I paraocchi dietro l’orgoglio terrone

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Il sito web del collettivo Abattoir, ci cita oggi in un articolo dal titolo “Non tutte le munnizze vengono per nuocere“, in risposta al nostro di ieri pomeriggio “Cari palermitani: è peggio Salvini, oppure voi?”.

Gli argomenti della collega sono tanti, ed è pertanto nostra premura controbattere punto per punto, dato che non condividiamo la posizione assunta.

L’articolo tende a giustificare, o quanto meno sminuire, la gravità del comportamento assunto da alcuni manifestanti, in occasione del raduno anti-Salvini tenutosi domenica 9 febbraio 2015. Prima di tutto, prendendo ad esempio manifestazioni tenutesi in altre città, dove la gente ha lasciato per terra di tutto.

La prima domanda che vorrei fare all’autrice del post in questione è: quindi se nelle altre città si gettano da un burrone, lo facciamo pure noi? Oppure si presuppone che, siccome Palermo è una città del sud – dove regna l’anarchia assoluta e la totale assenza di educazione civica – allora quando in luoghi più “in” vengono attuati cattivi comportamenti, noi siamo automaticamente assolti?

In tal caso, ci tengo ad evidenziare una sottintesa auto-ghettizzazione che traspare dall’articolo in questione, che lascerebbe presupporre che “se lo fanno altrove, figuriamoci da noi”. Come se noi non potessimo aspirare a qualcosa di meglio. Come se, anziché elevare il senso civico, non potessimo ambire ad altro che non sia usare come metro di paragone città più civili di noi…aspirando tuttalpiù a raggiungerle un giorno, anziché percorrere il sentiero dell’auto-miglioramento, prima di tutto per noi stessi, e non per sventolare alcuna bandiera di sorta: orgoglio terrone compreso (da notare tra l’altro l’insistenza nell’auto-ghettizzazione, arrivando ad inventare il termine “orgoglio terrone” e ostentando orgoglio per un termine dispregiativo coniato al nord per insultare noi del sud).

E’ chiaro che #orgoglioterrone assume i contorni di una provocazione nei confronti dei leghisti, ma in quanto tale, dovrebbe essere usata “contro”, assumendo atteggiamenti che smentiscano le accuse che la Lega ha sempre lanciato contro la gente del sud. E invece?

Invece una manifestazione che invoca il RISPETTO della Sicilia, termina non solo con cartacce a terra, bottiglie di plastica, cartelli impregnanti dalla pioggia e schifezze varie; ma con decine di muri del centro storico imbrattati da spray con la sola finalità di scrivere insulti a Salvini, e con tantissimi manifesti affissi laddove è vietata l’affissione. Il risultato? Si snatura il senso stesso della manifestazione. Se rispetti la tua terra, non la tratti in quel modo. E non c’è legittimazione che tenga.

Il vero senso di quello schifo lasciato a terra, è che quelle persone hanno delegato a qualcun altro le loro responsabilità. Sarà qualche spazzino a fare il lavoro sporco. Sarà qualche privato a doversi ripagare la verniciatura dei muri. Questo è amore? Questo è #orgoglioterrone?

Se ami la tua terra, non la tratti in quel modo. La verità, cara collega, è che l’orgoglio terrone ve preso alla lettera, purtroppo. Un orgoglio fittizio, fatto di amore per le cose che non si sono dovute conquistare. Il palermitano vuole godere per meriti che non ha, diciamola tutta. Vuole essere orgoglioso per risultati di poco conto, o conseguiti in altre epoche storiche, talmente lontane e talmente distanti anche dal nostro modo di pensare, che ormai è come se non ci appartenessero affatto.

Amo Palermo perché è bella? Non ci rendiamo conto che profaniamo la sua bellezza da più di 70 anni, senza fare nulla. Tuttalpiù, è la bellezza di Palermo che resiste all’orda di barbari che la popolano. Nessun intervento di architettura degno di nota dal ‘900 in poi (salvo rarissime eccezioni), il sacco degli anni 70, la sporcizia, il degrado. Tutta opera dei palermitani, senza distinzione tra cittadini e amministratori.

Amo Palermo per il sole? Sai che fatica per conquistarselo.

Amo Palermo per il mare? Non si vede neanche più. Lo abbiamo devastato con 50 km di costruzioni abusive, oltre che inquinato le sue acque, per la maggior parte non più balneabili.

Amo Palermo per l’arancina “accarne” e il pane con le panelle? Suppongo che siano argomenti molto validi nei contesti europei.

Amo Palermo perché amo IL Palermo? L’orgoglio di una città non si misura dai suoi risultati calcistici, ma dalla qualità della vita. Andare a sbraitare per 90 minuti allo stadio non significa nulla. Il miracolo sarebbe che quegli stessi tifosi, una volta usciti dallo stadio, non andassero a prendere le loro macchine posteggiate in tripla fila o sui marciapiedi, non pagassero i posteggiatori abusivi e non sporcassero la città. Tra l’altro abbiamo diverse volte condannato i comportamenti dei tifosi: QUI AD ESEMPIO.

E mi permetto di sottolineare questo concetto, perché purtroppo abbiamo reinterpretato la parola “orgoglio” sulla base delle nostre convenienze, e della nostra ignavia. La parola orgoglio dovrebbe essere uno stimolo ad elevarsi, a raggiungere mete più alte, non a scavare nei pochi aspetti positivi che ci restano, nascondendo la testa nella sabbia nell’attesa che tutto il resto si risolva da sé.

La collega continua l’arringa sostenendo che “cu mancia fa muddichi”. A questo punto mi chiedo quale sia il reale scopo della manifestazione anti-Salvini. No, perché a primo acchito, l’impressione è che si sia regalata moltissima visibilità ad un leader che, per i precedenti storici del suo partito nei confronti del Sud Italia, non avrebbe di certo meritato tutta questa importanza.

E invece? Il Sud gli fa un grande regalo: legittima Salvini come leader talmente importante e pericoloso per la Sicilia, da sentirsi in dovere di scendere in piazza e insudiciare la città per manifestare il proprio dissenso. Risultato? Non solo Salvini se ne torna vittorioso in patria, con tutti i telegiornali che lo esaltano, ma per giunta il “terrone” lascia il segno del suo passaggio, dando per l’ennesima volta ragione ai “polentoni” – con estremo dolore da parte di tutti i siciliani civili, che non vengono rappresentati certo da questi quattro vandali.

Se si voleva “combattere” Salvini, per una volta tanto non ci sarebbe stato nulla da fare…bastava contraccambiarlo con l’indifferenza totale. Qualsiasi leader che si rispetti ha i suoi nemici, e Salvini in questo modo se li è conquistati. Se invece fosse stato totalmente ignorato, nessuna legittimazione di sorta lo avrebbe raggiunto.

A questo, dovrebbe aggiungersi un’altra importante domanda. In tutti questi anni la Sicilia è stata governata da una classe politica CRIMINALE, che ne ha prosciugato le casse, devastando ogni risorsa disponibile. La nostra terra è stata depredata e stuprata, non certo dal barbaro nordico, ma da siciliani stessi: politici corrotti, gente di malaffare e collusa coi poteri criminali, che ha sperperato denaro pubblico, devastando un territorio ricchissimo di risorse, e condannando la sua gente ad un’esistenza miserevole. Dov’erano tutti quanti?!

Si è mai visto un cartello alzato contro questi criminali? Non mi risulta. Si è mai visto protestare per le carenze del servizio di igiene pubblica, per la manutenzione delle strade, per gli allagamenti invernali, per la viabilità pessima, per un trasporto pubblico in condizioni critiche, per i livelli allarmanti di inquinamento? NO. E allora mi chiedo: siamo così sicuri di noi stessi da poter affermare che la Sicilia non sia, almeno in parte, il ritratto di ciò che la Lega ha sinora descritto? Al netto ovviamente di strumentalizzazioni politiche, che sminuiscono la credibilità dei partiti.

Siamo sicuri di non aver colpevolmente dato ragione a questi “polentoni” che oggi osano farsi vedere dalle nostre parti dopo decenni di insulti?

Perché al di là del fatto che persino a Zurigo i manifestanti potrebbero per una volta l’anno lasciare un mondezzaio a terra (dubito fortemente per quanto riguarda le scritte sui muri), resta poi che uno svizzero gli altri 364 giorni l’anno vive in maniera impeccabile, rispettoso della propria città e forte di un senso civico che la maggior parte di noi non sa nemmeno dove stia di casa.

A questo va aggiunto il solito vizietto nel sostenere che “le regole sì, vanno ovviamente rispettate. Però, ci sono occasioni in cui è più importante….”. Insomma, le regole a libera interpretazione. Questa cosa non mi stupisce tanto da parte di chi assume comportamenti sbagliati, ma da parte di chi invece è dotato di senso civico e tende a giustificare questo modo di pensare e agire!

Quindi, cara collega, rimbocchiamoci le maniche e assumiamoci le nostre responsabilità, senza alcun vittimismo di sorta. Siamo noi che dobbiamo tirarci fuori da questa miseria, e nessuna manifestazione con lancio d’arance annesso – e che verrà dimenticata il giorno dopo nell’indifferenza di tutti – potrà cambiare il corso delle cose.

Non si cambia attraverso eventi sporadici, condotti in maniera discutibile. Si cambia giorno per giorno, prima di tutto attraverso noi stessi. Si cambia attraverso l’autocoscienza, il consumo critico, il rispetto per sé stessi e per gli altri, la scelta di una mobilità sostenibile, la raccolta differenziata. O se volessimo condensare il tutto in un’unica parola: si cambia attraverso IL RISPETTO.

Pertanto, cara collega, mi perdonerà se non concordo con la sua accusa di “falso perbenismo”. Cerchiamo invece di cambiare rotta, perché questa città è diretta verso il baratro. E non saranno i giri di parole a salvarci, ne quattro cartelli lasciati a terra, ma una forte presa di coscienza per possa consentire quella virata all’ultimo minuto, prima del punto di non ritorno.

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48 Thoughts to “I paraocchi dietro l’orgoglio terrone”

  1. alvarezlimao

    Hanno fatto benissimo anzi si doveva cacciarlo a pedate questo reazionario fascista. Da questi post capisco perché l’associazione mobilitapalermo nn n ha mai mobilitato la cittadinanza su certe proposte. Ci sono politici del Pd e del centrodestra. Gli attacchi contro nuti lo confermano

  2. Prima ci etichettano come orlandiani, poi come lobbysty del tram, poi come addetti stampa della Sis, poi talebani.
    Oggi politici del pd e centrodestra 😀
    Quando non si hanno argomenti…

  3. gppcalabrese

    @alvarezlimao

    no che nuti ai tempi fece na fesseria?non può essere che dopo una protesta eviti di lasciare un porcile per strada?
    protestare non significare lasciare quello schifo…hanno fatto una cavolata punto. non giustifichiamo certi comportamenti di persone “ngrasciate”

  4. L’associazione non ha mai mobilitato la cittadinanza su certe proposte/temi. Anche da questo si nota come molti qui hanno la memoria corta. Un esempio:
    http://www.mobilitapalermo.org/mobpa/2013/07/26/piazza-san-domenico-e-il-riscatto-della-palermo-civile/

  5. alvarezlimao

    Orlandiani o no. In una città normale vista la situazione della mobilità cittadina si dovrebbero chiedere le dimissioni immediate di giusto Catania. Qui lo si apprezza per aver installato le navette in centro storico, uno sperpero di denaro pubblico a danno delle casse dell’Amat . Non ho visto mai petizioni online per l’unificazione tariffaria dei titoli di viaggio.isole pedonali in centro? Il fallimento e sotto gli occhi di tutti passate da piazza san Domenico e vedete i vasi delle piante distrutti. Le isole pedonali si fanno con dissuasori magnetici non con rastre e fiori ( comprate con i soldi dei cittadini)

  6. Disadattata

    Condivido nella forma e nella sostanza questo argomentato post. Ringrazio i ragazzi di “Mobilita Palermo” per questi tentativi generosi di educare i palermitani vastasi, presuntuosi, che usano la pancia da tifoseria da stadio pur di non ammettere di avere torto, di avere sbagliato. Grazie per la vostra tencia.

  7. A te non ti ho mai visto in un’assemblea pubblica sul centro storico, non ti ho mai visto portare una proposta, non ti ho mai visto in un tavolo tecnico (dove partecipano altre associazioni che si occupano di mobilità). In tanti hanno chiesto le navette per il centro storico..
    Tanto se non mettevano le navette, ti saresti lamentato lo stesso per la loro assenza. Pazienza 😉
    Ps: a piazza San Domenico i vasi li hanno già tolti da qualche mese e sostituiti con fioriere.
    Per curiosità personale, ma i dissuasori non vengono comprati anche coi soldi dei cittadini? Mi piace che sventoli una città normale ma giustifichi la munnizza lasciata da alcuni manifestanti 😀

  8. klone123

    Doverosa premessa: su quanto lasciato dai manifestanti, posso solo dire che praticamente in tutto il mondo – tranne che in Giappone, per esperienza – si lascia sporcizia, tanta o poca che sia, in seguito a una manifestazione, IN TUTTO IL MONDO. Gli incivili non sono solo palermitani o siciliani, sono ovunque e sono di qualsiasi etnia. Punto. Non in tutto il mondo però c’è un servizio di pulizia pubblica come il nostro da fare paura, che funziona solo quando ci sono mercatini (e certe volte neanche!), mentre nelle situazioni impreviste – e a volte non tanto – latita e fa imbestialire. In tutto il mondo le cose vengono risolte in poco tempo, qui i dipendenti della RAP e i “dirigenti” non lavorano o lo fanno con comodo. Punto.

    Ora, mi stupisce questo battibecco politico e, ahimè, secondo la mia personalissima opinione, ciò denota una coda di paglia o quasi una “escusatio non petita accusatio manifesta” in seguito alle accuse di politicità attribuite a MobPa, da entrambe le parti. Devo dire la verità, anche a me è sembrato abbastanza strano dedicare, giusto ora, un articolo sulla sporcizia lasciata durante le manifestazioni, quando di manifestazioni del genere durante un anno ce ne sono a centinaia a Palermo, con effetti ben più evidenti e deleteri di quest’ultima. Punto. Detto ciò, nonostante l’evidente polemica politica che si è cominciata (e che spero sia già finita), il mio futuro sostegno a MobPa non calerà neanche di un centimetro.

  9. giuseppe83

    Vorrei esprimere la piena soddisfazione per questo articolo. Sono davvero felice di poter leggere parole di consapevolezza e reale orgoglio da parte di “comuni” ma straordinari concittadini che continuano a credere nella possibilità di svolta da parte della città… che però non potrà, appunto, prescindere dall’azione più o meno grande di ognuno di noi. C’è sempre tanta pigrizia , ancor più “ignavia”, che tiene tutto fermo nello status quo. Che dire…se qualcosa si può fare, pagine come questi possono certamente fare da volano. Grazie!

  10. #klone123, nessuna coda di paglia ma la mia è stata una constatazione di come la gente abbia la memoria corta su molte cose, facendo prevalere la cultura del sospetto.
    Sull’articolo nello specifico, non è sicuramente il primo e nemmeno l’ultimo. Abbiamo proprio linkato qualche esempio su un tema molto simile. Ma potrei citare anche le tante volte che condannavamo le manifestazioni dei vari gesip…

  11. Kafka

    Quest’articolo pone un problema di difficile soluzione. Quale cornice scegliere prima di attaccarlo sulle pareti di ogni stanza delle case dei palermitani?

  12. alvarezlimao

    Siete orlandiani non ho altro da aggiungere. Tornando al centro storico le navette sono uno sperpero di denaro così come le linee periferiche. I cittadini palermitani fra due anni , speriamo anche meno , si sbarazzeranno di questa casta che dal 1985 ha distrutto la città e l’isola.

  13. grillo79

    ma un cornuto che protesta contro quei fangazzi che si rubano i miliardi alla regione o che vanno a protestare sotto la casa – ad esempio – di quell’altro fangazzo di consigliere comunale arrestato ieri, no vero?
    che protesti contro salvini quando la metà della gente voi votata -pd, sel etc etc – sono inquisiti, arrestati o collusi con la mafia o ancora peggio sono dei quaquaraqqua che non hanno le palle per denunciare il malaffare che si cela dentro le stanze del potere?
    Vi ricordo che quell’altro nano che è al governo ha regalato 98 MILIARDI (NOVANTOTTO MILIARDI) DI EURO ai gestori delle macchinette video poker e un crasto che ha protestato non si è visto…
    bravi bravi continuate così ca ci faciti fiura…

  14. medoro

    In ogni manifestazione ci sono sempre i soliti facinorosi che indipendentemente dal loro credo politico, religioso razza o provenienza sfogano le loro frustrazioni. A me sembra un articolo esagerato, non puoi controllare perfettamente una manifestazione nè tantomeno pensare che i manifestanti ritornino indietro a fine manifestazione a pulire tutto (ma manco in svizzera..), e non è una questione di “siccome gli altri lo fanno lo faccio pure io”. Che poi salvini se ne sia tornato a casa vittorioso, beh ho i miei dubbi, e semmai fosse sicuramente più che altro per colpa di quelli che si sono fatti la foto sorridenti insieme a lui. Vorrà dire che sono un terrone sporcaccione pure io, ma sempre meglio che idiota che si fa i selfie con certa feccia.

  15. Athon

    Sono d’accordo in gran parte con la posizione dell’articolo.

    L’unico punto che mi ha lasciato un po’ perplesso, in quanto credo che la verità stia nel mezzo, è quello relativo all’idea che la Sicilia sia stata depredata esclusivamente dai siciliani. Non credo che le cose stiano del tutto in questo modo.

    Infatti la classe politica siciliana finora è stata inadeguata non soltanto perchè spesso corrotta ma anche perchè non ha mai saputo fare veramente gli interessi della Sicilia. La colpa di molti cittadini siciliani è stata invece quella di non essersi mai preoccupati di informarsi a dovere.

    Voglio infatti ricordare come gli artt. 36, 37 e 38 dello Statuto siciliano, importantissimi in materia economica perchè risolverebbero parecchi problemi finanziari, dal ’46 ad oggi non siano mai stati applicati, nonostante la Corte Costituzionale, nel corso del decennale braccio di ferro tra la Regione siciliana e lo Stato italiano, abbia sempre dato pienamente ragione alla Sicilia. Ci sono state diverse sentenze, tutte a favore della Regione siciliana che dunque vanta un credito considerevole nei confronti dello Stato italiano. Quelle più recente è la 207/2014 dello scorso agosto.

    Eppure alcuni siciliani, anche noti come il palermitanissimo Pif, influenzati da una faziosa ed insistente propaganda anti-Statuto, non mancano di dare affondi a quello status di cui gode la Sicilia e che il resto d’Italia ci invidia da sempre, perchè se veramente applicato darebbe cospicui benefici alla nostra regione.

    Inoltre ricordiamoci del recente, grave, scippo alla Sicilia dei fondi Pac (Piano di azione e coesione) da parte del Governo centrale per finanziare sgravi fiscali di cui beneficeranno aziende del Nord.

    Ecco ciò che adesso non potrà più essere realizzato:

    -Il collegamento viario Nord-Sud (399,2 milioni, di cui 25 di fondi Pac);
    -Alcuni tratti della bretella di collegamento con l’aeroporto di Comiso (44,92 milioni, di cui 30 di fondi Pac);
    -Lo scorrimento veloce Licodia Eubea- A/19 (113 milioni di fondi Pac);
    -Interventi nel porto di Gela (49 milioni, di cui 30 di fondi Pac); -Interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico (79 milioni).

    In particolare colpisce che il governo nazionale abbia tolto alla Sicilia i fondi per la mitigazione del rischio idrogeologico.

    Infine riporto altri dati che chiunque può facilmente controllare sul web e che mostrano inequivocabilmente come i finanziamenti per le infrastrutture dati al Sud siano sempre stati di gran lunga inferiori rispetto quelli dati al Nord.

    Qui non si tratta di vittimismo ma di dati reali.

    Soltanto nel 2014, 5 miliardi di euro per le ferrovie sono stati assegnati per il 98,8% al Nord e soltanto l’ 1,2% è arrivato al Sud; 2 miliardi di euro sbloccati dal Cipe per lo sviluppo, sono stati dati interamente al Nord; nel mese di luglio, sempre dello scorso anno, 700 milioni di euro sono stati scippati agli asili del Mezzogiorno per appianare i debiti dei municipi del Centronord (il regalo più cospicuo, 79 milioni, lo ha ricevuto Milano mentre la sola Napoli si è vista sottrarre 66 milioni).

    Dov’erano tutti quanti, e in particolare i siciliani, quando tutto ciò accadeva?!

    Potremmo anche andare a ritroso nel tempo, anno per anno: la tendenza è sempre la stessa.

    Sono d’accordo col criticare la classe politica siciliana ma non chiuderei del tutto gli occhi sulle responsabilità che vanno allocate da Roma in su, comprendendo quindi anche il “barbaro nordico”.

  16. selladelmondo

    Siamo arrivati a giustificare l’inciviltà. Non esiste una legge universale che dice che matematicamente a una manifestazione segua un paesaggio desolatamente sporco. Dipende unicamente dal senso civico di ognuno, chiunque fra i manifestanti avrebbe potuto portarsi a casa ognuno di quei cartelli che vediamo in foto. Se ognuno lo avesse fatto, questa immagine apparirebbe magicamente molto più “pulita”. Meno che mai questa presunta legge matematica vale per manifestazioni così piccole come quella contro Salvini. Io non mi sognerei mai di lasciare un cartello un rifiuto in strada a fine manifestazione, per non parlare dello scrivere sui muri. Nessuna giustificazione, nessuna attenuante. Porci, selvaggi e incivili, e niente di più.

  17. medoro

    E per inciso: noi non abbiamo proprio nulla da dimostrare a loro (parlo dei nordisti razzisti come salvini e CO, perché per fortuna al nord non sono tutti come lui, anzi..), che tragga le conclusioni che vuole, del resto sarebbero sempre le stesse indipendentemente dal nostro comportamento. Tralaltro la maggior parte della gente che manifestava lo ha fatto pacificamente. A cominciare da quello che aveva un cartellone con su scritto “pinnolone”, o era più appropriato scriverci “brutto cattivo” per non farci prendere per incivili? Maddai, la civiltà si dimostra con il comportamento “normale” di tutti i giorni (ed è lì che purtroppo casca l’asino..) non con queste manifestazioni, dove ripeto è facile trovare gruppi di teppisti che certo non ne rappresentano il vero essere.

  18. medoro

    Evvabbeh, perbenisti fino alla fine, attenzione nel non cadere nel bigottismo però. Comunque io personalmente ho detto ben altre cose e non ho giustificato l’inciviltà, se qualcuno è stato incivile non significa che la colpa sia della manifestazione in toto, può succedere, e succede spesso in tutte le manifestazioni, specialmente se la gente è comprensibilmente arrabbiata.

  19. amatrix87

    Articolo impeccabile..Palermo si sta via via ghettizzando.. i giovani migliori la lasciano e non ritornano se non a condizioni economiche e lavorative più favorevoli..senza loro non abbiamo dove andare..abbiamo bisogno di gente fresca sia nelle istituzioni che nella piccola e media impresa..mi dispiace dirlo ma qualcuno deve fare qualcosa..tempo fa denunciai su questo sito una prassi incivile del palermitano, ovvero quella di gettare rifiuti di tutti i tipi in una strada molto vicina a piazzale Giotto ( zona dove si possono lasciare ad una società i rifiuti ingombranti). Il palermitano che fa li getta li nonostante a pochi metri di distanza ci sia la raccolta di questi rifiuti..ogni mese il comune aspetta che si riempie la strada e poi va a togliere tutto, anziché punire ed educare il cittadino..basta mi sono rotto di vedere tutto questo degrado. Non vedo l ora di vivere in un altra città e tornarci solo per vedere gli affetti! mobilita Palermo vi svegliate?? siete il tramite tra il cittadino e le istituzioni..bisognerebbe creare una task force con il comune e le forze dell’ordine per risolvere il problema dell’inciviltà..gli articoli che pubblicate servono a poco se i fatti stanno a zero..

  20. franziscobranca

    concordo in pieno con il post……noi abbiamo l’orgoglio di essere palermitani solo quando conviene e poi sputiamo ripetutamente sulla città. poi vorrei dire al caro klone123….io sono uno di quei fannulloni della RAP che lavora sui compattatori, vieni con noi per una settimana e ti accorgerai in che condizioni dobbiamo lavorare. giornalmente combattiamo contro carenza di mezzi, sicurezza sul lavoro inesistente inciviltà diffura, maleducazione ed arroganza. ti faccio presente la frase più edecata che la gente ci rivolge “ma a sta ura lavita a fari..” quindi non parlare di ciò che non sai abbi nun pò più di senso civico.

  21. friz

    …certo capisco che sporcare i muri di locali privati non sia corretto…così come comprendo che sporcare le strade pubbliche non sia il massimo…. però…però… però…. però penso anche che sia legittimo che i siciliani si sentano un pò presi in giro se La lega lombarda viene a cercare voti in Sicilia…
    Dobbiamo essere realisti: Se nel periodo di Bossi o di Maroni ad un raduno della lega nel Nord Italia veniva detto che i siciliani erano delle merde e dei parassiti sicuramente sarebbe scattato l’applauso…
    …certo capisco che qualcuno potrebbe dire che Salvini è molto diverso dai suoi predecessori…però non dimentichiamo che Salvini è cresciuto e si è formato in quel contesto… un contesto che ha sempre fatto gli interessi del Nord…senza nessuna eccezione…
    Io ritengo che se la lega lombarda dovesse anche prendere voti in Sicilia, potremmo dire che oltre al danno abbiamo anche subito la beffa…e concludo dicendo che le motivazioni della protesta erano nobili e razionali… nondimeno, e qui sono d’accordo con chi ha scritto l’articolo, sarebbe comunque bene uscirne come signori…senza insulti e senza munnizza nelle strade…anche per insegnare ai “barbari” cosa sia l’educazione…

  22. friz

    Nel periodo in cui la lega lombarda era governata da Bossi e da Maroni, se qualcuno durante i loro raduni fatti al nord avesse detto che i siciliani erano dei parassiti e delle merde, sicuramente sarebbe scattato l’applauso… ed è anche vero che i leghisti hanno sempre fatto gli interessi del nord, senza alcuna eccezione… magari qualcuno potrebbe controbattere dicendo che Salvini è diverso dai suoi predecessori, ma non dimentichiamo che è cresciuto (politicamente parlando) in quel contesto…… dove voglio arrivare?
    Ritengo giuste le motivazioni che hanno portato alla manifestazione in questione…ma non condivido la forma che ha preso questa protesta… e qui sono d’accordo con l’autore dell’articolo…nel senso che sarebbe stato meglio protestare da signori, a testa alta e con classe…senza munnizza per le strade, senza scritte nei muri, ed senza insulti vari…
    Ad ogni modo chiudo con una riflessione finale: se noi siciliani speriamo che la lega lombarda “salverà” la Sicilia, allora significa che abbiamo toccato il fondo… se la lega dovesse prendere molti voti al sud allora possiamo dire che oltre al danno si è aggiunta anche la beffa, perchè la lega lombarda ha sempre fatto e sempre farà gli interessi del nord Italia…. un nord che amo, sia chiaro…ma da meridionale penso che sia giusto che anche noi facciamo i nostri interessi…

  23. pipopipo

    un articolo davvero molto bello che mette a nudo le pecche di noi palermitani.Nulla da dire e da condividere certamente.

  24. Sicilianopazzo

    Sono d’accordo con l’articolo in molti punti e tra i commenti, quoto al 100% Athon. In Sicilia ci si divide sempre tra i “è solo colpa degli altri” e i “è solo colpa nostra o quasi”; la verità secondo me è sempre nel mezzo. La nostra classe politica “corrotta e criminale”, non è altro che la versione asservita in loco alla politica nazionale, che da sempre depaupera il meridione e la Sicilia in favore del Centro-Nord; il paese stesso è nato per questo motivo. I siciliani sono però colpevolissimi di non informarsi a dovere e in alcuni casi anche di servirsi di questo “sistema” per necessità personali; quindi siamo in parte complici. A farne le spese sono gli onesti e quelli che emigrano (probabilmente più numerosi dei siciliani residenti in Sicilia). Sono però ottimista perché noto che ogni giorno che passa trovo sempre più gente che comincia ad aprire gli occhi e anche i fatti di Agrigento dei giorni scorsi, seppure una goccia nell’oceano, mi lasciano ben sperare. Comunque, per restare inerente al tema di civiltà dell’articolo, io vorrei invitarvi anche solo ad analizzare la cosiddetta “Teoria delle finestre rotte”; questa teoria dice una cosa banalissima: lo sporco attira lo sporco, il pulito attira il pulito. Una persona abituata a vivere in una città pulita tende ad essere civile, una persona abituata a vivere in una città sporca tende ad essere incivile e non curante degli altri. Come sarebbero i palermitani e i siciliani in generale, se vivessero in città con un grado di pulizia e di manutenzione più elevati? Ad esempio, nel 1994 il sindaco di New York applicò questa teoria per la metropolitana della città, mantenendo il decoro delle stazioni e dei treni e costringendo tutti a pagare il biglietto; nel giro di poco tempo molti crimini, anche gravi, sono diminuiti e l’ambiente è diventato molto più vivibile. Potrebbe essere una causa/effetto dei nostri problemi.

  25. Senza dimenticare quei “siculi” che combinano perennemente danno alla Regione. E la colpa è nostra perché è il popolo che gli consente di arrivare in quel palazzo e di manovrare

  26. Roberto1

    Ok per la munnizza lasciata per terra, forse succede così dovunque dopo una manifestazione. Ma i muri di palazzi storici imbrattati sono il simbolo di UNA INCIVILTA’ CHE NON HA LIMITI!!

  27. Fulippo1

    Che poi secondo me, non è tanto il problema della manifestazione di per sè, penso anche io sia impossibile poter lasciare tutto in ordine. In una manifestazione c’è più o meno tanta gente, che poi cia sia qualcuno con un senzo civico praticamente assente non lo condivido ma purtroppo è possibilissimo.

    Io credo che la focalizzazione vada fatta esattamente su QUESTA manifestazione. Quella contro questo personaggio.
    Il pretesto della manifestazione, che giudico assolutamnte giusto e condivisibile, è stato quello di dimostrare un certo orgoglio “terrone” (che comunque io reputo in genere inesistente).

    Ed è qui che va trovato il problema, perchè non si può andare a rappresentare un certo orgoglio che sia del sud, siciliano piuttosto che palermitano arrecando palesemente un danno, che con le scritte sui muri e il tapezzamento della città di manifesti, ha dimostrato un unico orgoglio, quello di essere completamente incivili e non rispettosi di alcunchè, ma sopratutto della propria terra.

    Ed ovviamente ho tralasciato il porcile rimasto per terra.

  28. KINGDOM

    vabbè ma vi apprecate a quello che dice o pensa un collettivo!? Cosa fanno i membri di un collettivo per l’esattezza, oltre a fare i figli di papà dalla mattina alla sera senza apportare nessun miglioramento per la società? Gente frustrata cui non va dato peso né testo. . .mobilita palermo continui nella sua linea. . .spalle dritte e testa alta. . .vergogna chi la attacca. . .vergogna vergogna vergogna

  29. palermoimprenditrice

    ma davvero avete sprecato il vostro tempo per rispondere a 4 comunistelli fancazzisti?

  30. Sonia M.

    Ciao ragazzi, sono l’autrice del post pubblicato sul sito di Abattoir.
    Ho letto con molta attenzione il vostro articolo e ho deciso di replicare per chiarire il significato di ciò che ho scritto, dal momento che è stato ampiamente frainteso (o strumentalizzato?).
    In primo luogo nel mio articolo (per chi non lo avesse letto o lo avesse letto con poca attenzione), non c’è la benché minima volontà di giustificare o deresponsabilizzare chi sporca. Cito testualmente dal mio post: “Attenzione! Con questo non voglio assolutamente giustificare chi dà vita a discariche a cielo aperto senza curarsi del bene pubblico. Vengo quotidianamente assalita da istinti pluri-omicidi ogniqualvolta scorgo un automobilista che lancia cartacce dal finestrino; ho il cruscotto della macchina pieno di volantini perché quando li trovo sul parabrezza non li getto per terra; ho regalato (e continuerò a regalare) posaceneri portatili ai miei amici fumatori e mi è capitato di camminare e camminare e camminare con la coppetta del gelato gocciolante che mi insozzava le mani prima di riuscire a trovare un contenitore nel quale gettarla”. Mi pare pertanto che non sia necessario invitarmi a “rimboccarmi le maniche” o “assumermi le mie responsabilità”. Amo profondamente la mia terra, la rispetto, credo che non solo debba, ma possa tranquillamente aspirare a qualcosa di meglio, non la tratto male e non giustifico chi lo fa. Il collettivo di cui faccio parte produce da anni spunti di riflessione sociale e incoraggia il confronto costruttivo nel rispetto delle idee altrui anche (e soprattutto se) divergenti. E non ne farei parte a titolo gratuito se non credessi che un futuro migliore per questa città sia possibile attraverso l’azione dei singoli. Proprio questo è un valore che ci accomuna e mi dispiace che dal mio articolo sia nato questo “attacco” o, voglio sperare, fraintendimento, tra siti che si muovono (almeno nelle intenzioni e probabilmente attraverso strade differenti) verso una stessa direzione, mossi dalla medesima volontà di cambiamento e miglioramento.

    Il punto focale della mia “arringa” era piuttosto una critica verso l’uso strumentale che si fa di queste foto (cito testualmente dal mio articolo) “ora contro i tifosi, ora contro i cortei di CasaPound, ora contro le manifestazioni dei NoTav, ora contro i fan di questo o quel cantante” e, aggiungo a posteriori, ora contro i terroni. Quando scrivo che “non esiste contesto geografico, socio-economico o politico in cui la presenza contemporanea di almeno una decina di individui nello stesso luogo non crei munnizza” non intendo certo incoraggiare la nascita di discariche a cielo aperto (e mi pare che nel mio post questo aspetto sia ampiamente chiarito), ma più semplicemente constatare un dato di fatto universale (“La verità è che, al di là di ogni discriminazione, a prescindere dal colore della pelle, dal credo politico o religioso, dall’orientamento sessuale o dalla fede calcistica, la munnizza è il minimo comune denominatore di ogni corteo/raduno/concerto”) senza però sottintendere che ciò possa o debba legittimare a comportarsi così (“quindi se nelle altre città si gettano da un burrone, lo facciamo pure noi?”).

    Credo piuttosto che la critica di oggi verso i contestatori di Salvini, quella di ieri verso i partecipanti al festino di Santa Rosalia, o quella di domani verso i tifosi che festeggiano lo scudetto, andrebbe forse allargata ad una riflessione più generale e non di volta in volta usata per affermare in maniera fin troppo semplicistica “i contestatori di Salvini sono dei porci”, “i palermitani sono dei vastasi” o “i tifosi sono degli incivili”. Ma evidentemente tutto questo non è stato colto.

    A presto

  31. klone123

    @palermoimprenditrice
    Per favore, non ci perda la faccia con questi commenti inutili come il suo nick!

  32. Jerax

    “Siete orlandiani non ho altro da aggiungere. Tornando al centro storico le navette sono uno sperpero di denaro così come le linee periferiche. I cittadini palermitani fra due anni , speriamo anche meno , si sbarazzeranno di questa casta che dal 1985 ha distrutto la città e l’isola.”

    “Orlandiani o no. In una città normale vista la situazione della mobilità cittadina si dovrebbero chiedere le dimissioni immediate di giusto Catania. Qui lo si apprezza per aver installato le navette in centro storico, uno sperpero di denaro pubblico a danno delle casse dell’Amat . Non ho visto mai petizioni online per l’unificazione tariffaria dei titoli di viaggio.isole pedonali in centro? Il fallimento e sotto gli occhi di tutti passate da piazza san Domenico e vedete i vasi delle piante distrutti. Le isole pedonali si fanno con dissuasori magnetici non con rastre e fiori ( comprate con i soldi dei cittadini)”

    Mi fate ridere 🙂 Il problema di Palermo come da Napoli in giù non sono tanto le istituzioni, Orlando, la casta o chissà che altra cosa… Siete VOI CITTADINI. E’ difficile ammetterlo, ma è cosi. Una città sporca, degradata, per quanto si voglia dar colpa alle istituzioni è principalmente CAUSA VOSTRA. Se una piazza resa pedonale presenta i vasi e le piante distrutte la causa è la vostra inciviltà. Se una navetta non funziona è perche avete la MALATA abitudine di parcheggiare davanti al negozio/pub in 2,3 fila pur di non farvi 2 minuti di strada a piedi. Se questi servizi non funzionano o sono uno spreco di soldi la causa E’ VOSTRA. Non date colpa alle amministrazioni/istituzioni(che le hanno sia chiaro) ma incominciate a farvi un bell’esame di coscienza e scoprirete che i primi a non far evolvere la propria città siete voi con i vostri comportamenti più o meno “mafiosi” ed “incivili”. LA realtà è che a prescindere dalla cultura che avete, vivete mediamente nell’inciviltà e la cosa grave è che non ve ne accorgete neanche. Avete assimilato dei comportamenti che oramai sono cosi normali(ma anormali per chi è civile) che anche se ve lo si fa presente avete la forza di controbattere pretendendo la ragione. LA differenza tra nord e sud è cosi abissale che alcune volte mi chiedo come sia possibile che si viva sotto lo stesso “STATO”.

    Da palermitano, residente al nord(e felice di questa scelta) vi assicuro che ogni volta che torno a Palermo mi viene il ribrezzo. E vi assicuro che nel 90% dei casi questo ribrezzo è provocato dall’inciviltà del palermitano che dalla classe politica

  33. KINGDOM

    SONIA M.
    I collettivi esattamente di che utilità sarebbero per questa città? Oltre a bivaccare nei locali abusivamente occupati, esattamente cosa fanno? Mobilita palermo fa molto di più di quanto non facciano tutti i collettivi di questa città messi assieme

  34. Nio

    Condivido ogni virgola dell’articolo…ci voleva proprio

    In quanto alla manifestazione di per se…anche se fosse stata perfettamente civile la considero stupida e anacronistica vista la realtà di oggi (non esiste più sud e nord ma un’unica nazione totalmente in declino ad ogni latitudine).

  35. Nio

    Ma d’altra parte cosa aspettarsi da quattro viddani scesi in piazza con le bandiere della falce e il martello (ma le vendono ancora? O sn ricamate a mano).

  36. klone123

    I miei dubbi, esposti nel mio primo commento, cominciano a trovare fondamento negli altri commenti di alcuni utenti di MobPa. Mi dispiace sul serio…

  37. Nio

    A me in generale quello che dispiace è che le minoranze, come in tutti le buone dittature, abbiano la presunzione e l’arroganza di rappresentarsi come il pensiero comune….nello specifico se si fossero presentati con i loro nomi e le loro facce negli slogan ci avrebbero fatto più figura.

  38. Per favore, non travisiamo il senso del post in pregiudizi politici, pro o contro un’ideologia.
    Grazie.

  39. Athon

    @Jerax…

    Non mi era mai capitato di leggere un commento su Mobilita Palermo così palesemente offensivo, arrogante, superficiale, qualunquista e pressappochista.

    È chiaro che simili posture, così generaliste e poco equilibrate, non servono proprio a nulla. Evidentemente ignori il fatto che in Sicilia c’è un sacco di gente innamoratissima in modo viscerale della propria terra, e che dunque si comporta di conseguenza.

    Visto che il tuo commento si presenta soltanto come un’accozzaglia di espressioni e concetti apertamente dispregiativi, francamente lo considero con un valore inferiore a due lire.

    Detto questo ti propongo alcune citazioni, tra le tante che potrei scegliere, di cui farai l’uso che meglio credi. Sulla base del tuo disprezzo così categorico per la Sicilia, Palermo, i siciliani e i palermitani, puoi anche cestinarle del tutto; per noi sarà indifferente. D’altra parte, noi fieri siciliani e fieri palermitani, che a differenza tua coltiviamo e promuoviamo atteggiamenti propositivi, continueremo invece a tenerle presenti.

    «A me dà fastidio chi parla male della Sicilia, ma ne parla male perché il giudizio non è tale, è mal motivato, è piuttosto un qualcosa di non corrisposto, un risentimento» (Manlio Sgalambro)

    «E quindi è diventato scrittore. Bravo. Ogni tanto tornerà per le vacanze, magari per vedere i suoi, ci criticherà ferocemente perché lui vive nella civiltà. Ma una cosa non sa, che questa terra come la Ionia di Eraclito e Anassagora è magica, e richiama sempre coloro che gli appartengono, come se esercitasse un diritto. La legge dell’appartenenza. E anche per lui un giorno inevitabile, il ritorno. Sarà il clima, la luce, l’aria…Una granita di mandorle!» (Manlio Sgalambro)

    «All’inizio della mia carriera l’essere siciliana e il forte accento del dialetto, mi rendeva molto insicura; pensavo che al di là dello Stretto di Messina tutto fosse più interessante e coinvolgente. Crescendo e acquisendo più fiducia in me stessa e nella mia sicilianità, invece, mi sono resa conto che non solo non abbiamo nulla in meno, ma che bisogna con ogni strumento difendere il nome della Sicilia» (Maria Grazia Cucinotta)

    [ai siciliani] «Avete un po’ la vocazione a piangervi addosso, ma Rosa fresca aulentissima, la prima espressione poetica della lingua italiana, è vostra, siete imbattibili per la cultura, la letteratura, la cucina. Per la corruzione purtroppo non avete nessun primato, l’Italia intera soffre di corruzione e i corrotti quando si incontrano si riconoscono subito» (Dario Fo)

    «Scappare? Ma come si può scappare dalla Sicilia? La Sicilia è un’isola felice! Ogni siciliano vero vorrebbe viverci ma spesso per motivi lavorativi, purtroppo è impossibile. Mi sorprendo di te, siciliano, che ti accontenti di vivere a Torino o a Roma e non hai voglia di Sicilia. Lì si vive bene. C’è una cultura incredibile. Palermo è stata una capitale durante il dominio arabo e normanno. Io non vivo in Sicilia perché sono attaccato al Friuli che è la mia terra, ma un siciliano che non vuole stare in Sicilia non lo capisco» (Maurizio Zamparini)

    «[…] di Salvatore Quasimodo nella cui poesia il tema dell’esilio si lega amaro e dolente, ma splendido nella memoria dei luoghi perduti, a quello del poeta arabo Ibn Hamdis, siciliano di Noto. E questa può anche essere una chiave per capire la Sicilia: che alla distanza di più di otto secoli un poeta di lingua araba e un poeta di lingua italiana hanno cantato la loro pena d’esilio con gli stessi accenti: vuote le mani, – dice Ibn Hamdis, – ma pieni gli occhi del ricordo di lei» (Leonardo Sciascia)

    La lista potrebbe continuare.

    «Ebbi rimorsi di non essermi sentito Siciliano abbastanza; di avere esagerato anch’io i difetti del carattere isolano, e di avere apprezzato equamente pregi e particolari ogni volta che, interrogato, avevo dovuto ragionare; ebbi rimorso di non aver difeso clamorosamente, e senza sciocche gonfiezze di amor provinciale, la Sicilia, quando l’avevo sentita mal giudicata o calunniata… cosa non rara purtroppo!» (Luigi Capuana)

  40. Athon

    @Jerax…

    Non mi era mai capitato di leggere un commento su Mobilita Palermo così palesemente offensivo, arrogante, superficiale, qualunquista e pressappochista.

    È chiaro che simili posture, così generaliste e poco equilibrate, non servono proprio a nulla. Evidentemente ignori il fatto che in Sicilia c’è un sacco di gente innamoratissima in modo viscerale della propria terra, e che dunque si comporta di conseguenza.

    Visto che il tuo commento si presenta soltanto come un’accozzaglia di espressioni e concetti apertamente dispregiativi, francamente lo considero con un valore inferiore a due lire.

    Detto questo ti propongo alcune citazioni, tra le tante che potrei scegliere, di cui farai l’uso che meglio credi. Sulla base del tuo disprezzo così categorico per la Sicilia, Palermo, i siciliani e i palermitani, puoi anche cestinarle del tutto; per noi sarà indifferente. D’altra parte, noi fieri siciliani e fieri palermitani, che a differenza tua coltiviamo e promuoviamo atteggiamenti propositivi, continueremo invece a tenerle presenti.

    «A me dà fastidio chi parla male della Sicilia, ma ne parla male perché il giudizio non è tale, è mal motivato, è piuttosto un qualcosa di non corrisposto, un risentimento» (Manlio Sgalambro)

    «E quindi è diventato scrittore. Bravo. Ogni tanto tornerà per le vacanze, magari per vedere i suoi, ci criticherà ferocemente perché lui vive nella civiltà. Ma una cosa non sa, che questa terra come la Ionia di Eraclito e Anassagora è magica, e richiama sempre coloro che gli appartengono, come se esercitasse un diritto. La legge dell’appartenenza. E anche per lui un giorno inevitabile, il ritorno. Sarà il clima, la luce, l’aria…Una granita di mandorle!» (Manlio Sgalambro)

    «All’inizio della mia carriera l’essere siciliana e il forte accento del dialetto, mi rendeva molto insicura; pensavo che al di là dello Stretto di Messina tutto fosse più interessante e coinvolgente. Crescendo e acquisendo più fiducia in me stessa e nella mia sicilianità, invece, mi sono resa conto che non solo non abbiamo nulla in meno, ma che bisogna con ogni strumento difendere il nome della Sicilia» (Maria Grazia Cucinotta)

    [ai siciliani] «Avete un po’ la vocazione a piangervi addosso, ma Rosa fresca aulentissima, la prima espressione poetica della lingua italiana, è vostra, siete imbattibili per la cultura, la letteratura, la cucina. Per la corruzione purtroppo non avete nessun primato, l’Italia intera soffre di corruzione e i corrotti quando si incontrano si riconoscono subito» (Dario Fo)

    «Scappare? Ma come si può scappare dalla Sicilia? La Sicilia è un’isola felice! Ogni siciliano vero vorrebbe viverci ma spesso per motivi lavorativi, purtroppo è impossibile. Mi sorprendo di te, siciliano, che ti accontenti di vivere a Torino o a Roma e non hai voglia di Sicilia. Lì si vive bene. C’è una cultura incredibile. Palermo è stata una capitale durante il dominio arabo e normanno. Io non vivo in Sicilia perché sono attaccato al Friuli che è la mia terra, ma un siciliano che non vuole stare in Sicilia non lo capisco» (Maurizio Zamparini)

    «[…] di Salvatore Quasimodo nella cui poesia il tema dell’esilio si lega amaro e dolente, ma splendido nella memoria dei luoghi perduti, a quello del poeta arabo Ibn Hamdis, siciliano di Noto. E questa può anche essere una chiave per capire la Sicilia: che alla distanza di più di otto secoli un poeta di lingua araba e un poeta di lingua italiana hanno cantato la loro pena d’esilio con gli stessi accenti: vuote le mani, – dice Ibn Hamdis, – ma pieni gli occhi del ricordo di lei» (Leonardo Sciascia)

    «Ebbi rimorsi di non essermi sentito Siciliano abbastanza; di avere esagerato anch’io i difetti del carattere isolano, e di avere apprezzato equamente pregi e particolari ogni volta che, interrogato, avevo dovuto ragionare; ebbi rimorso di non aver difeso clamorosamente, e senza sciocche gonfiezze di amor provinciale, la Sicilia, quando l’avevo sentita mal giudicata o calunniata… cosa non rara purtroppo!» (Luigi Capuana)

    La lista potrebbe continuare.

  41. palermoimprenditrice

    oh no…come ci dispiace che ti dispiaci. @Nio evidentemente si, le vendono ancora

  42. Jerax

    @Anthon

    Se avessi avuto più calma nel leggere avresti letto che, io non ho disprezzato la sicilia in quanto terra. Anzi…la reputo una splendida regione piena di posti meravigliosi da far vedere. Non disprezzo l’essere siciliano però ne tanto meno lo vedo un motivo di vanto.

    Io ho solo espresso un mio parere in merito all articolo e ai commenti. Ho solo detto che è facile attribuire un articolo ad una fazione politica o scagliarsi contro le istituzioni quando in realtà la vera mela marcia sono i cittadini.
    Stavo generalizzando perchè ahime, sono sicuramente più le persone che pur vivendoci la trattano di Merda palermo che quelle che la rispettano. E ti assicuro che anche se oramai sono un vacanziero della sicilia, quando vengo la tratto meglio di molti palermitani che la portano su un palmo della mano vantandosi di essere siciliani e poi sono i primi a bruciarla.

    Che poi personaggi più o meno famosi ne parlano bene, lasciano il tempo che trovano, anche perche quasi tutti quelli citati da te neanche ci vivono più. 😉

  43. Jerax

    @Anthon

    Il fatto che mi citi 4/5 personaggi più o meno famosi non è che cambia la mia opinione. Anzi tra i vari personaggi da te citati, probabilmente nessuno di loro vive più in sicilia 😉

    Premesso questo, se ti fossi soffermato un po meglio nella lettura di quanto ho scritto avresti notato che Critico gli abitanti. NON LA TERRA.
    Io reputo la sicilia una splendida regione, piena di storia e di posti da vedere MA tenuta di MERDA.
    E L’essere tenuta di merda non è dovuto sicuramente soltanto alle varie amministrazioni politiche o al fatto che fossero di DX o SX. L’essere tenuta di merda è al 90% colpa di chi ci vive.

    Vuoi degli esempi? davvero li vuoi? te ne potrei dare una lista cosi lunga che ci vorrebbero 10 blog a contenerli tutti….

    Il mio commento era riferito principalmente a chi incolpava le varie amministrazioni di sperpero di soldi, di iniziative inutili quando le stesse iniziative in altre citta sono il fiore all’occhiello delle stesse. Evidentemente il problema non sono le amministrazioni ma i cittadini che non li sanno sfruttare.

    Poi aggiungo, da vacanziero, la tratto molto meglio Palermo IO di voi che ci vivete. Posso metterci la mano sul fuoco

  44. Athon

    @ Jerax

    I “personaggi” da me citati hanno sempre manifestato un legame fortissimo con la Sicilia, e ne potrei aggiungere ancora parecchie decine. Gente semplicemente fiera della propria sicilianità, e non per questo incapace di discutere anche delle cose che andrebbero migliorate.

    Ti ricordo solo Salvatore Quasimodo che con la “sicilitudine”(neologismo attibuito a Leonardo Sciascia per definire il sentimento di attaccamento viscerale alla Sicilia) delle sue raccolte liriche ha regalato un altro premio Nobel per la letteratura alla Sicilia, e quindi anche all’Italia.

    E visto che avanzi l’ipotesi che possa trattarsi di gente che non vive e/o che non ha voluto vivere in Sicilia, voglio proporti un’emblematica affermazione di Giovanni Verga: «Per me io voglio morire dove son nato […] Ringrazia Dio piuttosto, che t’ha fatto nascer qui; e guardati dall’andare a morire lontano dai sassi che ti conoscono.»

    Era la sua scelta; poi è chiaro che ognuno è libero di decidere legittimamente dove vivere. Il mondo è grande. Se tu dichiari di esser felice di vivere lontano dalla Sicilia, lo rispetto sinceramente. È la tua verità nonché un tuo diritto.

    Ma non credere che tutti la pensino come te. Io per esempio, al contrario tuo, ogni tanto lascio la Sicilia solo per andare in vacanza altrove, per un paio di settimane o un mesetto al massimo. Poi però torno perchè francamente qui ci sto bene, ne sono molto fiero e provo, nel mio piccolo, nella mia quotidianità, a fare qualcosa di buono per la mia terra.

    Probabilmente ognuno di noi inquadra e valuta la realtà che ci circonda secondo quelle che sono le direzioni fornite dalla propria mente. C’è chi è portato a dar maggior peso alle criticità, chi invece tende a far leva sugli aspetti positivi. Io appartengo alla seconda categoria ma, in genere, mi sforzo di estraniarmi dalla mia spontanea postura per non perdere del tutto di vista i problemi e poterne anche parlare.

    Infatti credo che l’attitudine migliore sia quella che tende a costruire argomentazioni equilibrate.

    Il tuo affondo indistinto contro i palermitani, manifestato con espressioni come “Voi cittadini”, “È causa vostra”, “Avete la malata abitudine…”, “Voi con i vostri comportamenti più o meno “mafiosi” ed “incivili”, “Tratto molto meglio Palermo IO di voi che ci vivete” etc…etc…, meritava un contraddittorio.

  45. Antony977, con tutta la stima, davvero vi attaccate a quattro uova spiaccicate per terra? per carità dai.

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