Fermata Lazio: completata la prima fase dello spostamento dei sotto-servizi

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Proseguono i lavori per la realizzazione della fermata Lazio del passante ferroviario di Palermo.

La prima fase delle operazioni, necessaria per la riconfigurazione dei sottoservizi lungo viale Lazio, è stata completata.

Questo intervento ha consentito di rimuovere i cantieri che per mesi avevano ridotto la carreggiata, causando disagi alla circolazione stradale.

Tuttavia, resta da segnalare la scarsa qualità della ripavimentazione della strada, un dettaglio che non è passato inosservato ai residenti e agli automobilisti.

Tre fronti operativi nel cantiere

Possiamo osservare da vicino l’evoluzione dei lavori, che procedono su tre fronti distinti:

  1. Spostamento dei sottoservizi lungo viale Lazio: Dopo la prima fase, le attività proseguono con il trasferimento della rete fognaria e dei cavi Telecom, un’operazione che richiederà ancora diverse settimane di lavoro.
  2. Area dell’ex distributore di carburanti: Qui, dove sorgeranno gli accessi alla futura fermata, continuano i consolidamenti del terreno attraverso iniezioni di malta cementizia. Un intervento essenziale per garantire la stabilità della struttura.
  3. L’idrofresa ferma in attesa di procedere: Si attende la fine del punto 2 per spostare il macchinario all’angolo tra viale delle Alpi e viale Lazio per avviare la realizzazione delle paratie del vano d’accesso della fermata.

Impatto sulla circolazione ferroviaria

I lavori in corso interessano anche la circolazione ferroviaria.

Attualmente, la tratta tra Notarbartolo e San Lorenzo opera su un solo binario, con il traffico limitato al vecchio tracciato, mentre all’interno della nuova galleria dispari proseguono le attività di costruzione.

A partire da dicembre 2024 e fino al 2027, RFI ha annunciato la chiusura alternata di uno dei due binari per consentire la realizzazione delle strutture interrate della fermata.

Tra le operazioni previste, vi è anche la demolizione di un tratto della vecchia galleria, necessaria per la costruzione della banchina di fermata.

Un progetto strategico per la mobilità urbana

La futura fermata Lazio rappresenta un nodo cruciale per il potenziamento del passante ferroviario di Palermo.

Tuttavia, il cantiere dovrà affrontare ancora diverse fasi critiche prima di vedere la luce.

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9 Thoughts to “Fermata Lazio: completata la prima fase dello spostamento dei sotto-servizi”

  1. punteruolorosso

    molto bene. adesso si lavori alla frequenza dei treni. almeno uno ogni 10 minuti nelle ore di punta, 15 minuti negli altri orari. si può fare anche in mancanza del raddoppio su vicolo bernava i cui tempi, dopo la scoperta di un’ennesima falda, sono tornati piuttosto incerti.
    Ora che le fermate sono diventate ravvicinate, si sostituiscano i treni regionali con quelli metropolitani. I primi infatti non sono dotati di grande accelerazione, prendono velocità solo sulle lunghe distanze. con una fermata ogni seicento metri, è meglio mettere treni in grado di ripartire rapidamente. è possibile che sia un problema di contratto: la regione vuole metterci i suoi treni. ma bisogna capire che il passante è ormai un servizio di tipo metropolitano e non regionale. per i diretti cefalù-aeroporto o stazione c.le-aeroporto vanno bene i regionali.
    la regione è anche causa della mancanza del biglietto unico sulla singola corsa. se il passante fosse messo in mano tutto all’amat, si potrebbe fare.

  2. FF

    Punteruolo, le frequenze di 4 treni/h ce le siamo giocate fino a fine cantieri. Uscirà la proposta puntualmente in occasione della campagna elettorale, prima di allora perché dovrebbero fare il loro lavoro?

  3. Fresh

    2027…?
    Non la vedrò mai terminata al 100%…. E sono a metà dell’aspettativa di vita media di un italiano.

  4. Matrix Mia!

    Cosa?
    La tratta Notarbartolo-San Lorenzo opera ancora ad un solo binario?
    Io credevo il servizio a monobinario era rimasto nel tratto Lolli-Stazione Centrale a causa del problemone al Vicolo Bernava e che il resto fosse già a doppio binario.
    Quindi perché ancora monobinario da Notarbartolo a San Lorenzo.
    Ma quanti decenni ci stanno impiegando?

  5. FF

    Sarebbero bastati solo 10 secondi di ricerca su Google per realizzare che il doppio binario nella tratta urbana manca soltanto nel tratto Lolli-Palazzo Reale a causa proprio di vicolo Bernava mentre nel resto della città è presente ed era in funzione fino a qualche mese fa ma i lavori alla galleria della futura fermata Lazio hanno richiesto la sospensione del servizio su uno dei due binari.

  6. PeppeG.

    Fermata Lazio, ovvero quando la gestione di un progetto è data ad incompetenti.
    La fermata Lazio si sarebbe dovuta realizzare durante la fase di chiusura della linea ferroviaria da Palermo Notarbartolo a Palermo Aeroporto alcuni anni addietro, ma non fu realizzata.

    Si è pensato di realizzare la fermata nel 2025 quando il servizio ferroviario sul passante aveva iniziato a funzionare offrendo un servizio quasi decente.

    Dal 07 Gennaio 2025 sembra di essere tornati indietro negli anni, treni super affollati, ritardi costanti, servizio approssimativo, nelle ore di punta il caos regna sovrano.

    Un esempio pratico: nella fascia orario dalle 07:12 alle 08:12 da Palermo Centrale verso l’aeroporto di Punta Raisi c’erano quattro corse: 07:12, 07:42, 07:56, 08:12, oggi in questa fascia orario abbiamo due treni direzione aeroporto 07:12 e 08:12. Il treno delle 07:42 ha cambiato destinazione da Palermo Aeroporto a Palermo Notarbartolo ed impiega ben 27 minuti (invece che 17 minuti).

  7. punteruolorosso

    @PeppeG con vivi ringraziamenti al comitato “viale delle alpi” che si oppose alla trincea perché toglieva posteggi.
    siamo dunque ancora in attesa che venga finito questo benedetto passante. non solo la fermata lazio che crea disagi all’intera linea, ma anche il blocco di vicolo bernava. quanto durerà ancora? ci sono notizie su una ripresa dei lavori fra lolli e orleans?
    nel frattempo va avanti il sabotaggio di quel poco che resta del tram, con le ovazioni seguite alla decisione del tar di ritardare gli appalti assegnando la sistemazione delle sottoreti al comune.

  8. Audace

    @punteruolorosso
    E ringraziamenti anche a chi da peso e ascolto alla voce dei vari comitati rionali o di categoria a scapito del maggior interesse del resto della comunità.
    Il dato di fatto è che un comitato, per quanto piccolo, resta un bacino di voti identificabile.
    La comunità, in genere, è una massa amorfa.

  9. FF

    @Punteruolorosso credo si aspetti l’ennsimo approfondimento su vicolo Bernava, a furia di voler sparagnare devono rimetterci mano perché incapaci di risolvere con l’acqua

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