Via AMARI | Una cicatrice da rimuovere: riprogettate questo spazio!

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Sappiamo che i miracoli non li fa nessuno, almeno in questa città, però non nascondiamo una certa speranza che abbiamo nutrito da quando abbiamo documentato dell’intervento in via Emerico Amari.

La speranza è che dopo aver appreso i caratteri generali ed estetici dell’opera, qualcuno intervenisse. Chiunque, dal sindaco all’ultimo consigliere di circoscrizione. Purtroppo, ma come di norma, i lavori sono andati avanti e si apprestano ad essere terminati.

Il risultato è pressochè visibile, sebbene ce lo eravamo immaginati già con l’aggiornamento di qualche settimana fa. Da quel giorno, la città si è unità in un urlo di “sgomento” estetico, di disapprovazione totale per questa che dovrebbe essere una piazza di benvenuto verso tutti i turisti provenienti dal porto. Ma non solo. E’ anche e soprattutto una piazza per Palermo e per i palermitani.

Asfalto, una rosa dei venti pittata e qualche panchina non possono essere soddisfacenti, laddove erano stati effettuati studi e progetti ispirati alla Rambla di Barcellona. Che fine ha fatto il famoso progetto “Passìo” o i canoni che avevano ispirato quelle proposte?

Specifichiamolo: le proposte NON sono progetti esecutivi. Ad ogni modo il sentimento che ha animato queste ipotesi lasciava intendere la propensione verso una progettualità vera, con installazioni, spazi concepiti, un ragionamento alle spalle. Di certo non verso un intervento “tampone” di terribile gusto come quello effettuato.

Non ci sono soldi?

Bene, meglio niente! Si lasci l’area libera com’era che sfregiarla in questo modo. lo hanno detto tutti, cittadini e non: questo intervento è esteticamente “imbarazzante”. Cose raffazzonate, tanto per farle, non ne vogliamo.

A metà tra un’area pedonale e un’area carrabile, con una rosa dei venti lontanamente collegata al concetto di “mare” con quattro fioriere e quattro panchine ai margini. Perchè? Per fare cosa, a chi servirà questo spazio? Se lo sono chiesti negli uffici comunali?

Perchè per il quartiere serviva altro!

Chi vive vicino ci racconta di come veniva vissuta la piazza prima dell’intervento: ad esempio, nel tardo pomeriggio alcune comunità di Tamil, soprattutto donne e bambini, si riuniscono giornalmente per attendere i loro mariti che rientrano dal lavoro. Un momento straordinario di aggregazione in cui le mamme parlano, i bambini giocano. Poi ci sono le famiglie con i bambini dei quartieri limitrofi che, con la palla, i pattini o le biciclette animano lo spazio. Sono i casi più ricorrenti, oltre ai fiumi di turisti che sbarcano dalle crociere periodicamente.

Tenere anche lontanamente in considerazione queste informazioni contestuali, unitamente alla vocazione turistica del vicino sistema portuale, avrebbe secondo noi dovuto portare ad una “sana” progettazione che rispondesse a queste ed altre vocazioni. Banalmente: se tanti bambini giocano in quest’area, è fondamentale dissuadere automobilisti e motociclisti ad entrare in questo perimetro, magari rialzando la pavimentazione e marcando ancora più specificatamente quella che è un’area prettamente pedonale, garantendo tra l’altro maggiore sicurezza. Invece no, “mettici quattro palle che abbiamo in magazzino e amen”. E’ solo un esempio dei tanti fattori che entrano in campo in una progettazione autentica e anche minimamente partecipata.

Raffazzonati, superficiali, totalmente strafottenti rispetto a quelle che sono le esigenze di una città!

Il cartello che sembra “cozzare” con i lavori

Tra l’altro, rispetto a quanto riportato nei cartelli del cantiere, la disposizione degli arredi e lo spazio stesso non ricalca le previsioni. Lavori fatti male o ulteriori cambiamenti in itinere?

Il dubbio rimane, anche se non crediamo possano fare chissà quanta differenza il ripristino delle previsioni originarie.

Particolare del cartello di cantiere con previsione progettuale

Cancellate e riprogettate questo spazio!

Sembra brutto a dirsi, soprattutto quando ci sono soldi pubblici spesi e un intervento prossimo all’inaugurazione, ma riteniamo che Palermo non meriti ancora una volta una cicatrice. Per fortuna l’opera che si delinea non sembra presupporre grandi interventi strutturali, mentre gli arredi sono ampiamente recuperabili e riutilizzabili.

Anche con poca disponibilità di finanze questo spazio deve avere una sua dignità. Ci sono migliaia di casi nel mondo di arredi a basso costo, di concorsi di idee dove esprimere creatività e funzionalità senza necessariamente spendere un patrimonio. Palermo è in grado di produrre idee migliore di questa.

E allora invitiamo il Comune e i responsabili di questo procedimento a ritornare un attimo sui loro passi, aprirsi alla città, chiedere, collaborare e ascoltare. Perchè l’interesse che conta è quello collettivo e se questo spazio diventerà bello ne avremo guadagnato tutti.

Ci sembra che la città si sia abbondantemente espressa sul caso, il Comune non può girarsi dall’altro lato. Riprogettate, riprogettiamo questo spazio.

Sindaco, assessori, funzionari, candidati… chiunque abbia il potere di destare attenzione e cambiare questa situazione, che ben venga. A noi interessa il risultato finale.

(ph. Astrid Anselmi)

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38 Thoughts to “Via AMARI | Una cicatrice da rimuovere: riprogettate questo spazio!”

  1. pinu u' seriu

    Ma che cavolo c’e’ alcune comunità di Tamil??? dobbiamo fare una piazza per ogni comunità’? quelli per i marocchini? i tunisini? i nigeriani ah già sono a ballaro’…e QUELLA PER I PALERMITANI ?? CE NE DOBBIAMO ANDARE DA PALERMO? ma che lo ha scritto questa schifezza di post??? vergognoso

  2. Normanno

    Sono d’accordo con l’articolo .Il risultato finale non è orrendo ma è molto lontano da quello che sarebbe dovuto essere.
    In realtà la rosa dei venti non dispiace ma il bitume nero attorno si, sta malissimo!
    Francamente la solita fontana che poi dopo venti giorni resta senza acqua e diventa un accumulo di bottigliette non è neanche una grande alternativa soprattutto poco originale.
    Io penso che bisognerebbe fare un progetto unico che parta dal porto e arrivi alla fine di piazza castelnuovo tenendo conto che nella prima parte quella vicino al porto ci sono molti tavolini di ristoranti con una striscia relativamente sottile di orrendo asfalto nero.
    Un progetto pedonale con piste ciclabili (niente macchine e il tram non ci passa)che
    sia l’ingresso pedonale della città e sia bello e rilassante.

  3. BELFAGOR

    Come scrive giustamente l’ autore di questo articolo “ La città si è unità in un urlo di “sgomento” estetico, di disapprovazione totale per questa che dovrebbe essere una piazza di benvenuto verso tutti i turisti provenienti dal porto”.
    Come non essere d’accordo.
    Il presidente dell’ ordine degli architetti , Iano Monaco, è stato sferzante nel giudicare questo ….rambla :
    “Altro che rambla di Palermo. Si tratta della ennesima occasione persa o non colta di dare forma e dignità architettoniche a uno spazio urbano di particolare importanza e delicatezza in cui la città si apre al suo porto, reso più complesso dai problemi della mobilità fronte mare”.
    Lo stesso aspirante sindaco Franco Miceli non è stato molto più tenero …..anzi :
    “…l’assenza della cultura del progetto produce effetti nefasti per la città……. La progettazione degli spazi urbani non può essere lasciata all’improvvisazione …… Affrontare il tema dell’ingresso del porto e del suo rapporto con la via Amari richiede un progetto di architettura e non …..una rosa dei venti dipinta sull’asfalto”.
    Qualcuno sostiene che non c’erano i soldi per fare un opera dignitosa ?
    Bene, meglio niente! Si lasci l’area libera com’era che sfregiarla in questo modo.
    L’ articolo pone un dubbio inquietante “Tra l’altro, rispetto a quanto riportato nei cartelli del cantiere, la disposizione degli arredi e lo spazio stesso non ricalca le previsioni. Lavori fatti male o ulteriori cambiamenti in itinere?”
    Purtroppo nessuno può rispondere a tale dubbio perché nella realtà…..nessuno ha mai visto il progetto ( sob!!!).
    “E allora perché non invitiamo il Comune e i responsabili di questo procedimento a ritornare un attimo sui loro passi, aprirsi alla città, chiedere, collaborare e ascoltare?”
    Perchè non chiediamo al futuro assessore designato dell’ eventuale giunta Miceli , Antony Passalacqua, di diventare il paladino di questa proposta?
    Purtroppo ormai da questi “amministratori” , raffazzonati, superficiali, arroganti, totalmente strafottenti rispetto a quelle che sono le esigenze di una città, non possiamo aspettarci nulla di buono.
    Speriamo che i prossimi non li facciano ….rimpiangere.

  4. punteruolorosso

    il vero problema della via amari non è la via amari, ma la via crispi, da interrare per dare continuità al percorso da e verso il mare che caratterizza la via amari. in tal senso c’era la proposta del dott.monti di fare un tunnel fra la circonvallazione e il porto. se ne parla più?
    via amari andrebbe alberata. se non sbaglio, i marciapiedi non ricadono sulla galleria dell’anello, per cui potrebbero ospitare due filari di jacarande o melie. anche sul solettone si possono piantare alberi o arbusti, creando delle aiuole su un fondo impermeabilizzato. non conosco la tecnica, ma in città lontane dalla nostra sono sorti dei giardini sulla copertura di molti parcheggi sotterranei e sui i tetti di alcuni palazzi moderni. non a palermo, dove il parcheggio di piazza marmi doveva anch’esso diventare un giardino…
    sono favorevole al tram su via amari.

  5. Normanno

    Se il tram si farà (chissà?) passerà in via cavour proveniente da via ruggero settimo non in via E Amari.

  6. Normanno

    I progetti nelle foto soprariportate sono superati! Ci vogliono altre idee

  7. Orazio

    Io non ho ancora visto la tanto discussa realizzazione. Ho ascoltato le interviste (pubblicate credo da Livesicilia) e la metà degli intervistati si esprimeva positivamente. Solo l’altra metà ululava sgomenta.

    Per dire che si sbaglia (quasi) sempre quando ci si fa portavoci di una presunta unanimità di giudizio.

    Quando vedrò con i miei occhi pubblicherò il mio eventuale ululato o la mia eventuale approvazione. O, conoscendomi, credo, semplicemente, la mia opinione.

    Sommessamente (e – sottotitolo – ronicamente) dico che, peccato, avrebbero potuto affidare il tutto all’Autorità Portuale ed avremmo al posto della ceramica un “bellissimo” capannone stile Lidl. 🙂

  8. punteruolorosso

    @orazio, il capannone stile lidl sarà sul fronte a mare di via crispi.
    @normanno, speriamo davvero che il tram si faccia. penso che al momento sia in standby, con le imprese e i lavoratori lasciati “a fetere”.
    nessun candidato, neppure miceli, ha parlato di tram. l’argomento è tabù

  9. Irexia

    Sono ovviamente concorde nel giudizio di forte delusione per la realizzazione di questo spazio: una colata di asfalto colorato circondato da “graziosi” vasi al centro di panchine circolari; perché in questa città il verde pubblico è soltanto arredamento, non cultura, non vivibilità degli spazi comuni (rimando alla dottoressa Granata e al suo libro “Placemaker”). Vasi che, vista la cura dimostrata fino ad ora dall’Amministrazione per la flora, diventeranno presto cestini dei rifiuti di chi in quelle panchine si fermerà a bere una birra e fumarsi una sigaretta, con uno stelo rinsecchito nel mezzo (sempre che i trogloditi della città lascino almeno la pianta!). Io avrei creato dei vasconi, cioè delle piscine di terra dove immergere piante autoctone, anche ulivi, e poi arbusti di portulaca con i fiori di colore rosso e giallo, i colori della città e della regione, o di macchia mediterranea.
    L’articolo suggerisce il migliore utilizzo di uno spazio così ampio in favore dei bambini, suggerendo quindi giostre, altalene e pavimento adatto ad attutire gli urti, tuttavia sarei ben propensa a questa finalità se, come ricorda punteruolorosso, ci fosse l’interramento del manto stradale: dietro un pallone c’è sempre un bambino che lo rincorre e non vorrei mai che venisse investito dal fllusso di auto o peggio, di mezzi pesanti! Se i mezzi gommati passassero nel tunnel sotterraneo il turista avrebbe dritto davanti a sè questo spazio che si qualificherebbe come una moderna porta di accesso alla città, sarebbe un benvenuto e un invito ad entrare passeggiando tra le vetrine e i negozi a cui difficilmente potrebbe resistere

  10. moscerino

    Sulla via Amari sorgono svariati problemi, elenchiamoli:
    A) realizzazione di parcheggi sotterranei e/o soprelevati in corrispondenza di una PASSEGGIATA, che dovrebbe ospitare persone provenienti da molti quartieri lontani dalla stessa Via Amari;
    B) la PASSEGGIATA, non sottintende la necessità d’avere esclusivamente luoghi dove andare a mangiare e/o bere, ed in particolar modo esprimere ad alto volume le discendenze animalesche del nostro essere, NEL RISPETTO DI COLORO CHE ABITANO IN QUESTI LUOGHI, quindi opterei per qualcosa di più… silenzioso;
    C) la città di Palermo, ha una fame gigantesca di verde, di ambienti freschi, le alberature multi essenza, sono le più indicate, ma bisogna conoscere la posizione dei sottoservizi e, se possibile, incanalarli in mini tunnel distanti almeno 2 metri dal punto d’impianto degli alberi;
    D) bisogna assicurare la presenza di giochi, come mini castelli gioco per i ragazzi e i bambini, non palloni, ma flipperoni di gommapiuma o mini autoscontri recintati con palloni gonfiabili, insomma ridere senza dare fastidio;
    E) la piazza va trasformata in un teatro girevole, con sfondo una volta su Palermo centro e una volta sul suo porto, rotazione che avviene con la forza del vento, mentre ai 4 angoli piante di carrubo.
    Suggerirei, infine di cambiare i pini marittimi di Via Crispi con piante di coccacee e woschingtonia sulle due aree delimitative esterne delle due corsie, mentre al centro i platani occidentali, darebbero continuità al verde di piazza giachery.
    Sono solo suggerimenti dettati dal mio personale pragmatismo, per il resto ognuno di noi avrà sicuramente cose da aggiungere levare!

  11. Irexia

    Non avrei voluto dirlo, però… l’avevo detto io…! https://www.palermotoday.it/politica/elezioni-comunali-2022/rosa-dei-venti-via-amari-rifiuti-lagalla-foto.html
    Perché si insiste a mettere le sedute intorno ai vasi di piante? Diventano gettacarte, visto che i trogloditi ritengono di essere puliti sol rendendo la loro munnizza non immediatamente visibile, posandola così dentro i vasi, sulla terra…
    Per la cronaca, i cestini gettacarte sono stati posti, ai lati della piazza, lontano dalle panchine: dubito che chi si è seduto per bere una birra si alzi, spinto dal senso civico per buttare il vetro della bottiglia (cestini gettacarte per i rifiuti differenziati sarebbe davvero troppo…?) nell’apposito contenitore…

  12. Joyce973

    @pinu u’ seriu
    E il commento razzista “Prima i palermitani” ce lo siamo levati…

  13. Binno

    Invece lo scempio di Palazzo d’Orleans ce lo siamo già dimenticati!? Quello si che è e resterà uno sfregio permanente alla citta di Palermo da parte di un presidente inadeguato per tutto ed in tutto!!!

  14. punteruolorosso

    @binno,
    bisognerebbe rimuovere le palle e le catene e aspettare che gli ulivi così mal potati crescano. sembra l’ingresso di un agriturismo. altrimenti li si dovrebbe sostituire con degli aranci amari e dei melograni, piante più belle per la città (l’ulivo ha un che di rustico che ,mal si accorda al contesto urbano)

  15. vicchio65

    Vabbè…palle e catene si possono anche lasciare, così come gli ulivi (in fondo è una pianta siciliana). Sono le fontane che non metterei neanche nel mio giardino!!!!

    p.s., tornando al titolo: non vi ammazzate troppo per via Amari…non vorrei essere Cassandra, ma vedrete che torneranno le auto!!!

  16. punteruolorosso

    @vicchio, con lagalla è possibile. è il partito di cuffaro-dell’utri sostenuto anche dalla lega e dai fratelli d’italia, peggio di così non si può.
    bisogna capire che intenzioni ha, perché mi sembra parecchio appesantito dalla zavorra dei suoi grandi elettori, che sono dei condannati per mafia. finora ha solo parlato di pulire le strade, insomma fa grandi sogni…
    non vorrei con uesto offendere lagalla. ci deve dimostrare che non è come loro. ma lo deve dimostrare anche a loro, e ui la cosa si complica.
    vorremmo sapere che intenzioni ci sono sulle pedonalizzazioni e sul trasporto pubblico, che è il vero motivo di uesto blog.
    ci scrivono anche gli antagonisti del trasporto pubblico, gente che fa capo a lagalla e vota lagalla.
    se lagalla ci leggesse, dovrebbe dirci che intenzioni ha sulla metro leggera automatica, sul tram, sul biglietto unico, sulle pedonalizzazioni ecc.

  17. pinu u ' seriu

    X Punteruolorosso, che bello non vedere piu’ i puzzolenti feccia rossa sinistra al comune di Palermo, domenica spettacolosa come scopare con una donna che desideri d TEMPO…Palermo promosso e letame sinistre a casa..ahahaa
    Giusto Katia Valentina Francesco trovati un lavoro ops nemmeno quello che facevate eravate capace di fare…
    GODOOOOOOOOOOOOOOOOO
    FORZA PALERMO FORZA LAGALLA SANIFICHIAMO IL COMUNE DI PALERMO

  18. davide

    @pino u seriu sai, capisco l’avversione verso sinistra, figlia di una mala amministrazione e di un populismo di destra filo-salviniano che ha attirato migliaia di idioti come “pinu” un po come le mosche sono attirate dalla cacca. Pero gioire per la salita al potere di uno, lagalla, per carità, nulla contro di lui, ma supportato da collusi. C’è davvero da festeggiare per il fatto che il maggior partito alla guida della città sia supportato da gente che ha avuto condanne in via definitiva per rapporti con mafiosi? In altre parole: ma che cazzo ci godi, feccia mafiosa che non sei altro?

  19. punteruolorosso

    ripeto: c’erano diverse cose in piedi, fra cui il tram.
    vorremmo sapere se lagalla intende restituire i soldi a roma.
    i soldi non si possono riconvertire per comprare bus elettrici né per fare la metro leggera. se il tram non si fa, i soldi vengono restituiti.
    lagalla non ha mai parlato di metro leggera.
    è pregato di dare spiegazioni in merito alla restituzione di centinaia di milioni di euro per la linea tram, le relative riualificazioni/pedonalizzazioni e i parcheggi. deve spiegage ai cittadini che tutto uesto non si farà, e alle imprese che centinaia di posti di lavoro andranno in fumo.
    è inoltre pregato di spiegarci se intende riavviare l’iter per la metro leggera, che in ogni caso non sarebbe pronta che fra 10-15 anni, a fronte dei 3 anni del tram.
    la preoccupazione è molta, perché i partiti che sostengono la galla sono gli stessi che in uesti anni si sono battuti contro le pedonalizzazioni e il tram, senza peraltro fornire un’alternativa che non fosse uella dei bus elettrici, i uali esistono di già e non sono una soluzione degna di un’area urbana di un milione di abitanti.

  20. davide

    @punteruolorosso hai ragione, pero è anche vero che sono tematiche impopolari in campagna elettorale. Speriamo adesso batta un colpo, tram o mal, ma che si faccia! Non è normale in una città come palermo che si assista a tifoserie da stadio per uno o l’altro mezzo.

  21. pinu u' seriu

    x davide senti letame umano lurido sevo bastardo, mafioso lo dice a tuo padre ammessa che tu sappia chi sia il tuo vero padre, cane rognoso chi hai votato la merda mafiosa candidato con Miceli figlio di un boss al 41 bis condannato per mafia ? i voti della mafia a sinistra fanno bene…e???
    Partito Mafia Democratica, letame umano decelerato servo mi fai schifo parassita trovati un lavoro e finito si succhiare il sangue ai palermitani…
    VIVA LAGALLA !!!!

    VOMITO LA SINISTRA COMUNE NON PRESENTE IN CONSIGLIO COMUNALE CHE BELLO COME UNA SBORRATA….AHAHAHA
    LA SINISTRA COMUNE DEI TRAM ZTL DI IMMIGRATI DI MOSCHEE DI PALERMO MULTIETNICA E’ FALLITA MANCO IN CONSIGLIO COMUNALE ….AHAHAHAHHAHAHAHAHHA

  22. davide

    @pino u seriu bau bau bau 😀

  23. Don Passetto

    Non pensavo di leggere certi termini (direi volgari) su un sito come questo, ebbene credo sia auspicabile che gli amministratori tornino a farsi sentire, un conto è la legittima critica politica al sindaco uscente e al suo operato, che considero fallimentare negli ultimi anni, un conto è passare all’offesa personale verso gli altri utenti.

  24. rosanero doc

    Chiedo per un amico: Giusto Catania tornerà’ a lavorare ? diciamo lavorare…?
    I Fratelli Susinno che faranno?
    Barbara Evola ?
    la nauseante Katia Orlando che lavoro andrà’ a fare ?
    Sinistra Comune ha distrutto cosi tanto Palermo che nemmeno i loro amici dei cess. sociali delle sinistre antifa delle donne sinistre represse e maleodoranti con capelli corti e grigi con borse di tela e ancora nemmeno i rasta i pank bestia gli operai , nemmeno loro hanno avuto il coraggio di votare Sinistra Comune, come diceva Giusto Catania con Miceli ex Pci vinciamo ahahahahhahahahahhahahahahahahhahahahahahahahahhahahahahahahhahahahahahahhahahaha

  25. rosanero doc

    Franco Miceli come quelle gassose sfiatate, come una pasta insipida, Giusto Catania come quel caffè’ pessimo che invece di insaporiti il palato te lo rovina una sorte di veleno, Giambrone come lo scolaretto senza grandi capacita’ che si mette in riga davanti al prof…hahahha
    Che banda di falliti per fortuna i palermitani hanno capito che dovevano mandarli a casa.

  26. Resiliente

    @rosanero doc Vero é! Non metto in dubbio che Palermo sia stata mal amministrata negli ultimi anni… è sotto l’occhio di tutti! Ma, a ben pensarci, quando mai è stata ben amministrata? Qualcuno può farmi un esempio di una amministrazione comunale che si sia distinta per efficienza dal dopoguerra ad oggi?
    Che dire… a prescindere dai colori, dal credo, dalle storie personali e dai grandi elettori che i nuovi amministratore si portano dietro (o dentro?), auguro loro buon lavoro e soprattutto auguro alla mia città che ne siano all’altezza.

  27. Vitogol

    C’è qualcuno in questo sito che sa che fine abbia fatto la Statua dell’Accoglienza? La statua bronzea, opera del palermitano Nino Geraci, riproduce una figura di donna che regge in una mano un rametto d’Alloro e rappresentava un simbolo di benvenuto a Palermo per chi giungeva dal mare. Fino a poco tempo fa, era piazzata su un basamento e si ergeva all’inizio del Molo Piave. Si potrebbe recuperare e sistemare proprio all’inizio di Via Emerico Amari per mantenere intatta la sua valenza simbolica.

  28. Resiliente

    Bhè, in effetti sarebbe assolutamente da recuperare. Oltre ad essere un opera di uno scultore non da poco, il messaggio che trasmette… un attimo! Accoglienza… Palermo… election day… Vuoi vedere che è stata rimossa perché è ritenuta mascotte dell’uscente amministrazione?
    A parte gli scherzi, qualcuno, magari dall’Autorità Portuale, o dall’impresa che sta eseguendo i lavori, dovrebbe farci sapere qualcosa.
    Intanto di chi era la statua? Dell’Ente Porto? Del Comune? Della Stella Maris? Sapere questo già aiuterebbe ad individuare alcune responsabilità.
    Anche a me piacerebbe vederla, magari su un basamento più basso, all’inizio di via Amari.
    Riusciamo a capire che fine ha fatto?

  29. rosanero doc

    x Resiliente
    che statua orripilante, meglio la statua di Santa Rosalia che rappresenta i veri palermitani ed e’ simbolo vero di Palermo.

  30. Resiliente

    Punto di vista interessante.
    Santa Rosalia salvò Palermo dalla peste. Al tempo non c’erano ancora i barconi, per cui sicuramente ha salvato solo palermitani.
    Ma quando Nino Geraci realizzò la sua opera non c’era nemmeno il Sindaco Orlando e la sua “visione”. L’Accoglienza a cui si ispirò è quella, molto più spicciola, di una città che da il benvenuto a chi viene a farle visita.

  31. BELFAGOR

    VIA EMERICO AMARI VERRA’ RIQUALIFICATA…….?
    Via Emerico Amari verrà riqualificata, almeno così è stato promesso dall’assessore alla Rigenerazione urbana, Maurizio Carta e dall’ assessore alle Attività produttive, Giuliano Forzinetti.
    Dovrebbe diventare un asse commerciale, del ristoro e del tempo libero.
    I due assessori, che hanno incontrato i commercianti della zona , hanno sottolineano che “La riqualificazione di uno spazio pubblico con attività commerciali all’aperto è una questione urbanistica e produttiva insieme che si confronta con trasparenza con i portatori di interesse locale e con coloro che sono i primi destinatari di ogni intervento di trasformazione: invece di subire decisioni o creare un conflitto rispetto agli interventi, concorrono in maniera proficua alla definizione della migliore soluzione per garantire l’interesse pubblico e l’agevolazione delle attività produttive in una città che ha bisogno di riattivare il proprio dinamismo economico”.
    In parole povere, lasciando perdere il “barocchismo” di tale dichiarazioni, l’idea della nuova amministrazione è di trasformare via Amari in uno spazio pubblico che possa accogliere in maniera adeguata sia i turisti che arrivano dal porto sia gli stessi palermitani, mantenendo l’isola pedonale.
    Ma si pensa anche di migliorare il decoro e la vivibilità della strada, con l’ installazione di arredi e di piante.
    Teoricamente niente di nuovo.
    Via Amari è già oggi una distesa disordinata di tavolini , una specie di succursale del suk di via Maqueda .
    Le auto hanno lasciato spazio ai tavolini e i pedoni si devono destreggiare in quel piccolo budello di spazio lasciato libero, bontà loro, dai commercianti.
    Purtroppo il concetto di isola pedonale a Palermo sembra sia legato strettamente a quello di ristorazione , di anarchia e ….sporcizia.
    Sotto questo aspetto sembra che si continua con la disastrosa politica della vecchia amministrazione.
    Via Amari deve essere riprogettata ma devono essere i cittadini a proporre nuove soluzioni e non solo “i portatori di interesse economici”.

  32. punteruolorosso

    @belfagor, propongo fontane e alberature. il solettone impermeabilizzato può ospitare delle grandi aiuole, mentre sulla parte non interessata dalla galleria si possono piantare aranci o alberi più grandi come melie o jacarande. i marciapiedi si possono abolire, l’asfalto si può sostituire con uello colorato. no al basolato, troppo caro. sarebbe uno spreco, meglio metterlo in via maueda e al cassaro.

  33. BELFAGOR

    I PROGETTI DELL’ ASSESSORE CARTA PER VIA AMARI E PER RENDERE PIU’ VIVIBILE LA “ MOVIDA”
    Con la riapertura dello “storico” tappo di via Roma, previsto per la prossima settimana, la zona di via Emerico Amari- Politeama dovrebbe uscire dall’incubo dei cantieri e si potrà pensa alla riqualificazione di via Amari ma anche di via Maqueda e del Cassaro .
    L’ assessore Maurizio Carta ha espresso le sue idee : “In attesa di avere le risorse in bilancio per la rimozione dell’asfalto – dice Carta – la strada, che non verrà più riaperta al traffico, verrà arredata al centro con fioriere, mentre ai lati i tavolini dovranno essere il più possibile simili. Fra gli arredi floreali e i tavolini ci saranno due corsie per le emergenze e per il transito dei residenti”.
    Ma la riqualificazione punta, non solo sugli arredi, ma anche sull’offerta commerciale. “Basta con le licenze e autorizzazioni libere : l’offerta commerciale va riequilibrata e per farlo serve lo strumento del progetto urbanistico. Inserendo la zona in un progetto specifico si possono indirizzare le aperture degli esercizi. Il primo sarà su via Amari, poi arriveranno Maqueda e Vittorio Emanuele”.
    Ma l’ assessore Carta pensa anche di “ridistribuire la movida” e di disciplinarla: partirà a giorni la campagna contro i disagi da divertimento serale con la massima attenzione al parcheggio selvaggio , alle violazioni della Ztl ma anche alla caccia agli ambulanti abusivi in centro storico che vendono alcol ai ragazzini.
    “Tolleranza zero ” per ripristinare la legalità, anche nelle piccole cose, e per dare un segnale che i “bei tempi” dell’ anarchia e dell’ illegalità diffusa sono finiti e che bisogna tornare al rispetto delle regole sulle condizioni igieniche e sulla sicurezza.
    Ma l’ idea sarebbe anche di “ ridistribuire” in altre zone la movida : “Stiamo completando un intervento di sistema per distribuire la movida anche su altre zone del centro e il Foro Italico sarà il protagonista della futura movida cittadina – sottolinea Carta – Abbiamo individuato alcune aree dismesse, comunque centrali, dove poter realizzare delle “succursali” al centro storico, con una presenza minore di residenti. Una di queste sarà anche il nuovo molo trapezoidale al porto ormai ultimato. Spazi per il divertimento, attraenti, funzionali e sufficientemente lontani dalle aree residenziali”.
    In altre parole , l’ assessore alla mobilità vuole “ ricreare un nuovo asse Cantavespri – Rivoluzione- Paternostro sul lungomare fra la Cala e Sant’Erasmo.
    “Il successo di quest’estate del nuovo porticciolo di Sant’ Erasmo e dei suoi locali è sotto gli occhi di tutti – commenta Carta – Il molo trapezoidale diventerà anch’esso un luogo di aggregazione e dunque il Foro Italico potrebbe essere l’ideale collegamento.”
    E solo una delle ipotesi. Nel piano si starebbe cercando di individuati luoghi più riparati e deputati ad ospitare la musica dal vivo, ma “ a parte il velodromo per i grandi concerti, in città non ci sono posti di media grandezza dove ascoltare musica senza disturbare il sonno dei residenti”.
    P.S. Assessore Carta ha le idee chiare ma purtroppo si dovrà scontrare con la “volontà politica”, anche dei suoi alleati, e con gli interessi di chi vuole che “ tutto cambi perché nulla cambi” .

  34. vicchio65

    Spero che siano finalmente ripresi i progetti del famoso “Passio”. La strada avrebbe una grande attrattiva dal punto di vista turistico, in quanto è un percorso obbligato tra il porto e il centro/la zona degli hotel. Sarebbe un enorme richiamo il fatto di poter andare dal porto all’hotel a piedi con una piacevole passeggiata.
    Riguardo la programmazione del commercio, la vedo più dura, visto che non è facile (per il decreto legislativo n.114/1998 di possono inserire “soltanto dei vincoli e limiti “non ragionevoli ovvero non adeguati ovvero non proporzionati rispetto alle finalità pubbliche” e non fondati su “motivi imperativi di interesse generale” come l’ordine pubblico, la sicurezza, la tutela della salute, dei lavoratori, dell’ambiente (incluso l’ambiente urbano) e del patrimonio culturale”). Il comune può quindi indirizzare, con strumenti infrastrutturali, l’apertura di determinate imprese, ma non vietarle.
    Non frequento (per motivi anagrafici, ahimè) la movida palermitana ma ne ho conosciute altre (Barcellona, Roma, Milano, Catania, Siracusa,…) e la loro origine è storicamente legata alla riappropriazione spontanea di zone depresse, economiche, senza un indirizzo amministrativo; casi diversi (vedi Carroponte di Milano, che somiglia ai Cantieri della Zisa) sono belle esperienze ma lontane dalla cosiddetta “movida”…
    Sul molo trapezoidale avrei qualche dubbio (ma forse legato alla mia ormai anzianità ☹): Monti ha emanato un bando per l’apertura di due ristoranti, uno elegante ed uno sushi. Oddio…ci sta tutto, ma mi sembra che Monti abbia in mente qualcosa un po’ più “elegante” della movida…
    Personalmente, non andrei in un ristorante elegante, o meno che mai uno giapponese, se accanto ci fosse una band che suona i Queen (per i quali vado pazzo) a tutto volume!

  35. mariuzzu

    X Punteruorosso ma finiamola con queste cavolate… Via Amari e’ in pieno centro citta’,,….alberi piante foresta e bosco…
    BASTA SOLO RIMUOVERE L”ASFALTO METTERE LA BASOLE… AI LATI PANCHINE IN MARMO CON FIORIERE SE POI SI VUOLE ESAGGERARE DOVE C’E’ LA ROSA DEI VENTI???? INSTALLARE UNA FONTANA ARTISTICA CHE GUARDI IL PORTO …
    In via Amari gli alberi ? le aiuto le ? Una via gia’ stretta ….ma stai scherzando ? Mica siamo su viale della Regione ? Ma siete mai usciti fuori Palermo? Eh dai,,,

  36. mariuzzu

    La Movida al Foro Italico ? Magari…
    Dalla Cala al Foro Italico a Sant’Erasmo Pub Birrerie Ristoranti vista mare….sarebbe un incanto
    Al centro del prato un Arena del Mare per concerti teatro spettacoli allegorici …
    LA COSA CHE ANCORA MI FA MALE E VEDERE LA CALA RISTRUTTURATO CHE SI E’ PERSA L’OCCASIONE PER “SPOSTARE” IL CIRCOLO CANOTTIERE DALL’ESTERNO DELLA CALA (liberando la visuale del mare) ALL’INTERNO DELLA CALA ….PER CAPIRCI (VERSO PIAZZA CAPITANERIA DI PORTO) OPPURE L’OPPOSTO LATO MERCATO ITTICO .
    E LIBERARE LA VISUALE DEL MARE CHE VA DA PIAZZA FONDERIA A PORTA FELICE OGGI C’E’ IL CIRCOLO CANOTTIERI …COME PRIMA …

  37. Orazio

    Tre giorni fa’ sono passato da via Amari e riporto la mia impressione. Finalmente è a misura d’uomo. Certo, si aspetta una riqualificazione urbana che questa amministrazione sono certo realizzerà in tempi brevi ( 🙂 ironico) raccogliendo i frutti di una pedonalizzazione che, di suo, magari non avrebbe fatto e lì avremmo le auto a tappeto. Quindi merito a chi ha pedonalizzato, invece di sparare sempre a zero.

    Quanto alla rosa dei venti circondata da fioriere, è… una rosa dei venti in ceramica e sono delle fioriere, con asfalto colorato a terra. Nulla di che, ma nemmeno nulla contro cui ululare. A mio sereno avviso meglio che niente e molto meglio di prima.

  38. vicchio65

    Sono stato alla rosa dei venti, prima l’avevo vista solo cantierata. Una bella opera, complimenti agli artigiani di Confartigianato. C’erano turisti e ragazzi che facevano fotografie, gente sulle panchine che prendevano il fresco.
    Certo, niente di eccezionale, ma se fosse l’inizio del Pàssio potrebbe fare la sua figura.

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