Ben ritrovati a tutti nella stagione autunnale che a Palermo si apre ufficialmente con i primi allagamenti, eventi più o meno degni di nota che di fatto segnano l’entrata della nuova fase metereologica, un pò come la raccolta settembrina delle mele legittima il sopravvento dell’autunno in Trentino.
Da ieri possiamo considerarci a tutti gli effetti in autunno, visto che le prime auto sono rimaste in panne in pozze d’acqua profonde, i primi 100 tombini sono letteralmente esplosi e una parte della struttura viaria cittadina ha visto innalzare il livello dei corsi d’acqua (che in estate si seccano per via dello scirocco) sino al ciglio dei marciapiedi.
La situazione già da diversi anni è sotto controllo e la regolarità dei disagi che puntualmente si verificano ci danno certezza che la “Stagione degli Allagamenti” è oramai una casella da colorare nei nostri calendari appesi in cucina. I soliti detrattori al Comune di Palermo avevano provato a toglierci anche questa ricorrenza, installando nei punti più critici delle griglie più grandi per far defluire meglio i corsi d’acqua. Ma per fortuna si sono soffermati sulla pagliuzza, dimenticando di spazzare le strade per 364 giorni all’anno e consentendo al 99% dei tombini di otturarsi sistematicamente con detriti, foglie e quant’altro nell’asfalto si deposita naturalmente.
Così, grazie a questa superficialità nota, la Stagione degli Allagamenti è stata salvata. Le file interminabili di auto si sono normalmente verificate per la felicità degli automobilisti che, ad esempio, su Viale Regione Siciliana, hanno goduto di un luccichìo di luci accese, clacson e smog per ben due ore, seduti al loro posto dentro l’abitacolo, fermi, immobili, senza fare un passo. La partecipazione è stata grandissima e anche tutti i posti in corsia preferenziale sono stati venduti. I vigili urbani, dislocati in quelle ore in tutta la città lungo le varie location del festival, si sono limitati a scrivere…
Causa pioggia prestare massima attenzione nei sottovia dell’asse Regione Siciliana.
— Polizia MunicipalePA (@PALERMOPM) 5 Ottobre 2014
…senza segnalare quali sottopassi evitare, quali direzioni stradali intraprendere e quali scartare in una domenica di autunno dove c’è sempre un flusso maggiore di rientro in città dal circondario.
Insomma tutti hanno fatto la loro parte, anche i cittadini che nei 364 giorni che precedono la Stagione degli Allagamenti, hanno contribuito all’organizzazione gettando di tutto dal finestrino.
La manifestazione dunque è iniziata col botto e anche i tg nazionali finalmente hanno sponsorizzato l’evento. Si parla di migliaia di presenze in questo 2014, altrettante migliaia le imprecazioni che si sono levate in cielo. Numeri di successo.Quest’anno gli organizzatori annunciano che il termine della stagione potrebbe potrarsi più in là col tempo, ci stanno lavorando. Ma il vero obiettivo è quello di organizzare il tutto anche il prossimo anno, mantenendo e ampliando gli effetti scenici del 2014.
Tornando seri, nella giornata di ieri secondo i metereologi vi è stata una media di 30 mm di pioggia con picchi più alti in alcune zone. Un evento importante ma nemmeno limite. Le piogge sono state intense e al contempo intermittenti. E’ evidente che la conformazione degli eventi metereologici da qualche anno stia tendendo a fenomeni più radi ma più intensi rispetto al passato. Situazione che meriterebbe una progettazione. In realtà si “naviga a vista”, non si previene affatto e si affrontano i disastri sul momento. L’installazione di alcune caditoie più capienti ha mostrato tutto il limite di questo provvedimento puntuale ma assolutamente insufficiente.
D’altronde, quando c’è da garantire un servizio su larga scala, facendo lavorare chi queste mansioni le ha scritti in calce nel contratto di servizio, a Palermo tutto è difficile, impossibile. La pulizia dei semplici tombini, che per adesso viene demandato impropriamente ai cittadini che si trovano con l’acqua dentro casa, è l’ultima delle vergogne di questa città che consegna ai suoi abitanti una città sporca e chiede in cambio tanti soldi. I carrozzoni clientelari non vengono intaccati, la colpa è solamente del meteo pazzo che si sta accanendo su Palermo….
D’altronde l’effetto domino di questa emergenza è anche abbastanza noto: strade asfaltate male, senza adeguata scarificazione e senza controlli sui lavori, creano una pavimentazione stradale sconnessa e a più livelli che nei pressi dei tombini (non a livello) creano piccoli imbuti dove l’ovvia pendenza spinge acqua piovana e tutto ciò che giace sulle strade. A Palermo abbiamo piante spontanee che nascono e crescono sui detriti che per mesi si depositano ai bordi delle strade mai spazzate.
Di questo parliamo.
Ma è più facile dire che il meteo è pazzo.
Articolo monumentale!
In poche scorrevoli righe hai condensato tutti i limiti di un’amministrazione che puntualmente affronta sempre gli stessi problemi senza mai risolverli:
– mancando la progettazione, manca anche la soluzione a lungo termine;
– mancando i controlli sui lavori effettuati, tipo asfalto delle strade, si renderanno vane tutte le possibili soluzioni, anche valide.
– mancando la potatura e la rimozione delle fogle e della vegetazione spontanea (steppaglie), impossibile evitare l’intasatura dei tombini.
Il tutto condito con le imposte comunali tra le piu’ alte in Italia, giusto per continuare a mantenere quei “carrozzoni clientelari che non vengono intaccati”, perche’ “la colpa è solamente del meteo pazzo che si sta accanendo su Palermo….”
Una sola constatazione: nessuno qui vuole salvare il palermitano, incivile e maleducato che butta di tutto dal finestrino. Ma suvvia, lo vediamo tutti come sono asfaltate le strade, piene di foglie mai spazzate (se non dal vento), e le steppaglie presenti ormai su ogni marciapiede, segno di una manutenzione che non avviene da anni.
Spero che il Sindaco non colpevolizzi come spesso ha fatto solamente i suoi concittadini per il verificarsi di queste problematiche infinite che attanagliano da decenni la povera Palermo.
Ti stimo.
Articolo tristemente perfetto.
Ieri è venuto giù il mondo, non solo nel pomeriggio, ma anche intorno mezzanotte.
Questo blog così come mille altri, sono giustamente ricolmi di articoli ciclici che tentano di convincere i nostri amministratori incompetenti a prendere provvedimenti. Purtroppo anno dopo anno, diluvio dopo diluvio, l’amministrazione resiste. Fredda ed impassibile come sempre assiste agli enormi disagi che in alcuni casi si trasformano o potrebbero potenzialmente trasformarsi in disgrazie senza alzare un dito per tentare di risolvere.
Mi sembra inutile ripetere sempre le stesse cose, che i tombini si otturino a causa dei rifiuti e relativa incompetenza da parte di chi dovrebbe organizzare la raccolta, ma ieri viale Regione Siciliana direzione Trapani dopo Bonagia era completamente impraticabile.
Si poteva transitare soltanto nella corsia di sorpasso, il resto un allagamento immenso in lunghezza.
È stato ripetuto all’infinito che gli aghi di pino andavano raccolti, ma qui si scherza con la vita delle persone.
Non voglio neanche pensare a cosa sarebbe potuto accadere.
Bravo, mi hai tolto le parole di bocca (ironia compresa)! E solo per far capire (se non fosse ancora chiara la cosa…) che il pesce puzza dalla testa, vorrei solo far notare che la nuova bretella di collegamento (inaugurata quest’estate) che collega via ugo la malfa con la via san lorenzo per proi proseguire fino in via lanza di scalea (quella che “scendendo” passa a lato dei negozi Nicoletti e Colle Verde per intenderci), probabilmente realizzata per “favorire” il transito verso il centro commerciale Conca d’Oro (interessi privati quindi, altrimenti ce la sognavamo…) si è anch’essa allagata nel sottopassaggio (subito prima del negozio di ceramiche Nicoletti ), segno che anch’essa è stata progettata male fin dal principio non prevedendo un efficace smalltimento delle acque reflue. Denunciare per incapacità, progettisti e realizzatori dell’opera, no eh?
Che poi i vigili urbani di palermo siano solo capaci di appioppare multe per divieto di sosta ed eccesso di velocità ai cittadini (giustissimo per carità, il punto non è quello ovviamente), non per giusta prevenzione (altrimenti lo farebbero SEMPRE e non a “periodi”), ma solo per rimpingaure le casse desolate del comune (e questo è uno dei punti..), lo si sapeva già da tempo.
evvai con la solita scusa del panormosauro che preferisce accusare l’amministrazione invece di farsi un esame di coscienza.
PRIMA di attaccare amministrazione e forze dell’ordine forse è il caso di guardarsi attorno: se per 364 giorni TUTTI i palermitani usano il suolo pubblico come una fogna come si pretende poi che la città sia pulita e splendente? il giorno prima di tornare in polentonia sono stato due ore sul balcone della casa di mio suocero a guardare la mia amata Palermo: fazzolettini buttati dalle macchine al passaggio, cartacce buttate da mamme e figli a seguito di un buon gelato…ovviamente mozziconi di sigarette gettati da chiunque e dovunque.
mi scuso con l’autore dell’articolo che è stato anche molto simpatico ma se non cambia la gente non cambierà certo l’amministrazione IMHO