Si sono conclusi i lavori di sistemazione dell’area di Piazza Marina antistante al Ficus macrophylla, il maestoso albero bicentenario inserito nell’elenco degli Alberi monumentali italiani.
Recepiti tutti i permessi necessari, l’intervento delle maestranze del Coime e del Settore Verde ha permesso la realizzazione di una passerella e di alcuni cercini, aperture nel basolato che permetteranno alle radici aeree di crescere regolarmente, fornendo così sostegno ai rami orizzontali.
I lavori sono stati eseguiti in raccordo con il Corpo Forestale della Regione Siciliana e con la Sovrintendenza, cui sarà sottoposto il piano di manutenzione periodica.
Per il Sindaco Leoluca Orlando e per l’Assessore al Decoro Fabio Giambrone, i cui uffici hanno seguito l’esecuzione dei lavori, “questo piccolo ma significativo intervento restituisce alla piena fruizione questa porzione della piazza che era stata chiusa per motivi di sicurezza, ma soprattutto mostra che si possono, anzi a volte si devono, programmare e realizzare degli interventi che partono dalla necessità dei nostri monumenti, in questo caso di un albero monumentale, che sono parte fondamentale della nostra storia, della nostra cultura, del nostro patrimonio”.
Per il professor Giuseppe Barbera, professore ordinario di Culture Arboree presso l’Università degli Studi di Palermo, che ha seguito i lavori, “ad un albero eccezionale, attenzioni eccezionali. Un intervento che accompagna la prodigiosa crescita dell’albero, dà maggiore sicurezza ai passanti e rende possibile l’ancoraggio delle radici aeree su porzioni di marciapiede liberate da alcune basole verso le quali sarà indirizzata la loro crescita. Con la passerella provvisoria e con il previsto impianto di illuminazione, il ficus può finalmente mostrare appieno il suo valore di albero monumentale noto in tutto il mondo. L’università di Palermo, gli arboricoltori e i paesaggisti che hanno donato il progetto, mantengono il loro impegno per la piena valorizzazione del verde storico cittadino”.
Funzionale, quindi pollice su!
La pavimentazione di colore terra battuta come i campi da tennis in che materiale é, tufina che assorbe le vibrazioni (ed è ottimale per chi fa jogging)?
E’ da interventi come questo che a mio avviso si misura il livello di civiltà di una Amministrazione che comprende quello che la maggior parte dei suoi cittadini nemmeno concepisce.
A me sembra straordinario preservare un albero ormai secolare e in ogni caso molto bello però parlandone con diverse persone ho spesso registrato reazioni tra l’incredulità (lavoro inutile) e addirittura il dispiacere per il “danneggiamento del marciapiede” e la riduzione dello spazio destinato al transito delle auto.
Meglio chi sa guardare le cose e pensare lungo.
è provvisorio e dovrà essere adattato ai successivi passi dell’albero, che sembra muoversi verso lo steri, e nei prossimi anni getterà altre colonne. a quel punto, le macchine dovranno fare il giro dal foro italico, ma ci sarà chi proporrà di fare un tunnel nel ficus, e di farci passare la metropolitana.
Mah .. grazioso … ma non mi sembra tutto sto capolavoro: si può parlare di restyling? Voglio dire, è una sorta di pedana più che altro … comunque il coloro non è male … io l’avrei tinta di verde!
“Per il professor Giuseppe Barbera, professore ordinario di Colture Arboree”, NON Culture Arboree!
“Si sono conclusi i lavori di sistemazione dell’area di Piazza Marina antistante al Ficus secolare”
In parole povere hanno recintato il marciapiede e messo una pedana in legno. E per fare questo ci hanno impiegato diversi mesi.
La Nouvelle Vague dell’uomo sociale, aizzare il branco per raccogliere consensi. Tutte le opportunità vengono raccolte meticolosamente.
La polis del confronto è stata sostituita dai social del vomito. Il pollice verso è mio
Un anno fa , fu messo in sicurezza il ficus monumentale e venne inaugurata, in pompa magna, la passerella di Piazza Marina .
Il Sindaco Leoluca Orlando e per l’Assessore al Decoro Fabio Giambrone , dichiararono :
“Questo piccolo ma significativo intervento restituisce alla piena fruizione questa porzione della piazza che era stata chiusa per motivi di sicurezza, ma soprattutto mostra che si possono, anzi a volte si devono, programmare e realizzare degli interventi che partono dalla necessità dei nostri monumenti, in questo caso di un albero monumentale, che sono parte fondamentale della nostra storia, della nostra cultura, del nostro patrimonio”.
Pochi giorni fà un grande ramo di due tonnellate si è staccato dal grande ficus di villa Garibaldi è si è schiantato sul marciapiede , distruggendo parte della storica recinzione e la discussa, e ormai quasi inutilizzabile pedana ( dopo solo un anno dall’ inaugurazione).
Si è evitato per un soffio una tragedia.
Eppure solo un anno fa il professor Giuseppe Barbera, che ha seguito i lavori diceva :
“Ad un albero eccezionale, attenzioni eccezionali. Un intervento che accompagna la prodigiosa crescita dell’albero, dà maggiore sicurezza ai passanti e rende possibile l’ancoraggio delle radici aeree su porzioni di marciapiede liberate da alcune basole verso le quali sarà indirizzata la loro crescita. Con la passerella provvisoria e con il previsto impianto di illuminazione, il ficus può finalmente mostrare appieno il suo valore di albero monumentale noto in tutto il mondo. “
P.S. L’assessore Marino avrà anche ragione e ci troviamo di fronte a un fenomeno “eccezionale e imprevedibile”, però colpisce che solo dopo un anno i lavori di sistemazione e di messa in sicurezza del grande albero e dell’area di Piazza Marina antistante al Ficus macrophylla, tutto il lavoro è vanificato .
La pedana è inutilizzabile, la recinzione storica danneggiata e il grande ficus pericolante .
Un vero fallimento:
Dopo l’allagamento dei sottopassi della circonvallazione , dopo appena un mese ancora un altro evento “imprevedibile e eccezionale”.
O è colpa della sfortuna e del destino “ cinico e baro “ o ci troviamo di fronte a un altro caso di lavori fatti male o non realizzati correttamente o……… non fatti.
Vero: avrebbero dovuto potare il ficus, anzi espiantarlo sostituendolo con un oleandro in fiore e il ramo non sarebbe caduto. Invece di fare paserelle che i cafono rovinano. La colpa è di Marino e di Barbera. 🙂 Ah dimentico: il sottopasso non si sarebbe allagato. 🙂
Due anni e ti passa, tranquillo, Belfagor…