Palermo – Potenziati i controlli sulle biciclette elettriche circolanti nel territorio cittadino, tre bici sequestrate e dodici sanzioni.
Sabato mattina, come comunica la polizia municipale, sono stati elevati dodici sanzioni ai conducenti di tre biciclette elettriche. Il servizio è stato programmato a seguito delle segnalazioni riguardanti la pericolosità dei velocipedi all’interno delle aree pedonali.
Su sette mezzi di micromobilità elettrica controllati, soltanto quattro erano in regola. Le biciclette elettriche irregolari sono state sequestrate ai fini della confisca poiché modificate con pulsanti attivanti circuiti elettrici.
I conducenti sono stati sanzionati perché i mezzi erano sprovvisti di targhe, di certificato di circolazione e di copertura assicurativa; due dei ciclisti non indossavano il casco protettivo e uno era privo di patente di guida per i ciclomotori.
Il gruppo di lavoro per il controllo dei velocipedi a pedalata assistita intensificherà i controlli in particolare nelle aree pedonali a tutela dell’incolumità dei pedoni e per consentire la corretta fruibilità del territorio.
In merito alla rilevata pericolosità di alcuni mezzi utilizzati in città, in particolare all’interno delle aree pedonali, la Polizia Municipale ricorda che l’utilizzo dei cosiddetti mezzi di micromobilità elettrica, tra cui biciclette elettriche (non a pedalata assistita), segway, monowheel, overboard e pattini, non è consentito in città, neanche nelle aree pedonali.
I velocipedi a pedalata assistita possono circolare, esclusivamente azionando i pedali, come le semplici biciclette, dando la precedenza alla circolazione dei pedoni e prestando particolare cautela nelle aree pedonali.
A differenza di altre città d’Italia, il comune di Palermo non ha autorizzato la sperimentazione dei meccanismi per la mobilità personale a propulsione elettrica, pertanto la circolazione di tali mezzi elettrici all’interno del territorio è consentita esclusivamente ai veicoli a servizio delle persone con disabilità o ai giocattoli per bambini.
Infatti, ai sensi dell’art. 46 CdS, “Non rientrano nella definizione di veicolo:
a) le macchine per uso di bambini, le cui caratteristiche non superano i limiti stabiliti dal regolamento;
b) le macchine per uso di invalidi, rientranti tra gli ausili medici secondo le vigenti disposizioni comunitarie, anche se asservite da motore”.
La circolazione di qualsivoglia veicolo deve essere rispettosa della civile convivenza, evitando in ogni caso interferenze con la circolazione dei pedoni.
A norma del c. 4 art. 182 CdS, “i ciclisti devono condurre il veicolo a mano quando, per le condizioni della circolazione, siano di intralcio o di pericolo per i pedoni. In tal caso sono assimilati ai pedoni e devono usare la comune diligenza e la comune prudenza”.
La Polizia Municipale nell’ultimo anno ha sequestrato, ai fini della confisca, 118 biciclette elettriche irregolari, modificate con pulsanti, anche dissimulati o nascosti, che attivavano il circuito elettrico in assenza di azione dei pedali, trasformandoli di fatto in ciclomotori.
L’utilizzo di queste biciclette elettriche viene sanzionato alla stregua di quanto previsto per i ciclomotori sprovvisti di assicurazione e targa, i cui conducenti vengono sanzionati anche se del caso, perché privi di casco e patente di guida.
Beh, quando convertono una bicicletta in una motocicletta subentrano le regole più severe nella circolazione, tra cui pure l’obbligo della targa (bah!)
Alcuni si comprano una moto gia bell’e fatta da 500W senza targa e non indossano il casco. Vedo tanti giovani e adolescenti con questi scooter silenziosi oggi. Una multa ci sta bene, ma pure sequestrargli la moto dopo quanto è costata… non fa certo bene al portafoglio dei loro genitori.
certo che i genitori dovrebbero capire che razza di figlio hanno cresciuto senza educazione e senza regole visto che anche in bici si usa il casco se permetti a tuo figlio di modificare queste cose significa che non controlli cio che fa e quindi in primis al genitore andrebbe fatta la multa perchè poi see uno di questi muore o mio figlio era un bravo ragazzo
Eh no signora suo figlio lei non l’ha educato per questo è morto colpa sua