Siamo straordinariamente sorpresi e lieti di apprendere che dal prossimo sabato riprenderanno i collegamenti AMAT tra Palermo e Monreale, dopo anni di incredibile interruzione del servizio.
Il tutto grazie ad un accordo tra i consigli comunali dei due centri che, a distanza di pochissimi giorni dalla visita della delegazione UNESCO che coinvolgerà entrambi, hanno sancito il ripristino della linea 389. Ma attenzione, il servizio partirà in via sperimentale… “in attesa dell’approvazione definitiva da parte dei due consigli comunali” attraverso apposita convenzione.
Dopo anni di immobilismo e attriti registriamo dunque la straordinaria tempestività nel trovare un punto d’incontro “provvisorio” proprio a ridosso del sopralluogo UNESCO, il quale deciderà sulla candidatura del percorso arabo-normanno di Palermo e Monreale appunto.
A noi i provvedimenti provvisori ci fanno paura, perchè spesso hanno rappresentato semplici tamponi per rimandare problemi atavici. Non vorremmo che, passata questa sfilata (giusta, sacrosanta) davanti gli ispettori UNESCO, si ritorni al muro contro muro di sempre. Il tempo in questi anni per firmare la convenzione ce n’è stato parecchio…. Il percorso arabo-normanno ha grande importanza, la mobilità quotidiana dei cittadini tanto (ma tanto) di più.
Incrociamo le dita. Ancora una volta.
Qualche dettaglio sugli orari:
La linea 389 tornerà quindi a collegare la cittadina normanna a piazza Indipendenza con una prima corsa che partirà alle 07.00 del mattino da Monreale e alle 07.30 da Palermo, mentre l’ultima partirà alle ore 19.35 da Monreale e alle 21.10 dal capoluogo. In totale le corse previste saranno 22, con una frequenza ogni 35-40 minuti.
Monreale si impegnerà a versare nelle casse del Comune di Palermo una quota mensile di 11 mila euro circa. Riserverà, inoltre, due parcheggi con quattro stalli di sosta ciascuno, in favore del servizio car-sharing (gestito dalla Società Amat Palermo S.p.A.), secondo gli standard già in vigore a Palermo (sosta gratuita nelle strisce blu e libero accesso nella corsie preferenziali riservate ai mezzi pubblici). E in più concederà l’installazione di due ciclo-parcheggi del servizio bike-sharing, gestito sempre dall’Amat.
Sperimentale…
E’ la parola del nuovo millennio a Palermo.
insomma è solo per gettare fumo davanti agli occhi di quelli dell’Unesco,dopo di che si tornerà al disastroso muro contro muro
Non capisco perché “sperimentale” un tragitto utilizzato da decenni, molto probabilmente si vuole sperimentare il pagamento del Comune di Monreale, e di questo posso nutrire dei dubbi. Mi piacerebbe sapere da dove scaturisce l’importo mensile da pagare, circa 350 euro al giorno.
Sono esattamente 250 biglietti… Quindi è la stima che in Amat hanno fatto…
Tu vuoi che io arrivi fino a Monreale? Pagami 250 biglietti.
Trovo la cosa comunque una buona nuova, da noi il provvisorio è sempre sinonimo di definitivo..vedremo!!
forse 250 biglietti al giorno non li bolla neanche la 101
@mediomen: Se consideriamo però tutti gli studenti che giornalmente vanno a scuola e i turisti, secondo me si superano abbondantemente i 250 utenti
@Fabio ma gli studenti e i turisti pagano il biglietto, perché lo deve pagare contemporaneamente pure il Comune di Monreale?
@mediomen: Si suppone che quegli utenti paghino il servizio, intanto l’Amat per rientrare nei costi si fa pagare l’equivalente di 250 biglietti
La proporzione con i biglietti rende bene l’idea, ma quegli 11000 euro sono la somma delle spese di gestione, prima fra tutte il costo del carburante.
E’ giusto che Monreale paghi. Speriamo che il provvedimento si dimostri definitivo.
io sperimenterei alle prossime elezione di mandare tutti sti quaquaraqqua a fare nto xxx
Io fare pagare all’AMAT per accedere a Monreale, con tutti i turisti che salgono (paganti) che non i studenti che scendono.
Non è così semplice. Il numero di turisti non è minimamente paragonabile al numero di abitanti che usufruirebbero del servizio.
Poi, i contributi regionali coprono solo il territorio cittadino. Con i biglietti le spese non si coprono neanche lontanamente.
spese? spostare il capolinea di soli due chilometri circa, l’autobus con l’autista lo fa lo stesso il servizio cosa cambia?
Ma cosa c’è da sperimentare in una tratta che veniva già percorsa nel 1900 dal tram e per tanti anni poi dagli stessi autobus dell ‘amat???
Penso poi che 35 minuti siano una frequenza troppo bassa.Il piano di riordino delle linee amat che fine ha fatto?In corso calatafimi capita di vedere anche quattro linee incolonnate l’una dietro l’altra!!!
Cambia che ci vogliono 700 litri di gasolio al mese in più ( se sono due chilometri e non di più).
L’AMAT non è una Onlus, servire i comuni limitrofi comporta una riduzione del servizio cittadino in quanto si allungano i tempi di attesa od eventualmente serve una nuova vettura sul percorso.
Chi vuole il servizio deve pagare, perchè farlo gratis?
allora 700 litri sono 1-200 euro al mese contro gli 11.000 senza contare l’incremento di utilizzatori, l’AMAT non metterà mai un autobus in più anzi speriamo che mantenga quelli che ci sono, relativamente ai tempi considerando le lunghe soste che si fanno ai capolinea potrebbero essere facilmente recuperate. Il servizio attualmente lo fa l’AST ed una navetta locale.