Sacchi neri appesi agli alberi: ecco come Mondello si prepara alla stagione balneare..

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La passeggiata domenicale ci ha consentito di percepire in anteprima il piano di gestione rifiuti e decoro che verrà messo in scena, ancora una volta, nella borgata marinara di Mondello. Qualcosa che ha del rivoluzionario e che ci lascia dormire sonni tranquilli.


 

Anche quest’anno era impossibile prevedere che con l’avvento del caldo e delle belle giornate, Mondello sarebbe stata presa d’assalto dai palermitani e che orde di bagnanti avessero normalmente prodotto chili e chili di rifiuti tra panini con le panelle e brioches con il gelato. Per superare la criticità dei cestini perennemente pieni e strabordanti, per i quali non si riesce mai a programmarne uno svuotamento ad intervalli orari come nel resto del globo, sono stati apposti (non sappiamo da chi) decine e decine di sacchi neri per la nettezza urbana su qualsiasi supporto che ne consentisse l’ancoraggio: pali, alberi, rami, ringhiere…

Un grande escamotage per combattere la disorganizzazione, per il quale sono stati indetti concorsi di decoro urbano tra i professionisti del settore. L’impatto visivo è emozionante, decine di turisti si fermavano a fotografare queste novità in materia di rifiuti. Il nero lucido dei sacchi specchiava le onde del mare caraibico di Mondello, per la gioia dei bambini.

In tutto questo, vogliamo rassicurarvi sul fatto che anche questi sacchi sono stati riempiti in pochissimo tempo e le cartacce pregne di gelato e le lattine hanno strabordato anche lì.

Tornando più seri, la superficialità con cui anche quest’anno tali  problemi siano stati ignorati ci lascia senza parole. Siamo portati a pensare che questa soluzione possa essere un tentativo dei commercianti locali di arginare le grossi lacune amministrative con dei tentativi amatoriali di ridimensionare il problema dei rifiuti. Precisiamo che i sacchi  erano presenti anche laddove erano co-presenti i cestini, semmai qualcuno pensasse che si trattasse di soluzioni provvisorie lungo i cantieri della società Italo-Belga.

Se invece non fosse così, e quindi sia stato il Comune di Palermo a posizionare questi rudimentali cestini negli “appositi” alloggi, allora non abbiamo di che commentare. Semplicemente ci prepariamo a tutto.

Ci piacerebbe che qualcuno, alla lettura di questo articolo, ci potesse fornire ulteriori delucidazioni su queste iniziative che mirano a fare di Palermo una città turistica…

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25 Thoughts to “Sacchi neri appesi agli alberi: ecco come Mondello si prepara alla stagione balneare..”

  1. fabio77

    Come deturpare in pochi secondi, tanta bellezza che il buon Dio ci ha donato!
    E’ l’eterna lotta tra la bellezza naturale e la grascia umana (che dalle nostre parti vince sempre).
    Naturalmente la grascia, come peste implacabile, colpisce dappertutto, non solo la natura, ma anche le bellezze architettoniche. Ancora mi ricordo con sgomento, com’era ridotta piazza San Domenico, quando è stata (dis)organizzata la sagra dello street food… sembrava una piccola Bellolampo in centro città.

  2. Questo insieme alla ormai inconcepibile riottosità nel RIFARE LA PAVIMENTAZIONE del lungomare…. VOGLIO SENTIRE ALLE PAROLE DEL PRIMO CITTADINO LE MOTIVAZIONI PER LE QUALI DA ANNI NESSUNO ABBIA MAI PENSATO DI RIFARE IL MARCIAPIEDE…… voglio capire cosa li ostacola!!!!

    1. fabio77

      Come diceva il mio ex titolare (attribuendo questa massima a Mao Tse Tung): “Le cose si possono fare o non fare: è più facile e comodo non fare niente”. Si riferiva evidentemente a quei soggetti, ai quali i piccioli a fine mese entrano lo stesso a prescindere dalle cose fatte.

  3. non posso crederci… se è stato il Comune allora ogni commento è superfluo… se non è stato il Comune allora i sachci andrebbero rimossi e multati gli ideatori…

  4. maurino

    bisogna fare multe serie e vigilare ai tanti schifosi ed ignobili che sporcano la spiaggia con bottiglie e quant altro.

  5. quel marciapiede rientra nella concessione di proprietà della cosidetta società italo-belga, mai visto qualcuno del comune lavorarci solo operai della sociertà, probabilmente anche i rifiuti vengono gestiti da loro e nn dalla rap…

  6. belfagor

    Ma quale “criticità” dei cestini perennemente pieni e strabordanti, ma quale inefficienza della RAP, quello che i turisti e i cittadini hanno potuto assistere è stato un grande evento artistico. Come tutti sanno il nostro sindaco e il nostro assessore alla cultura sono dei grandi estimatori dell’arte contemporanea di “ rottura”. Nello scorso Festino , la gente assistette ammirata a una performance del grande artista Hermann Nitsch,. Cibi, fluidi corporei, sangue e interiora d’animali squartati che venivano mostrati al pubblico in modo macabro, scomposto, alienante e imprevedibile. Di fronte alle proteste dei soliti “animali ignoranti” i moltissimi ammiratori di Nitsch , definirono tali critici come “fanatici ultranimalistiveganambientalisti”. Gli alberi adornati di sacchetti d’immondizia sono un modo intelligente per superare i nostri limiti intellettuali e le nostre fissazioni . La pulizia della strade , lo svuotamento dei cestini , la raccolta differenziata, i marciapiedi e le strade senza buche sono dimostrazione di un pensiero vecchio e superato. Il nostro futuro e la nostra ricchezza è la “ munnizza”. Ecco perché gli alberi, come anche le strade, devono essere adornati e ricoperti di rifiuti .

  7. se68

    Circa un mese fa sono stato in spiaggia un sabato mattina..c’erano cumuli di munnizza e turisti che praticamente la scansavano per potere passeggiare. Non vi dico la vergogna che ho provato. Peccato che ho dimenticato di documentare tale scempio con opportune foto.
    Ma la cosa più grave come osservato dalla Maglia Rosanero è un altra. La rinuncia inspiegabile a realizzare un lungomare dignitoso con una pavimentazione degna e non con l’attuale misero battuto di cemento scalcagnato…
    Vuoi vedere che adesso rifanno tutto con gli obsoleti quadrotti di cemento, come hanno già fatto in varie zone della città?
    E’ indegno e scandaloso e offensivo intervenire in questo modo..ma qua tutti tacciono a partire dall’Ordine degli Architetti…

  8. huge

    Non può essere stato il comune. Sicuro.. Loro sono impegnati a progettare la sostituzione dell’arenile con uno stupendo strato d’asfalto nero per creare una grande piazza per Mondello!

    1. Non so se scoppiare a ridere o darmi al torpiloquio più sfrenato!

  9. peppe2994

    Comunque davanti alla mole enorme di persone che affollano Mondello, il problema non è solo la mancanza di adeguata raccolta. La verità e che ognuno dovrebbe portarsi dietro la spazzatura che produce

    1. Si. Ho capitopeppè. Ma dai. Non scherziamo. Io mi metto in tasca di tutto. E grazie al cielo io non fumo. Ma la verità è che ci vogliono i cassonetti (magari racchiusi fra tre paretine, anche semplici incannucciati) e il servizio di raccolta e gli spazzini. Punto.

  10. peppe2994

    Comunque davanti alla mole enorme di persone che affollano Mondello, il problema non è solo la mancanza di adeguata raccolta. La verità è che ognuno dovrebbe portarsi dietro la spazzatura che produce per poi buttarla nei contenitori sparsi per la città. E’ un discorso di educazione. Io a Mondello non sono mai stato a mare, e mai ci andrò. Tutto questo mi fa troppo schifo. E’ un’esclusiva di Palermo, perché fuori città cose del genere non si vedono frequentemente, e mai di questa portata.

    Ci vuole una campagna per insegnare l’educazione e multe a valanga. Tutto qui.

    1. Ma certo che non si vedon ste cose. Dai. Non scherziamo!

  11. Ho letto in un commento che il marciapiede lato mare è in concessione alla ITALO BELGA??? Mi viene da piangere….quindi fino al 2020 non possiamo sperare di vedere un lungomare dignitoso a Mondello??

    1. Mmm … E chi lo sa … chi lo terrebbe meglio. Se un’azienda … o il comunque …

      1. Scusa fino ad adesso e da non so quanti decenni è sempre stato in mano alla ITALO BELGA e non ricordo da quando sono nato (33 anni) un miglioramento del lungomare…ho visto solo interventi sul verde e 4 paletti di legno a delimitare le aiuole…per il resto..appena c’è un minimo di pioggia il marciapiede diventa impraticabile..se no a costo di infangarti le scarpe….. Se permetti…preferisco che lo abbia in gestione il Comune…almeno so con chi prendermela e non rassegnarmi al fatto che la ITALO BELGA non faccia nulla per mancanza di soldi…li proprio non ci puoi fare nulla se non rassegnarti e attendere che la concessione finisca senza rinnovo alcuno.

        1. Ma nooo. Aspetta. Sono d’accordo con te. Ero solo un po’ polemico nel dire che in ogni caso tutti gli altri marciapiedi della città non è che siano poi splendidi. Ma sono d’accordo con te. Ci mancherebbe.
          Anche, non avendo idea comunque di quanto marciapiede sia in conslcessione non mi viglio sbilanciare. Ma cmq penso sia solo quello di fronte allo stabilimento balneare. Mica tutto il lungomare. O no?
          Non so.

          1. Ecco sarebbe il caso… che i nostri amici di Mobilita Palermo indaghino su chi ad oggi detiene la concessione del lungomare mondelliano…e poi dopo aver assunto questa informazione…se possibile andare al contrattacco in modo tale che vengano fatti i lavori di risanamento entro la prossima estate 2017

  12. katet

    Non penso sia stato il comune (rap) a mettere sacchi. Lunedì sono stato a Mondello e la rap ha collocato i cestini nuovi (uguali a quelli già presente in molte zone del centro). Penso più a qualcun altro, e magari chissà qualche privato (chioschetto) o qlc abusivo che vende bibite e snack.
    X redazione mobilita: a che eravate a Mondello qlc domanda a qlc di italo belga o commercianti la potevate fare =D

  13. medoro

    Aldilà dei disservizi del comune, basterebbe che ognuno si riportasse a casa (o la buttasse nel primo cassonetto vuoto che incontra per strada) la propria immondizia invece di lasciarla sulla spiaggia e/o sui marciapiedi. E’ proprio uno sforzo così immane? Eggià, significherebbe essere civili ed educati… non sia mai!

  14. BELFAGOR

    MONDELLO: COME DOVREBBE ESSERE GESTITA UNA SPIAGGIA
    Un lettore di “ PALERMOTODAY” ha raccontato la sua esperienza a Valencia, una città che per grandezza e cultura potrebbe essere paragonata a Palermo.
    Leggendo ciò che scrive il lettore e dalle foto che ha allegato i nostri “amministratori”, vecchi e nuovi, e la società italo belga dovrebbero….vergognarsi.
    “Buongiorno, alcuni giorni fa sono stato in vacanza a Valencia, rinomata città della Spagna che non credo abbia bisogno di presentazioni. Stiamo parlando di una città con 807.693 abitanti, dunque non proprio un paesino di mille anime in croce.
    Facendo un giro ci siamo imbattuti nella spiaggia… Platja de Llevant.
    Beh, la mente non poteva che portarci alla nostra amata Mondello! E purtroppo il confronto è stato a dir poco… impietoso. E credetemi, lo scrivo con vivo rammarico.
    A fronte di una spiaggia IMMENSA, per estensione larghezza e lunghezza… abbiamo trovato una pulizia, decoro e un ordine davvero stupefacenti! Da un lato tutti i negozietti, ordinati e ben sistemati, in mezzo una piccola strada adibita a traffico pedonale e subito a destra la spiaggia. Noi siamo arrivati di domenica, a metà mattinata, e la spiaggia era abbastanza piena di persone. EPPURE, tutti i cestini (non uno, non due ma tutti) i cestini erano perfettamente svuotati e limpidi, idem le campane per la raccolta differenziata e così via. Carte a terra pochissime, piante ben curate, degrado zero. In tutto questo, l’intera spiaggia era presidiata da polizia “Local” e vigili urbani in bicicletta/moto… pronti ad intervenire per qualsiasi evenienza.
    Cosa significa tutto questo? Che quando l’Amministrazione di un territorio decide di fare bene il proprio lavoro… i risultati non possono che essere positivi! Con tutte le ovvie ripercussioni in termini di turismo, economia, lavoro, ecc. al contrario…. quando l’Amministrazione governa un territorio in modo superficiale, o addirittura in modo del tutto inadeguato, ignorando completamente anche le più basilari regole in materia di manutenzione… cosa potrà accadere secondo voi? Il risultato purtroppo, lo conosciamo bene. Concludo quindi dicendo che quando vediamo in giro degrado, incuria, abbandono, ecc. …. non diamo sempre e solo la colpa al famoso panormosauro di turno.. che sicuramente ha molto da imparare, ma che altrettanto sicuramente se si vede circondato da degrado non sarà di sicuro spronato a rispettare le regole… a maggior ragione se “chi dovrebbe controllare”… dal canto suo… fa orecchie da mercante!”

  15. FF

    Non so quanto possa essere vero che sia il degrado a chiamare altro degrado. Un esempio: mi è capitato di recente di usare più volte la fermata De Gasperi per andare a lavoro. Tenuta benissimo, come interni e come bagni pubblici (da realizzare anche nelle altre stazioni, a mio avviso). Ebbene, non mi capaciterò mai di quanto siano delle persone disgustose il 95% dei fumatori che il mio sguardo incrocia dato che non solo non si fanno mai problemi a fumare negli spazi pubblici d’aggregazione ma, che siano puliti o meno, quella cicca devono sempre buttarla a terra.

    Lo stesso posso dire di Mondello, questa estate nelle mie corse all’alba ho visto l’intera spiaggia invasa da queste schifezze lasciate indistintamente da scafazzati e borghesotti. Rivoltanti: ieri, oggi e sempre.

  16. Audace

    Spesso il degrado risiede nelle menti e si manifesta in automatismi delle azioni.
    Ho l’impressione che molte di loro siano davvero in buona fede. Il che è terribile.
    Li richiami e ti guardano, affatto vergognati, con l’espressione di chi si domanda “Ma parla con me?”
    Il degrado tangibile è solo lo specchio di un degrado underground infimo e bastardo che ci riempie la testa di merda e sul quale nessuno vuole mettere mano. Per non sporcarsi.

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