Ma la costa di Palermo è tutta balneabile?

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Nel sito del Ministero della Salute, c’e una MAPPA consultabile, che indica le parti di costa inquinata e balneabile.

  • Da Isola delle Femmine fino al confine con Vergine Maria, le acque risultano balneabili.
  • Solo la spiaggia di Vergine Maria risulta inquinata, anche se tutta la spiaggia dell’Arenella non viene classificata.

La stessa situazione nel tratto dopo il porto di Palermo arrivando a Romagnolo. Solo un punto che è dove c’e lo scarico di via Armando Diaz, che è definito inquinato. Ma da Acqua dei Corsari fino ad Aspra, la balneabilità è a tratti.

Per poter disinquinare la costa sud di Palermo, bisogna concludere i lavori del collettore fognario che arriverà fino al depuratore di Acqua dei Corsari.  Con questi interventi si andranno ad intercettare i collegamenti fognari abusivi, allacciati al canalone del maltempo, da evitare gli scarichi delle acque nere a mare.

Quindi si avrà questa configurazione, i canaloni come quello di via Armando Diaz rimarranno, perché servirà a far defluire le acque piovane ed  evitare gli allagamenti; infine il collettore fognario che verrà utilizzato per le acque nere e portate al depuratore. In pratica saranno due sistemi distinti e separati uno per le acque piovane e uno per le acque nere.

Comunque una volta conclusi i lavori del collettore fognario (al netto di proclami e di altri annunci) si passerà ad ulteriori analisi delle acque al fine dell’ottenimento delle certificazioni volte alla balneabilità dell’intero tratto di costa.

 

 

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17 Thoughts to “Ma la costa di Palermo è tutta balneabile?”

  1. Normanno

    Se non erro i lavori al collettore dovrebbero finire entro quest’anno e la costa sud dovrebbe essere balneabile per l’estate del 2019.la costa sud con mondello sono fondamentali per lo sviluppo turistico di Palermo.
    Costasud (mare),centro storico (monumenti,beb,ristoranti),street food devono essere i tre motivi per scegliere Palermo e non un’altra città.Nessuna città europea ha un patrimonio artistico importante,la costa balneabile di chilometri con mare stupendo e uno street food rilevante.Se Palermo unisce questi tre atout può diventare altamente competitiva dal punto di vista turistico.Milano ci prova in modo quasi patetico con navigli e idroscalo,non è quello il mare.

  2. opuntia22

    Purtroppo rendere balneabile la Costa Sud non basta, quello è solo l’inizio. Basta aver girato un po’ per l’Europa, neanche tanto lontano, per rendersi conto di quanto Palermo sia indietro anni luce. A memoria è l’unica città del Mediterraneo in cui il lungomare, invece di essere il fiore all’occhiello, è un luogo degradato! Per rispondere al post di prima…i tentativi di Milano saranno anche patetici ma cerca (spesso riuscendoci) di valorizzare quello che ha, cosa che purtroppo Palermo non riesce a fare (quasi) mai!

    1. Normanno

      Il senso della mia affermazione era proprio questo:Città che non hanno il mare si arrampicano sugli specchi e cercano di fare le spiagge nei navigli o lungo la senna (Parigi) e noi che abbiamo chilometri e chilometri di mare (stupendo) in città ci facciamo il deposito di materiale di risulta per le speculazioni dei mafiosi.Adesso quel tempo è passato mi aspetto un progetto organico dell’amministrazione comunale per sfruttare l’immensa risorsa ECONOMICA della costa sud.Spero che Orlando e suoi collaboratori abbiano capito che la costa sud non è l’alternativa a mondello per il bagno dei palermitani o dei panormosauri,ma è un’occasione di sviluppo economico legato al turismo,vedo in questo un parallelo tra la pedonalizzazione di via maqueda (visto quanti turisti e quanti nuovi negozi?) e lo sviluppo organico della costa sud basato su un progetto complessivo (non solo una pista ciclabile ovviamente)

  3. se68

    concordo con opuntia22,
    IL problema della costa sud è piuttosto complesso, oggetto nel passato di analisi sulla condizione dei fondali e della fascia costiera (costituita in passato da scogli) oggi compromesse dagli sdabbricidi del sacco che negli anni si sono spalmati formando una spiaggia di detriti..
    Oggetto, altresì, di svariate ipotesi progettuali fatte da liberi professionisti ma anche dall’università.
    Ecco, credo che per affrontare seriamente la questione il Sindaco dovrebbe costituire un tavolo di lavoro che esaminasse anche i precedenti lavori svolti. Dopodiché decidere cosa fare…Non so se questo è il modo giusto, so soltanto che Palermo potrebbe avere un lungomare stile Barcellona o Tel Aviv…
    Certo, andrebbe interamente ripensato il fronte degli edifici a mare, che adesso è del tutto disorganico o degradato.
    Non so cosa prevedono gli estensori del nuovo prg..ma se la filosofia è la solita Orlandiana ( zero nuove cubature) non cambierà di molto.
    Ma scommetto che il sindaco, inaugurando la nuova futura pista ciclabile, con il depuratore in funzione, annuncerà, solenne, la restituzione della costa sud..

  4. Normanno

    Per fare un lavoro serio bisognerebbe fare un bando di progettazione internazionale per un progetto complessivo della costa sud,cercare investitori interessati e naturalmente cambiare il piano regolatore,insomma una modifica strutturale della costa,se tutto si riduce ad una pista ciclabile e a qualche stabilimento balneare sarà un fallimento

  5. opuntia22

    Non vorrei sembrare un fan dei grandi progetti firmati da architetti di tendenza perché non lo sono, però riconosco che alcune di queste possono dare nuovo slancio, lustro ad una città. Ad esempio Napoli, che per molti aspetti ricorda Palermo, è riuscita con la metropolitana (riconosciuta tra le più belle d’Europa) a richiamare l’attenzione sulla città! Qualcuno mi ricordi un’opera simile a Palermo: tutto ciò che è moderno nella nostra città o è sciatto o affonda nel degrado. Ecco, la Costa Sud offre a Palermo l’ennesima occasione di riscatto…speriamo che gli amministratori di questa città riescano per una volta a sorprenderci!

  6. se68

    utopia?…senza andare troppo lontano, abbiamo l’esempio di Salerno, dove stanno stravolgendo il lungomare…forse con un eccesso di grandeur…

    1. Binario

      Beh, non sarà una ” s ” a far la differenza…

  7. opuntia22

    L’intervento che stanno facendo a Salerno, a mio parere, non andrebbe bene per Palermo che non ha bisogno di altro cemento. Da Salerno si dovrebbe invece prendere spunto per realizzare un lungomare degno di questo nome perché, al di là della zona dove stanno intervenendo, il suo lungomare storico, fatto di aiuole e un bel pavimentato, è davvero molto bello. La riqualificazione delle zone balneari vere e proprie della Costa Sud è invece tutt’altro discorso.

  8. Normanno

    E’ necessario,a mio parere un progetto complessivo che coniughi estetica e funzionalità con particolare riferimento ai servizi di trasporto,pulizia e a quelli specifici di un lungomare che in estate deve essere occupato da stabilimenti balneari,anche se l’estate palermitana dura da maggio a novembre. il cemento si metterà dove è necessario, ma è chiaro che la natura si sposa bene con la natura e meno bene con le strutture in cemento, ma l’importante è che sia un progetto unitario. Rilevo inoltre che la via maqueda, a fatica ma fortunatamente si sta chiudendo al traffico,la via roma attualmente parzialmente ma quando vi sarà la linea del tram anche essa totalmente,quindi per due eventi positivi (pedonalizzazione di due tra le vie più belle di palermo) si crea un problema di traffico nella direttrice nord ovest-sud est prima smaltita da quattro strade (circonvallazione,via maqueda,via roma,via francesco crispi). Se rimangono in due e per di più con la costa sud intasata dal traffico per gli stabilimenti si sovraccaricherà troppo la circonvallazione.La soluzione sarebbe il progetto di una nuova strada Stazione notarbartolo,via imera che ogni tanto qualcuno ripropone e poi cade nell’oblio ma non sarebbe il momento,visti i tempi di realizzazione delle infrastrutture, di pensarci adesso?

  9. BELFAGOR

    PERCHE’ IL MARE DEL GOLFO DI PALERMO E’ ANCORA INQUINATO?
    Secondo le promesse dei nostri “amministratori” comunali, il mare del golfo di Palermo avrebbe dovuto essere balneabile nel 2019.
    Invece……
    Di chi è la colpa?
    Nel giugno 2021 il servizio ambiente e depurazione dell’Amap fu commissariato dalla magistratura a causa di un inchiesta per la mancata depurazione dell’ acqua reflua.
    Pesante l’accusa: anni di mancata manutenzione e risparmio nei costi di gestione dei depuratori avevano provocato un grosso danno ambientale.
    L’inchiesta portò alla luce gravi responsabilità sull’ inquinamento del mare del golfo di Palermo e di Castellamare a causa di criticità nella depurazione e nel trattamento dei fanghi.
    Questi, anziché essere smaltiti in appositi impianti, erano finiti in mare.
    Rispetto al depuratore di Acqua dei Corsari di Palermo, per esempio, i magistrati riferirono che invece di una produzione di circa 44 mila tonnellate di fanghi stimata in condizioni di normale funzionamento, dal 2015 al 2017 l’impianto aveva prodotto una quantità notevolmente inferiore , scesa ulteriormente ,nel 2018, a sole 28 tonnellate.
    Il resto, secondo quanto riferito dai magistrati, sarebbe stato …..scaricato in mare.
    Ma c’ è di peggio.
    Secondo i magistrati, nell’impianto di Acqua dei Corsari era stato conferiti anche il percolato proveniente dalla discarica di Bellolampo: c’era il sospetto che anche questo percolato, altamente inquinante, era finito…. in mare insieme fanghi.
    Il presidente dell’AMAP , nonostante l’ inchiesta, non si dimise , come anche l’assessora Prestigiacomo che non fu sostituita ma rimise semplicemente la delega ai servizi di depurazione.
    Cioè i dirigenti e l’ assessora indagati ….. rimasero al loro posto.
    In una nota l’allora sindaco Orlando espresse “ grande apprezzamento per la sensibilità istituzionale della scelta dell’assessore Maria Prestigiacomo che ha scelto di rimettere la delega ai Servizi idrici pur in assenza di qualsivoglia obbligo di legge e confidando nel chiarimento della sua posizione nel giudizio che risulta promosso nei confronti della Azienda Amap”.
    Dov’ è sono finiti il 50% dei fanghi?
    Dov’ è sono finiti il percolato e il colaticcio di Bellolampo?
    Dov,è sono finiti i 7 milioni di euro risparmiati?»
    MISTERO!!!
    Ora gli stessi amministratori indagati nel 2021 sono di nuovo sotto inchiesta perché hanno chiesto un prestito di 20 milioni all’ Europa a tasso agevolato sottacendo l’ esistenza di tale inchiesta che avrebbe comportato l’impossibilità di concedere l’agevolazione medesima.
    Infatti, nonostante le clausole del contratto per il mutuo fossero ben chiare, gli indagati si sarebbero ben guardati dal comunicare che la gestione dei depuratori e lo smaltimento dei fanghi da parte dell’Amap era al centro di un inchiesta penale.
    Non solo: i vertici dell’ azienda municipalizzata non avrebbero rispettato neppure le scadenze per comunicare gli Stati di avanzamento dei lavori (Sal).
    Il giudice non manca di mettere in evidenza come, paradossalmente, nella richiesta del mutuo si sottolineasse “ l’ attenzione all’ambiente dell’ azienda che ha messo in pratica azioni volte alla tutela dell’ecosistema, al rispetto di questa preziosa risorsa, impedendo tra l’altro che i reflui siano sversati tal quali nell’ambiente circostante”, tutto clamorosamente smentito dagli accertamenti effettuati e che sono sfociati nell’ordinanza di commissariamento.
    Purtroppo , senza questi 20 milioni sequestrati, l’ AMAP non ha i soldi neppure per pagare gli stipendi ai dipendenti e per continuare il suo servizio.

    P.S. Probabilmente gli indagati, fino a prova contraria, sono estranei ai fatti ma tale brutta vicenda si sarebbe potuto evitare se gli indagati fossero stati sospesi precauzionalmente dai loro compiti già nel 2021.
    Invece qualcuno, non soltanto non li ha sospesi ma espresse “grande apprezzamento per la sensibilità istituzionale di non dimettersi”.
    COMPLIMENTI!!!!!

  10. punteruolorosso

    @belfagor, anziché buttarla a mare, si potrebbe utilizzare l’acua depurata per l’agricoltura, come fanno in spagna. avremmo risolto il problema della siccità.

  11. BELFAGOR

    IL MARE MALATO DI PALERMO
    Siamo in piena estate e la gente , per combattere la calura, va a mare , ma…..
    Dove è possibile fare un bagno senza preoccupazioni?
    La domanda teoricamente è facile : escludendo i 7 Km della costa sud , perennemente e “volontariamente” interdetti alla balneazione , il cittadino potrebbe andare nelle spiagge della costa nord, ma……
    A Sferracavallo il sindaco Lagalla ha recentemente revocato i quattro divieti di balneazione istituiti lo scorso 23 giugno, in diversi tratti, in seguito alle analisi dell’Asp che avevano rilevato valori oltre i limiti di enterococchi intestinali ovvero batteri fecali.
    Seppur nell’ordinanza di revoca non viene indicato il valore degli enterococchi intestinali, si presume che siano scesi sotto la soglia dei 200, oltre la quale scatta il divieto di balneazione.
    Perciò, teoricamente , il mare di Sferracavallo è ritornato balneabile anche se rimane il mistero di dove siano arrivati questi enterococchi intestinali .
    Infatti c’è ancora qualcosa che non convince il comitato cittadino “Il mare di Sferracavallo”.
    Il mare sarà balneabile ma si continuano a riscontrare reflui maleodoranti nelle acque antistanti il tratto di costa chiamato ‘agli Scivoli’.
    È una situazione piuttosto imbarazzante che richiederebbe, come si legge in una nota del comitato cittadino ” un controllo approfondito da parte degli organi preposti nei punti in cui avvengono gli sversamenti, facilmente rilevabili in quanto spesso lasciano tracce in superficie , inoltre bisognerebbe fare un’indagine a monte, cioè capire da dove avviene l’immissione in falda” .
    “Siamo convinti – proseguono i rappresentanti del comitato cittadino, – che i valori microbiologici siano scesi perché il mare, per fortuna, si autorigenera ma il problema non è stato risolto, in quanto i bagnanti nel tratto di mare che va dallo stabilimento balneare alla Baia del Corallo riscontrano strane chiazze maleodoranti”.
    Ma anche a Vergine Maria, nello specchio d’acqua davanti alla Tonnara Bordonaro, la situazione non è ottimale.
    Infatti anche qui è scattato il divieto di balneazione, a seguito di un’ordinanza emessa dal sindaco Roberto Lagalla.
    Dalle ultime analisi effettuate lo scorso 3 luglio dall’Arpa, agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, è venuto fuori un valore di 188.610 cellule per litro di una alga tossica , l’ ostreopsis ovata: ben oltre il limite di 30.000 previsto dalla legge.
    La proliferazione di tali microalghe sarebbe legata essenzialmente a fattori climatici: condizioni meteo-marine stabili moto ondoso ridotto (mare calmo, presenza di barriere artificiali), elevata temperatura dell’acqua (25°C o più), alta pressione atmosferica, venti di mare con velocità sufficienti a trasportare le goccioline d’acqua (aerosol)”.
    E Mondello ?
    Si dice che è tutto a posto.

  12. BELFAGOR

    ROMAGNOLO : QUANDO I CITTADINI SI RIBELLANO
    Ieri un gruppo di cittadini si è radunato sulla spiaggia di Romagnolo e, armati di martelli, hanno piantato una serie di cartelli per sensibilizzare la cittadinanza e protestare contro l’ inciviltà di alcuni “panormosauri”.
    E’ stata una risposta civile contro tutti gli incivile che utilizzano la spiaggia per i loro “porci comodi”.
    Nella giornata di domenica, un gruppo di questi “signori” sono entrati in spiaggia con le loro auto , tranciando tra l’altro la catena che impediva l’accesso ai mezzi.
    L’ azione è stata ripresa da alcune telecamere che hanno “immortalato” le loro gesta.
    Ma oltre contro questo grave atto criminale, la protesta è stata anche contro chi si accampa con le proprie tende , organizza grigliate, chi butta i sacchetti di spazzatura e contro chi utilizza l’ arenile per far fare i bisognini ai loro cani.
    Sono stati collocati alcuni cartelli, alcuni un po’ coloriti , contro questi vandali :Chi butta i rifiuti è INDEGNO , V’ arrusti a to casa! E CORNUTO chi parcheggia in spiaggia , Il cane e tuo e la c… raccoglila.
    Si tratta di una campagna di sensibilizzazione organizzata dal presidente della II Circoscrizione e da altri cittadini.
    “L’obiettivo è quello di scuotere le coscienze utilizzando termini particolarmente sentiti dai palermitani affinché capiscano che la Costa è un bene comune e in quanto tale va trattato con rispetto e decoro. Stiamo lavorando alla programmazione dei lavori di pulizia e di riqualificazione della Costa ma senza l’aiuto e il sostegno dei residenti tutto il lavoro fatto finora sarà inutile. A loro rivolgiamo il nostro appello: aiutateci”.
    Non possiamo che essere d’accordo con loro ma purtroppo temiamo che il loro lodevole impegno non basta.
    Ci vogliono controlli e iniziative forti, da parte delle autorità competenti, per impedire che la spiaggia di Romagnolo sia assaltata , come ogni anno, da incivili che occupano il litorale con le proprie auto o con tendoni abusiva.
    Un’onda umana talmente numerosa che spesso, in passato, ha richiesto perfino degli sgomberi da parte dello forze dell’ ordine, come è accaduto l’estate scorsa.
    Ma purtroppo la spiaggia di Romagnolo, che come tutta la Costa Sud, attende da decenni la propria riqualificazione.
    In attesa di questi interventi perché non vigilare, anche di notte, e pulire la spiaggia quotidianamente ?
    Allora hanno ragione chi sostiene che esistono cittadini di serie A e altri di ….serie inferiori.

  13. BELFAGOR

    MA LA COSTA DI PALERMO E’ TUTTO INQUINATA?
    La domanda viene spontanea dopo che giorni fa il mare di Sferracavallo è stato ,ancora una volta, vietato alla balneazione.
    L’ultimo stop è toccato allo specchio d’acqua davanti alla Baia del Corallo per il superamento della soglia prevista dalla legge dei valori di escherichia coli.
    L’ordinanza arriva a pochi giorni del divieto temporaneo di balneazione, ancora in vigore, nel tratto “Stabilimento bagni”, dove si trova un lido e una parte accessibile al pubblico nota come “gli scivoli di Sferracavallo” .
    Tale ordinanza è scattata dopo il superamento dei valori limite dei parametri microbiologici di enterococchi intestinali ed escherichia coli. All’inizio dell’estate il divieto invece riguardò anche altri due tratti: uno in via Barcarello, l’altro in via del Tritone.
    Prima gli enterococchi intestinali adesso l’escherichia coli che appaiono e scompaiono, a seconda dei risultati dei rilievi dell’Asp.
    Appare evidente che il litorale sembra in sofferenza come denunciato più volte anche dal comitato “Il mare di Sferracavallo”.
    Il sindaco dichiara che dalla relazione dell’Amap, che ha effettuato diverse verifiche “Non emergono problemi nella rete fognaria pubblica Perciò appare evidente come questa situazione è probabilmente provocata da scarichi privati”.
    Ma forse i problemi sono più complessi
    Alcuni esponenti del M5S hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica per accertare le cause degli sversamenti di acque reflue che hanno portato all’accumularsi di batteri fecali sulle coste della VII Circoscrizione.
    “Abbiamo depositato un esposto alla Procura delle Repubblica del Tribunale di Palermo per denunciare la grave emergenza ambientale del golfo di Sferracavallo – dichiarano i sottoscrittori -. Chiediamo gli opportuni accertamenti ed interventi riparatori e ripristinatori per porre rimedio al grave pregiudizio ambientale causato dagli sversamenti nel tratto di Mare degli “Scivoli”, nonché avviare le indagini per l’individuazione di eventuali responsabili. Il persistere di tali situazioni stanno arrecando danni di natura ambientale, sanitario, economico ed di immagine alla borgata marinara di Sferracavallo”.
    E così dopo la costa sud anche il mare di Sferracavallo non è balneabile.
    Rimane Mondello dove, come si dice, non ci sono sversamenti provocati da scarichi privati è dove è possibile fare il bagno tranquillamente.
    Se lo dicono i nostri amministratori ci crediamo.
    P.S. Perciò se il mare a Palermo è inquinato la colpa è esclusivamente dei “sversamenti provocata da scarichi privati “.
    Peccato che anche chi dovrebbe rendere le nostre acque pulite e le coste balneabili …….
    “Nel giugno 2021 il servizio ambiente e depurazione dell’Amap fu commissariato dalla magistratura a causa di un inchiesta per la mancata depurazione dell’ acqua reflua.
    Pesante l’accusa: anni di mancata manutenzione e risparmio nei costi di gestione dei depuratori avevano provocato un grosso danno ambientale.
    L’inchiesta portò alla luce gravi responsabilità sull’ inquinamento del mare del golfo di Palermo e di Castellamare a causa di criticità nella depurazione e nel trattamento dei fanghi.
    Questi, anziché essere smaltiti in appositi impianti, erano finiti in mare.
    Rispetto al depuratore di Acqua dei Corsari di Palermo, per esempio, i magistrati riferirono che invece di una produzione di circa 44 mila tonnellate di fanghi stimata in condizioni di normale funzionamento, dal 2015 al 2017 l’impianto aveva prodotto una quantità notevolmente inferiore , scesa ulteriormente ,nel 2018, a sole 28 tonnellate.
    Il resto, secondo quanto riferito dai magistrati, sarebbe stato …..scaricato in mare.
    Ma c’ è di peggio.
    Secondo i magistrati, nell’impianto di Acqua dei Corsari era stato conferiti anche il percolato proveniente dalla discarica di Bellolampo: c’era il sospetto che anche questo percolato, altamente inquinante, era finito…. in mare insieme fanghi.”
    Di questa vicenda ancora la magistratura non ha concluso le indagini.
    Senza una condanna, tutti innocenti .

  14. BELFAGOR

    MARE INQUINATO, POLITICA INQUINATA
    Nel sito del Ministero della Salute ogni anno viene pubblicata, nel “portale acque”, una MAPPA che indica le parti di costa inquinate e balneabili.
    Se la confrontiamo con la mappa di 20 anni fa ci accorgiamo che , per quanto riguarda Palermo, è quasi ……uguale,.
    Ciò significa che, nonostante i finanziamenti, la situazione è sempre la stessa anzi è peggiorata.
    Le amministrazioni comunali che si sono succedute in questi anni non hanno fatto nulla. Hanno preferito perdere finanziamenti e pagare .
    La sanzione economica elevata contro l’Italia per la mancata depurazione delle acque è di ben….. 60 milioni di euro l’ anno.
    Ciò significa che i contribuenti italiani pagano ben 165 mila euro al giorno per saldare le sanzioni legate al mancato rispetto, da parte del nostro Paese, delle direttive europee sulla depurazione delle acque.
    Come al solito la Sicilia in questa classifica primeggia alla grande e Palermo è prima in assoluto.
    Di chi è la colpa?
    Certamente dei cittadini: prima di tutto perché hanno uno scarso senso civico e poi perché i governanti li scelgono loro.
    Se per 20-30 anni abbiamo votato una classe politica di incapaci e corrotti poi non ci dobbiamo lamentare.
    Tra l’ altro questi “amministratori” non solo non costruiscono i depuratori ma , dove esistono, non si preoccupano della loro manutenzione, o ancor peggio, li affidano a dirigenti senza scrupoli che scaricano i liquami in mare senza depurarli.
    La cosa scandalosa e che nella bolletta dell’ acqua i cittadini pagano la depurazione che….. non viene fatta: in altre parole, cornuti e mazziati.
    COMPLIMENTI!!!!

    Ma a quanto sembra va bene così, perciò non lamentiamoci se facciamo il bagnetto nel mare inquinato ….dai nostri escrementi.
    Tanto…..è cosa nostra.

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