Via Roma, rivoluzione fra associazioni e commercianti

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Dopo il recente flash mob che ha visto svariate associazioni contro il provvedimento di parcheggio domenicale su via Roma, vi avevamo annunciato un incontro coi commercianti. L’obiettivo era di  far fronte comune in una battaglia che in fondo è la stessa per entrambi: una via Roma a misura d’uomo che inviti la gente a passeggiarvi. Anche perché abbiamo sempre ribadito che la nostra presa di posizione non è assolutamente contro i commercianti, ma contro un provvedimento che non riteniamo assolutamente utile, né per loro, né tanto meno per la città.

Ebbene, l’incontro sembra che abbia prodotto i primi risultati e dopo la vicenda di via Maqueda, anche questa può ritenersi una piccola rivoluzione culturale.

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Riportiamo integralmente il comunicato stampa della Confesercenti:

Palermo, 18/11/2014 – Si è tenuto ieri pomeriggio un incontro tra Confesercenti Palermo e i movimenti cittadini sulla valorizzazione del centro storico e l’inizio di un percorso comune tra i movimenti e Confesercenti. Erano presenti all’incontro David Gandolfo di Aopcs protezione civile e sociale, Giacomo Scognamillo e  Sabrina Gullo di Fiab Palermo ciclabile, Davide Ruggieri di Muovi Palermo, Antonino Panzarella di I-Move Andrea Baio e Antony Passalacqua di Mobilita Palermo,  Massimo Mangano dell’Associazione  via Roma e Mario Attinasi e Liboria Di Baudo di Confesercenti Palermo. 

Dall’incontro è emersa la necessità di realizzare insieme un progetto per rendere produttivo e rappresentativo  il centro storico di Palermo e la sua strada più grande, cioè la via Roma,  attraverso una maggiore riqualificazione degli spazi, l’organizzazione di eventi culturali e una mobilità adeguata alle esigenze di residenti, turisti e commercianti. Tra i temi affrontati gli eventi culturali e ludici per il periodo natalizio all’interno delle isole pedonali del centro storico, con il contributo dei commercianti di via Roma e dintorni che si auto-tasseranno chiedendo però al contempo uno sconto all’amministrazione comunale per l’occupazione del suolo pubblico; la richiesta di pedonalizzazione domenicale di via Roma a cominciare dalla prossima primavera e la realizzazione di un progetto che possa prevedere tra due anni via Roma pedonalizzata per sempre.

La prossima settima si terrà un secondo incontro  per formalizzare alcune proposte inerenti il periodo natalizio.

 

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15 Thoughts to “Via Roma, rivoluzione fra associazioni e commercianti”

  1. ruggys

    in realtà, non mi capita mai, per la prima volta non sono d’accordo con mobilita. Premetto che sono a strafavore delle attuali pedonalizzazioni maqueda, bellini, sant’anna e via dicendo, ed auspico in futuro anche la chiusura di via vittorio emanuele tra porta nuova e (almeno) via maqueda, ma via roma la considero diversa da tutte queste. E’ una via molto ampia, costruita (credo) durante il fascismo, o comunque allargata durante quell’epoca, che per forza deve sostenere un traffico automobilistico. Una pedonalizzazione la vedrei come un’eccessiva forzatura del termine, come se si pedonalizzasse per dire il foro italico ecco.
    Diciamo che potrei concepire una tale pedonalizzazione solo e dicasi solo dopo che venisse realizzata la metro leggera che partendo da oreto passi appunto sotto via roma e arrivi almeno a notarbartolo. Ma prima di quest’opera gigantesca (molto difficile da vedere realizzata) chiudere via roma alle auto non la vedo un’opera positiva…
    PARERE PERSONALE SI INTENDE RAGAZZI 😀

  2. huge

    Anch’io sono contro la pedonalizzazione di via Roma.
    Ha poco senso secondo me. E certamente nessuno per come s’intendono le pedonalizzazioni a Palermo. Una transenna all’imbocco della strada.

    Invece di mettere altra carne al fuoco, il comune dovrebbe impegnarsi a completare le pedonalizzazioni fin qui abbozzate.
    – via Maqueda. Va resa vera area pedonale riqualificando la pavimentazione, installando bollard a scomparsa, permettendo ai bar di espandersi sulla strada.
    – piazza San Domenico, la tanto annunciata chiusura dei marciapiedi su via Roma e l’installazione “definitiva” di panchine e altri arredamenti.
    Installazione di bollard a scomparsa all’ingresso di tutte le altre aree pedonali (piazza S.Anna, Rivoluzione, ecc…) e di sistemi di videosorveglianza che garantiscano la sicurezza e il rispetto delle aree.

  3. Effettivo

    Concordo con ruggys, escluso sul fatto che via Roma nasce alla fine dell’800 🙂 ….. che chiudere via Roma mi sembra eccessivo, si chiuso alle auto il vecchio mandamento, ma per via roma al massimo traffico limitato e corsie preferenziali per i mezzi pubblici…non oltre….!

  4. guarino1

    Quoto @ruggys e @huge: se si chiudesse via Roma il traffico si riverserebbe o su corso Tukory (dionescampieliberi, già è un bel boulevard tranquillo e sereno) o su via Lincoln per passare dal foro Italico e dalla Cala (dove passano anche camion di grossa stazza), entrambi i percorsi già parecchio caotici.

    Ma poi il comune non riesce a rendere effettiva la pedonalizzazione di qualche piazza, figuriamoci Via Roma!
    Oh ragassi, sapete quanti vasi di fiori servirebbero al comune, porcoboia?

  5. capricorno

    Io sono invece a favore, a mio avviso andrebbe pedonalizzato tutto il quadrilatero del centro storico a partire da Piazza Castelnuovo fino a via Vittorio Emanuele e tutta la via Roma, con annesse viuzze di collegamento, lasciando solo alcune direttrici percorribili dai veicoli (Amari, Cavour, Vittorio Emanuele…). Solo così ha un senso la pedonalizzazione… Ricordo anni addietro che l’esperimento di chiudere al traffico la via Roma sotto le feste natalizie fu un successo… la via si è riempita di gazebo di artigiani, di venditori di prodotti tipici, un fiume di persone la percorreva per la gioia dei commercianti che avevano i negozi pieni… Il traffico veicolare deve poter solo aggirare questa grossa isola pedonale (tutte le grandi città europee ne hanno una) e se si intaseranno alcune vie esterne all’inizio, poi la gente capirà che al centro in auto non si va…

  6. Adagio…si parla semplicemente di un progetto a lungo termine, ma solo dopo notevoli interventi infrastrutturali.
    Nell’immediato, ci si concentrerà sulle nuove aree pedonali, potatura alberi fra piazza Giulio Cesare e l’intero asse di via Roma, migliorare i collegamenti e sfruttare i parcheggi, per riuscire a proporre a Primavera la chiusura domenicale.
    C’è tanto da lavorare, ma “nell’immediato” tante cose si possono già attuare.

  7. guarino1

    @capricorno, la maggior parte della gente che passa da Via Roma spesso è intenzionata a superarla per raggiungere i quartieri centrali, la zona fiera, magari entrando in città dalla circonvallazione da via Oreto o da Corso dei Mille (L’alternativa sarebbe prendere la circonvallazione, ma è il motivo per cui questa è così caotica, visto che non dovrebbe svolgere questo ruolo). Se non si trovano delle arterie per smaltire tutto questo traffico, la chiusura di via Roma risulta solo dannosa.

    La vera svolta sarebbe la creazione di una strada da Guadagna a Via Lodato, che ricalchi il ponte ferroviario già presente: allora sì che se ne potrebbe discutere.

  8. Mr.Head

    Aree pedonali, trasporto pubblico e traffico sono strettamente collegati tra loro!!!
    Il basso utilizzo dei mezzi pubblici non e’ dovuto alla svogliatezza del cittadino ma alla innefficienza del trasporto pubblico! Quando raggiungiamo un buon sistema di trasporto e il cittadino comincia a pensare che non conviene piu’ prendere l’ auto allora possiamo parlare di pedonalizzazione.

  9. joyce973

    non si può costruire un grattacielo iniziando dal tetto.
    prima di pedonalizzare bisogna creare i presupposti, perché
    non ha senso avere un’oasi al centro e intorno l’inferno.
    Traduco: parcheggi sotterranei, autobus in corsia protetta telecontrollati (con paline elettroniche per i tempi effettivi), frequenze accettabili (5-10 minuti come nei paesi civili, e non 45 minuti se va bene) – per inciso si potevano pure risparmiare i soldi del tram – e poi bike-sharing o quello che volete.
    Ma il senso è che bisogna mettere la gente, specie chi abita in periferia, in condizione di lasciare l’auto in cambio di un mezzo pubblico efficiente. Altrimenti è pura teoria.

  10. mediomen

    Non bisogna assimilare commercio con traffico, se c’è commercio ci può essere traffico, ma se c’è traffico non vuol dire che c’è commercio.

  11. The.Byfolk

    Vorrei suggerire qualcosa che ho visto funzionare in California.
    Nelle zone attrattive e d’interesse delle città, quelli che noi chiamiamo centri commerciali naturali, i commercianti attuano sinergie comuni per attrarre visitatori. Parcheggi privati gratis se consumi almeno 2 caffè, libretti informativi sul quartiere con mappe, servizi, eventi ed orari, oltre alle inserzioni pubblicitarie locali e non. Si attua un circolo virtuoso che avvantaggia tutti: parcheggi pieni, aree pedonali, bar all’aperto, negozi, agente di quartiere che multa subito il fesso che raramente posteggia dove non consentito.
    Così gli americani riproducono le borgate italiane e si illudono di passeggiare a Capri, tra piccoli fusti di ulivo e strade ribattezzate con nomi italiani, alimentando un mito che si infrange quando arrivano nel più grande esempio di città in cui si incrociarono tutte le più importanti civiltà del mondo antico. Perché è questo che gli ignari americani pensano di Palermo!

  12. MrSpock

    @Joyce973 perche risparmiare i soldi del tram???????
    io non capisco questa frase

  13. joyce973

    @MrSpock: te la spiego subito. Se metti un autobus (magari elettrico) ogni 10 minuti in corsia preferenziale protetta (cordolo più telecamere e multa automatica assicurata) su tutti gli assi viari più importanti, che differenza ci sarebbe col tram? Che hai risparmiato un sacco di soldi e hai creato un servizio ancora più efficiente e meno invasivo.
    Questo in altre città avviene e funziona, non capisco perché qui da noi no.

  14. MrSpock

    anche in altre città esiste il tram simile a quello nostro e funziona. bo vabbe

  15. tanzyn

    @The.Byfolk, il problema è che i nostri commercianti non hanno mai fatto fronte comune. Gli stessi centri commerciali naturali sono stati un tentativo miseramente infrantosi di fronte alla realtà dei fatti.

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