Non è più il momento di posticipare. Da ogni direzione ci giungono continui solleciti e stimoli sui temi ambientali e della sostenibilità. Se ancora pensiamo che si tratti di semplice retorica, allora non abbiamo compreso molto della gravità della situazione e del grande problema a cui andremo incontro.
L’orizzonte temporale è ridottissimo, i primi segnali di scompenso li stiamo già registrando e ogni giorno di indifferenza sarà un giorno perso. Per questo, ognuno nel proprio piccolo, dovrebbe impegnarsi ad assumere comportamenti più virtuosi.
In concomitanza con la Settimana delle RiGenerazione promossa dal MIUR, tenutasi nei primi giorni di Novembre, l’Associazione Mobilita Palermo ha supportato con grande trasporto le attività promosse dall’Istituto Comprensivo “Boccadifalco Tomasi di Lampedusa” di Palermo ed indirizzate alle classi terze della scuola secondaria di I grado.
Cosa possiamo fare noi per l’ambiente?
L’obiettivo era sensibilizzare noi tutti, studenti e adulti, sui comportamenti da adottare per contribuire alla lotta al riscaldamento globale che, come ribadito nelle finalità di Agenda 2030 e Cop26, rischia di compromettere la vita in tanti angoli del mondo. Con gli studenti abbiamo esplorato gli effetti già visibili di questa problematica: scioglimento dei ghiacciai, innalzamento del livello dei mari, incendi, aridità dei suoli. Le prospettive non sono affatto rosee: senza un’inversione di marcia, tante città costiere rischiano di scomparire entro il 2050, la fauna e la flora subiranno forti turbamenti alterando i propri equilibri… le future generazioni insomma riceveranno in eredità un mondo che dovrà fare i conti con calamità e criticità sempre più gravi e ricorrenti. Per questo motivo occorre orientarsi verso stili di vita più sostenibili.
La testimonianza della classe 3 C sulle attività e sulle riflessioni scaturite:
“Giorno 28 ottobre la nostra scuola ha avuto l’opportunità d’incontrare alcuni rappresentanti dell’associazione Mobilita Palermo, Giulio Di Chiara e Alessandro Russell, che ci hanno coinvolti nell’espletamento pratico di attività sulla mobilità sostenibile, da svolgere durante la settimana della rigenerazione, indetta dal Ministero dell’Istruzione nell’ambito dell’attuazione di RiGenerazione Scuola, il Piano per la transizione ecologica e culturale delle scuole.
L’associazione nasce nel 2010 su idea di un gruppo di ragazzi che decidono di promuovere quegli interventi volti a migliorare la qualità della vita nella città di Palermo con mezzi e strumenti rispettosi dell’ambiente, con l’utilizzo di nuove tecnologie e un sito che pubblicizza le attività dell’associazione. Lo scopo della stessa è al contempo quello di creare un ponte tra cittadini e istituzioni per raccogliere commenti e idee su scelte di vita eco sostenibile.
Mediante una presentazione multimediale, i rappresentanti dell’associazione ci hanno prospettato i problemi dell’ambiente, quali: 1) il traffico che procura sempre più di frequente congestione stradale e causa un incremento del tasso di inquinamento acustico 2) la crescente sottrazione di suolo a fronte di un maggiore sfruttamento intensivo da parte delle industrie multinazionali
Ciò procura inevitabilmente dei disagi per le categorie più fragili della popolazione. Rispetto ai problemi dell’ambiente i rappresentanti dell’associazione ci hanno illustrato alcune soluzioni alternative per porre rimedio all’inquinamento ampiamente diffuso, in particolare:
– Ridurre le emissioni di CO2 e raggiungere la “neutralità carbonica”
– Piantumazione di alberi
– Combattere la sedentarietà, praticare sport, mangiare sano ed avere stili di vita ecocompatibili
– Consumi ed acquisti responsabili (prodotti a km 0 ed attenzione al packaging)
– Scegliere sistemi di mobilità alternativi (car sharing, car pooling, mezzi pubblici, bike sharing, monopattino sharing, camminare)
– Ridurre il consumo di acqua ed energia elettrica
– Investire sull’energia rinnovabile
L’associazione ci ha indicato degli strumenti specifici per misurare le nostre emissioni di CO2 durante il tragitto casa-scuola e per conoscere le nostre abitudini alimentari. Con l’ausilio delle app “Carbon Capture”, “forest app” e “Carbonfood” abbiamo scoperto quanto incide il nostro impatto nel mondo. Da qui il nome del progetto “I’M-patto” che vuol dire letteralmente “io sono impatto”, per richiamare il valore del comportamento individuale.
Le attività assegnate sono state:
– Raccogliere dei dati durante il percorso casa-scuola (tempo, distanza, velocità) per elaborarli con Carbon Capture e calcolare le emissioni di CO2
– Individuare i cibi che consumiamo più spesso ed attraverso Carbon food misurare le emissioni di Gas Serra ed il consumo di acqua correlato. L’acqua viene misurata sia in litri che in docce, per dare un’idea concreta dello spreco.
Con il supporto dei docenti abbiamo inserito i dati empirici raccolti in alcune schede, elaborando con excel diversi grafici, per visualizzare meglio la nostra “impronta di carbonio”, calcolando infine l’impatto di tutta la classe e terminando con delle riflessioni sul nostro comportamento. Rispetto all’inizio del progetto abbiamo compreso più a fondo l’importanza di queste tematiche.
Prima osservavamo questi fenomeni con superficialità e distacco, adesso ci sentiamo più consapevoli e responsabili. Il cambiamento climatico riguarda moltissimo noi giovani ed il nostro futuro, inoltre l’uomo ha un ruolo determinante nel causare/arginare queste situazioni critiche e non solo con scelte politiche, ma anche con scelte individuali.
Per questo motivo le classi coinvolte hanno realizzato degli elaborati da condividere con la comunità scolastica, e non solo, perché tutti possano essere invogliati a scoprire il loro impatto e migliorare lo stile di vita.”
Gli elaborati di cui parlano i ragazzi sono la testimonianza concreta di quanto ogni singolo studente abbia percepito e interiorizzato sul tema. Il progetto “I’M-PATTO” ha dunque stimolato i comportamenti degli studenti, per consentire loro di acquisire consapevolezza sulle abitudini giornaliere, dagli spostamenti sino al regime alimentare. Tutto ha un impatto!
Con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità, nonché i tantissimi adulti che continuano a soprassedere su temi così importanti, i ragazzi hanno così predisposto una restituzione grafica e dinamica dei risultati raggiunti, affinchè anche i più pigri possano essere raggiunti da questo nobile messaggio.
Vi invitiamo quindi a sfogliare i documenti seguenti, in cui sono contenuti dati, rilevamenti, elaborazioni e analisi realizzati interamente dagli studenti.
(Elaborato 3C)
(Elaborato 3A)
L’impegno e la dedizione di questi giovani studenti ci ha particolarmente colpito, specialmente in ragione del fatto che si tratta di un tema che socialmente possiamo considerare appena percepito, nella nostra comunità. . Siamo convinti che attraverso queste sperimentazioni di collaborazione tra scuola-terzo settore si possano traguardare obiettivi virtuosi. Gli studenti sono il futuro, ma anche uno straordinario volano per coinvolgere gli adulti attraverso le famiglie.
L’errore più grande che possiamo compiere è pensare che il riscaldamento globale sia un problema delle generazioni future. Non è così, siamo già dentro il problema. Sta all’animo di tutti fare qualcosa, qualsiasi cosa, che contribuisca all’obiettivo.
Desideriamo ringraziare l’Istituto Comprensivo “Boccadifalco Tomasi di Lampedusa” di Palermo, gli alunni e, la dirigente Dr.ssa Rosaria Corona per la sensibilità mostrata sull’argomento.
Si ringraziano inoltre la prof.ssa Alessandra Ragonesi, referente per l’educazione civica, i coordinatori delle classi terze, prof.ssa Giuseppina Schillaci, prof.ssa Maria Corica, prof. Augusto Imperatore, prof.ssa Giovanna Di Felice ed i docenti – prof.ssa Cinzia Arcuri, prof.ssa Valeria Bordonaro, prof.ssa Alba Lizio, prof.ssa Eleonora Sanfilippo, prof.ssa Giovanna Vella – per avere supportato l’iniziativa.