Passante Ferroviario Belgio – San Lorenzo Colli: il recupero delle aree in superficie

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I lavori per il raddoppio del Passante Ferroviario nel tratto Notarbartolo-San Lorenzo Colli stanno proseguendo con l’armamento della nuova galleria in vista del futuro esercizio.
In superficie invece, lì dove era presente il sedime ferroviario e scorrevano i treni, sono presenti oggi vasti spazi da dover rigenerare e offrirli alla cittadinanza. Aree parcheggio, villette, percorsi pedonali e ciclabili.
Quali lavori verranno eseguiti? Quali aree verranno interessate?

Ne parleremo con i nostri ospiti:

On.le ADRIANO VARRICA, deputato nazionale M5S e membro della Commissione Parlamentare “Ambiente, territorio e lavori pubblici”;


DANIELA TUMBARELLO, consigliere M5S della VI Circoscrizione del Comune di Palermo (Cruillas-Cep-Resuttana-San Lorenzo).

 

Sarà possibile seguire l’evento in diretta qui  o dalla pagina facebook Mobilita Palermo.

Al termine sarà possibile porre delle domande ai nostri ospiti, suggerimenti e/o proposte.

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12 Thoughts to “Passante Ferroviario Belgio – San Lorenzo Colli: il recupero delle aree in superficie”

  1. Orazio

    Sotto c’è uno scatolone di cemento fin quasi alla superficie e c’è poco da fantasticare. Oltre a posteggi e qualche sterile aiuola non riesco ad immaginare. Però se da quello spazio tirassero fuori pure una pista ciclabile non sarebbe affatto male. E una volta fatta, se la connettessero con quella che parte dal viale Praga, sarebbe pure meglio.

    Comunque: quella zona è il paradigma della bruttezza urbanistica spacciata per modernità.

    1. Irexia

      Che tristezza…

  2. punteruolorosso

    ci vedo uno stradone alberato con piste ciclabili. dice bene orazio, sopra il solettone di cemento gli alberi non si possono piantare, a meno di impermeabilizzare il solettone e farci sopra uno strato di due metri di terra su sui piantare gli alberi. ma non siamo a milano o in svizzera. siamo a palermo, dove si fanno cose come il parcheggio del tribunale. doveva essere un giardino con sotto il parcheggio, è diventato un ammattonato di scarsa qualità su cui continuano ad allenarsi i vandali. eliminata la scalinata, l’edificio del tribunale ha perso gran parte della sua monumentalità. un vero schifo.

    1. Irexia

      Ma cos’è che fa la qualità (risibile) delle opere a Palermo? E’ il committente (in questo caso Trenitalia) che ritiene che Palermo non meriti nulla di più o è il Comune che, pur potendo pretendere realizzazioni migliori, si accontenta?
      Dici bene ricordando il sogno del parcheggio sotterraneo del Tribunale: sembrava che ci stessero facendo un agrumeto in pieno centro e invece… una distesa di cemento e marmo grigio! Perchè sì, io lo noto che a Milano ogni opera pubblica in materia traffico è in realtà un’occasione per fare restyling, di livello eccellente per lo più, nel senso della maggiore vivibilità, maggiore verde, risparmio energetico e del suolo…

      1. Orazio

        La differenza sta probabilmente nel fatto che il milanese partecipa attivamente, costruttivamente, alle scelte della amministrazion epubblica, le orienta, controlla l’esecuzione delle opere.

        Qui è da anni che si realizza/implementa la rete tranviaria eppure il dibattito è quello che è, inutile mettere i sottotitoli… “e il centro muore”… “e le macchine finiscono sotto il tram”… “e c’è il muro di Berlino”… “e il commercio chiude”… lagna e pianto greco, ma mai che uno e dico uno dei tanti opinion leader abbia pensato di organizzare un consesso in cui poter proporre, dire… “giacchè si fa il tram, suggeriamo che… etc etc etc… “.

        Questa è la differenza tra Milano e Palermo.

  3. loggico

    A Milano.. le due realtà non si possono paragonare, Milano ha cambiato spesso sindaco e tutti han tentato di fare qualcosa di buono per tentare di esser rieletto..
    Qui il risultato scontato ha portato al nulla cosmico, non si fa nulla e non si pensa manco a salvare il salvabile..
    per non parlare del razzismo contro i palermitani che trovo inspiegabile, non mi do pace, un palermitano negli stessi luoghi non può fare la stessa cosa che può fare un uomo arabo o comunque di religione islamica..
    Purtroppo dobbiamo sopportare un altro anno e poi sicuramente si starà un po meglio, almeno lo spero, perché la speranza non deve mai morire

    Per tornare sull’argomento sullo spazio come ampiamente documentato su altri blog, qualcosa si sta facendo e per la verità non sarà proprio una schifezza, certo il fatto che marisol sembra del tutto abbandonata non fa sperare bene, di certo il progetto mi pare ben fatto

    1. Orazio

      Stavamo parlando di via Belgio e dintorni, ma vabbè… visto che ci siamo, con tanta calma e senza fretta, spiegheresti questa storia del razzismo contro i palermitani che per lo più appare oscura nei contorni? Ma evitando le tesi dei laureati su facebook.

    2. punteruolorosso

      razzismo verso i palermitani? mi sembra un po’ esagerato. a palermo la povertà è trasversale, come le vendette. colpisce tutti, palermitani e immigrati, allo stesso modo. a palermo c’è anche una piccola guerra fra poveri. palermitani poveri contro immigrati poveri. i “ricchi” se ne avvantaggiano. il tema del razzismo è uno specchietto per le allodole, un modo per sviare l’attenzione dall’unico vero problema, quello sociale legato alla disoccupazione. questo problema non si può e non si vuole risolvere. i “ricchi” preferiscono occuparsi del razzismo degli altri perché si parli il meno possibile del classismo, che è tutta cosa loro.

  4. loggico

    Al foro italico vige il divieto di stazionamento, assembramento, obbligo di mascherine..

    Ps io non ho Facebook e né lo guardo, ciò che scrivo qui è frutto solo della mia educazione, della mia cultura e dell’onestà e del equilibrio che mi contraddistinguono..

    1. Orazio

      E che c’entra?

  5. Faber L.

    progetto fatto male:un’occasipne sprecata per allargare la via già esostente e creare un rettilineo che sarebbe stato di fatto una alternativa a via la malfa o viale. strasburgo e far defluire il traffico. Inoltre una occasione persa per creare visto lo spazio abbondante percorsi verdi, guardini e aree verdi pubbliche. Invece sarà perché già si vede come stanno configurando i lavori solo grigio, marciapiedi e sarà impossibile allargare le strade già esistenti, l’unica nota positiva è la rotonda nuova dove c’era la fermata metro e la nuova traversa che connetterà piazza francia a via la malfa.

  6. moscerino

    L’asse della PFP doveva essere interpretato in maniera multifunzionale, invece si è guardato solo nella funzione collegamento ferroviario.
    Direttamente al di sopra dei cameroni andava realizzata la bretella di collegamento fra Piazza Guadagna e la via Ugo La Malfa all’altezza fra l’ex EMS ora Assessorato Territorio e la sede di smistamento delle Poste Italiane, ad essa andavano collegate, mediante semafori, rotatorie, sensi unici, ecc. le strade limitrofe per assicurare un “normale” (normale a Palermo è un eufemismo) decorso del traffico e infine tutte le aree che post cantiere risultavano abbandonate o altro, acquisite ai beni immobili del comune e trasformate in parchi attrezzati, con o meno parcheggi sotterranei a uno o a più piani.
    La razionalità non mi sembra far parte del nostro credo, visto le innumerevoli volte che vengono riaperte per il transito di svariati servizi, specie dopo la manutenzione della strada per il rifacimento, invece di prevedere canali comuni per alcuni gruppi di servizi.
    Per ciò che riguarda la realizzazione a verde delle aree lasciate dal cantiere, è pur vero che ci si deve attenere alle norme giuridiche e tecniche per gli impianti, ma è pur vero, che allo stato attuale non esiste alcuna progettazione che abbia un valore realistico, Via Monti Iblei docet, dove è stata annullata la corsia in direzione centro a favore di un corridoio per metà a verde (due corsie presumibilmente destinati a piante arbustive e non ad alberi) e metà a marciapiede con mattoni autobloccanti e, aggiungerei, ad inciampo.
    Di altissima negatività è stato il mancato progetto del viadotto sovra ferrovia da Via Guadagna alla Via Gaetano Lodato, che si allinea perfettamente al tentativo di dividere in due la città con confine l’alveo del fiume Oreto.
    Molti altri punti si sarebbero potuti evolvere a favore della cittadinanza, come il più volte citato progetto Notarbartolo, che prevedeva parco attrezzato, palestre, piscine, campi e teatri all’aperto, parcheggio multi piano e strutture destinate alla pubblica fruizione multifunzionale, ma tutto regolarmente caduto nel dimenticatoio.
    Dobbiamo trovare la quadratura del cerchio con progettisti multifunzionali, che abbiano nel fine progettuale il benessere della popolazione tutta.

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