Palermo – Dopo circa 6 anni ritorna il doppio senso di marcia su via Cavour. Provvedimento che venne introdotto inizialmente a Gennaio 2015 per via dei lavori del collettore fognario proprio nel tratto compreso tra le vie R. Settimo e via Roma.
Oggi il Comune ritorna sui propri passi, e come recita l’ordinanza “con l’istituzione dell’area pedonale in via Ruggiero Settimo e zone limitrofe si sono modificate, in maniera importante, alcuni assetti sulla viabilità che hanno richiesto variazioni sulla circolazione per riconnettere alcune zone della Città”.
Ma era davvero necessario? Non bastava impegnare via M. Stabile cose asse in ingresso dal lato mare? Inevitabili quindi i rallentamenti lungo tutta via Volturno dove la sezione stradale non proprio larga e la sosta selvaggia, non contribuiscono di certo a rendere più fluido il traffico veicolare. A questo gli aggiungiamo il nuovo “restringimento” che le auto si ritroveranno giunte a piazza Verdi.
Qui un video a cura di M. Negrì, che ringraziamo, e che rende l’idea del notevole rallentamento. Da considerare inoltre che viste le chiusure di via Ruggero Settimo e via E. Amari, le linee bus 101 e 102 (oltre qualche pullman di linea), sono vincolate a questo nuovo percorso per raggiungere via Roma. Riusciamo a immaginare i livelli di inquinamento anche acustico.
E a questo punto studiare qualche corsia preferenziale da piazza Sturzo fino a via Roma si rende più che necessario.
https://www.facebook.com/1532228834/videos/10225815016352075/
Questo cantiere della rete fognaria sta impallando mezza città.
E come nel libro 1984 di George Orwell…2 Minuti D’odio…
Malgrado il 99% dei Palermitani si masturba con gioia all’idea della Rambla di Via Amari io sembro essere l’unico, o uno dei pochissimi in città, che avrebbe preferito invece una Rambla che parte da Castello A Mare, Piazza XIII Vittime (sufficientemente ampia da poterci fare dei gioiellini di urbanistica, se solo non fossimo nell’arretrata Sicilia), l’alberata Via Cavour (al contrario della cementata e grigia Via Emerico Amari) il bellissimo Palazzo della Prefettura, l’imponente palazzo della Banca d’Italia, lo slargo dove c’è la la libreria Feltrinelli, il Teatro Massimo, che per me è 1000 volte più bello e maestoso del Teatro Politeama e l’alberatissima Via Volturno che poteva essere trasformata in una strada totalmente pedonale fino a Piazza Vittorio Emanuele Orlando; e con accesso al Mercato del Capo. Una bella, attraente ed intelligente Rambla da Castello A Mare al Corso Olivuzza! (Ed io non mai sentito in vita mia una sola persona chiamarlo Corso Camillo Finocchiaro Aprile…ma chi minchia era sto Camillo Finocchiaro Aprile?)
Non è mica colpa mia se gli urbanisti a Palermo non valgono un cazzo e non riescono mai ad azzeccarne una!
Tenetevi pure la grigia e squallida Rambla su Via Emerico Amari.
E mi dispiace per il doppio senso sulla bella Via Volturno.
Concordo pienamente sul fatto che un percorso turistico pedonale che partisse da Piazza XIII Vittime (ove sono siti i Monumenti eretti in onore agli stessi Patrioti Siciliani e alle vittime della mafia), e che attraverso Via Cavour e Via Volturno, giungesse al Palazzo di Giustizia sarebbe infinitamente più suggestivo e simbolico di quello della “rambla” (diciamo così) su Via Emerico Amari. E ai monumenti di Via Cavour che citi aggiungerei il Palazzo delle Assicurazioni Venezia progettato da Ernesto Basile all’incrocio con Via Roma e l’adiacente Museo Archeologico Regionale Salinas. Tuttavia, a parte l’impatto stimabile sul traffico veicolare, in questo caso si dovrebbero organizzare le uscite dei turisti dall’area portuale un po’ più a Sud, quanto meno all’altezza di Via P.pe di Belmonte. Dove invece non mi trovo d’accordo è sul “chi m… era ‘sto Camillo Finocchiaro Aprile”. Palermitano di nascita e di origine, egli fu dapprima carbonaro, poi Mazziniano e combattente Garibaldino. Più volte Ministro del Regno d’Italia, fu mandato a Catania come commissario straordinario contro il colera. Infine si dimise dalla carica di Ministro in quanto sostenitore del primato dello Stato Laico sulla Chiesa (casus belli: il diritto matrimoniale e la mancata istituzione del divorzio). Un uomo “avanti”. Chi era Olivuzza, invece ? Secondo alcuni, una donna-oste che aveva la putìa da quelle parti; secondo altri, una tenutaria. Esattamente come Filiciuzza. Saluti.
Chirone – …Si dovrebbero organizzare le uscite dei turisti dall’area portuale un po’ più a Sud.
Palerma La Malata – Sì ma è un’attitudine mentale se fare la Rambla Cavour-Volturno dando priorità al vantaggio e al piacere di una popolazione di 660.000 abitanti o se mettere invece al primo posto il vantaggio per alcune migliaia di turisti la cui media di permanenza in città è una settimana solo per evitare loro di camminare un po’ di più dalle banchina di attracco verso XIII Vittime. In aggiunta, voglio sottolineare che per la maggior parte dei turisti che arriva in nave la prima cosa che vogliono fare non è passiare sulla Rambla Amari o sulla Rambla Cavour-Volturno ma andare in albergo per liberarsi dei bagagli, farsi una doccia, mangiare e riposare un po’. La passiata la fanno più tardi. Quindi nella mia visione per la Rambla Cavour-Volturni i Palermitani li metto al primo posto e i turisti al secondo.
P.S.: Il mio commento su Camillo Finocchiaro Aprile non era diretto a lui come persona ma una critica indiretta e arraggiata alla scelta burocratica di togliere il nome ufficiale al Corso Olivuzza; ma in questo caso sono contento della testardaggine dei Palermitani che l’hanno sempre continuato a chiamare Corso Olivuzza.
P.P.S.: Mi fa piacere che almeno siamo in 2, io e te, a preferire la Rambla Cavour-Volturno alla grigia Rambla Amari e che hai menzionato il bellissimo Palazzo delle Assicurazioni Venezia che avevo dimenticato di elencare.
palerma la malata, chirone, anch’io considero l’asse che va da piazza p.pe di camporeale al castello a mare più interessante, ma non è a portata di crociera, di albergo, di bagaglio quanto lo è la via amari. dal punto di vista dei signori crocieristi, via amari è la porta della città, e offre un percorso molto più lineare. smettetela di dare fastidio ai crocieristi facendogli fare il giro largo! se mettete i bastoni fra le ruote ai crocieristi, dovete assumervi le responsabilità per le perdite milioniarie a cui la città, per causa vostra, andrà incontro.
l’asse castello a mare-camporeale-noce richiederebbe interventi molto più massicci. l’area del castello a mare fa schifo, è una specie di recinto che contiene sterpaglie alte alcuni metri, spazzatura, carogne di animali e qualche rudere nascosto dal palazzo brancagel e dal mercato ittico. niente a che vedere con quello che c’era ai tempi in cui il bastione era lambito dall’acqua, non dalle erbacce delle ultime maldestre riqualificazioni. superato il castello a mare, ci s’imbatte in uno sporco semaforo a richiesta e nell’oppressivo spartitraffico che sovrasta il sottopassaggio di via crispi, attraversato il quale ci si ritrova a fianco di un’area archeologica malcurata e piena di erbacce, corrispondente al vecchio quartiere degli schiavoni. si arriva finalmente in via cavour, che ha la sua dignità. poi piazza verdi, via volturno (molto bella)…e poi quello schifo che è il parcheggio di piazza marmi, un ecomostro che ha cancellato la scalinata del tribunale privando quest’ultimo di gran parte della sua monumentalità, sostituendola con un piazzale squallido nei materiali e nel disegno, preda nel migliore dei casi degli skaters, nel peggiore di vandali e incivili (ha peraltro inguaiato l’attigua via nicolò turrisi, un imbuto in cui si dirige tutto il traffico prima accolto dalla ben più larga piazza marmi.
e poi si sale su per corso olivuzza, che necessita di marciapiedi, alberature, piste ciclabili…ma è invasa da ambulanti e posteggiatori e spazzatura. un vero parcheggio alternativo a quello di piazza marmi, con tanto di “caffè” al posto della tariffa oraria. e poi piazza principe di camporeale, da anni umiliata dal cantiere infinito del collettore fognario. e infine via noce, piazza noce…
farei scendere una linea tram o filobus lungo tutto quest’asse, dalla circonvallazione al mare. e ancora: piste ciclabili, alberature…
mettendo al centro i palermitani, non i turisti.
🙂 🙂 🙂 Hai ragionissima punteruolorosso! Perché mai il Comune di Palermo dovrebbe complicarsi la vita e spendere picciuli e fare lavori di urbanistica con i controcoglioni per la Rambla Cavour-Volturno o addirittura Cavour-Noce come la immagini tu? E’ indubbiamente più facile, veloce, semplice e meno caro dare un’asfaltina alla bellissima, monumentale ed alberata Via Amari, comprare 4 panchine e fioriere da Leroy Merlin, fare felici i Signori e le Signore Crocieristi e poi vantarsi come un pavone ad ogni intervista nel dire di aver realizzato la magnifica Rambla Amari! 🙂 🙂 🙂
La rambla sull’asse Via Cavour sarebbe sicuramente più molto più pittoresca e variegata di quella su Via Amari.
Inoltre quella su Via Amari è un paradosso: pedonalizzano Via Amari per diminuire l’inquinamento automobilistico ma alla fine Via Amari verrà sempre inquinata dalle navi. Inquinamento per inquinamento almeno passeggiare dal Castello A Mare a Piazza Vittorio Emanuele Orlando (o oltre) sarebbe indubbiamente più interessante. Peccato per lo “schifo del parcheggio di piazza marmi” sottolineato da punteruolorosso, sul quale concordo:
https://palermo.mobilita.org/2009/10/25/piazza-v-e-orlando-restyling-banale/
E mi dispiace per il doppio senso sulla bella Via Cavour.
Le azzeccano tutte per convincere il palermitano ad usare i mezzi pubblici, davvero…
Ribadisco quanto detto in altra occasione: se un giorno il tram dovrà passare da corso Ruggero Settimo, che si faccia passare già oggi il 101 da là! Mentre le auto sono costrette a fare il giro a monte o a valle, il mezzo pubblico può tagliare ed essere efficiente perché con velocità e minor dispendio di energie, nonchè meno inquinamento, mi porta, col tragitto più breve, dal punto A al punto B e il centro sarebbe ben collegato!
In ogni caso forse sarebbe meglio tenere per la circolazione privata i sensi unici: via Mariano Stabile a “salire” e via Cavour a “scendere”: meno intersecazioni, meno rischi, più scorrimento di flussi…
Il giro che fanno 101 e 102 in atto è demenziale.
Decisione cervellotica e priva di logica.
Il doppio senso di marcia dell’ asse via Cavour – via Volturno è un errore madornale.
Si vuole trasformare via Amari in una….. “ramba” e pedonalizzare via Ruggero Settimo?
Bene, ma almeno si aspetti che finiscano questi eterni lavori del collettore fognario, intimando alla ditta di rispettare i tempi di consegna o si sospenda momentaneamente la ZTL in via Roma.
Ma poi in un momento drammatico per la viabilità, con i ponti Corleone e Oreto , pericolanti e con l’ennesima “promessa” mancata di riaprire la carreggiata della circonvallazione a maggio e di iniziare i lavori nel sottopasso di via Crispi a febbraio, c’era bisogno di questa “rivoluzione”?
Come giustamente è stato sottolineato , tale decisione sta penalizzando anche il servizio pubblico.
Come sostiene Orazio “Il giro che fanno 101 e 102 in atto è demenziale”.
Perché distruggere le uniche linee efficienti ?
E poi l’assessore alla ( im) mobilità non si deve lamentare se lo “sfiduciano”.
E’ il minimo.!!!
Un’altra genialata del comune e dell’assessore….. complimenti
la foto a corredo dell’articolo si riferisce comunque a via Volturno alle spalle del teatro Massimo.
Istituire corsia riservata da via Liberta’ Politeama per carreggiata centrale, via Ruggero Settimo, via Cavour.Nell’isola pedonale il solo servizio pubblico puo’ transitare, come avviene a GINEVRA. E si risolve il problema di 101 e 102.
La corsia in via Ruggero settimo va delimitata con graziose fioriere.
Esattamente: si traccia la corsia, la si delimita con fioriere, vasoni, si sitituisce la zone 30km/h: il tempo che l’autobus è arrivato dal Politeama a via Cavour io sono ancora in macchina a pensare che la prossima volta prenderò l’autobus…
Personalmente ritengo che, una volta pedonalizzata, la via Ruggiero Settimo debba restare tale. I bus potrebbero passare lato mare: Turati, La Lumia, Amari, Wagner, Ammiraglio Gravina, Roma finchè c’è il tappo su via Roma; Turati, Sturzo, Roma successivamente.
Ma togliere i parcheggi almeno da un lato di vis Volturno? NO? questo budello ha rallentamenti per parcheggiatori abusivi, auto in doppia e tripla fila, gente che sosta davanti il varco ZTL davanti ai bus turistici, ci sono 400 posti auto al parcheggio APCOA, che costano meno dei parcheggiatori, ma che senso ha? LIBERIAMO VIA VOLTURNO!
liberiamo via volturno, ma anche corso olivuzza e via noce.
in particolare, corso olivuzza era dotato di marciapiedi larghissimi (testimonia mio zio). aveva i marciapiedi più larghi di palermo, ed era alberato a platani. poi sono stati tolti gli alberi, e i marciapiedi sono stati ristretti per farci i parcheggi. anche il filobus è stato levato.
http://files.spazioweb.it/aruba89651/image/corsofinocchiaro.jpg
https://cdn-media.italiani.it/site-palermo/2019/10/3333676922_3ac426939b_o-1024×740.jpg
…e come puoi vedere punteruolorosso il manto dei marciapiedi non era quella pietà che è oggi.
@palerma la malata, forse non erano platani, ma robinie e i pessimi ailanti. una strada borghese di grande dignità, con negozi importanti e ben frequentati.
non so se esite un centro commerciale naturale che riunisce i commercianti di corso olivuzza. ci vorrebbero delle idee per restituire splendore a questa strada decaduta.
basterebbe copiare dal passato. ci passava la ferrovia (c’è ancora il casello), ma non c’era il traffico schifoso che c’è adesso.
No, punteruolorosso, per fortuna non esiste un centro commerciale in Corso Olivuzza; stai parlando con uno che riguardo alla qualità urbanistica ha una visione prevalentemente negativa degli effetti dei centri commerciali (urbanismo in-fretta-e-furia U.S.A. importato con effetti devastanti sull’urbanistica centenaria della Vecchia Europa);
Ma tu cosa intendi precisamente per “centro commerciale naturale”? Ho anche diffidenza per la maggior parte della neo-terminologia che sentiamo in quest’era politicamente-ambientalmente-corretta…
palerma la malata,
l’espressione cc naturale è infelice, ed è figlia di un tempo, il nostro, il cui paradigma è lo schifo. l’avrei chiamato in un altro modo. non so come l’avrei chiamato.
la cosa buffa è che, pur nascendo in antitesi ai centri commerciali tradizionali, ne scopiazzano il nome, aggiungendogli quel “naturale” che ha un sapore così stucchevole da renderlo quasi indigesto.
per centro commerciale naturale si intende un’associazione fra commercianti di una stessa strada, con l’obiettivo di rendere più curati gli spazi comuni (marciapiedi, aiuole), e di ottenere più parcheggi, aree pedonali, mezzi pubblici. l’associazione può assumere un architetto, un urbanista o un giardiniere e fargli redigere un progetto da farsi finanziare dal comune. il comune non è tenuto a rispondere (e infatti non lo fa), ma si suol dire che l’unione fa la forza. spesso va a finire che si autotassano. alcuni si sono inventati il passìo, altri si consociano per rendere via isidoro la lumia pedonale, altri (quasi tutti) continuano a pagare il pizzo, che è una forma di assicurazione da furti e incendi (causati dagli stessi che poi vengono a chiedere il pizzo)
i centri commerciali naturali sono nati anche con l’obiettivo di contrastare quelli tradizionali, e di salvare i piccoli negozianti, ma hanno bisogno di un’amministrazione che li ascolti, li assecondi e li aiuti. ed è così che tante idee, anche ottime, se ne vanno a puttane.
anch’io odio i centri commerciali tradizionali. di quelli naturali odio solo il nome. la sostanza è sempre da vedere.
Quando dici del parcheggio APCOA intendi quello sotto il tribunale? Non lo ricordo così economico, l’ho usato una mattina e pagai 19 euro…