Tram, ecco gli alberi che verranno salvati in via Basile

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Non sono ancora partiti ma già accusano qualche mese di ritardo i lavori per il prolungamento della tranvia dallo svincolo Calatafimi fino a piazza G. Cesare. Tra ripetuti annunci di avvio lavori, verifiche da espletare e istruttorie sembra che manchi davvero poco.

Di certo non vedremo immediatamente la posa di binari, anche perché sarà necessario lo spostamento di alcuni sottoreti, i nuovi impianti di illuminazione lungo via E. Basile e infine le operazioni di taglio/spostamento delle alberature interessate dai lavori.

Nel frattempo vi riportiamo lo studio approfondito di tutte le essenze arboree lungo l’intera tratta C. Approfondimenti botanici che sono stati condotti dal prof. Giuseppe Barbera, uno fra i migliori esperti nel campo. Vengono analizzati lo stato delle alberature, gli alberi che “salteranno”, quelli che verranno trapiantati altrove e particolari interventi su altre tipologie di alberature.


Il tratto iniziale della tramvia, tra via Balsamo e Piazza Giulio Cesare, è caratterizzato da un doppio filare di Ficus microcarpa (altrimenti noto con sinonimi come F. nitida, F. retusa, F. rubra, erroneamente spesso individuato come F. benjamina) costituito da n. 12 alberi dal lato sx e da n. 6 alberi dal lato dx. Si tratta di piante adulte in buone condizioni vegetative e strutturali. Su queste piante sarà
necessario, mediante tagli sulle ramificazioni di 1° ordine, innalzare la chioma per permettere il passaggio del tram. Tale intervento verrà effettuato con la “tecnica del taglio di ritorno”.


Sulla Piazza Giulio Cesare, nel tratto compreso tra la via Roma e l’incrocio con via Maqueda, sono presenti n. 8 Ficus microcarpa. Si tratta di piante anch’esse in buono stato vegetativo, con fusti privi di difetti, se non per le costolature, tipiche della specie. Anche in questo caso si dovrà procedere con una potatura di contenimento della chioma per consentire il passaggio del tram, mediante il taglio di ritorno.


Nel tratto iniziale di Corso Tukory con l’incrocio con via Maqueda, nello spiazzo di fronte la Chiesa di Sant’Antonio di Padova, è presente un esemplare giovane di Brachychiton populneus con diametro del fusto inferiore a 15 cm e un esemplare di Brachychiton acerifolius con diametro di circa 50 cm. Tali piante sono in buono stato di salute e prive di difetti strutturali, quindi verranno tutelate durante la cantierizzazione.

Nel tratto di Corso Tukory, tra l’incrocio con la via Maqueda e la via dei Benedettini sono presenti in filare n. 53 esemplari di Jacaranda mimosifolia (di cui n. 1 morta), n. 31 sul lato sx e n. 22 sul lato dx. Le piante attualmente presenti sono tutte in pessime condizioni strutturali. Da un’osservazione visiva, infatti, i fusti risultano malformati, inclinati, contorti e arcuati, di fatto rendendo intralcio al passaggio pedonale e stradale. I tronchi della maggior parte delle piante sono, in particolare nella porzione dal colletto alla prima impalcatura e sulle ramificazioni di 1° ordine, caratterizzati da degradazioni del legno anche gravi, di fatto con un insufficiente grado di sicurezza statica. Pertanto, in considerazione della sicurezza delle persone, tali piante saranno eliminate e sostituite sul lato dx di Corso Tukory con ulteriori esemplari della stessa specie. Le nuove alberature, in sostituzione saranno piante giovani, garantite sotto il profilo fitosanitario e morfologico-vegetativo in base agli standard vivaistici di allevamento (esente da difetti strutturali e da lesioni meccaniche dell’apparato aereo pregiudizievoli la crescita e lo sviluppo della pianta) e impalcate a partire da 220 cm al fine di non ostacolare il traffico pedonale e/o veicolare.

Nel tratto finale di Corso Tukory, in corrispondenza dell’Istituto di Patologia generale, sono presenti n. 3 esemplari di Platanus x hybrida di grosse dimensioni, ben strutturati e in ottime condizioni vegetative che verranno tutelati durante le operazioni di cantiere per la posa delle rotaie. Su questi esemplari si effettueranno delle operazioni di manutenzione ordinaria della chioma con l’eliminazione del secco e una potatura di contenimento e alleggerimento della chioma.

In corrispondenza dell’area a verde di Porta sant’Agata sono presenti diverse alberature di Pinus halepensis, Ficus microcarpa e di Jacaranda mimosifolia. Gli esemplari di Ficus microcarpa non saranno interessati dai lavori, mentre le altre alberature saranno interessate dagli interventi di riqualificazione paesaggistica e sostituite con esemplari di nuovo impianto.

La via Ernesto Basile fino al viale della Regione Siciliana sud-est è costituita da un filare di n.215 Ficus microcarpa. Gli esemplari sono posti ad una equidistanza di 8 metri su una aiuola continua di circa 3 metri di larghezza. A causa del limitato spessore di suolo su questo tratto, si evidenzia, in diversi punti, il sollevamento dell’asfalto causato dall’apparato radicale che si sviluppa in orizzontale. In
questo tratto, infatti, è presente un solido strato calcarenitico che funge da “effetto vaso”, di fatto non consentendo uno sviluppo regolare in profondità delle radici. Le piante si trovano in buone condizioni vegetative con chioma espansa e con altezza di inserzione sul fusto ridotta che causa interferenze dirette al passaggio pedonale.
Nel progetto presentato, viene proposto l’espianto, analizzando lo stato di ogni singola alberatura, e il reimpianto in aree limitrofe per salvaguardare sia le alberature che la sicurezza delle persone.

In corrispondenza del tratto di Viale Regione Siciliana interessati dalla travia, sono presenti circa n. 22 Pinus pinea. Questi verranno sostituiti da altrettante alberature/arbusti di nuovo impianto con dimensioni idonee allo spazio.

In corrispondenza dello svincolo di Corso Calatafimi sono invece presenti circa n. 64 alberature di Brachychiton acerifolius. Questi verranno temporaneamente espiantati e successivamente reimpiantati nella medesima posizione. Non si prevedono azioni di compensazione.

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6 Thoughts to “Tram, ecco gli alberi che verranno salvati in via Basile”

  1. Davide

    Giusto collegare le linee tramviarie ma una vera metro quando? È o no l’asse portante del sistema trasportico in ogni documento programmatico? E perché allora non si comincia a realizzarla anche solo nel suo primo stralcio? Andare in superficie in un centro già congestionato crea problemi e numerose interferenze, così i lavori, come visto, vengono continuamente ritardati e durano un’enormita’. Bello ed elegante il tram, va bene chiudere il circuito e collegare le periferie, ma si pensi davvero all’opera fondamentale finalmente:la metro nell’asse centrale. Non basta solo prevederla, altrimenti i benefici del tram saranno ridotti e non messi a sistema. Non puoi definire la metro l’asse portante e poi fai prima 130 km di tram…. Serve tutto, deve essere un vero sistema il trasporto di massa e, per ogni intervento, occorre guardare agli effetti risolutivi basati sui dati, non solo ai costi. Altrove, anche in città più piccole, spendono miliardi, qui si guarda sempre e solo ai costi, e peraltro, i tempi e i costi sociali del realizzare tutto in superficie non mi sembrano affatto ridotti. È lo vediamo anche oggi.

  2. Matteo

    Finalmente si va avanti. Mi sembra un progetto ben studiato. Lungi da voler sollevare sterili polemiche, mi lascia però perplesso la soluzione trovata in via E. Basile. Se ho capito bene, di fatto vengono perse 215 alberature stradali e non sostituite in loco, perdendo ombreggiatura ed effetto anti-smog. Un vero peccato non prevedere anche qui nuove alberature, vista anche la dimensione della strada.

  3. Vitogol

    L’esperto che ha redatto lo studio è il professor Giuseppe Barbera (non La Barbera), figlio di Renzo e fratello di Ferruccio. Certi errori andrebbero evitati, specie riguardano persone e famiglie così celebri e benemerite per la nostra città.

  4. Abbiamo corretto, in quanto l’errore era riportato integralmente in un documento ufficiale del Comune

  5. FF

    @Matteo, le alberature in salute dovrebbero essere traslate nei marciapiedi laterali, ampliati, permettendo al tram di passare al centro. Se non ricordo male.

  6. Vitogol

    Grazie per la precisazione. Sorprende il fatto che il Comune affidi lo studio a un docente universitario di chiarissima fama e poi ne storpi il nome come se si trattasse di un pincopallino qualunque. Semplicemente inaccettabile

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