Palermo – Da poco più di un mese è in vigore un’Ordinanza al Traffico che vieta il transito a tutti i velocipedi all’interno dei principali assi viari in Centro Storico: via Maqueda e via Vittorio Emanuele.
Negli ultimi giorni si sono intensificati i controlli da parte del gruppo Interforze (P.M.e P.S.) volti a fermare coloro che infrangono l’ordinanza o che camminano a bordo di presunte biciclette elettriche ma che di fatto risultano non omologati o truccati.
Parallelamente è stata indetta una petizione online da parte delle principali associazioni cittadine che si occupano di mobilità sostenibile all’interno della Consulta della Bicicletta.
Fra le principali motivazioni figurano l’assenza di percorsi ciclabili alternativi a via Maqueda e via V. Emanuele e l’enorme contraddizione rappresentata da carrozze a cavallo e apecalessini a motore, che possono continuare a circolare. Insomma, un provvedimento iniquo, oltre che punitivo per un’intera categoria.
L”Assessore Maurizio Carta, a seguito di un incontro tenutosi in data 25 gennaio con alcuni membri della Consulta della Bicicletta (in attesa di rinnovo), si è mostrato disponibile a rivedere alcuni punti dell’Ordinanza.
Non sono in pochi però ad aver notato diverse criticità che potrebbero far scaturire eventuali ricorsi ai verbali fin qui elevati.
Il cartello qui rappresentato è accompagnato da un pannello integrativo con specifica che il velocipedi potranno transitare durante la fascia oraria 5:00-9:30, al fine di agevolare coloro che dovranno recarsi a lavoro col proprio mezzo, sempre secondo l’Ordinanza. Non si sa poi quale strada dovranno percorrere all’uscita da lavoro, ma questo è un altro discorso.
Il cartello, però, è un divieto di transito che abbraccia tutti i veicoli che avevano anche una deroga al transito: perché le eccezioni vengono sollevate soltanto sui velocipedi senza alcun riferimento agli altri mezzi regolamentati, a loro volta, dalla precedente Ordinanza?
Problema rilevato in loco da alcuni vigili urbani che hanno constatato la carenza di pannelli integrativi e, di conseguenza, il conflitto con l’Ordinanza sull’Itinerario Unesco.
Questa stessa segnaletica completa dei corretti pannelli integrativi, andrebbe posta ad ogni intersezione fra gli assi principali (via Maqueda e via V. Emanuele) con le strade secondarie. Ciò per consentire a chi si immette dalle strade secondarie verso gli assi principali di essere al corrente che esistono delle restrizioni. Si pensi ad un ignaro turista per la prima volta girare in città.
Un altro punto riguarda i tratti a traffico limitato degli assi principali, ovvero tra piazza Vigliena e via Roma e tra piazza Vigliena fino alla Stazione Centrale. Tali tratti non sono pedonali, bensì a traffico limitato, un dettaglio non di poco conto.
Un’Ordinanza che nasce con l’intento di tutelare la sicurezza e l’incolumità dei pedoni, perché viene applicata anche nei tratti a traffico limitato dove i pedoni non possono camminare su strada?
A tal proposito, urge ricordare che la segnaletica di ZTL posta nel tratto di via Maqueda non è visibile a chi arriva da via dell’Università e che, pertanto, si ritrova obbligato dalla segnaletica verticale a svoltare a sinistra in direzione dei Quattro Canti, immettendosi di fatto in un tratto dove vige una restrizione al transito di qualsiasi mezzo sprovvisto di autorizzazione.
Per presentare un ricorso contro una contravvenzione, ci si può rivolgere gratuitamente alla Prefettura sfruttando i moduli prestampati reperibili sul web e trasmettendoli via Pec.
Qui in via Vittorio Emanuele, tra i Quattro Canti e via Roma. A destra, il cartello che regolamenta orari e circolazione per la ZTL Cassaro Centrale. A sinistra, invece, il divieto di transito assoluto. Sorvoliamo sulla sosta dei taxi….
E ancora: l’ordinanza è applicata su via Vittorio Emanuele fino alla via Porto Salvo, all’altezza del varco ztl di piazza Marina.
Tuttavia, nel tratto di via Vittorio Emanuele compreso tra via Porto Salvo e via Roma NON è stata apposta segnaletica di divieto di transito per i velocipedi, benché previsto dall’Ordinanza.
Notare inoltre la segnaletica posta in via Maqueda all’altezza di Palazzo Comitini. Il cartello a destra regolamenta la ZTL con gli autorizzati da apposita Ordinanza. Qualche metro più avanti, il cartello di divieto di transito (che dovrebbe valere per tutti i veicoli) con pannello integrativo indicante orari di eccezione per i velocipedi. Infine, a sinistra, un percorso pedonale (o presunto tale) con riportato cartello di divieto di sosta e di fermata per i veicoli. Una profusione di cartelli che certamente genera confusione.
Che l’ordinanza sia un pasticciaccio brutto non c’è dubbio, e che la gestione in generale della segnaletica a Palermo sia un problema atavico ne abbiamo parlato in altri post nel passato (se non ricordo male, c’è in corso un’attività di ripristino/ridefinizione).
A fronte del problema più grande di “educazione civica”, non mi fascerei la testa per qualche multa contestata; comunque, l’impatto “educativo” della presenza dei vigili è positivo e i controlli hanno consentito di individuare i motorini/monopattini truccati, che è una questione più grossa (non c’è ne uno in regola!!! ma li vendono così?!?).
Tralascio sull’interrogativo “non si sa poi quale strada dovranno percorrere all’uscita da lavoro” perchè è proprio lontano dalla logica dell’iniziativa: anche alle 9 se c’è troppa gente non devi usare la bicicletta…portarla a mano è un grosso problema?