Scooter camuffati da bici: il Comune continua a ignorare il problema

Spread the love

A Palermo il caos degli scooter elettrici truccati dilaga, ma l’amministrazione resta immobile: la Consulta della Bicicletta lancia l’allarme

Palermo è invasa da scooter elettrici camuffati da biciclette a pedalata assistita. Un fenomeno che, lungi dall’essere marginale, sta trasformando la mobilità urbana in una giungla di mezzi irregolari, pericolosi e incontrollati. E mentre in altri comuni siciliani si intensificano i controlli, nel capoluogo l’amministrazione sembra voltarsi dall’altra parte.

Un problema sotto gli occhi di tutti Basta una passeggiata in centro storico — da via Maqueda a piazza Ruggero Settimo — per assistere a scene ormai quotidiane: ragazzini che sfrecciano su scooter elettrici non omologati, privi di targa, assicurazione e dispositivi di sicurezza. Questi mezzi, spesso modificati per raggiungere velocità elevate, vengono spacciati per biciclette elettriche, eludendo così le norme del Codice della Strada. E abbiamo evidenziato il problema fino a pochi giorni fa mettendo a nudo la politica locale che ignora la renatà.

La denuncia della Consulta della Bicicletta La Consulta della Bicicletta di Palermo, ha rinnovato il suo appello: “In questi mesi il fenomeno non è stato affrontato né arginato. Si determina un clima di impunità che favorisce altri illeciti. Chiediamo controlli, sequestri e confische, ma anche interventi di prevenzione ed educazione”.

Altri Comuni agiscono, Palermo no A Monreale, Termini Imerese e persino Catania, le forze dell’ordine hanno avviato controlli straordinari e sequestri mirati. A Palermo, invece, l’amministrazione comunale non ha dato seguito alle richieste della Consulta, ignorando la nota ufficiale inviata già lo scorso aprile.

Un’amministrazione assente L’inerzia dell’amministrazione è tanto più grave se si considera l’impatto sulla sicurezza stradale e sulla vivibilità urbana. I cittadini assistono impotenti a una mobilità sempre più selvaggia, dove le regole vengono sistematicamente violate e i controlli sono sporadici, se non del tutto assenti.

Serve un cambio di rotta immediato Mobilita Palermo esorta l’Amministrazione a controlli sistematici, campagne informative e una presa di posizione netta contro chi altera i mezzi per aggirare la legge. La mobilità sostenibile non può essere ostaggio dell’illegalità.

Vi invitiamo a scrivere alle email degli assessori comunali Falzone e Carta chiedendo di debellare questo fenomeno.

Post correlati

Lascia un commento