Palermo, 02 settembre 2017 – “Non ti vogliamo sui nostri bus”, firmato Amat Palermo. Questo il messaggio affisso da questa mattina all’interno dei bus 101 e 102 del capoluogo siciliano, rivolto al borseggiatore seriale arrestato dalla Polizia lo scorso 29 agosto che dopo la scarcerazione si era vantato sui social network.
L’Azienda pubblica che gestisce i servizi per la mobilità nella città ha ritenuto necessario assumere questa iniziativa a tutela di tutti coloro, cittadini e turisti, che utilizzano il servizio di trasporto pubblico.
“Abbiamo voluto lanciare un messaggio diretto ed efficace – afferma Antonio Gristina, presidente dell’azienda – rivolto a mettere in guardia i passeggeri ma anche ad affermare la nostra vicinanza e gratitudine alle Forze dell’ordine”.
Gli adesivi si trovano sui trenta bus, che abitualmente sono programmati per le linee 101 e 102 che attraversano il centro cittadino.
A rafforzare il messaggio è il fatto che gli adesivi sono realizzati con la foto diffusa proprio dalla Polizia e con i contenuti apparsi sulla stampa. Il messaggio è tradotto anche in lingua inglese.
“La tutela dei passeggeri e del nostro personale è una priorità dell’azienda e anche per questo motivo, da oltre un anno, a bordo di molte vetture sono presenti i vigilantes. Non voltiamo la faccia dall’altro lato – continua Gristina -. Spero che questo nostro primo passo possa condurre verso una più proficua collaborazione anche con i cittadini, che invitiamo a denunciare senza remore gli episodi di borseggio”.
Apprezzamento viene espresso dal sindaco Leoluca Orlando che afferma come “questa iniziativa si inserisce ed è in sintonia con quelle realizzate negli anni in città da tanti cittadini singoli e organizzati contro ogni forma di grande e piccola criminalità, dal pizzo ai posteggiatori abusivi. È un segno di sintonia culturale e collaborazione fra aziende, istituzioni e cittadini, per affermare che non ci sono a Palermo zone franche”.
fin quando lo Stato non BUTTERA’ in galera per ALMENO 1 ANNO simili subumani,oppure fin quando qualcuno NON GLI ROMPERA’ LE OSSA, non cambiera’ niente ! tanto che il soggetto si e’ pure vantato di essere libero dal cosi’ detto carcere…..
‘azz, ru facc’i minkia.
Perchè piuttosto le leggi funzionano così male ? Se chi ben sappiamo sale di nuovo a bordo, lo noteranno subito ? Ci vogliono pure telecamere sui bus.
Non e’ che le leggi funzionano male,ma piuttosto sono fatte A FAVORE DEL DELINQUENTE,perche’ se per caso su un autobus qualcuno lo riconosce e gli rompe le ossa,le leggi perseguiteranno colui che ha fatto male al delinquente………..poi c”e’ stato il DECRETO SVUOTA CARCERI, LA DEPENALIZZAZIONE DI CERTI REATI,per cui oggi costoro sanno bene che NON RISCHIANO NIENTE perche’ pure se arrestati ,il giorno dopo (o la stessa giornata) sono gia’ fuori.In Italia chi delinque sa che puo’ fare cio’ che vuole e GUAI A CHI GLI TORCE UN CAPELLO……
Del resto che vogliamo da uno Stato che ha reso la scuola INUTILE e DISEDUCATIVA ; una scuola dove non si boccia piu’, non ci sono provvedimenti disciplinari, se un professore rimprovera un alunno viene il padre e lo prende a calci e pugni ( e non rischia nulla perche’ il professore ha sempre torto) ….che ci aspettiamo ? la scuola sforna IGNORANTI, MALEDUCATI, DELINQUENTI che non sono capaci di far niente di buono e sanno solo rubare,fare i Killer, e delinquere in vario modo.E le cose in Italia NON CAMBIERANNO MAI ! forse,se un domani gli immigrati si impossesseranno dell Stato,allora si che ci sara’ il carcere serio e duro e forse pure la pena di morte.
Secondo me questa trovata dei manifesti costituisce una resa della pubblica autorità nei confronti di un delinquentello da strapazzo.
Ed inoltre non fa altro che attribuirgli un’importanza che non merita assolutamente.
Mi chiedo ,infine,come mai questo soggetto non si trovi nell’unico posto che si merita e ,cioè, in galera.
Sua madre sarà contenta appena lo vede nei manifesti, io mi vriugnassi!!!!
Chissà se è stato radiato dall’albo dei borseggiatori?
L’iniziativa dell’AMAT sembra a prima vista da lodare, e forse lo è, ma d’altra parte lascia spazio ad una riflessione molto amara. Alla fin fine è una sorta di gogna (intendiamoci, ben meritata) che di fatto immortala la faccia di questo squallido personaggio, ma al tempo stesso certifica la convinzione comune che costui non cambierà mai e che nessuna redenzione è possibile per lui. Tutto ciò è molto triste, a mio modesto parere.