E’ un momento di grande fermento sociale, di grandi “mode” a Palermo.
Sembra sia arrivato anche il momento del “tram”. Dopo la pantera di Bellolampo, il Palermo in serie B e gli allagamenti in città (con tanto di foto satiriche veramente piccate) la moda del “pour parler” ha coinvolto finalmente quest’opera. Per noi che seguiamo la sua evoluzione sin dalle prime conferenze di servizio, l’attesa è stata snervante.
E non a caso la “moda del tram” divampa adesso che i lavori si fanno massicci e fortemente impattanti nella vita cittadina. Questa “moda” così intesa non denota una sensibilizzazione dei cittadini verso quest’opera, bensì il dispiego di quantità sempre più elevate di pseudo-tecnici, pseudo ambientalisti, pseudo-tuttoquellochevolete che partoriscono giornalmente pareri e sentenze, alimentano dibattiti e costituiscono fazioni.
Che sia chiaro, meglio così che “le pietre”. Parlarne fa comunque bene (soprattutto meglio di niente), sebbene ci permettiamo di pensare che lo si faccia più per la “moda” di dover metter becco per forza sui temi del momento che per reale interesse o capacità di analisi professionale.
Un piccolo inciso doveroso: attorno a quest’opera e ad altre ci sono diverse persone della società civile che si spendono in critiche e proposte perchè realmente sensibili al tema e vogliosi di propositività. A questi individui ovviamente va tutta la gratitudine del caso.
Non appena arriverà la prossima moda panormita, del tram non se ne occuperà più nessuno. Intanto constatiamo l’esistenza di tre fazioni:
- Tram SI
- Tram NO
- Tram “Si è utile, però in Paliemmu non lo so se servirà….”
E’ un gioco di strategia, tra fazioni ci si colpisce a colpi di sentenze personali, disconoscendo del tutto o quasi i contenuti progettuali. Ci si limita a prendere una posizione come se fosse il medico a prescriverlo. Non si può rimanere neutrali anche in assenza di informazioni vere e dettagliate…. in questo gioco se non ti schieri sei fuori. Così all’appello salta fuori quello contrario al marciapiede alto 2cm anzichè 3, quello che sentenzia il calo del PIL a causa del tram e chi più ne ha più ne metta.
Diciamocelo, i presupposti non sono dei migliori. Nel nostro DNA c’è scritto che dobbiamo per forza sputare una sentenza su tutto e non accettare altre spiegazioni.
Così questa vicenda entra nel vivo.
Negozi chiusi persone disperate che non hanno più un reddito oltre il probIema più grave “l’inquinamento” che è arrivato a livelli allarmanti non posso aprire la finestra (abito in via l. da vinci) per la puzza dei gas di scarico delle auto. Via l da vinci è diventato un “vicolo”. Dobbiamo morire per i veleni per avere “forse” più mobilità? Ma poi chi è sicuro che avremo meno traffico neanche chi ha avuto la cinica idea del tram che è stato fatto per altri scopi sicuramente non altruistici.
Abbiamo letto anche questo, e capite bene che il livello di disinformazione e pregiudizio rasenta vertici mai raggiunti prima.
Si può essere favorevoli o contrari all’opera per tutta una serie di ragioni che nessuno qui dentro ha il diritto di giudicare. Prendere delle decisioni ponderate per la collettività spetta alle amministrazioni. Ma questa enorme e diffusa disinformazione mista a scetticismo e catastrofismo fonda le sue radici nella totale assenza di comunicazione preventiva sull’opera.
Prestare il fianco a questo caos più totale non ci sembra da parte del comune una mossa vincente. Informare e preparare la cittadinanza a quest’opera è un dovere, soprattutto perchè il contesto è quello descritto sopra. Non esiste uno straccio di comunicazione ad hoc, se non quattro comunicazioni in una mailing list costituita soprattutto per raggiungere facilmente le testate giornalistiche.
Spiegare i vantaggi, i modi di utilizzo, i futuri scenari in maniera chiara, ufficiale è un’attività sacrosanta che andava già iniziata anche per evitare il qualunquismo e il pregiudizio diffuso che già aleggia in città sull’opera. Avere un’idea su come far impattare il progetto tram sulla vita dei palermitani significa avere un piano di azioni da attuare per raggiungere degli obiettivi.
Ci chiediamo a questo punto se il Comune ha tra gli obiettivi quello di far conoscere e apprezzare un’opera così grande e importante ai suoi cittadini. Al momento sembra che da un giorno all’altro un operaio girerà la manopola su “ON” e si dirà che il tram è partito. Poi se viaggerà vuoto, se gli utenti non conosceranno il percorso, se se se….. sembrerebbe non importare a nessuno a Palazzo delle Aquile.
I futuri fruitori saranno soprattutto i giovani. Nelle scuole si sta facendo qualcosa?
Per tutti coloro che nutrono dubbi o perplessità sarà lecito e utile avere delle risposte da organi ufficiali anzichè da Mobilita Palermo?
Realizzare un progetto di queste dimensioni non implica solo tavole progettuali, cantieri e ruspe. Bisogna metterci anche un pò di anima nel conferire un’identità a quest’opera.
Comune di Palermo, non stai facendo abbastanza, smentiscici!
Perfettamente d’accordo con le osservazioni, anche se mi sembrano un po’ troppo “spinte”. Mi spiego: la situazione e’ che abbiamo due zone estremamente popolose come Brancaccio/Sperone/Settecannoli e Borgo Nuovo, due zone periferiche storicamente abbandonate dalle amministrazioni comunali. Tra qualche anno la situazione sara’ tale che gli abitanti di queste zone potranno raggiungere la Stazione Centrale e la Stazione Notarbartolo in pochi minuti (si parla di un tram ogni 4 minuti sulla linea 1 e ogni 20 minuti, troppi, sull’altra). Non credo che ci voglia molto a capire quanto sia utile quest’opera e soprattutto capirne i percorsi: sono due direttrici rettilinee dalle periferie alle due stazioni!
Onestamente c’è ben poco da capire come dice l’utente sopra.
Non ci vuole un genio per capire il percorso del tram ed il comune che dovrebbe fare?
Un comunicato che dice: “stiamo realizzando il tram, quando sarà pronto lo userete”.
Per fare le opere ci vogliono i cantieri, niente cantieri niente opere.
La verità è che le persone si lamentano solo per dare fiato alla bocca ed attirare l’attenzione. Il 95% dei cittadini il tram lo gradisce
sono gli altri che gridano allo scandalo.
Tutto quello che è emerso è frutto dell’ignoranza assoluta, e quell’estratto in rosso ne è la testimonianza. La cosa triste è che molti ci vanno dietro. Per un discorso puramente matematico con il tram in mezzo passano meno auto dalle strade.
Carreggiata stretta=portata oraria ridotta=inquinamento ridotto
Poi quando le linee saranno finite vedrete che i primi a lamentarsi saranno anche quelli che si vanteranno più di tutti per avere il tram che gli passa sotto casa o davanti il negozio.
Conocordo assolutamente con te Giulio, bell’articolo.
Ragazzi, non per fare il polemico, ma qual è il significato di un articolo del genere? Non sappiamo già che in Sicilia, così come in tutta Italia (e in tutto il mondo) ci si riempie la bocca di tutto? Riserviamo il sito a notizie più consone.
P.S. non è un’offesa alla persona che ha scritto l’articolo…
una volta abitavo in un quartiere (di un’altra città) dove non arrivava l’autobus, e c’erano alcuni che si lamentavano di questo. poi, quando l’autobus è arrivato, gli stessi si lamentavano che l’autobus faceva rumore, che era pericoloso per i bambini (né più né meno delle auto, a mio parere). allora nella zona gli autobus hanno cominciato a camminare a meno di 30 km/h. vi giuro che poi, qualcuno ha avuto il coraggio di lamentarsi che gli autobus erano blu, e non arancioni come quelli del servizio urbano (d’altra parte era in un comune della cintura urbana, mica nel capoluogo).
ora sono passati 10 anni da quando non abito più là: l’autobus non ci passa più perchè hanno razionalizzato i percorsi. questa era la motivazione ufficiale, ma forse è che quando si dà troppo retta a chi passa il tempo a lamentarsi, poi finisce che le cose non si fanno.
Questo articolo riassume bene quello che ho sempre pensato. Qualsiasi commento fa opinione, e se fosse il comune q comunicare come sarà il nostro futuro nei dettagli molti eviterebbero di parlare a vanvera, oppure al peggio chriticherebbero solo ciò che ancora non è chiaro. Il risultato sarebbe una maggiore consapevolezza della futura realtà non basata su legende che qualcuno si inventa o suppone per ingnoranza. Ma la verità a mio parere è che il comune stesso non si fida di riuscire a portare a termine quest’opera. Oppure non crede di riuscire a sostenere le critiche e le proteste alle eventuali spiegazioni per cui si va avanti “fottendo” tutti quelli che non si sono preventivamente informati..
L’articolo è assolutamente reale, e descrive perfettamente la realtà che abbiamo in questa città.
I punti cardini secondo me sono tre:
-La tanta ignoranza che purtroppo vige, che porta tanti cittadini a lamentarsi, esprimere pareri e dare fiato alla bocca o per interessi propri, o per “maluchiffari”, senza realmente avere notizie in merito.
-Il comune non da la giusta diffusione alle opere o a tutto quello che succede all’interno dell’amministrazione, andando a creare una disinformazione incredibile, per cui (causa anche la tanta ignoranza, che c’è ed in qualche modo bisogna gestirla), molta gente non sa neanche che i lavori in atto sono per la creazione del tram.
-Le difficoltà quasi insormontabili dovute dal disinteresse della popolazione, a cui non impoorta nulla di cosa accade in città almeno chè non sia ad un metro quadro da casa sua, che obbligherebbe in questo caso il comune, a portargli le notizie “in bocca”.
A prescindere dal contesto sociale, il Comune ha il dovere di “comunicare”. Non tutta la città avrà il tram sottocasa, per cui granparte dei cittadini (oggi disinteressati all’opera perchè non transita dalle vie del proprio quartiere) dovrà essere messa al corrente dei percorsi e dei possibili utilizzi.
Parlo anche in termini di bigliettazione: immagino che il 90% delle persone crederà nell’esistenza di un biglietto ulteriore rispetto ad amat e trenitalia.
E poi, se non ne parla il Comune che lo sta realizzando, chi ne dovrebbe parlare? Il tram è realizzato per la collettività e ad essa si deve rivolgere sin da adesso.
Mi unisco a coloro che pongono la domanda “cosa dovrebbe fare il comune?”, e aggiungo, di fronte all’egoismo e all’ottusita’ della gente.
A mio parere a Palermo il problema e’ diverso rispetto a qualunque altra protesta contro opere pubbliche.
Molta di questa gente non contesta il TRAM in se, del quale sinceramente non gli interessa un fico secco. La protesta non e’ contro il tram, bensi’ CONTRO I CANTIERI DEL TRAM.
Ecco, basta rilevare questo per dire a tutte queste persone di andare a quel paese.
Per avere un’idea di cosa si fa altrove per informare e “preparare” i cittadini all’arrivo del tram:
http://www.tram-y.fr/
http://www.tramway7.fr/
Da notare l’esistenza – durante tutto il periodo dei lavori – di “punti informativi” sul territorio dove chiunque può andare a chiedere quel che gli pare.
Certo, siamo in Francia, che è all’avanguardia in questo settore, ma se da noi si mettesse in piedi almeno il sito internet…
Fate finta che Mobilita Palermo non fosse mai esistito, tutte le informazioni, le foto, i convegni e gli approfondimenti chi li avrebbe prodotti?
Il Comune???
MP è una “lieta” eccezione alla regola, ma è un’eccezione. Questa attività spetterebbe al Comune di gran lunga.
Non abituiamoci all’idea che il Comune sia esentato da certe attività soltanto perchè la fanno altri.
In quest’ultima settimana sono stato influenzato e sono stato a casa passando il tempo su internet e un po di tv.
Facendo zapping anche sulle tv locali ho visto che sono impregnate al 99% di pubblicità e 1% d’informazione con un risultato di gradimento pessimo. Mi domando: ma invece di mandare in onda quelle porcherie a gettito continuo perchè non fare una rubrica (anche interattiva con il pubblico) che racconta quello che succede in città, informare correttamente la gente di cosa sta facendo il Comune, far conoscere i dettagli delle opere in essere e di quelle che verranno fatte, facendo intervenire anche gli addetti ai lavori, fornendo alla gente l’esatta dimensione del progetto e dello scopo per cui va fatto.
Va bè sto esagerando, alla gente piace altro, il materasso a lattice, la ricotta come quella di paese e i numeri al lotto propinati dal mago di turno.
Molti ancora rimangono sbigottiti quando gli dico che il tram passerà in viale regione vicino casa loro..
@The.Byfolk
Esatto, è successo già più di una volta anche a me, e la prima reazione è stata sempre “E ADESSO DOVE PARCHEGGIAMO????”
@Portacarbone
Infatti se MP non esistesse bisognerebbe inventarlo 😉
Saremmo completamente ciechi su tutto quello che accade sotto questi aspetti.
Bisognerebbe fare un gran lavoro mediatico, stile Natale scorso, o per il festino, con tutti quei video (fatti bene) che giravano sui social network, con la prospettiva di quello che saranno tutte le grandi opere come tram, passante, anello, pedonalizzazioni ed anche i lavori per le nuove reti fognarie.