Sono stati consegnati ieri i lavori di potenziamento parziali del depuratore di Acqua dei Corsari. L’opera, che consentirà lo smaltimento delle acque reflue della città e il superamento dell’infrazione per assenza di impianti di depurazione C-565/10, servirà 880 mila abitanti, rispetto ai 440 mila attuali.
Alla consegna dei lavori questa mattina erano presenti il sindaco Leoluca Orlando, il subcommissario alla Depurazione Riccardo Costanza e l’amministratore unico di Amap Alessandro Di Martino, assieme al responsabile del procedimento Giovanni Pizzo di Sogesid (Società “in house” del ministero dell’Ambiente e delle Infrastrutture), al direttore dei lavori Silvio Rossetti (Rti Sering Ingegneria e altri) e all’impresa affidataria Emit group Ercole Marelli impianti.
I lavori, affidati ad un’unica regia sotto il coordinamento del Commissario straordinario unico per la depurazione, ufficio guidato da Maurizio Giugni, docente dell’Università di Napoli, al momento saranno solo quelli urgenti e indifferibili relativi alla sicurezza dell’impianto e del processo di depurazione:
– messa in sicurezza di alcune aree con muri di contenimento;
– realizzazione di una prima stazione di “grigliatura” dei reflui al fine di rimuovere eventuali solidi;
– completamento di una terza linea di eliminazione di sabbia, in modo che anche in caso di emergenze almeno una linea sia in funzione;
– riqualificazione e ammodernamento delle aree destinate all’essiccazione dei fanghi di depurazione, in modo da rendere più veloci le operazioni di rimozione e smaltimento;
– installazione di nuovi impianti nell’area di sollevamento dei reflui che rendano il sistema in grado di reggere a eventuali carichi improvvisi dovuti a eventi meteorici eccezionali.
“Finalmente – ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando – uno dei più grandi progetti per la sicurezza ambientale della nostra città e del nostro territorio vede un importante passo avanti, dopo anni in cui l’immobilismo del precedente governo regionale ha fatto un danno incalcolabile, oggi superato dalla collaborazione fra Comune, Commissario unico e Amap”.
“Acqua dei Corsari – ha spiegato nei giorni scorsi il Commissario unico per la depurazione Maurizio Giugni – è l’opera cardine del nuovo sistema fognario depurativo di Palermo, attorno a cui ruotano tutti gli altri cantieri del capoluogo. Abbiamo la necessità – ha aggiunto – di portare avanti subito quelle opere che adattano le capacità del depuratore esistente allo schema del nuovo impianto, prevenendo altri ritardi su un’opera attesa, di alto valore ambientale e la cui mancanza oggi pesa per circa 4,4 milioni l’anno di sanzioni europee”.
“L’adeguamento e potenziamento dell’impianto di depurazione di Acqua dei Corsari – ha dichiarato l’amministratore unico di Amap, Alessandro Di Martino – costituisce il tassello principale delle opere individuate e finanziate dalla delibera CIPE che avevano portato alla procedura di infrazione. Lo scopo del progetto è quello di adeguare l’infrastruttura in modo da poter ampliare la capacità depurativa dagli attuali 400 mila agli 800 mila abitanti equivalenti, convogliando in essa la totalità dell’area cittadina. Ritengo che questo progetto – ha concluso – rappresenti uno step fondamentale per il suo notevole impatto sulla tutela dell’ambiente e salute pubblica”.
Subito dopo questi lavori, che dureranno circa tre mesi, il rinnovo delle autorizzazioni, scadute nel 2014, potrà consentire il proseguimento dell’iter del progetto complessivo, a partire dall’ampliamento con nuove vasche e la realizzazione delle nuove aree di reazione/depurazione.
c’è una condotta sottomarina che pompa le acque al largo di acqua dei corsari?
Finirà l’annosa questione di un tratto di mare dove la balneazione è vietata?
Magari! Con la creazione del Parco dell’Oreto e quindi la pulizia delle sue acque quella zona diventerebbe meravigliosa!
SOTTO PROCESSO L’ AMAP PER ………INQUINAMENTO
La Procura di Palermo ha chiesto di processare sei dirigenti e funzionari dell’ AMAP perché avrebbero permesso di versare a mare tonnellate di fanghi di depurazione.
Tra gli imputati l’ attuale amministratore unico dell’ azienda e l’ex assessore del Comune di Palermo alle opere pubbliche.
La Procura aveva chiesto il commissariamento dell’AMAP , ma il giudice e il Comune mantennero ai loro posti gli indagati .
Secondo la ricostruzione dei carabinieri e dei forestali , i “fanghi di depurazione e altre sostanze inquinanti” sarebbero stati trattati abusivamente nel depuratore di Acqua dei Corsari, a Palermo, e in quelli di Balestrate, Carini, Trappeto e Partinico.
Parti offese sono tutte le amministrazioni comunali e il Codacons.
Ricordiamo che nelle bollette dell’ acqua , oltre il consumo idrico paghiamo anche la depurazione che l’ azienda non solo non faceva ma ……
Speriamo che tale processo si svolga celermente e non faccia la fine di tutti quei processi che hanno visto alla sbarra gli “amministratori” della città, cioè …. si sono impantanati.