Ma la costa di Palermo è tutta balneabile?

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Nel sito del Ministero della Salute, c’e una MAPPA consultabile, che indica le parti di costa inquinata e balneabile.

  • Da Isola delle Femmine fino al confine con Vergine Maria, le acque risultano balneabili.
  • Solo la spiaggia di Vergine Maria risulta inquinata, anche se tutta la spiaggia dell’Arenella non viene classificata.

La stessa situazione nel tratto dopo il porto di Palermo arrivando a Romagnolo. Solo un punto che è dove c’e lo scarico di via Armando Diaz, che è definito inquinato. Ma da Acqua dei Corsari fino ad Aspra, la balneabilità è a tratti.

Per poter disinquinare la costa sud di Palermo, bisogna concludere i lavori del collettore fognario che arriverà fino al depuratore di Acqua dei Corsari.  Con questi interventi si andranno ad intercettare i collegamenti fognari abusivi, allacciati al canalone del maltempo, da evitare gli scarichi delle acque nere a mare.

Quindi si avrà questa configurazione, i canaloni come quello di via Armando Diaz rimarranno, perché servirà a far defluire le acque piovane ed  evitare gli allagamenti; infine il collettore fognario che verrà utilizzato per le acque nere e portate al depuratore. In pratica saranno due sistemi distinti e separati uno per le acque piovane e uno per le acque nere.

Comunque una volta conclusi i lavori del collettore fognario (al netto di proclami e di altri annunci) si passerà ad ulteriori analisi delle acque al fine dell’ottenimento delle certificazioni volte alla balneabilità dell’intero tratto di costa.

 

 

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13 Thoughts to “Ma la costa di Palermo è tutta balneabile?”

  1. Normanno

    Se non erro i lavori al collettore dovrebbero finire entro quest’anno e la costa sud dovrebbe essere balneabile per l’estate del 2019.la costa sud con mondello sono fondamentali per lo sviluppo turistico di Palermo.
    Costasud (mare),centro storico (monumenti,beb,ristoranti),street food devono essere i tre motivi per scegliere Palermo e non un’altra città.Nessuna città europea ha un patrimonio artistico importante,la costa balneabile di chilometri con mare stupendo e uno street food rilevante.Se Palermo unisce questi tre atout può diventare altamente competitiva dal punto di vista turistico.Milano ci prova in modo quasi patetico con navigli e idroscalo,non è quello il mare.

  2. opuntia22

    Purtroppo rendere balneabile la Costa Sud non basta, quello è solo l’inizio. Basta aver girato un po’ per l’Europa, neanche tanto lontano, per rendersi conto di quanto Palermo sia indietro anni luce. A memoria è l’unica città del Mediterraneo in cui il lungomare, invece di essere il fiore all’occhiello, è un luogo degradato! Per rispondere al post di prima…i tentativi di Milano saranno anche patetici ma cerca (spesso riuscendoci) di valorizzare quello che ha, cosa che purtroppo Palermo non riesce a fare (quasi) mai!

    1. Normanno

      Il senso della mia affermazione era proprio questo:Città che non hanno il mare si arrampicano sugli specchi e cercano di fare le spiagge nei navigli o lungo la senna (Parigi) e noi che abbiamo chilometri e chilometri di mare (stupendo) in città ci facciamo il deposito di materiale di risulta per le speculazioni dei mafiosi.Adesso quel tempo è passato mi aspetto un progetto organico dell’amministrazione comunale per sfruttare l’immensa risorsa ECONOMICA della costa sud.Spero che Orlando e suoi collaboratori abbiano capito che la costa sud non è l’alternativa a mondello per il bagno dei palermitani o dei panormosauri,ma è un’occasione di sviluppo economico legato al turismo,vedo in questo un parallelo tra la pedonalizzazione di via maqueda (visto quanti turisti e quanti nuovi negozi?) e lo sviluppo organico della costa sud basato su un progetto complessivo (non solo una pista ciclabile ovviamente)

  3. se68

    concordo con opuntia22,
    IL problema della costa sud è piuttosto complesso, oggetto nel passato di analisi sulla condizione dei fondali e della fascia costiera (costituita in passato da scogli) oggi compromesse dagli sdabbricidi del sacco che negli anni si sono spalmati formando una spiaggia di detriti..
    Oggetto, altresì, di svariate ipotesi progettuali fatte da liberi professionisti ma anche dall’università.
    Ecco, credo che per affrontare seriamente la questione il Sindaco dovrebbe costituire un tavolo di lavoro che esaminasse anche i precedenti lavori svolti. Dopodiché decidere cosa fare…Non so se questo è il modo giusto, so soltanto che Palermo potrebbe avere un lungomare stile Barcellona o Tel Aviv…
    Certo, andrebbe interamente ripensato il fronte degli edifici a mare, che adesso è del tutto disorganico o degradato.
    Non so cosa prevedono gli estensori del nuovo prg..ma se la filosofia è la solita Orlandiana ( zero nuove cubature) non cambierà di molto.
    Ma scommetto che il sindaco, inaugurando la nuova futura pista ciclabile, con il depuratore in funzione, annuncerà, solenne, la restituzione della costa sud..

  4. Normanno

    Per fare un lavoro serio bisognerebbe fare un bando di progettazione internazionale per un progetto complessivo della costa sud,cercare investitori interessati e naturalmente cambiare il piano regolatore,insomma una modifica strutturale della costa,se tutto si riduce ad una pista ciclabile e a qualche stabilimento balneare sarà un fallimento

  5. opuntia22

    Non vorrei sembrare un fan dei grandi progetti firmati da architetti di tendenza perché non lo sono, però riconosco che alcune di queste possono dare nuovo slancio, lustro ad una città. Ad esempio Napoli, che per molti aspetti ricorda Palermo, è riuscita con la metropolitana (riconosciuta tra le più belle d’Europa) a richiamare l’attenzione sulla città! Qualcuno mi ricordi un’opera simile a Palermo: tutto ciò che è moderno nella nostra città o è sciatto o affonda nel degrado. Ecco, la Costa Sud offre a Palermo l’ennesima occasione di riscatto…speriamo che gli amministratori di questa città riescano per una volta a sorprenderci!

  6. se68

    utopia?…senza andare troppo lontano, abbiamo l’esempio di Salerno, dove stanno stravolgendo il lungomare…forse con un eccesso di grandeur…

    1. Binario

      Beh, non sarà una ” s ” a far la differenza…

  7. opuntia22

    L’intervento che stanno facendo a Salerno, a mio parere, non andrebbe bene per Palermo che non ha bisogno di altro cemento. Da Salerno si dovrebbe invece prendere spunto per realizzare un lungomare degno di questo nome perché, al di là della zona dove stanno intervenendo, il suo lungomare storico, fatto di aiuole e un bel pavimentato, è davvero molto bello. La riqualificazione delle zone balneari vere e proprie della Costa Sud è invece tutt’altro discorso.

  8. Normanno

    E’ necessario,a mio parere un progetto complessivo che coniughi estetica e funzionalità con particolare riferimento ai servizi di trasporto,pulizia e a quelli specifici di un lungomare che in estate deve essere occupato da stabilimenti balneari,anche se l’estate palermitana dura da maggio a novembre. il cemento si metterà dove è necessario, ma è chiaro che la natura si sposa bene con la natura e meno bene con le strutture in cemento, ma l’importante è che sia un progetto unitario. Rilevo inoltre che la via maqueda, a fatica ma fortunatamente si sta chiudendo al traffico,la via roma attualmente parzialmente ma quando vi sarà la linea del tram anche essa totalmente,quindi per due eventi positivi (pedonalizzazione di due tra le vie più belle di palermo) si crea un problema di traffico nella direttrice nord ovest-sud est prima smaltita da quattro strade (circonvallazione,via maqueda,via roma,via francesco crispi). Se rimangono in due e per di più con la costa sud intasata dal traffico per gli stabilimenti si sovraccaricherà troppo la circonvallazione.La soluzione sarebbe il progetto di una nuova strada Stazione notarbartolo,via imera che ogni tanto qualcuno ripropone e poi cade nell’oblio ma non sarebbe il momento,visti i tempi di realizzazione delle infrastrutture, di pensarci adesso?

  9. BELFAGOR

    PERCHE’ IL MARE DEL GOLFO DI PALERMO E’ ANCORA INQUINATO?
    Secondo le promesse dei nostri “amministratori” comunali, il mare del golfo di Palermo avrebbe dovuto essere balneabile nel 2019.
    Invece……
    Di chi è la colpa?
    Nel giugno 2021 il servizio ambiente e depurazione dell’Amap fu commissariato dalla magistratura a causa di un inchiesta per la mancata depurazione dell’ acqua reflua.
    Pesante l’accusa: anni di mancata manutenzione e risparmio nei costi di gestione dei depuratori avevano provocato un grosso danno ambientale.
    L’inchiesta portò alla luce gravi responsabilità sull’ inquinamento del mare del golfo di Palermo e di Castellamare a causa di criticità nella depurazione e nel trattamento dei fanghi.
    Questi, anziché essere smaltiti in appositi impianti, erano finiti in mare.
    Rispetto al depuratore di Acqua dei Corsari di Palermo, per esempio, i magistrati riferirono che invece di una produzione di circa 44 mila tonnellate di fanghi stimata in condizioni di normale funzionamento, dal 2015 al 2017 l’impianto aveva prodotto una quantità notevolmente inferiore , scesa ulteriormente ,nel 2018, a sole 28 tonnellate.
    Il resto, secondo quanto riferito dai magistrati, sarebbe stato …..scaricato in mare.
    Ma c’ è di peggio.
    Secondo i magistrati, nell’impianto di Acqua dei Corsari era stato conferiti anche il percolato proveniente dalla discarica di Bellolampo: c’era il sospetto che anche questo percolato, altamente inquinante, era finito…. in mare insieme fanghi.
    Il presidente dell’AMAP , nonostante l’ inchiesta, non si dimise , come anche l’assessora Prestigiacomo che non fu sostituita ma rimise semplicemente la delega ai servizi di depurazione.
    Cioè i dirigenti e l’ assessora indagati ….. rimasero al loro posto.
    In una nota l’allora sindaco Orlando espresse “ grande apprezzamento per la sensibilità istituzionale della scelta dell’assessore Maria Prestigiacomo che ha scelto di rimettere la delega ai Servizi idrici pur in assenza di qualsivoglia obbligo di legge e confidando nel chiarimento della sua posizione nel giudizio che risulta promosso nei confronti della Azienda Amap”.
    Dov’ è sono finiti il 50% dei fanghi?
    Dov’ è sono finiti il percolato e il colaticcio di Bellolampo?
    Dov,è sono finiti i 7 milioni di euro risparmiati?»
    MISTERO!!!
    Ora gli stessi amministratori indagati nel 2021 sono di nuovo sotto inchiesta perché hanno chiesto un prestito di 20 milioni all’ Europa a tasso agevolato sottacendo l’ esistenza di tale inchiesta che avrebbe comportato l’impossibilità di concedere l’agevolazione medesima.
    Infatti, nonostante le clausole del contratto per il mutuo fossero ben chiare, gli indagati si sarebbero ben guardati dal comunicare che la gestione dei depuratori e lo smaltimento dei fanghi da parte dell’Amap era al centro di un inchiesta penale.
    Non solo: i vertici dell’ azienda municipalizzata non avrebbero rispettato neppure le scadenze per comunicare gli Stati di avanzamento dei lavori (Sal).
    Il giudice non manca di mettere in evidenza come, paradossalmente, nella richiesta del mutuo si sottolineasse “ l’ attenzione all’ambiente dell’ azienda che ha messo in pratica azioni volte alla tutela dell’ecosistema, al rispetto di questa preziosa risorsa, impedendo tra l’altro che i reflui siano sversati tal quali nell’ambiente circostante”, tutto clamorosamente smentito dagli accertamenti effettuati e che sono sfociati nell’ordinanza di commissariamento.
    Purtroppo , senza questi 20 milioni sequestrati, l’ AMAP non ha i soldi neppure per pagare gli stipendi ai dipendenti e per continuare il suo servizio.

    P.S. Probabilmente gli indagati, fino a prova contraria, sono estranei ai fatti ma tale brutta vicenda si sarebbe potuto evitare se gli indagati fossero stati sospesi precauzionalmente dai loro compiti già nel 2021.
    Invece qualcuno, non soltanto non li ha sospesi ma espresse “grande apprezzamento per la sensibilità istituzionale di non dimettersi”.
    COMPLIMENTI!!!!!

  10. punteruolorosso

    @belfagor, anziché buttarla a mare, si potrebbe utilizzare l’acua depurata per l’agricoltura, come fanno in spagna. avremmo risolto il problema della siccità.

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