Passante Ferroviario | La talpa Marisol ha scavato più di un quarto di galleria

Spread the love

La talpa “Marisol” utilizzata dalla ditta SiS sta scavando la nuova galleria di collegamento tra le fermate Notarbartolo e De Gasperi / Belgio.

Anche se dati non ufficiali, possiamo farvi sapere che il grosso macchinario ha già percorso più di un quarto del tracciato previsto in poco più di due mesi.

Sempre da fonti ufficiose sappiamo che la talpa ha già percorso più di 500m (700m dall’imbocco).

Secondo i dati forniti da Italferr il tratto da scavare avrà una lunghezza di 1978,5 m
Per completarlo, sempre secondo le stime, saranno necessari circa 10 mesi con un avanzamento medio stimato di 6,6 metri al giorno.

Al momento il macchinario é fermo per la prima delle pause programmate per la manutenzione della testa fresante. Si sta approfittando del fermo della macchina per la realizzazione di un breve tratto di platea in galleria che permetterà l’incrocio di due mezzi porta-conci in direzione opposta, riducendo così i tempi necessari per l’approvvigionamento dei conci al fronte di scavo.

Marisol 1

Ma quanti di voi si sono accorti che la macchina era già avanzata?

Se non fosse per il via vai di camion da Via Cimarosa, infatti sarebbe praticamente impossibile monitorare lo scavo della stessa e capire l’avanzamento.

Ringraziamo Tokay Creative Studios per la foto di copertina


Per rimanere sempre in contatto con Mobilita Palermo i nostri canali:

 Sito internet: https://palermo.mobilita.org
 Fanpage: https://www.facebook.com/Palermo.Mobilita/
 Gruppo Facebook: https://www.facebook.com/groups/31938246679/
 Twitter: https://twitter.com/MobilitaPA
 Canale Telegram: https://t.me/mobilitapalermo

Post correlati

14 Thoughts to “Passante Ferroviario | La talpa Marisol ha scavato più di un quarto di galleria”

  1. huge

    Ecco, andrebbe spiegato a quelli del no alla metro perché mica si possono sventrare le vie del centro storico!!! Forse riusciranno a capire che per la metro non si sventrerebbe proprio un bel nulla e anzi, neanche si accorgerebbero dei lavori, se non fosse per le opere relative alle fermate. Servirà a qualcosa? Probabilmente no e continueremo a sentirci propinare la storia della devastazione di via Roma e via discorrendo dai tifosi del tram a tutti i costi.

    1. Orazio

      Se pure uno come te si mette a seguire queste sterili linee di polemica non ce ne usciamo mai! Ma com’è che in Italia e da dietro una tastiera si é sempre bravi a mettere in discussione sempre e comunque le cose, pure quelle già decise?

      O é un deficit culturale, o é che qualcuno ha avvelenato i pozzi da cui si attingeva alla logica, fatto sta che é per questo continuo rimescolare le cose che non si va avanti!

      Puoi farcela, dai!

      P.S.: un assaggio di effetto metro in città si è avuto in via Lazio e via Amari, ma ripeto, non é questo che m’interessa. Passante e tram sono realtà, altri tram lo sono quasi, pensiamo al resto non sempre ad avvitarci in un loop autoreferenziale.

      1. friz

        Ti chiedi perchè a Palermo si mettono in discussione cose già decise?
        La risposta è semplice: perchè molte delle cose già decise a Palermo sembrano nate da persone che hanno una visione limitate e limitante…
        Non stiamo mettendo in discussione Grandi Idee e Grandi Progetti capaci di rilanciare Palermo… stiamo mettendo in discussione idee mediocri, partorite da menti mediocri… e perchè le mettiamo in discussione? Lo facciamo per il Bene di questa città… tu invece tutto quello che dici lo dici per un tuo tornaconto personale… o.k…. magari poi forse Orlando ti darà un premio….ma non dimenticare mai che nessuno può essere superiore al proprio Maestro…. e se il tuo “Maestro” vola basso tu difficilmente raggiungerai alte quote…
        E poi ti chiedi, in maniera arrogante, se Huge ce la farà a capire… ti rispondo io… sì, Huge c’è la farà a capire, e di certo ha capito molto di più di quanto hai capito tu…. mi chiedo piuttosto se tu in futuro ce la farai a metterci la faccia piuttosto che nasconderti dietro ad una tastiera ed offendere le persone che non conosci… e mi riferisco a certe cose “simpatiche” che ogni tanto scrivi su di me… e su altri che criticano l’operato del tuo “dio”… 🙂
        Buona giornata “carissimo”… il “carissimo” è ironico….
        Ad ogni modo il buongiorno era sincero…
        Anzi… Buongiorno a Tutti!!!!

    2. filotramviaria

      Infatti in VIA EMERICO AMARI,I LAVORI NON SI VEDONO………………………………Nella stessa ipotesi di un malaugurati inizio lavori metro in via Roma,tu stesso dici che SOLO per le stazioni sivedranno i lavori……………e non basta questo per interrompere il traffico ?
      Ma poi tutto questo sfottimento e’ inutile: per me se iniziano i lavori metro in via Roma e li fanno durare almeno 200 anni (in proporzione con quelli del breve tratto di via Amari), non me ne frega niente; io ho eliminato l’automobile da piu’ di 20 anni,quindi…….
      L’unico rischio e’ che se i politici cominciano a sfottersi tra loro come facciamo noi, si ripetera’ la diatriba idiota del 1995 fra Orlando (tram) e Musotto (metro) ….e alla fine si persero 21 anni per costruire il tram…………e il metro non si e’ fatto.

      1. huge

        Io non so più in che lingua bisogna spiegarlo che il modo in cui si sta procedendo per l’anello ferroviario in via Amari non c’entra nulla con i metodi che si userebbero per la metro. Non ho capito se è ignoranza o malafede. Fare finta di non sapere pur di ripetere gli stessi discorsi in un loop infinito. “Sventreranno via Roma!!”. Non sventrerebbero proprio niente!! Come per il passante sotto via delle Alpi, in superficie non ci si accorgerebbe di niente.
        E anche per le stazioni il traffico non verrebbe interrotto, visto dove sono previste. Ma so già che anche questa spiegazione non servirà a nulla… tanto sventreranno via Roma.

  2. Comunque i lavori sono cominciati a luglio e, finora, tolto il mese di agosto che si è mossa una foglia o quasi, hanno lavorato quasi tre mesi fino agli ultimissimi giorni di Ottobre. Almeno, da quanto dedotto osservando il cantiere dal ponte pedonale della stazione notarbartolo.

  3. Urbano Errante

    Buongiorno.
    Chiedetelo ai Milanesi se hanno sventrato la città!
    Quelli benedicono ogni giorno il fatto di poter utilizzare un validissimo mezzo di trasporto come la metro.
    Il Tram è un ottimo mezzo di trasporto apprezzato credo dalla grande maggioranza delle persone che lo utilizzano, che deve, a mio avviso, servire le periferie decentrate per congiungerle, la dove possibile, alle zone centrali della città, collegandole altresì con le stazioni del passante.
    Per quanto riguarda La Metropolitana, secondo me, è un’opera validissima ma dovrà essere costruita con criteri di realizzazione che non sono quelli attuati fin’ora per questa città!
    I nostri amministratori ed i responsabili della realizzazione di un’opera così importante per Palermo, dovrebbero rendersi conto che gli abitanti sono stati per troppo tempo vessati da un sistema anticivile di mobilità che solo con la volonta del cambiamento e del fare concreto, a cominciare dal modo di muoversi, dando le stesse possibilità per tutti, potrà dare quei risultati che tutti stanno aspettando. Una città migliore da vivere!

  4. cirasadesigner

    Anche non volendo citare esempi del nord Italia o all’estero basta vedere cosa stanno facendo piano con la metro a Catania.
    Anche li usano una talpa meccanica che per il caso li si chiama Agata… Mi meraviglio che a Palermo non l’abbiano chiamata Rosalia.
    Questo solo per dire che le tecniche di scavo sono completamente diverse da quelle utilizzate per il passante. Già la scelta del passante secondo me è sbagliata per l’impatto che sta avendo per la città e non è certo servita per risparmiare o guadagnare tempo.
    In ogni caso la tecnica di scavo della talpa va di pari passo con quelle necessarie per le stazioni, quindi si deve pensare a scavi lungo il percorso dove si ipotizza la collocazione delle stazioni della metropolitana che in ogni caso non possono essere a meno di 500m l’una dall’altra, secondo me anche a più di 750 metri sarebbe sufficiente. Quindi la talpa si muoverebbe in sottosuolo tra una stazione e un altra e nello stesso tempo le stazioni verrebbero realizzate lungo il percorso.
    Una linea sud nord di almeno da Via Oreto allo Zen credo circa 15km di percorso con una 20ina di stazioni sarebbe davvero la spina dorsale alla quale collegare tutte le altre soluzioni di mobilità urbana…

    1. Orazio

      Vorrei solo precisare che a Catania il cantiere di Piazza Galatea é rimasto aperto per più di un decennio, così come quello di Piazza Giovanni XXIII. Almeno la prima (la seconda non sono sicuro) é stata realizzata a cielo aperto e poi coperta. Come credo a Tommaso Natale. Al confronto via Amari é una passeggiata di salute dunque.

      E’ che Piazza Galatea è grande e piazza Giovanni XXIII grandissima ed i disagi sono stati più contenuti. La metro catanese consiste praticamente per intero nell’interramento del vecchio binario e solo in parte corre in zona altamente urbanizzata, comunque mai sotto i palazzi. Da qui anche la riduzione del danno. Il tratto che si sta realizzando adesso (Nesima – MontePo) è il primo che si discosta dal vecchio tracciato, ma pure li per lo più passa sotto la sciara. Ovvio che non ci siano troppi problemi, minori di quelli che ci sono a Palermo. Ma i cantieri aperti ci sono, eccome se ci sono a Catania.

      Mi dici talpa per talpa e tecnica per tecnica in cosa consiste la differenza tra le due città? Io non la colgo forse perché ho titoli diversi dai tuoi.

  5. gerry69

    Orazio il discorso tecnico deve separarsi dal discorso politico.
    Le teorie, gli studi e la fattibilità della metropolitana a Palermo non dicono che essa non si possa realizzare. Sarebbe un assurdo ingegneristico affermare una cosa del genere. Lo scavo attraverso la TBM lo sta dimostrando. Ma lo dimostra anche l’ultima delle metropolitane milanesi che è stata realizzata la M5 che passa sotto un groviglio di palazzi (anche grattacieli) e non mi sembra che la sua realizzazione possa avere creato danni catastrofici.
    Il discorso politico, ed il tuo passato da consigliere lo dimostrano, è ben altro. Purtroppo è solo una questione ideologica, nata negli anni 90 dalla querelle tra Orlando e Musotto e continuata esclusivamente per partito preso.
    Presa una posizione….. non la mollo più!!!
    Non c’è nulla di più sbagliato e per quanto io abbia sostenuto Orlando devo dire che questa posizione è quella che continuo a criticare.

    1. Orazio

      Per la precisione non ho mai fatto politica, figuriamoci poi il consigliere!

  6. cirasadesigner

    Oggi nulla è impossibile… Basti vedere cosa hanno fatto con la nuova linea di metropolitana a Londra che interseca i tunnel della vecchia a pochi centimetri di distanza e quando la TBM è passata, non hanno manco chiuso le linee interessate… Quindi è chiaro che sia solo una questione politica. La tipologia di metropolitana che mi immagino non ha nulla a che fare con la M5 di Milano, piuttosto si deve valutare la metro di Torino o Brescia, per fare un esempio italiano o quella presente in tante città all’estero, prima tra le quali quella di Lille che è stata la prima ad essere realizzata ormai 30 anni fa… L’efficienza e le potenzialità di tale sistema, farebbero fare davvero un salto di qualità incredibile al sistema del trasporto urbano cittadino e non solo, visto che la città metropolitana copre un territorio vastissimo. per ritornare a l’esempio di cui parlavo prima, immaginatevi che una delle linee di metro di Lille finisce in Belgio…

    1. Benedetto Bruno

      cirasadesigner,
      permettimi di espandere il tuo riferimento alla nuova linea di Londra.
      La nuova linea di Londra è considerata da London Transport e dalla popolazione della regione Londinese una linea passante più che una linea metropolitana. Dapprima era stata chiamata “Crossrail”. Più recentemente le hanno ufficialmente cambiato il nome in “Elizabeth Line”.
      La storia della sua costruzione è stata descritta dalla (Gran Signora) B.B.C. in un documentario di 4 episodi disponibile su YouTube in lingua Inglese e di cui questo è il link:
      “The Fifteen Billion Pound Railway – Urban Heart Surgery. Episode 1” (= La ferrovia da quindici miliardi di sterline – Operazione al cuore urbano. Episodio 1):
      https://www.youtube.com/watch?v=DH5_jLrVfQU

      La parte complicata a cui tu accenni è il lavoro che hanno dovuto fare alla stazione Tottenham Court Road dove ci passano già 2 linee di metropolitana, Central Line e Northern Line e dove transitano giornalmente circa 110.000 passeggeri.
      Hanno dovuto fare passare la T.B.M./Tunnel Boring Machine (=macchina scavatunnel) fra le linee Central e Northern con una minima disponibilità di spazio. Hanno chiamato questa parte di lavoro “Passing through the Eye of the Needle” (= passare attraverso l’occhio dell’ago). In sostanza, la TBM ha scavato il nuovo tunnel avanzando fra la Northern Line che passa a 85 cm sotto ed una scala mobile che è a 35 cm sopra. Puoi vederne i dettagli in videografica dal tempo 52:58 al tempo 53:10 del documentario.
      Mentre la TBM passava attravesro l’occhio dell’ago i treni e i tempi della Central Line e della Northen Line sono stati mantenuti normali e i passeggeri erano totalmente ignari di cosa stava succedendo sopra e sotto di essi.

    2. Orazio

      Ok cirasa allora non citare Catania

Lascia un commento