Degrado e rifiuti nel giardino della Palazzina Cinese

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Dopo i giardini della Zisa, il giardino di piazza Lolli, oggi portiamo alla luce un terzo caso di cattiva gestione del verde e decoro.

Il giardino della Palazzina Cinese di Palermo, un tempo un luogo di bellezza e serenità, versa oggi in uno stato di grave degrado.

Passeggiando tra gli alberi e i vialetti, è impossibile non notare l’accumulo di immondizia, cartacce e altri rifiuti che deturpano l’area verde.

I muri, sono ora ricoperti di graffiti che ne compromettono il fascino storico.

Questo angolo di verde, che dovrebbe rappresentare un’oasi di pace e cultura per cittadini e turisti, sembra ormai abbandonato al suo destino.

Le immagini raccolte testimoniano una triste realtà: la mancanza di manutenzione e rispetto per questo patrimonio storico e ambientale.

È urgente un intervento da parte delle autorità locali e della comunità per restituire dignità e decoro a un luogo che rappresenta un pezzo importante della storia e dell’identità di Palermo.

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9 Thoughts to “Degrado e rifiuti nel giardino della Palazzina Cinese”

  1. FF

    Fatto presente più e più volte. E aggiungo: il degrado si estende anche ai vialetti interni utilizzati per raggiungere il parco di via Casa Rocca e tutta questa zona risulta oltremodo pericolosa per la precisa volontà di ogni amministrazione di non risolvere la problematica dell’attraversamento da parte di automobili e motori che, pur di non fare il giro, rischiano di prendere quei poveri disgraziati che decidono di passare lì del tempo. Ci sono delle telecamere nel piazzale, immagino sia solo per figura.

  2. Fresh

    Credo che il modella economico occidentale abbia fallito. Quantomeno in questa parte di mondo. Dire “non ci sono soldi” è il nuovo mantra: o non è vero, oppure siamo schiavi del debito.

  3. FF

    I soldi ci sono sempre. Per le armi, almeno.

  4. FF

    Posso chiedere a chi sta eseguendo questo reportage di passare anche al parco Casa Rocca? Avrei anche fotografie che provano come la zona sia quotidianamente sottoposta a deposito dei più disparati esempi di munnizza ed è anch’essa verde pubblico, finché dura.

  5. BELFAGOR

    GIARDINO DELLA PALAZZINA CINESE : NIENTE DI NUOVO
    “Alcuni lettori ci hanno segnalato che i giardini che circondano la Palazzina Cinese, struttura, tra l’altro negli anni scorsi inserita nel programma di visite de ‘Le vie dei tesori’, versano in condizioni di degrado e incuria. E in effetti basta un giro del parco per fugare ogni dubbio.
    Lungo il viale che porta alla famosa struttura sono disposti vari contenitori per i rifiuti, ma la maggior parte della spazzatura è ovunque tranne che nei cassonetti: bottiglie di plastica, fazzoletti sporchi e incarti di ogni genere ‘accompagnano’ la passeggiata dall’inizio alla fine. Dove si apre il piazzale su cui si affaccia la Palazzina cinese, poi, i cestini gettacarta sono stati presi d’assalto: gli sportelli con serratura che dovrebbero assicurare che l’immondizia non finisca per strada sono aperti, e tutto intorno ci sono sacchi e oggetti abbandonati per terra. Al momento del servizio il sole ‘picchia’ forte e non soffia un filo di vento, il che rende l’odore dei rifiuti sopportabile a fatica.
    A pochi passi da tutto questo i palermitani praticano la corsa e portano i figli a passeggio, proprio ad alcune centinaia di metri da Villa Niscemi, sede istituzionale del Comune, dove stamani il sindaco di Palermo e…… l’assessore alle relazioni internazionali hanno ricevuto il nuovo ambasciatore d’Algeria in Italia.”
    Questo articolo fu pubblicato il 23 luglio 2020 da “ LIVE SICILIA”.
    In quattro anni non è cambiato niente, salvo il fatto che non abbiamo più “ l’ assessore alle relazioni internazionali”.
    Ma se andiamo ancora indietro troviamo una segnalazione, del 29 dicembre 2015 di un lettore dal titolo :
    “Palazzina Cinese: da gioiello a luogo di degrado, fra siringhe e prostitute”.
    A quanto sembra nel 2015 la situazione era …..ancora peggiore.
    Purtroppo le varie amministrazioni comunali che si sono succedute in questi decenni hanno sempre avuto, come filo conduttore della loro “azione” politica, lo scarso interesse per la manutenzione del verde pubblico .
    Eppure subito dopo la seconda guerra mondiale, nonostante la povertà e le ferite della guerra, le ville e i giardini di Palermo erano ben curati.
    Figuratevi che Villa Giulia era illuminata e nelle sere d’ estate si organizzava feste e iniziative politiche.
    CHE TRISTEZZA!!!

  6. punteruolorosso

    ieri sono stato al giardino della zisa. alberi cresciuti, altri ne sono stati aggiunti. alcuni sono seccati. in generale, la condizione del verde è migliore di qualche anno fa, quando gli aranci amari stentavano ad attecchire e le linee sgraziate delle vasche e delle aiuole in cemento-marmo prevalevano su tutto.
    mi sono sempre chiesto se è vera questa storia che il giardino è inserito nel patrimonio unesco. piante a parte, il disegno è veramente brutto. dagli scalini a bordo delle vasche alle collinette di erbacce ai lati delle rampe, al muro dello scivolo disabili. sembra un giardinetto condominiale.
    anche se si ripristinasse la fontana, al momento colma di acqua putrida, resterebbero gli errori grossolani e la mancanza di gusto.
    ma andiamo alla mia proposta.
    ridisegnare il giardino, in particolare il sistema delle fontane. prendere esempio dagli illustri giardini arabi, medio-orientali e indiani che avrebbero dovuto ispirare l’autore e fare una cosa semplice, senza cordoli di marmo, muri e compagnia bella.
    spero che qualcuno ci pensi.

  7. Irexia

    @punteruolorosso
    Dove posso mettere la firma? Petizione su change.org? I giardini dell’Alhambra a Cordova sono un ottimo esempio

  8. Irexia

    Incredibile, si sono resi conto di quanto sia imbarazzante il verde pubblico in città… https://palermo.gds.it/articoli/politica/2024/08/25/verde-pubblico-a-palermo-84-dipendenti-ma-solo-32-si-occupano-di-potature-e-interventi-95e2a163-52ac-4de9-9a68-f62cd4b49a35/
    Sono d’accordo sul fatto che non siano chiare le competenze distribuite tra RAP e Reset e dove non c’è chiarezza ci si marcia rimpallandosi competenze e responsabilità: si divida tra svuotamento cassonetti, ritiro ingombranti, spazzamento stradale e pulizia caditoie per RAP e gestione di aiuole, parchi, alberature e piantumazione per RESET!
    Il numero e la distribuzione degli operai nelle zone verdi, poi, è scandalosamente ridicolo…

  9. punteruolorosso

    @irexia, è solo una mia vecchia idea, niente petizione al momento.
    l’errore più evidente è la muragliata che delimita le rampe degli scivoli.
    la sostituirei con una scalinata unica, eliminando del tutto i lunghi scivoli per disabili, le scalette, le collinette irregolari di erbacce e lo scivolo della fontana (peraltro quasi mai funzionante). non c’è motivo di fare arrivare l’acqua anche nel parterre di giù, in quel quadrato angusto dove si raccoglie un sacco di sporcizia. tutto questo sforzo idraulico, architettonico e di materiali per ottenere cosa? una pozzanghera di acqua putrida. le vasche potrebbero fermarsi al piano di sopra, a monte della scalinata.
    il problema dei disabili è presto risolto. si apra loro il cancello dello scivolo laterale (lato sud). si potrebbe perfino fare un piccolo ascensore sul lato nord, dove c’è quel grande ficus.
    un’altra proposta riguarda l’estensione del giardino all’area del sacrocuore, abbattendo il muro che c’è a lato della pagoda.

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