, è anche vero che per i prezzi che fanno hanno aperto i viaggi aerei a tutti. Con Ryanair è possibile viaggiare lowcost, risparmiando denaro prezioso che poi può essere speso durante la vacanza. Analizziamo i dati internazionali di Gesap degli ultimi 4 anni…
Dati Traffico Internazionale di Punta Raisi
2007 969.149 passeggeri (+14,0% rispetto al 2006)
2008 836.122 passeggeri (-13,7% rispetto al 2007)
2009 699.336 passeggeri (-16,4% rispetto al 2008!!!!)
E quest’anno siamo già in perdita del 13% rispetto al 2009!!! E’ un disastro che si perpetua da ormai più di 4 anni, quando invece la Gesap è dal 2005 che va raccontando che avremmo superato soglia 5 milioni di passeggeri.
@Viajero Solitario:
> “Ryanair non ha granché interesse nel trasportare il maggior numero
> di passeggeri possibili, quanto quello di prendere più contributi dagli
> enti provinciali del turismo e spremere all’osso le spese anche di poco”
Non credo tu abbia ragione. Se vai a vedere l’incidenza dei contributi sulle entrate di Ryanair, è minima, e sono materialmente tutti usati per pagare parte delle campagne pubblicitarie (quelle quando Ryanair non fa pagare le tasse aeroportuale).
La realtà è diversa, la Sicilia ha bisogno di turisti, e fare pagare le tasse aeroportuali quando i principali concorrenti (Spagna e Grecia in testa, ma anche altri, anche nel nord Europa) non le fanno pagare, diventa semplicemente un ulteriore ostacolo alla scelta della Sicilia come meta turistica (ce ne sono tanti altri).
> risultando ridicola (non utilizza il finger per l’imbarco – easyjet lo fa
> – che permette anche di accelerare i tempi di turnover e spesso mal
> digerisce che a PMO debba utilizzare i pulmini per accedere
> all’imbarco – cosa che rallenta i processi di sbarco/imbarco
> aumentando i tempi di turnover) esasperando il personale
> aeroportuale (parlando con i dipendenti, non erano per nulla
> dispiaciuti della riduzione degli operativi ryanair).
Sono arrivato a Punta Raisi con Ryanair decine di volte, e tutte le volte è successa la stessa cosa, l’aereo si è fermato a due passi dall’entrata del terminal, ci hanno fatto salire su un bus, che ha fatto dieci metri e ci ha fatto scendere. Molte volte abbiamo perso anche 100 volte il tempo che avremmo impiegato a farla a piedi.
Sono praticamente certo che a Ryanair si domandavano ma perché i gestori di Punta Raisi non licenziano questi autisti e ci abbassano i costi?
E ritengo probabile che ci possano essere diverse altre “inefficienze” simili, anche in altri aeroporti Italiani. che agli operatori stranieri, soprattutto low cost, sembreranno incomprensibili, e che purtroppo ostacolo l’arrivo di un numero maggiore di turisti.
BTW, anche io viaggio frequentemente sia su PMO che su TPS, ed anche TPS ha qualche problema, ad esempio i troppi voli nazionali (sui quali c’è un ritorno minore dell’investimento pubblico) e soprattutto l’esasperante lentezza del controllo passaporti per i cittadini extra-UE (poi non capisco perché a volte lo stesso identico poliziotto al controllo passaporti a PMO era incredibilmente più rapido di quando l’ho visto all’opera a TPS, a meno che non fosse il fratello gemello).
VA BENE UN PO’ DI CAMPANILISMO, MA MOLTI COMMENTI SEMBRANO SCRITTI DA LEGHISTI ANTIMERIDIONALI.
Ma che cavolo dite, siete Siciliani o solo Palermitani??
Vi ricordo che Palermo è in Sicilia e la Sicilia non è solo Palermo.
BASTA!!!!
Perchè non essere contenti se l’aeroporto di Birgi cresce costantemente attira anche le attenzioni di Air One e sopratutto porta turisti in Sicilia, perchè non essere contenti se l’aeroporto di Catania è tra i primi scali Italiani?
La Sicilia non ha bisogno di quelli che non fanno sistema e gufano sulle cose che funzionano se non sono nella propria città o provincia.
Se l’aeroporto di Trapani cresce e quello di Palermo no, ci sarà un problema a Palermo e non bisogna gufare che quello di Trapani collassi, se il presidente dell’Enac dice che i due aeroporti devono essere collegati stabilmente e devono fare sistema ci sarà una ragione.
Leggo sempre con molta attenzione questo sito, ma molti di questi commenti meriterebbero una puntuale replica da parte dei respondabili, non è possibile assistere a simili affermazioni.
La Sicilia è bella tutta merita di essere vista tutta, meritiamo tutti di più in termini di servizi, di prospettive per un futuro migliore, ma con questi provincialismi non andiamo da nssuna parte.
Mi spiegate, riallacciandomi ad un altro argomento trattato sempre da questo sito, perchè la raccolta differenziata in molti comuni della provincia di Trapani ha superato abbondantemente il 50% e a Palermo non si sà cosa sia??
P.S. abito in provincia di Trapani da 6 anni, ma sono della provncia di Palermo.
@giumer
non credo tu abbia capito il punto della questione. Il campanilismo non c’entra nulla, e noi possiamo solo essere contenti se Trapani è diventata base Ryanair, anche perché conviene pure a noi. Tuttavia qui si parla di aeroporti, e un aeroporto è la porta d’ingresso di una città. Il nostro territorio e lo sviluppo del turismo palermitano dipendono tantissimo da Punta Raisi, che voli però non ne ha. La maggior parte dei voli internazionali disponibili sono decisamente cari, vedi quelli per Amsterdam ad esempio, anche perché sono charterizzati. I dati li abbiamo postati e carta canta. Come ho già detto precedentemente, quando si parla di aeroporti dobbiamo tenere in considerazione che un aeroporto serve una fetta di territorio e deve essere ottimizzato per servire al meglio quella fetta di territorio. In Italia invece il aeroporti sono costruiti a casaccio un po’ dove capita, e dove c’è la volontà dei partiti, che non è certo nell’interesse del paese e lo sappiamo bene. Questo da sì che gli aeroporti entrino in competizione tra di loro anziché fare sistema, e ciò porta a un danneggiamento reciproco che alla fine non giova a nessuno. Per quanto riguarda la replica dei responsabili, è mesi che chiediamo un incontro, è mesi che ci viene detto che sarebbero felici, ma è anche mesi che continuiamo ad aspettare che ci fissino questo incontro. Quindi non dipende da noi…è ovvio che noi preferiamo avere la controparte anche per informare i cittadini su quello che sta accandendo, ma in assenza di questo io posso solo scrivere un articolo basandomi sui dati UFFICIALI presi da internet. Continuiamo ad attendere che ci diano disponibilità di un’intervista, ma non credere che noi abbiamo trattato l’argomento con superficialità perché non è così
Giumer, posso chiederti senza polemica dove hai letto questi commenti campanilisti?
Aledeniz, non far pagare le tasse aeroportuali alle compagnie, in Italia e in Sicilia è assolutamente impossibile. Anzì, l’intenzione è quella di aumentarle in molti aeroporti(Falcone Borsellino compreso).
Salve ragazzi, sono un nuovo utente anche se seguo il sito da parecchi mesi, mi voglio prima presentare per poter meglio dialogare con voi. Mi chiamo Salvo Cirasa, architetto di professione ma lavoro alla regione come funzionario all’Assessorato Territorio ed Ambiente. In passato mi sono occupato di pianificazione territoriale e vorrei mettere le mie competenze e le info di cui dispongo a Vs. disposizione. Ho letto con molta attenzione tutti gli interventi su questo argomento e fatti salvi gli appunti di carattere tecnico, invece di parlare di quello che si può a meno fare, vi vorrei informare su quello che si sta realmente facendo.
Da utente dei due aeroporti, posso solo augurarmi che in futuro si realizzino i progetti che sono già in cantiere che prevedono il potenziamento delle due strutture e le relative infrastrutture di supporto. Per Punta Raisi è previsto un progetto che nel giro di 10 anni rivoluzionerà completamente l’aerostazione, a tal fine mi piacerebbe poter mandare una serie di foto e video che parlano del progetto, ma non so bene come fare dunque spero di essere contattato per poterlo fare in futuro. Comunque in poche parole il progetto prevede la realizzazione di un centro servizi Gesap, la palazzina servizi, per intenderci, quella che si è appena cominciata a realizzare, di cui è possibile vedere gli scavi accanto la seconda rotatoria. Questa struttura coinsentirà di liberare parecchie migliaia di mq che attualmente nella aerostazione sono impegnate per lo scopo, consentendo nell’immediato di aprire nuovi spazi dentro l’aeroporto. Sono previsti decine di desk e una galleria commerciale con 100 esercizi…Sarà avviato a breve la costruzione di due parcheggi multipiano, che verranno realizzati ai margini dx e sx della stazione aeroportuale e verranno realizzati un albergo e una centro congressi direttamente collegati alla strutture. Di questo si hanno progetti ed esecutivi che aspettano solo di andare a gara.
Con la relizzazione di 2 moli perpendicolari all’attuale aerostazione, si realizzeranno 16 finger per altrettante postazioni di sosta per gli aeromobili, tipo Aerbus 319 320 e boing 737, che insieme a tre finger, per grossi aerei, tipo Boing 747 o Airbus 330, daranno immediato sbarco ai passeggeri. A tale scopo veranno rivisti i percorsi interni dell’aerostazione, perche attualmente si assiste ad una evidente conflittuialità dei percorsi, essendo lo sbarco dai finger possibile solo al secondo piano, mentre i passeggeri in arrivo dovranno in futuro sbarcare solo verso la zona arrivi. Il modello di riferimento sarà l’aeroporto di Stoccarda, che pur avendo le stesse caratteristiche di quello di Palermo,a livello di superficie, ha delle funzionalità e delle potenzialità completamente diverse, per non parlare degli aspetti architettonici, (permettetemi da architeto un appunto da questo punto di vista).
Da ex assessore all’urbanistica del comune di Terrasini, vi posso informare, che sono in progetto dei collegamenti da e per il porto di terrasini (progetto di porto turistico con 1500posti barca), via mare, nell’ottica di un potenziamento prima e di una fruizione dopo, del lungomare aeroportuale che al momento risulta invece interdetto.
Sempre da assessore, siamo stati chiamati al tavolo di programmazione per lo studio di fattibilità di un collegamento stabile via ferrovia dei due aeroporti, Trapani Birgi e Palermo Punta Raisi, tramite il potenzialemto e l’ammodernamento dell’attuale linea ferrata che da Trapani Birgi Pasdsando per Alcamo diramazione e Partinico, consenta utilizzando motrici Minuetto, di collegare i due aeroporti in mezzora, agendo su un bacino di utenza di 500000 ab.
Quindi mi aggiungo ai tanti commenti letti, dicendo che più di auguraci che un aeroporto cresca più dell’altro, bisogna sperare nella buona politica di programmazione, in maniera che si possa lavorare per fare sistema.
ciao Salvo, mi ha fatto molto piacere il tuo intervento. Quanto prima di contatteremo per ricevere informazioni più precise a riguardo, anche se già conoscevamo questi progetti e ne abbiamo parlato in passato. E’ però importante definire i tempi di realizzazione e lo stato dei finanziamenti per capire se stiamo parlando ancora di “progetti” o di trasformazioni in atto. Tra l’altro è sicuramente importante rendere più moderna ed efficiente l’aerostazione, ma è altrettanto importante aumentare il traffico internazionale, perché un aeroporto senza voli non si rivela molto utile. Grazie per il tuo intervento, a presto
Ciao, sarò a vostra disposizione per quanto mi è possibile, hai ragione nel dire che un aeroporto ha ragione di esistere solo se si hanno i passeggeri, ma ricordiamoci i limiti della gestione politica dei consigli di amministrazione e le figure che ci stanno dietro. Comunque per quanto riguarda gli aspetti tecnici sentiamoci e ci metteremo in contatto. Se aveste bisogno di qualcosa potete contattarmi in ufficio all’Assessorato. Salvo
@CirasaDesigner:
Benvenuto. Potresti lasciare i tuoi recapiti tramite email a [email protected] così da poterti ricontattare quanto prima?
Grazie 😉
@Calò:
I commenti campanilistici non li legge soltanto Giumer, di cui condivido in toto l’intervento.
Capisco che il sito, chiamandosi Mobilita Palermo, sia incentrato su Palermo, ma senza il resto della Sicilia, Palermo da sola non andrà mai da nessuna parte. Non è possibile pensare di migliorare la condizione sociale, economica e culturale di Palermo a discapito del resto della Sicilia, perché non è solo moralmente sbagliato, è proprio irrealizzabile. Tra l’altro non è purtroppo una prerogativa di questo sito, ho appena finito di scrivere una risposta altrove a chi trova giustificabile che invece di pagarseli con i propri mezzi, i servizi alla comunità Palermitana (ma vale anche per quella Catanese) siano finanziati tramite interventi dello Stato centrale, magari distogliendo ingenti risorse da investimenti infrastrutturali nel resto della Sicilia che avrebbero certamente un ritorno maggiore.
@Calò:
Non far pagare le tasse aeroportuali in determinati periodi dell’anno ai pax internazionali è non solo possibile, ma anche totalmente auspicabile ed economicamente sensato.
Una decina di Euro su un pax internazionale a Marzo o Ottobre si ripagano in poche ore di permanenza.
@blackmorpheus:
L’aeroporto a Chinisia (che è a 3km a est di da Birgi) c’era dal 1949, aperto al traffico civile dal 1955. I voli civili verranno spostati a Birgi nel 1961, mentre i militari continueranno poi ad utilizzare entrambi gli aeroporti fino agli anni ’80, prima di abbandonare completamente Chinisia.
Il progetto di Punta Raisi fu presentato nel 1956, e l’aeroporto fu aperto soltanto nel 1960.
Per quanto riguarda gli “aeroporti sono costruiti a casaccio un po’ dove capita” in realtà è stato Punta Raisi ad essere costruito a meno di 90 km da un aereoporto aperto al traffico civile perfettamente funzionante.
@blackmorpheus:
Sul campanilismo, ad esempio in un commento (http://www.mobilitapalermo.org/mobpa/2009/02/14/gesap-pubblica-video-sullo-sviluppo-aeroportuale-di-palermo/#comment-4455) ad un altro articolo qui su Mobilita Palermo hai scritto: “le low cost saranno sempre più attirate dallo scalo trapanese in quanto comporta costi inferiori e tutto il sistema internazionale sarà decentrato verso Trapani. Cosa che non è assolutamente logica visto che in quanto capoluogo i servizi dovrebbero essere accentrati su di noi.”
Questo genere di approccio del voler accentrare i servizi su Palermo ad ogni costo e senza considerare gli eventuali ritorni degli investimenti lo trovo assolutamente sbagliato. In Andalusia la capitale è Siviglia, ma l’aeroporto principale che gestisce quasi il 90% dei pax internazionali è Malaga, che si trova a 220km, e per ottime ragioni.
Attenzione: non trovo sbagliato che si debba cercare di far sviluppare maggiormente il traffico internazionale su Punta Raisi, soprattutto per quanto riguarda il p2p ed i collegamenti intramediterranei, ben vengano, quello che trovo sbagliato è di volerlo fare solo perché Palermo è Palermo.
Per fare un esempio, è impossibile dimostrare che investire i 210 milioni e rotti attualmente assegnati a Punta Raisi per i prossimi anni non avrebbero potuto avere un ritorno ben maggiore per l’economia Siciliana, e probabilmente sul medio periodo anche per quella Palermitana, se invece fossero stati anche soltanto parzialmente investiti per fare un paio di aeroporti spartani con terminal low cost, uno in provincia di Agrigento e l’altro sulla costa Tirrenica.
Soprattutto la provincia di Agrigento è una miniera turistica che aspetta soltanto di essere aperta.
@Orazio:
Sul “deserto”, con tutto il vino che producono nel Trapanese (tra i 400 ed i 500 milioni di litri annui, il doppio di tutta la Toscana e poco meno di tutto il Cile) probabilmente un lago ce lo potrebbero riempire …
Seriamente, probabilmente quando fai benzina probabilmente compri “made in Trapani” (tutto il bioetanolo nel carburante) oppure quando ricicli probabilmente aumenti il PIL della provincia di Trapani, soltanto che come tanti magari non te ne rendi conto.
@aladeniz
qui non c’entra il campanilismo, perché non è che bisogna puntare su Punta Raisi in quanto è l’aeroporto del capoluogo e quindi siamo più fighi! Si deve puntare su Punta Raisi perché Palermo è l’unico nodo di smistamento della Sicilia!!! Trapani è in mezzo al deserto ed è mal collegata…tra l’altro è in una posizione geograficamente scomoda perché si trova nella punta estrema, e da lì è difficilissimo raggiungere qualsiasi punto della Sicilia. Da Palermo invece partono i pullman e i treni per tutte le destinazioni siciliane, che ok faranno pur schifo, ma sono l’unico modo per muoversi. Per questo non puoi paragonare città come Siviglia e Malaga a Palermo. Perché lì in Spagna le infrastrutture le hanno e funzionano pure bene! Quindi anche se l’aeroporto di Malaga è a 200 km…in meno di un’ora di treno sei dove vuoi. In Sicilia, col sistema infrastrutturale da terzo mondo che ci ritroviamo…anche la posizione di un aeroporto è rilevante. Tu dici “ben venga l’aeroporto di Agrigento”! Per me è follia PURA, anzi PURISSIMA. L’aeroporto di Agrigento è la solita stronzata che tirano fuori questi tristi politicanti da quattro soldi che non hanno idee nè voglia di fare nulla, se non mantenere il culo incollato alla poltrona. Qua bisogna fare sistema, altro che costruire nuovi aeroporti! Servono i collegamenti tra gli aeroporti principali e tutte le altre destinazioni siciliane! Un’ennese deve poter raggiungere Fontanarossa in meno di mezz’ora! Lo stesso un agrigentino per quanto riguarda Punta Raisi! Servono collegamenti in treno veloci, servono autostrade, non servono certo altri aeroporti! L’Andalusia ha un solo aeroporto principale, più un altro che non mi ricordo esattamente dove sta. In Spagna gli aeroporti principali sono davvero pochi, e sono quelli che servono il traffico aereo della nazione in modo egregio, facendo sistema con le infrastrutture ferroviarie e autostradali. L’aeroporto non è una stazioncina che ti trovi sotto casa, l’aeroporto serve a collagare un punto A con un punto B, stop! Al resto ci pensano le strade e le ferrovie. In Sicilia abbiamo quattro aeroporti (sei se contiamo anche Lampedusa e Pantelleria). Comiso chissà quando verrà aperto, e già molti lo definiscono un progetto morto in partenza. Trapani esiste solo perché danno le sovvenzioni a Ryanair, altrimenti sarebbe l’ennesimo aeroporto inutile che non verrebbe considerato da nessuno. Gli unici aeroporti che servono sono Catania e Palermo, le principali città siciliane che fanno da nodo di interscambio per raggiungere tutte le altre località occidentali e orientali. L’aeroporto è un ottimo strumento di propaganda politica, perché con 40 milioncini di euro di fai un progetto che ti porta moltissima visibilità e tantissimi voti…anche se poi il progetto è totalmente inutile, ma la gente non è abituata a pensare. Invece pianificare sul territorio, investire su ferrovie e autostrade è un lavoro molto più complesso, per politici abili e volenterosi, non certo per questi esperti di sottosviluppo; un lavoro nel quale nessuno vuole mettere mano ovviamente, perché l’unica cosa che importa veramente è la poltrona. E intanto si sperpera il denaro pubblico su un progetto come l’aeroporto di Agrigento, delirio PURO. Progetto che ricordiamo essere stato sempre bocciato, e ogni volta ripescato per le speculazioni dei vari partiti che ci stanno addosso. Ad Agrigento non si investe un centesimo sul turismo, però vogliono l’aeroporto! L’unica cosa che funziona è la splendida valle dei Templi, ma solo perché è gestita da privati! Qui ci vuole una programmazione regionale seria, una pianificazione orientata allo sviluppo territoriale e alla valorizzazione del patrimonio artistico-culturale della Sicilia. Servono infrastrutture e collegamenti all’interno dell’isola e fuori. Senza queste cose non andiamo da nessuna parte
@blackmorpheus:
In Andalusia di aeroporti ce n’è più che in Sicilia.
Quando l’aeroporto di Malaga, che è decentrato come lo sarebbe un aeroporto ad Agrigento, ha iniziato ad essere usato come porta d’ingressso per il traffico internazionale, per raggiungerlo da Siviglia o da buona parte dell’Andalusia dovevi passare per trazzere non asfaltate, come erano buona parte delle strade Spagnole fino a non molti anni fa.
La situazione infrastrutturale attuale è stata permessa anche utilizzando le risorse create dai profitti realizzati portando i turisti direttamente nelle zone turistiche, costruendo aeroporti all’uopo dedicati data la totale insufficienza infrastrutturale pre-esistente.
Già scritto ad libitum, Trapani, Comiso o Agrigento non hanno ragion d’essere come nodi di smistamento, ma come porti di ingresso per il turismo internazionale.
Per quanto ne so e per quanto abbia visto, Trapani non si trova in mezzo ad un deserto.
Quella che è follia pura non è un aeroporto ad Agrigento, ma una aviopista ad Agrigento. Sono cose ben diverse.
@aladeniz
guarda i paesi europei e ti renderai conto che non è così. L’Italia, come ho già detto, e come denunciato da Report in questa interessantissima puntata http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-e95fffda-a30a-4287-aa3d-36e99c92b829.html, è un caso unico di mala gestione.
ps: l’Andalusia possiede 5 aeroporti: Malaga, Siviglia, Cordoba, Granada e Jerez. Questi aeroporti sono distribuiti in un territorio di 87.000 km quadrati. La Sicilia attualmente possiede 4 aeroporti, più un quinto che potrebbe essere costruito ad Agrigento, e un sesto che si comincia a vociferare dovrà essere costruito a Messina, per un totale di sei aeroporti escludendo i due delle isole di Pantelleria e Lampedusa. Il territorio siciliano ha una superficie di appena 25.000 km quadrati. Tra l’altro gli aeroporti dell’Andalusia sono Malaga, Siviglia e Granada con un traffico aereo rispettivamente di 13 milioni di passeggeri l’anno, 4 milioni di passeggeri l’anno e 1milione 400 mila passeggeri l’anno. L’aeroporto di Cordova conta appena 22 mila passeggeri l’anno, Jerez 1300 passeggeri l’anno, un traffico ridicolo. Quindi sostanzialmente l’Andalusia ha di fatto un solo aeroporto con traffico internazionale, e altri due con un traffico discreto, distribuito in un territorio che è quasi 4 volte più grande della Sicilia.
Tra l’altro Siviglia sarà pure la capitale dell’Andalusia, ma Malaga ha un bacino di utenza decisamente maggiore perché serve tutta la costa del Sol. Questo a dimostrare che un aeroporto deve tenere conto della posizione geografica e del possibile bacino di utenza, non c’entra nulla capitale o meno.
Aledeniz, io ho visto solo commenti con un minimo di logica, quella che forse tu non hai. E tanto difficile comprendere che per i palermitani(essendo con la provincia quasi 1/4 degli abitanti della Sicilia) è poco logico andare a Birgi per prendere l’aereo e che nello stesso tempo è illogico costruire aeroporti in territori che senza sovvenzioni un aeroporto non arriva nemmeno ad 500.000 passeggeri? Forse si.
Le tasse aeroportuali non puoi toglierle, perchè le società di gestione andrebbero automaticamente in perdita(già, seppur di poco, lo sono). E non sono certamente quelle che incidono sull’arrivo di vettori low cost a Punta Raisi che peraltro ha tasse aeroportuali tra le più basse d’Italia.
Chinisia è nato ad un centinaio di chilometri da un aeroporto già funzionante dal 1931 ovvero Boccadifalco, Poi sostituito da Punta Raisi. Ma questo non ce lo ricordiamo mai, vero Aledeniz?
L’Andalucia ha 5 aeroporti, un territorio molto più grande del nostro e 3 milioni di persone in più rispetto a noi. E con questo ho detto tutto.
@Calò:
Sul breve periodo per lo sviluppo economico della Sicilia, che i Palermitani debbano andare a Birgi o che i Trapanesi debbano andare a Punta Raisi, e puoi continuare con tutte le combinazioni possibili e potenziali tra tutte le altre province, città ed aeroporti della Sicilia, ha una importanza minima (sul medio-lungo periodo il discorso è ovviamente diverso).
A Trapani per i voli nazionali sbagliano a fare il co-marketing, a meno che non siano costetti a farlo per ottenere i voli internazionail, che sono quelli che contano.
A Palermo sbagliano a non fare il co-marketing per i voli internazionali in bassa stagione p2p. La colpa in questo caso non credo sia della GESAP, ma degli elettori che preferiscono eleggere politici che preferiscono “investire” in sagre di paese, associazioni culturali ed altre amenità, invece che per incentivare il turismo internazionale.
Le tasse, per i voli nazionali, vanno benissimo, e va bene anche aumentarle, così come probabilmente possono essere accettabili anche ad Agosto o sotto Natale perfino per gli internazionali.
Sui voli internazionali non in alta stagione però il discorso è completamente differente, il pax internazionale vale tanto oro quanto pesa, disincentivarlo a Febbraio o Ottobre per una tassa aeroportuale di poche decine di Euro è una solenne idiozia, fortunatamente quel minimo di logica che serve per arrivarci non mi manca.
Quando c’era l’aeroporto a Chinisia, c’erano voli regolari tra Boccadifalco e Chinisia, che poi continuavano per Pantelleria e Tunisi (e se non erro anche Tripoli, ma potrei sbagliarmi).
Sia Milo, coevo a Boccadifalco, che Chinisia che Birgi sono nati come aeroporti militari, aperti gli ultimi due al traffico civile. Il costo di tenerli aperti è ricaduto storicamente quasi completamente sull’aeronautica militare, che ancora oggi gestisce diversi servizi, il costo per tenere oggi Birgi aperto anche al traffico civile è minimo rispetto al costo per tenere aperti decine di aeroporti civili in Padania o altrove.
Infine, se le società di gestione non riescono a gestire gli aeroporti, che le nazionalizzi il governo Siciliano e le dia in gestione a chi ha le competenze e la potenzialità (facevo altrove il discorso su società come TAV per le quali PMO potrebbe essere un interessante investimento).
Secondo me è una solenna idiozia pensare che poco più di 3 euro a passeggero disincentivino il traffico internazionale. I motivi per cui ci sono poche rotte internazionali a Punta Raisi è sicuramente un altro.
Le società di gestione sono amministrate dagli stessi politici che amministrano la Regione, le province e i comuni. La regione è sull’orlo della bancarotta e sicuramente non può permettersi di acquistare gli aeroporti.
a parte che Punta Raisi funziona esattamente come tutti gli altri aeroporti italiani…il traffico internazionale però altrove funziona, da noi no. Tra l’altro è ancora più assurdo perché essendo un’isola dovremmo avere un traffico internazionale più alto data la difficoltà di collegamenti. Palma de Mallorca ha 400 mila abitanti e non ha neanche un decimo delle attrazioni turistiche della Sicilia. Eppure il suo aeroporto, tra l’altro a carattere prettamente estivo, fa 23 milioni di passeggeri l’anno…23 milioni…
Punta Raisi doveva raggiungere 5 milioni di passeggeri nel 2005. Al giorno d’oggi non arriviamo nemmeno a 4 milioni e mezzo, e sono tutti voli nazionali
@Calò:
Questi sono i dettagli di tasse e tariffe per i voli nazionali in partenza da TPS e PMO per Meridiana e Ryanair:
Meridiana
TPS
EX – SECURITY BAG CHARGE : 1.29 EUR
FN – DOMESTIC VALUE ADDED TAX : 1.09 EUR
HB – COUNCIL CITY TAX : 4.50 EUR
IT – EMBARCATION TAX : 3.34 EUR
MJ – PASSENGER SERVICE CHARGE : 0.31 EUR
VT – SECURITY CHARGE : 1.81 EUR
PMO
EX – SECURITY BAG CHARGE : 1.71 EUR
FN – DOMESTIC VALUE ADDED TAX : 1.18 EUR
HB – COUNCIL CITY TAX : 4.50 EUR
IT – EMBARCATION TAX : 3.76 EUR
MJ – PASSENGER SERVICE CHARGE : 0.43 EUR
VT – SECURITY CHARGE : 1.81 EUR
Ryanair:
TPS
» Taxes and Fees 11.44 EUR
» Aviation Insurance/Passenger with Reduced Mobility Levy 6.49 EUR
» Italian Domestic VAT 10% su Fare, Taxes, Fees, AI & PRM
PMO
» Taxes and Fees 12.31 EUR
» Aviation Insurance/Passenger with Reduced Mobility Levy 6.49 EUR
» Italian Domestic VAT 10% su Fare, Taxes, Fees, AI & PRM
Evitiamo poi di parlare di Alitalia.
Per PMO, il problema è notevolmente peggiorato dal fatto che i voli internazionali spesso non sono p2p, ed i turisti stranieri devono passare da FCO con Alitalia e da altrove con altri, da una veloce simulazione per Giugno un ipotetico turista che volesse comprarsi un A/R da Londra a Palermo con Alitalia dovrebbe pagare oltre 110.69 EUR soltanto di tasse e supplementi (di cui £10 per l’APD Britannica), oltre a circa altri 200 EUR di biglietto.
@blackmorpheus:
Ti chiedi perché PMI faccia ~23 mln di pax annui (ed ha capacità per farne 32) e PMO è ferma a ~4.5 mln?
La risposta è semplicissima: metti che volessi andare a farmi una vacanza in Sicilia, vado su lastminute.com, seleziono partenza da Londra, destinazione Sicilia, partenza qualsiasi giorno di Giugno, mi ritorna soltanto una, dico una (1), opzione, ~830 EUR a persona per 7 giorni a Catania, letto e colazione.
Vuoi provare le Baleari?
Siti come quello riportano letteralmente centinaia di offerte per la Spagna, in qualsiasi periodo dell’anno, e coprono una gamma pressoché completa delle possibili richieste del mercato turistico.
Ti faccio soltanto notare che stamattina sul Metro Britannico, che ha una tiratura giornaliera di 1.4 mln, offrivano Tenerife (alle Canarie, ben più distanti che le Baleari da Londra, per cui il costo del trasporto aereo incide di più) a ~220 EUR a persona per 7 giorni _all inclusive_.
Recentemente ho consigliato un mio collega ad andare a Malta invece che alle Canarie, alla fine ci è andato, ha pagato marginalmente di più a parità di servizio, ma è rimasto contento.
Non avrei mai potuto consigliargli la Sicilia, perché a parità di servizio avrebbe dovuto purtroppo pagare 3 o 4 volte la stessa cifra, il che è ovviamente improponibile.
Da circa 3 anni PMO e TPS fanno insieme ~1 mln di pax internazionali (nel 2009 1000644), bisogna impegnarsi per farne di più, e diminuire le tasse aeroportuali è certamente un metodo efficiente per farlo, ma non basterà certo quello per arrivare ai livelli di Baleari o Andalusia.
@aladeniz
hai presente che Punta Raisi ha le tasse aeroportuali bassissime? Per passeggero non guadagnano neanche la metà rispetto all’aeroporto di Pisa. Tanto che devono chiedere un adeguamento delle tariffe perché così vanno in perdita. Non c’entrano le tasse aeroportuali, c’entra il fatto che la Sicilia non è pubblicizzata per niente…a nessuno frega del turismo. La Spagna investe TUTTO sul turismo, e questo fa sì che anche se Palma de Mallorca sia decisamente meno attraente delle nostre mete, attiri turisti a carriolate. Per non parlare del fatto che le nostre città ormai sono soffocate dal traffico e dall’immondizia, non c’è nessun servizio per il turista, persino trovare un bagno pubblico è impossibile! Le indicazioni non ci sono, le isole pedonali nemmeno, i musei sono gestiti malissimo e non sono curati. Siamo nelle mani di un branco di imbecilli, non è certo colpa delle tariffe aeroportuali, che come ci sono da noi, ci sono anche nelle altre città italiane, che però a differenza nostra attirano le compagnie low cost e non. Quando si parla di low cost non esiste solo Ryanair, secondo me Easyjet è molto più conveniente perché sceglie sempre aeroporti principali, oppure anche Wizzair sarebbe una valida alternativa. Trapani Birgi ci sta facendo indirettamente un favore enorme, perché è l’unica risorsa attualmente per portare un po’ di turismo nella Sicilia occidentale…dipendesse dai nostri politici che infilano le mani ovunque, a quest’ora saremmo combinati peggio di ora. Punta Raisi è un disastro, e credo che non sia mai stato così scadente come oggi, sia in termini di servizi, che di mancanza di voli.
la differenza sta in un volo diretto. Come hai ben detto tu, per arrivare in Sicilia un turista deve fare i salti mortali perché non ci sono voli diretti. Dovremmo chiederci del perché non ci sono i voli diretti! Le tasse non c’entrano, perché come si pagano in altri aeroporti si pagherebbero a Punta Raisi e anche meno. Il punto è che la Sicilia è stata ammazzata economicamente, e il turismo che potrebbe essere l’unica risorsa su cui puntare veramente, non è per niente agevolato…anzi è ostacolato in tutti i modi. Qui si deve restare sottosviluppati, purtroppo è così che vogliono. Se ci fosse un minimo di meritocrazia, tutti sti buffoni sarebbero da sbattere fuori a calci nel sedere
@blackmorpheus:
La differenza non è soltanto data dal volo diretto, ma anche dalla ridotta offerta turistica, e da tutti i servizi al contorno che gli enti locali non riescono ad offrire, almeno al livello richiesto (esemplare al proposito, la recente intervista ad un piccolo imprenditore turistico nel Trapanese su http://www.altratrapani.it/index.php?option=com_content&task=view&Itemid=106&id=1096, ed a Palermo è anche peggio perché almeno ad oggi a Trapani il turista non si trova a dover scalare montagne di immondizia ad ogni pié sospinto).
Sulla mancanza di meritocrazia e sull’illiberalità della società Siciliana, per non parlare dell’oppressione coloniale da parte della RI, non posso che concordare.
@blackmorpheus:
Come chiaramente mostrato sopra nella risposta a Calò, le tasse a TPS sono leggermente inferiori che a PMO (la differenza è di poco meno di 1 Euro comunque).
Mantenere o anche aumentare le tasse aeroportuali a Luglio-Agosto, Natale e Pasqua o generalmente in alta stagione non è un problema particolare, ma farle pagare a Novembre o Febbraio è semplicemente sbagliato.
Altri paesi Europei (Spagna, Grecia, Irlanda in testa) non le fanno pagare (tutto l’anno in molti casi), chiederle per la Sicilia significa semplicemente aumentare il gap di competitività a sfavore dell’industria turistica Siciliana nei confronti dei concorrenti.
@blackmorpheus:
BTW, a quanto pare GESAP ha già pubblicato anche i dati di Aprile: http://www.gesap.it/cartella_immagini/cartella_348/GesAP%20-%20Traffic%20Statistics%20apr%2010.pdf
Sul totale passeggeri di Aprile è stata una gran mazzata, 352.726 (-11.89%), ma onestamente mi aspettavo di peggio, ovviamente ha pesato tantissimo la chiusura dei cieli Europei per via dell’eruzione dell’Eyjafjallajökull.
I pax internazionali ad Aprile dovrebbero essere stati 49.459, e qui purtroppo continua la dolente nota, perché nel 2009 erano 69.167, poco meno del 30%, un vero e proprio crollo, anche se ovviamente anche qui avrà pesato l’effetto della nube vulcanica.
Non ci dimentichiamo che aprile è stato il primo mese di chiusura della storica rotta ryanair per Stansted.
Considerando che il volo viaggiava quasi pieno significa che mancano già solo per questo, 180×2=360 pax al giorno per 30 giorni: più di diecimila pax persi più quelli persi per il vulcano.
Il volo di easyjet per Londra chiaramente è inziato troppo tardi e con sole tre frequenze settimanali, per cui non può compensare.
Comunque pare che il volo ryanair dovrebbe tornare a ottobre (è già segnato sul sito ryanair simulando checkin on line, speriamo non se ne pentano)
Aeroporto di Boccadifalco: in passato questo sito ha ampiamente parlato di un prossimo rilancio con utilizzo per i voli di aerei che atterrano su pista corta. Che fine hanno fatto questi progetti?
A proposito di traffico passeggeri degli aeroporti della Sicilia, per il 2009 il rapporto corretto è 6 milioni /annui Catania contro 4, 3 milioni/annui Palermo e 1 milione/anno Trapani. È pubblicato alla seguente pagina per il traffico 2009 e basta guardare lì la colonna di destra con i totali: http://www.assaeroporti.it/ViewPasseggeriProg.asp?mese=12&anno=2009&lingua=it
Attualmente, delle 9 provincie siciliane una sola usa l’aeroporto di Palermo (Palermo) una sola quello di trapani (trapani) e ben sette (Catania, Messina, Siracusa, Ragusa, Agrigento, Caltanissetta e Enna) usano l’aeroporto di Catania. Gradirei una valutazione da parte di altri esperti su quanto traffico annuo perderà Catania appena si aprirà l’aeroporto di Comiso (è imminente) poi quanto ne perderà ulteriormente appena Messina completerà la linea di aliscafi (uno all’ora?) che collegheranno appunto la città con il molo dell’aeroporto di Reggio Calabria (imminente); Poi ancora quanto ne perderà allorquando si farà l’aeroporto di Agrigento (lontano nel tempo).
Chiaramente l’essere il primo aeroporto dell’isola non è una questione di campanilismo, ma è un motivo di attrazione ulteriore di traffico, di commerci e di turismo. Io penso che alla fine Palermo agguanterà Catania.