Questa tre giorni catanese al SudWeb Expo mi ha dato occasione di riflettere su alcuni aspetti interessanti riguardo la città di Catania.
Punto primo, Catania è una città molto giovane, sotto ogni profilo. Per le sue strade trovi quasi esclusivamente ragazzi al di sotto dei 25 anni, e questa giovinezza anagrafica si traduce senz’altro in una dinamicità percepibile ad occhio nudo: si tratti di nightlife, imprenditoria, eventi o altro.
Punto secondo, Catania è una città amata dai suoi abitanti. E’ ben tenuta, anche dove il degrado causato da un abbandono dell’amministrazione è evidente. In linea generale è una città abbastanza pulita: scordatevi certe scene che si possono osservare a Palermo, tra cumuli di rifiuti, cartacce per terra o altro. Neanche il traffico mi è sembrato così esagerato, abituato come sono a quello di Palermo.
Il tratto Piazza Duomo – Piazza dell’Università – Piazza Stesicoro è un vero gioiellino. Le pedonalizzazioni sono reali, e sembra che non ci sia nessuno sforzo a mantenerle tali. Le zone pedonali sono delimitate da dissuasori mobili e non vasi scadenti che possono essere facilmente spostati, né palle di cemento che il palermitano troverebbe comunque il modo di scardinare. Un dissuasore automatico non lo smuovi neanche con una escavatrice meccanica. Laddove i dissuasori non sono presenti, c’è la polizia municipale appostata a mantenere libera da veicoli l’area pedonale. Questo avviene soprattutto durante la movida notturna.
A proposito di movida… a Catania è un fenomeno impressionante; hai come la percezione che sia addirittura “istituzionalizzata”. La movida è principalmente concentrata in un’enorme area rettangolare alle spalle di Piazza dell’Università, e questo tende ad aggregare l’intera vita notturna della città in un’unica zona principale più altre poche zone satellite. A Palermo invece è tutto sparpagliato, un po’ per la limitazione fisica di strade troppo strette, un po’ perché nessuno ha studiato un piano per programmare lo sviluppo della movida nella nostra città. Il risultato è un traffico impressionante, difficoltà di parcheggio, locali con i tavolini fuori e le macchine che passano a un metro di distanza, e un impatto estetico orribile.
A Catania invece questa enorme area è interamente pedonale, con strade larghe e fiumi umani di proporzioni terrificanti. Prendete il caos del sabato sera in Champagneria e moltiplicatelo per 10 in un’area 3-4 volte più grande: e avrete una minima idea di cosa sia la vita notturna a Catania.
La differenza di mentalità la percepisci anche nella cura generale di quest’area. I locali sono tutti esteticamente curati, con piante all’esterno e tavoli e sedie eleganti, non le sedie di plastica che puoi trovare ai Candelai e alla Vucciria. La pavimentazione impeccabile, le piante a decorare i bordi delle strade…insomma, tutta un’altra storia.
Catania è una città giovane anche sotto il profilo universitario e turistico. Tantissimi erasmus provenienti da ogni parte di Europa, e anche i semplici turisti sono di età molto giovane. Poi penso a Palermo, la cui università attira al massimo ragazzi dei paesi circostanti: pochi erasmus e poca offerta per i giovani, salvo piccole realtà come la Vucciria o piazza Ballarò. Penso ai turisti che vedi gravitare per le vie del centro storico: una media di 60 anni.
Catania è giovane nelle idee e nell’imprenditoria. Sebbene la politica sia distante, si ha l’opportunità di incontrare persone che su iniziativa privata sono disposte a confrontarsi, proporre idee, promuovere realtà interessanti.
L’organizzazione di eventi come Expobit o altre fiere, ti dà l’opportunità di trovare raffronto in tantissime realtà con le quali poter fare rete. A un palmo dal naso ti trovi imprenditori, ingegneri, economisti, giornalisti ai quali poter parlare delle tue idee e con i quali poter scambiare contatti e collaborazioni. Questo crea l’humus ideale per fare impresa e dare spazio alle idee giovani, che guardano al futuro.
Abbiamo avuto l’occasione di conoscere ragazzi che dal nord Italia o addirittura dall’estero hanno deciso di trasferirsi a Catania per lavoro. Questo dimostra che la città è un polo attrattivo non solo sotto il profilo turistico e universitario, ma anche imprenditoriale. Ovviamente non dobbiamo ingigantire la cosa, perché Catania è pur sempre una città siciliana, con tutti i limiti che questo può comportare.
Conosce gli stessi problemi che può avere una città come Palermo, dal degrado, al disagio sociale, allo scarso senso della legalità.
I parcheggiatori abusivi sono a ogni angolo di strada, un fenomeno dilagante e di proporzioni esagerate, che supera forse pure Palermo. Tra l’altro hanno facce ancora più minacciose di quelle che potresti trovare qui. E anche a Catania, purtroppo, i vigili stanno ad assistere a meno di un metro di distanza.
In giro per locali è capitato di assistere a una rissa, esattamente come potrebbe succedere a Palermo in zona Candelai o Vucciria.
Quello che però differenzia Catania a mio avviso è proprio la percezione che possa farcela, perché ovunque ti giri vedi una città proiettata verso un futuro ragionato, programmato, semplicemente logico. E questo sta avvenendo spontaneamente a mio avviso, parte tutto dalla base giovane di cui vi ho appena parlato…perché se andiamo sul piano istituzionale, Catania non è una città diversa da Palermo: l’abbandono è totale, a detta soprattutto dei catanesi stessi.
Quelle che vi ho raccontato ovviamente sono le percezioni che ho avuto in tre giorni di permanenza, e non sono sufficienti per raccontare a fondo la realtà catanese. Ma tanto mi è bastato comunque per soppesare le realtà positive e quelle negative, e la bilancia pende nettamente a favore delle prime.
Il succo di questo articolo non è che Catania è bellissima e Palermo bruttissima, al contrario. Palermo è una città dalle enormi potenzialità, con altrettante realtà positive che però ancora non hanno avuto occasione di fare rete. Dobbiamo prendere come stimolo il modello catanese e riproporlo qui a Palermo. Non possiamo permetterci il lusso di continuare a dormire, osservando il declino di una città che invecchia sempre di più restando inevitabilmente indietro rispetto al resto, non del mondo, non d’Europa, non d’Italia, ma della stessa Sicilia.
Abbiamo un polo fieristico enorme -la Fiera del Mediterraneo– che se recuperato e riqualificato potrebbe costituirsi catalizzatore di importanti realtà imprenditoriali: un luogo dove poter scambiare idee, progettare, collaborare e fare rete. Abbiamo bisogno di luoghi all’interno dei quali poter rilanciare la nostra economia, i nostri giovani e il loro bagaglio di idee proiettate verso il futuro che possono essere la base concreta di una ripartenza. Attualmente Palermo è rimasta solo a guardare, assistendo passivamente alle scelte scellerate di una società gerontocratica volta a tutelare esclusivamente il proprio interesse, vivendo alle spalle del nostro futuro.
Ora che abbiamo coscienza è il momento di agire, e spero che quanto vi abbia raccontato possa essere di stimolo per una maggiore iniziativa in qualsiasi campo vogliate mettervi alla prova.
Essendo stato nel tuo stesso periodo a Catania, per un lasso di tempo molto più piccolo, circa 3h ho percepito le stesse sensazioni.
I parcheggiatori sono realmente ad ogni angolo e mi è capitato di assistere ad una scena di una donna che non voleva pagare e la posteggiatrice le fece capire che la macchina l’avrebbe sicuramente trovata distrutta… Per non parlare dei marocchini in mezzo la strada a vendere di tutto e di più così come a Palermo.
Quello che aggiungo è che al centro il traffico era quasi assente, ma sopratutto non c’era alcun tipo di protesta. A Palermo siamo abituati ad avere un giorno si e quello dopo anche proteste, dai GESIP ai Forestali e via dicendo…A Catania tutto ciò è inesistente.
@Fabion54:
teniamo pur conto che a Palermo (così come a Roma in scala nazionale) ci sono le sedi istituzionali di tutta la regione e le proteste convergono tutte qui.
@Portacarbone: Certo, ma i Gesip solo a Palermo li abbiamo, tanto per fare un esempio…
Se guardate i progetti di urbanizzazione e di rilancio del territorio Catanese allora questo derby non ha storia.
Indipendentemente dall’inezia della classe politica dirigente, a Catania la forte spinte giovanile e la forte intrapendenza culturale spingono al rinnovo del territorio, proiettando la citta’ verso un rilancio totale.
Forse ho raccontato troppe volte su questo blog le storie di amici stranieri che hanno volontariamente interrotto la visita di Palermo per spostarsi ad est o piu’ ad ovest.
Fatto sta, che vuoi per fortuna, vuoi che ci sanno fare, parlano tutti in modo entusiasta di Catania (e all’opposto di Palermo), e del resto, quando si parla di andare in Sicilia, e’ quello che le compagnie di viaggio offrono come aeroporto di riferimento…
Confermo tutto e aggiungo che persino la festa patronale di Sant’Agata impressiona per la corale e sentita partecipazione della popolazione: http://www.siciliamoderna.it/?m=20070211
I catanesi amano la loro città, i palermitani no, tutto il resto ne è conseguenza. Quanto all’età dei cittadini, proprio non capisco perché mai una città con più giovani debba essere considerata migliore.
@sebastièn perché una città con più giovani è una città giovane anche di “testa”. E quando sei giovane di testa, sei aperto a nuove idee, sperimentazioni, dinamismo generale. Il nuovo è più probabile che arrivi da un giovane che da un vecchio non credi? Nel secondo caso dovresti sperare che il vecchio in questione abbia la mentalità molto aperta, e qui le possibilità di abbassano. Si deve puntare sulle nuove generazioni, perché le vecchie ci hanno lasciato in eredità questa città allo sbando che abbiamo tutti sotto gli occhi
d’accordo su tutto, ma non ditemi che Catania è pulita o che non ci sia traffico….la conosco molto bene e vi assicuro che da questo punto di vista non ha nulla da “invidiare” a Palermo.
Il traffico è minore solo perchè le distanze sono minori.
Per il resto a mio parere i palermitani hanno tanto da imparare dai catanesi ma hanno una città con molto più potenziale turistico! Devono “solo” imparare a sfruttarlo meglio.
ricordiamo però che Palermo a differenza di catania ha un centro storico distrutto dalla seconda guerra mondiale e bombardato per volere di roma che spostò certi punti strategici sensibili militari durante la guerra, facendo scappare gli stessi borghesi palermitani che lo abitavano e quindi abbandonato da circa 50 anni viene occupato da gente disperata è cio che vediamo ora. solo da pochi anni si recupera e prospetta una nuova rinascita del centro storico, finalmente. in oltre nel periodo del così detto “sacco” e la costruzione dei nuovi quartieri che servivano agli sfollati del centro ne approfittano disperati da tutta la sicilia per accaparrarsi una casa popolare.. e oggi siamo quello che siamo.
PS: piuttosto di menti giovani, non sottovalutate sia la spinta che può avere, sia ciò che rappresenta un sito come mobilitapalermo….. non esiste da nessun’altra parte…significherà pur qualcosa!
E pensate che cosa saremmo capaci di fare ASSIEME quando finalmente smetteremo di confrontarci per vedere chi è il migliore
e capiremo che siamo sulla stessa barca (parola di catanese “quasi” DOC). Ancora complimenti a questo sito che esprime una mentalità nuova e fresca, senza pregiudizi.
Ho letto con attenzione l’articolo e ne ho apprezzato la freschezza e la lucidità della percezione dell’autore (non è la prima volta peraltro) scevra di pregiudizi di ogni tipo.
Conosco entrambe le città molto bene e confermo le intuizioni di massima dell’autore.
Non comprendo a fondo però cosa voglia dire quando parla di città giovane in confronto a Palermo, come se a Palermo non ci fossero in proporzione altrettanti giovani.
La mia sensazione è che si tratti di una maggiore “giovinezza” mentale più che anagrafica, di un “vitalismo” che spesso è solo girare a vuoto ma che ovviamente produce anche molto di positivo a fronte di un certo generalizzato “sciroccamento” caratteriale palermitano che affligge pure i quindicenni, figuriamoci gli adulti.
La mia percezione è, poi, che il palermitano sia più capace di percepire e quindi di cercare il “bello”, e questo è un valore, ma come ogni esteta si accontenta di crogiolarsi nella bellezza e questo produce poco, di certo autocompiacimento.
Ed inoltre il palermitano ha una coscienza politica più radicata forse perchè abituato a vivere con accanto il potere, mentre il catanese è in generale molto più qualunquista. Ed infatti a Catania la stampa alternativa ed i blog come questo sono praticamente assenti, a differenza di Palermo.
Come dice ct64 chissà cosa saremmo capaci di fare assieme, visto che si tratta di due città e di gente praticamente complementare.
Ho vissuto quasi tre lustri a CT, non tre giorni. Non sto qui ad elencare pregi e difetti delle due città, ma vorrei evidenziare 2 aspetti fondamentali di differenziazione, che afferiscono soprattutto al traffico e alla congestione…1) Catania è pressochè un grosso paesone, è più gestibile pertanto di una metropoli come Palermo. Sulla carta fa 350000 abitanti, ma nell’ultimo ventennio moltissimi sono andati a comprar casa nei paesi etnei… 2) CT è tagliata e stratagliata da una marea di tangenziali, e ancora ne fanno (ultima quella che da Corso Indipendenza ti porta fuori città). Palermo… nemmeno 1. Soprattutto questo secondo punto fa la differenza. La circonvallazione di CT prima dell’apertura della tangenziale nord era peggio della nostra, ora si va che è una bellezza…
p.s. – Se potessi ci ritornerei a vivere…
C’è una circonvallazione degna di questo nome e senza più semafori pedonali, c’è una tangenziale con dei limiti di velocità umani e ovviamente non esistono semafori pedonali, c’è più lavoro, ci sono molte più industrie, c’è più export, la metro a doppio binario già dal 2000, c’è più attività, più creatività, più senso degli affari, più cultura, più rispetto per il prossimo e per i cambiamenti. Ma dove, a Catania (o a Milano).
A Palemmo noooooo.
E’ anche geograficamente defilata.
Comunque in proposito di ciò, gradirei che MobPA dedicasse ampio spazio alla viabilità proprio come viene dedicato ai mezzi pubblici. Promuoviamo un’azione di gruppo per convincere il primo cittadino ad aprire quei benedetti ponti pedonali, realizzarne altri e soprattutto togliere la corrente a quei 4 odiosi semafori pedonali !
Un mio cugino che abita in zona Oreto quando va all’aeroporto via autostrada (nonostante gli suggerisco vivamente di prendersi la metro) dice che non si ferma MAI in circonvallazione se un pedone si mette tra lui e l’aereoplano (per mezzo del bottoncino rosso), per non rischiare di perdere l’aereo 😀 !
come lo capisco dopotutto. Beh se sceglie l’automobile…
Disse anche che non gli hanno mai fatto multa per aver ignorato i pedoni che mettono pericolosamente piede sull’arteria, ma si è beccato due multe invece con l’autovelox perchè andava oltre 90 km/h.
Nella tangenziale di CT i 90 si possono superare tranquillamente senza multe e contestazioni. Cioè ci facciamo umiliare per volontà nostra dagli altri cittadini di altre metropoli o città.
Le rotonde sono rotonde!
Beh leggendo alcuni post mi fanno un po’ ridere sinceramente. Io Catania la conosco molto bene e devo dire che come città mi piace, ma paragonarla a Palermo non ha alcun senso. La città di Catania ha l’assevia Etnea tutto isola pedonale,questo perchè il centro storico di Catania ruota quasi esclusivamente in questo asse, per cui è tutto molto piu’ gestibile rispetto Palermo che ha un centro storico molto grande pieno di vivoli e vicoletti che neanche i palermitani conoscono. Ho letto che a Catania ci sono piu’ giovani. E’ perchè catania assorbe piu’ province a livello di unioversità per cui è logico vedere tutti questi giovani che quindi non sono solo catanesi (lo stesso discorso per il traffico aereo aeroportuale per intenderci, Catania assorbe tutte le province del centro e dell’est, Palermo praticamente non assorbe nessun altra provincia acùnche perchè a Trapani tra l’altro hanno il loro aeroporto). Sul fatto che Catania sia piu’ pulita non so che dire, io me la ricordo anche molto sporca in alcune zone ma dipende il periodo in cui una l’ha vista. Anche a palermo in alcuni momenti è stata molto piu’ pulita di adesso. Io dico che non si possono fare certi discorsi non hanno senso, io potrei anche dirvi che Catania si trova al suo massimo storico o quasi della sua vita (città giovane se pensiamo che Catania fino ai primi anni del ‘900 e prima dell’industrializzazione contava circa 60.000 abitanti circa), mentre Palermo si trova al suo minimo storico. Non vorrei fare discorsi campanilistici, ma non appena Palermo si risolleverà da questo torpore non credo che ci possa essere storia a livello globale (poi ogni città avrà sempre i suoi punti di forza rispetto all’altra). Comunque ogni volta che vado a Catania mi sento in Sicilia non mi sento di essere in una realtà così diversa rispetto a Palermo come alcuni scrivono. Le solite esagerazioni palermitane, l’erba del vicino è sempre piu’ verde. Con tutto rispetto per Catania noi dobbiamo risollevarci facendo leva sulle nostre forze non guardando altre città e per lo più siciliane. Detto questo viva la Sicilia tutta.
Mia moglie ha vissuto 3 anni a Catania ed io ci sono stato per lunghe visite. Molte cose nell’articolo non sono affatto vere.
E’ vero che il catanese è molto più attivo, più imprenditoriale del palermitano. E’ vero che al centro non c’è traffico, ma come detto da altri Catania è mooolto più piccola di Palermo e tutti i catanesi si sono spostati nei Paesi Etnei. Provate ad andare là in orario di uscita da scuole ed uffici e poi benedirete il traffico di Palermo.
Poi sulla pulizia, no comment, Palemro è sporca, Catania è sporchissima. Le strade in centro (non a Mondello come da noi) appena piove diventano dei pantani, è impossibile non bagnarsi. Sulle pedonalizzazioni sono molto più avanti, anche se un grosso pezzo in centro è chiuso alle auto per un gigantesco mercato che riduce la zona ad un porcile. Per quanto riguarda la movida sono invece molto più avanti di noi.
Che Catania sia piu’ pulita di Palermo,e tenuta melgio e’ vero,ma che gente del Nord si trasferisce a Catania(?) e’ assurdo !!!
Io vivo a Bergamo ed e’piena di catanesi che a Catania non trovano lavoro,anche la mia ex era catanese e viveva a Bergamo per lavoro,non ce niente da fare a livello lavorativo a Catania,altre che favole.
Poi mettete che Catania e’un terzo di Palermo percio’ i porblemi di Palermo sono 3 volte piu’ di quelli di Catania,anche Bergamo ce’piu’ pulizia e ordine di Milano,certo e’molta piu’piccola di Milano.
La Movida Catanese e’ tutta li a Piazza Universvita’,Piazza Duomo,Porta Utzeda mentre a Palermo essendo molto piu’grande la trovi dal Politeama a Mondello. Questo articolo e’tipico dei soliti luoghi comuni .
@Antonio73 @renard @salvuccio
1)Ho specificato che sono le impressioni di tre giorni, e che per come l’ho trovata io Catania mi è sembrata abbastanza pulita. Questo l’ho visto coi miei occhi, quindi sostenere che è sporchissima quando io stesso non l’ho vista sporchissima mi sembra un po’ esagerato.
2)Catania è giovane. Vuoi per le provincie che attira, vuoi per altri motivi. Resta il fatto che è giovane, e la sua giovinezza, che più che anagrafica è proprio una freschezza mentale, si proietta nel mondo del lavoro. In tre giorni ha Catania ho visto cose che a Palermo non ho mai visto in 29 anni che ci vivo.
3)Io ho scritto che ho conosciuto ragazzi che dal nord Italia si sono trasferiti a Catania per lavoro…questo è un dato di fatto. Non ho detto che adesso dal nord si trasferiscono al sud, ho semplicemente detto di aver conosciuto persone che dal nord hanno deciso di lavorare a Catania. Questo dimostra che Catania, a differenza di Palermo, offre opportunità anche a chi viene da fuori. A Palermo vedo solo emigrazione invece. Catania non è un paradiso, ma è sicuramente una realtà dinamica che sta progettando un futuro…cosa che a Palermo non succede invece.
4)Se parliamo di superficie e non di numero di abitanti, Catania è più grande di Palermo, con una superficie di 180,88 km2 contro i 158,88 km2 di Palermo.
Se poi come dice salvuccio, utente dal quale ho avuto occasione in più di una volta di saggiare il suo cieco campanilismo, si deve affermare che l’articolo è pieno di soliti luoghi comuni…allora semplicemente non si è capito il senso dell’articolo, e quindi non mi sto a dilungare. Le percezioni che ho elencato sono percezioni reali, e non ho alcuna intenzione di elogiare Catania. Ma sarebbe semplicemente stupido negare che Catania sia una realtà molto più attiva di Palermo sotto il profilo imprenditoriale, perché chi continua a non voler vedere non fa altro che alimentare questo circolo vizioso di inutile immobilismo provinciale tutto palermitano. Il voler sostenere a ogni costo che la propria città è meglio delle altre per partito preso, senza neanche chiedersi come poterla migliorare o quali realtà positive poter “copiare” per fare andare avanti la nostra economia, a mio avviso ci auto-limita. Quindi le cose sono due: o continuiamo a dire “w Palermo, la santuzza e il pane con le panelle”, oppure ci diamo una mossa e prendiamo atto del fatto che nella stessa Sicilia esistono realtà che stanno facendo molta strada, nonostante tutti i limiti del contesto. Cose da fare ce ne sarebbero tantissime, ma a volte ho l’impressione che al palermitano semplicemente siddìa…è meglio adottare la linea del “piove, governo ladro”
l’articolo è veramente interessante, ma credo che si assolutamente impossibile paragonare le due città. il centro storico di palermo è grande quasi quanto tutta catania. parte dalla statua di via libertà e arriva fino alla stazione circa 5 chilometri in lunghezza e un paio in larghezza. credo che pochissime città europee possano vantare un centro storico cosi grande. per questo credo che sarà quasi impossibile arrivare a una pedonalizzazione totale del centro storico. un vero pregio di catania credo sia quello di avere un’ottima tangenziale che permette di spostarsi in poco tempo da una parte all’altra della città. a palermo invece non esiste una tangenziale, esiste solo una strada di scorrimento con un ridicolo limite di velocità di 70 km/h e dei semafori scandalosi che bloccano il traffico. il catanese e la parte est della sicilia è una zona a forte vocazione imprenditoriale e la piana di catania è la zona più agricola e industrializzata della sicilia e del sud italia in cui il vasto spazio ha permesso la realizzazione di grandi attrazioni come il parco acquatico di etnaland. io credo che ciò che è piccolo è più facilmente controllabile e gestibile. catania quindi è più controllabile e gestibile di palermo. x migliorare palermo occorre abbattere molti mostri realizzati nel 900′ e ricostruire interi quartieri della città, con strade più ampie, giardini e servizi x l’intrattenimento. nel 700′ e nell’800 furono abbattuti interi quartieri x fare posto al taglio della via roma e della via libertà. occorrerebbe fare di nuovo delle rivoluzioni del genere. ci vuole una nuova rivoluzione urbanistica. occorre rimodernare il tratto di costa palermitano tra acqua dei corsari e il foro italico x trasformarlo in una spiaggia immensa con locali e discoteche a perdita d’occhio. la fiera del mediterraneo dovrebbe diventare un grande centro congressi con eventi in grado di attrarre personalità importantissime. e se possibile, ove possibile, dovrebbero essere ricostruiti quelle fantastiche opere liberty distrutte dal sacco di palermo.
@ miguel orlando esattamente il centro storico di Palermo e’ immenso uno dei piu’vasti d’Europa forse soolo Napoli e Genova si possono vantare di un centro storico cosi immenso.
Catania il suo centro storico e’ piccolisismo e’via etnea piazza duomo,piazza bellini piazza universita’,e viuzze laterali,come paragaonare il centro storico di Salerno con quello di Napoli,come si fa’a fare certi paragoni ?
Se solo Leoluca Orlando pensasse davvero di chiudere non via roma..mah
Ma via sant’anna,piazza sant’anna,via via viincenzo cantavespri,via san basilio,piazzia croce dei vespri,piazza aragona,via alloro fino a piazza olivella per intenderci,in quel pezzo di centro storico dove aprire tutti locali e ristorantini tipici palermitani,ma anche artigianato palermitano,cercare di “portare” studenti universita’in centro citta’ eccco solo cosi Palermo rinascerebbe con la valorrizzazione e ripopolomento del centro storico.
Io rimango dell’opinione che Catania e Palermo sono 2 città imparagonabili per svariati motivi. Tutti i pregi che si vedono a Catania non possono essere visti come difetti di Palermo secondo il mio umile pensiero. Anche perchè Catania per conformazione e storia è diversissima da Palermo, non c’entra completamente nulla. A mio avviso per crescere dobbiamo guardare città che ci somigliano per grandezza di centro storico e storia, dobbiamo vedere come negli anni hanno risolto i problemi e cercare nel limite del possibile di imitarli sempre conservando la propria identità. Con tutto rispetto per Catania (bella cittadina ionica), Palermo dovrebbe studiare città come Valencia, Madrid, Istanbul, in Italia Torino , Genova, insomma città che hanno avuto nella loro evoluzioni gli stessi problemi che oggi ha Palermo. Catania a me piace, è una città universitaria con il centro storico molto bello e carino (soprattutto di sera), ma nel suo centro è una città che si avvicina molto a quelle cittadine universitarie che possono essere Perugia, Siena, Cagliari ad esempio, con problemi completamente diversi dai nostri e dalle altre città citate prima. Poi Catania nel tempo si è allargata nelle periferie e nei paesi limitrofi al vulcano ma in centro rimane una cittadina di provincia con problemi molto molto limitati rispetto a quelli di Palermo e di città con grandi centri storici. Per questo dico che dobbiamo guardare ad altro, a città che più ci somigliano per storia, problemi e dimensioni del centro storico.
ma mi spiegate di che stiamo discutendo? l’articolo è sulle differenze di approccio e mentalitá tra catania e palermo e continuate a discutere delle differenze tra catania e palermo.
Blackmorpheus, il comune di Catania è più grande e si spinge fino ai confini con la provincia di Siracusa, ma una grossa fetta a sud comprende gli agrumeti dell’omonima piana. Questo non lo dico per campanilismo, ma per semplice obiettività.
Comunque secondo me alcuni aspetti dell’articolo li trovo molto discutibili. Tanto per fare un esempio il dato che Catania è più giovane di Palermo sarebbe da verificare con dei dati, ma comunque diamolo per buono. Anche quando non capisco in che modo sia connesso con la dinamicità della città.
Ci sono città del nord molto vecchie, ma che hanno un’imprenditoria di assoluto livello e zone industriali che in Sicilia ci sogniamo. La Germania è uno dei paesi più vecchi d’Europa, ma il motore dell’economia europea. In tutti i casi non penso che il problema di Palermo sia la mancanza di giovani. Non credo nemmeno che esista il problema.
La scarsa dinamicità della città di Palermo è probabilmente dovuta alla presenza ingombrante della pubblica amministrazione, che in modo diretto o indiretto occupa molto spazio nell’economia palermitana.
Se parliamo di movida non sono un esperto in materia quindi non commento.
Se parliamo invece di isole pedonali, sono perfettamente d’accordo, Catania è molto più avanti di Palermo. Anche per quanto riguarda il traffico in città, non credo che sia minimamente paragonabile quello di Catania con quello di Palermo. Ma questo è dovuto a scelte poco sagge fatte durante il dopoguerra oltre che all’orografia diversa delle due città.
Detto questo Palermo deve prendere ispirazione da Catania per alcune cose, su altre cose lascerei perdere sinceramente. Altri sono i modelli a cui il capoluogo deve ispirarsi, perché come è scritto pure nell’articolo Catania è sempre una città Siciliana con i suoi limiti.
x CALO’ ,ma cosa fumi? quei si parla di Catania che e’3 volte piu’ piccola di Palermo,dai non chiacchiere…eh si parla dei comundi
Catania e Palermo ..!!!! Non si parla della provincia di Catania perche’ allora la provincia piu’ esetesa e’ quella di Brescia,e la seconda d’Italia e’ quella di Salerno.
Il Comune di Catania ? confina con la provincia di Siracusa ? ma siamo a Scherzi a Parte ? se vuoi te la do’ io la mappa di Catania,e’ IMPOSSIBILE,quello che dici dato che il Comune di Catania confina con i comuni della provincia di Catania,come Palermo confina con Bagheria o Villabate con certo con Marsala !!!!! Non confondere le previncie con i Comuni !!!! Cmq per la cronoca dati Istat Palermo ha 3 volte piu’ degli abitanti di Catania !!!!
@salvuccio Catania ha una superficie di 180 km2, quindi è più grande di quella di Palermo. Ti consiglio di documentarti, anziché dire che è impossibile…
@Calo l’ultima cosa che volevo sinceramente, è che la discussione si spostasse su un confronto fisico tra Palermo e Catania. Non è quella l’intenzione dell’articolo, né l’oggetto sul quale si focalizza la mia attenzione. Io ho parlato di differenza di mentalità, di maggiore giovinezza NON SOLO ANAGRAFICA ma principalmente mentale, più aperta alle idee e al loro sviluppo. Non mi interessa analizzare la conformazione geografica di Catania o quella di Palermo, è ovvio che se metti due città a confronto ci sarà sempre qualcuno che dice che non possono essere messe a confronto. IO HO FATTO UN CONFRONTO SULLA MENTALITA’ PIU’ IMPRENDITORIALE DEI CATANESI, e questo è fuori di dubbio e non mi sembra di aver detto nulla di nuovo rispetto a quanto già si sapesse.
Infine, io non la penso come te. Penso sia più utile mettere a confronto Palermo con Catania, che sono entrambe città siciliane…piuttosto che metterla a confronto con realtà utopiche tipo Amburgo, Barcellona o che so io. Si parte sempre per piccoli passi, e Catania dimostra che una città siciliana, CON TUTTI I SUOI LIMITi appunto, può comunque fare passi importanti senza aspettare l’amministrazione di turno, che tanto non arriverà mai. Palermo dorme, Catania no. Volevo solo esortare i palermitani a fare altrettanto.
@blackmorpheus
Dagli ultimi commenti si vede che il tuo articolo ha toccato un nervo scoperto. Ovviamente mi guardo bene dal rinfocolare le discussioni.
Spero solo che nuove occasioni di incontro permettano di superare questa sciocca rivalità.
concordo con blackmorpheus, palermo ha un centro storico più grande…embè? anche io, quando vado a catania, respiro un’aria diversa, meno provinciale.
Sono stata a Catania con alcuni amici per un week end un paio di anni fa.
Ricordo la sera, passeggiando per le vie della movida, una folla immensa di ragazzini…
Che impressioni ho avuto?? Palermo piu’ alternativa, Catania piu’ fighetta.
Puntualizzo nuovamente che ci sono stata solo due giorni.
E’ bello ogni tanto passare per la “strettoia” della Champagneria : è come sentirsi una sardina in scatola; tutti ammassati e circondati dalle “frasche”, e poi le automobili parcheggiate in mezzo ai tavolini e i cassonetti dei rifiuti stabordanti.
Insomma quella che potrebbe essere una piazza della movida palemitana, centrale, carina e del tutto pedonalizzata, purtroppo continua ad essere un parcheggio con tavolini e aiuole mal progettate.
E’ solo un esempio tra tanti.
Vorrei aggiungere che a Catania l’illuminazione della via Etnea, egregiamente ripavimentanta e resa pedonale da qualche anno, risulta fondamentale nel suscitare un effetto di meraviglia in chi si trova a passeggiarvi di sera. Qualcosa del genere in via Maqueda no?! Anche stavolta via Maqueda è solo un esempio tra tanti.
3 a 1 e tutti a casa!!!
@ blackmorpheus ma che dici PALERMO ha quasi 3 VOLTE GLI ABITANTI DI catania,ma quale mappa usi ?
ecco : dati Istat !!!!!!!!!
Popolazione, Catania CTwww.google.it/publicdata
293.458 – 2011
Origine: L’Istituto nazionale di statistica (ISTAT)
Risultati di ricercaPopolazione, Palermowww.google.it/publicdata
655.875 – 2011
Origine: L’Istituto nazionale di statistica (ISTAT)
PALERMO HA QUASI IL TRIPLO DEGLI ABITANTI DI catania
che dici adesso ?????????
@salvuccio ma sai leggere??? Ho parlato di abitanti??? ho pure specificato che sto parlando di SUPERFICIE, senza tener conto del numero di abitanti. Almeno sforzati di leggere. Sto discorso continua a essere inutile, visto che ho parlato di mentalità e continui a infilarci sto paragone fisico tra le due città che non va a parare da nessuna parte. Per quanto riguarda il tuo ultimo commento l’ho eliminato perché provocazioni infantili e campanilismi stupidi tra Palermo e Catania non verranno di certo ospitati su questo sito. Speravo che nel 2012 certe scemenze fossero finalmente superate, invece ecco che esce fuori il solito astio ignorante tra catanesi e palermitani. Pazienza, confido nel fatto che qualcuno che abbia capito il mio articolo per fortuna c’è
Superficie più piccola + numero di abitanti 3 volte superiore + stessa cattiva amministrazione + stesso scarso senso civico = maggiore caos, traffico e disordine.
Salvuccio, ti ripropongo la stessa domanda di black: ma sai leggere? Ma comunque andiamo avanti….
Blackmorpheus, Vorrei chiarire solo una cosa. Il mio commento non vuole essere un insulto a Catania, essere più piccoli o più grossi non è un difetto di per se. Era solo per essere più precisi e obiettivi.
@Calò non mi riferivo a te infatti
Un salutone ai tre fondatori di MobilitaPalermo.
Eravamo insieme all’Expobit di Catania, il mio stand era di fronte al loro e confesso di avergli sfondato il cranio con due ore di fila di discussione (avevo tante cose di cui parlare 😉 ).
Mi dispiace per noi Palermitani, ma concordo pienamente con quanto detto su Catania, non voglio perdermi in chiacchiere o ripetere cose già dette, sintetizzo il tutto dicendo: Picciotti, caxxo, sono moooolto più avanti di noi!
p.s.
Quanto è pulita Catania… (che invidia!).
Un saluto a tutti.
@Sandur
Credo di averti visto all’ExpoBit.
Vorrei notare una cosa (senza ovviamente voler fare polemica): come mai tra quelli che sono stati a Catania, l’opinione sembra nettamente migliore rispetto agli altri? Venite a passare un week-end a Catania e confido che la vostra opinione migliorerà. E magari fate un giro nei dintorni (se riuscite a distinguerli dalla città) e possibilmente cambierete idea anche sulla sua dimensione.
@ blackmorpheus
Volevo solo puntualizzare una cosa: é sbagliato dire che una città è più o meno grande di un’altra basandosi solo sulla superficie del comune. Infatti:
Catania 180,88 km² ab. 289 971
Palermo 158,88 km² ab. 653 631
Napoli 117,27 km² ab. 957 012
Torino 130,34 km² ab. 906 089
Milano 181,76 km² ab. 1 348 769
Bologna 140,73 km² ab. 384 653.
Non mi sognerei mai di dire che Palermo è più grande di Napoli per questo.
Evidentemente nel comune di Catania sono comprese aree agricole poco densamente abitate, come si deduce anche dalle mappe satellitari, che per quanto appartengano allo stesso comune, non possono definirsi parte del tessuto urbano della città.
@alex.71
Palermo non è più grande di Napoli perché Napoli anche se il suo comune ha una superficie minore, ha un’area metropolitana costituita da decine di paesi confinanti. L’agglomerato urbano di Napoli supera persino quello di Roma ed è secondo solo a Milano con oltre 4 milioni di abitanti. Mentre Palermo e Catania sono comuni isolati, non si può parlare di area metropolitana perché non hanno comuni contigui. Anzi, Palermo non ha contiguità nemmeno tra la città e le sue borgate, che alla fine possono essere considerate paesi a parte. In ogni caso ribadisco ancora una volta che il mio non vuole essere un paragone fisico tra le due città. Quando parlo di pulizia, di traffico, di imprenditoria, faccio un paragone più culturale.
detto popolare: … se catania avesse il potto, palemmo fosse motto!
@Blackmorpheus
Black, non ti seccare: come fai a dire che sono comuni isolati?
Riguardo ai comuni contigui, l’ISTAT rileva questo dato almeno sin dal 1991 (vedi le pubblicazioni della collana Grandi Comuni). Parlo per Catania, che conosco meglio, ma penso sia lo stesso anche per Palermo: tutti i comuni nel raggio di 15-20km sono definiti contigui.
E poi esistono due belle aree metropolitane (anche ufficialmente: legge regionale 9/1986) che sono tra le prime dieci in Italia (Palermo 5a, Catania 7a o 8a). E poi basta guardare Google Maps…
@ct64 si parla di chiazza metropolitana. Se poi per legge un comune a 20 km di distanza è “contiguo” allora è un altro discorso. Ma guardando dal satellite non puoi certo paragonare una macchia metropolitana come quella di Napoli che vede il comune letteralmente congiunto agli altri paesi formare un agglomerato di oltre 2000 km2, con quella di Palermo o Catania che invece non hanno per niente l’aspetto di un agglomerato
Veramente proprio di agglomerati urbani di Palermo e Catania si parla in varie leggi: ad esempio il decreto regionale 23 marzo 2007. Comunque concordo con te che la dimensione non è l’aspetto essenziale.
@blackmorpheus
Sono d’accordo con te su tutto il resto.
Sono intervenuto solo sulla questione della grandezza del comune di Ct.
Proprio guardando le mappe satellitari si nota chiaramente che il comune di Ct comprende aree per niente urbanizzate, che per me non si possono definire parte della città, con tutte le caratteristiche e i problemi del caso.
A mio modesto parere non ti puoi badare solo sulla superficie comunale per affermare che una città e più grande di un’altra.
Riguardo Napoli la conosco benissimo essendo mia moglie napoletana. Considerare solo l’area è riduttivo perchè Napoli (mi riferisco al solo comune di Napoli) si sviluppa molto in “altezza” è costruita in un territorio collinare, è tutta un sali-scendi, da cui le famose funicolari, quindi la superficie “reale”, il percorso che bisogna compiere per spostarsi è maggiore, oltre a essere maggiormente urbanizzata rispetto a Palermo, basti pensare che il parco di Capodimonte è 134 ettari e la Favorita 400 ettari.
Ecco noi ancora abbiamo la fortuna di avete uno spazio verde nella città (non in periferia come Ct) ed è un’autostrada e un parco a” luci rosse”. Su questo e molto altro siamo molto indietro
Salve a tutti, ho letto con grande interesse l’articolo pubblicato e ne condivido molti pareri. Sono di Ct e mi trovo a Pa da 2 mesi e constato un mondo totalmente diverso. Innanzitutto per la scarsa illuminazione delle traverse di Via Maqueda e Corso V. Emanuele, i palazzi degradati sulle vie più importanti della città, grande sporcizia e pavimentazione molto vecchia, per non parlare della stazione che è totalmente OFF limit. Tutto ciò non accade a Ct dove il centro cittadino è molto pulito (a confronto), le stradine sono super illuminate, la città è tapezzata di negozi e locali con un brulicare di persone di tutte le età fino a tarda notte quasi tutte le sere. Non credo però che il problema dipenda dall’amore dei cittadini verso la propria città, bensì dalla mancanza dell’amministrazione pubblica. I Palermitani adorano la loro città (proprio per questo sembra che non ne vedano i difetti), invece i Catanesi non la amano affatto e la criticano enormemente ipotizzando che fuori da Ct sia tutto migliore, quando invece dovrebbero apprezzarla e promuoverla, visto che è nel pieno del suo rigoglio. Concludendo vorrei suggerire a chi non crede o non condivide le opinioni dell’articolo in questione, di andare a vedere con i propri occhi. In ultimo, il centro di Catania non si limita certo a Via Etnea, ma racchiude anche Via Umberto, Viale XX Settembre, Corso Italia, Corso delle Province e Viale Vittorio Veneto.
Un mio amico della provincia di ragusa, che ha studiato 2 anni a catania, e innamoratissimo di palermo, mi dice sempre: Palermo è Palermo. Per lui girare nel centro storico di palermo è emozionante, non con la stessa intensità quando gira per catania. Mi dice che a catania o trovi il fighetto o trovi il tascio (zaurdo nella sicilia orientale). A palermo ci sono tasci e fighetti, ma ha notato che la fascia intermedia (quella culturalmente più elevata dunque) è molto più ampia che a catania. Ammette che catania è industrialmente più sviluppata, ma…dice sempre lui: Palermo è Palermo. Storia, cultura, architettura, monumenti, e gente…non c’è paragone. E se lo dice un della sicilia orientale, chi di più obiettivo?
Volendo passare all’esperienza personale invece: sono stato a catania per qualche week end, dal 2005 al 2012 bene o male almeno 1 volta all’anno. Quanto a movida ormai non abbiamo nulla da invidiare a catania. Anzi, posso dire che nell’estate del 2006 ho visto un centro storico di catania che per cercare un pub aperto abbiamo dovuto sudare. A palermo anche ad agosto trovi sempre tra chiavettieri, Vucciria, ballarò, qualcosa da fare. Poi abbiamo cercato la movida alla Playa: buia! Chiusa! Quando invece in estate il lungomare tra mondello addaura sferracavallo ed isola è un putiferio di movida.Insomma, una delusione
L’anno prima ero stato a maggio a catania. Bordello di persone nella piazza principale, ma sgradevole: smog di motorini con un carnaio di piscialetti. Poi in giro per le viuzze, con locali stavolta carini.
Sporcizia? Pessima! (anche se ho notizia che da un paio d’anni o poco più hanno risolto il problema).
Inciviltà degli automobilisti? Peggio di palermo: io con la targa Pa (questo nel 2002) e vedendomi “forestiero” ed indeciso sulla strada, mi suonavano senza pietà che gli avrei buttato una bomba nell’abitacolo.
E poi, qua si parla di meriti di catania. Ma vi siete scordati che nel 2008 se non era per un gentil regalo (molto contestato dalla lega nord) di Berlusconi fatto a scapagnini, della “irrisoria” somma di 150.000.000 di euro, oggi catania sarebbe a pezze al culo? E visto che qualcuno ha parlato di illuminazione nelle strade meglio che a palermo, tale somma era, tra le altre cose, proprio perché il comune non poteva più pagare nemmeno l’illuminazione pubblica nelle strade. Altro che città più evoluta!
NOn dico che palermo è meglio, ma manco che è peggio. Siamo siciliani, e alla fine tutti nella cacca siamo, se proprio vogliamo dire la verità.
Ed inoltre, sempre per essere obiettivi e non campanilisti, vorrei rispondere a chi ha scritto che a catania ci son molti più negozi: e le industrie e va bene, se sa che catania era la milano del sud. Ma quanto a negozi, palermo è sempre stata piena di negozi. E poi, oggi catania è la prima città siciliana per chiusura di negozi e la terza in italia.
Poi, tornando sempre al mio amico della prov di ragusa, dice che u catanisi è fauso. Anche per questo, oltre i motivi suddetti, preferisce palermo. E poi a palermo nei quartieri più antichi, assiste a scene di puro cabaret, cosa che a catania non gli succede.
Infine, a chi ha detto che il palermitano parla bene di sé e della propria città: questa mi giunge nuova. E’ l’esatto contrario. E la conferma sono i vari commenti di palermitani che sto leggendo. Il palermitano anzi si butta sempre giù e ha questo sentimento di esterofilia che è forse il suo maggior difetto. Dovremmo amarci di più i palermitani. Il catanese è più simile al napoletano: si vanta sempre, quasi non vede i propri difetti e si sente il migliore di tutti.